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13 gennaio 2012
Un nuovo grattacielo...cattivo presagio !
La costruzione di grattacieli ha spesso preceduto le crisi finanziarie. E' quanto hanno scritto gli analisti della Barclays Bank in uno studio pubblicato oggi, in cui si afferma l'esistenza di «un nesso pericoloso tra la costruzione dei più alti edifici del mondo e una crisi finanziaria imminente».
Gli analisti ricordano il caso dell'Empire State Building, costruito a New York nel 1930, nel pieno della Grande depressione, della Willis Tower di Chicago, nel 1974, in pieno shock petrolifero, e delle Petronas Towers della Malaysia, nel 1997, in piena crisi finanziaria asiatica. Fino a quello dei giorni nostri, il grattacielo Burj Khalifa, inaugurato nel 2010 a Dubai in piena crisi economica.
Spesso gli edifici più alti del mondo, scrivono gli analisti, «rispecchiano una sbagliata allocazione del capitale e l'imminenza di una correzione economica». «Gli investitori dovrebbero prestare particolare attenzione alla Cina», ammoniscono quindi gli analisti, ricordando che conta al momento il 53% dei grattacieli in costruzione nel mondo. Altro sorvegliato speciale dovrebbe essere l'India, che ha completato finora due grattacieli, ne ha altri 14 in costruzione e dovrebbe inaugurare entro il 2016 il secondo più alto del mondo, la 'Tower of India'. Questa esplosione delle costruzioni faraoniche rischia di nuovo di finire male, ammonisce Barclays, prevedendo una possibile «correzione economica per le due grandi economie asiatiache nei prossimi cinque anni».
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