30 novembre 2010

Tanti auguri "Blues Brothers" !!!


E' stato un film che ha segnato un'epoca, la sua colonna sonora una "leggenda". Il film The Blues Brothers compie 30 anni e per festeggiare l'uscita dell'edizione speciale in due dischi dell'indimenticabile cult diretto da John Landis e' disponibile il trailer del dvd pubblicato dalla Universal Pictures. C'e' un assaggio della memorabile colonna sonora a cui partecipano Ray Charles, Aretha Franklin e James Brown e delle esilaranti gag dei fratelli Jake ed Elwood Blues, creati da John Belushi e Dan Aykroyd nel 1978 per il Saturday Night Live e diventati due vere icone.
Buona Visione
Roberto

L'albero di Natale ? Ecologico !!


La maggior parte degli alberi di natale veri che entrano nelle nostre case allafine delle feste è "morto" un pò per la nostra incuria, un pò perchè quando sono stati recisi è stato sbagliato il metodo. Anche quest'anno nelle case degli italiani entreranno circa 8 milioni di alberi 'veri' per una spesa di 150 milioni di euro. Lo segnala la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori sottolineando che pini e abeti veri ancora una volta supereranno abbondantemente quelli 'artificiali', poco piu' di 5 milioni. Per oltre il 60% gli alberi 'veri' sono di produzione nazionale, mentre gli altri provengono dai Paesi del Nord Europa, in particolare dalla Danimarca.
Io sono per l'albero ecosostenibile e di plastica.
Buona Giornata
Roberto

29 novembre 2010

Grammatica a Rischio ? Colpa solo dei Social Network ?


Ecco una di quelle notizie su cui ragionare, sarà poi vero che la grammatica si stà perdendo tra i ragazzi della nuova generazione per colpa dei "social Network" ? Io credo che anche la scuola sia diventata "cagionevole", senza che cominci con la frase "...quando andavo a scuola ai miei tempi...".
I giovani non fanno più distinzione tra lo stile di scrittura internettiano e il linguaggio corretto. Non sono più in grado di scrivere un testo correttamente senza correttore ortografico. A quanto parte, sempre più giovani parlano e scrivono male, nonostante vadano a scuola.
Per quale motivo? Secondo un nuovo studio la colpa sarebbe di Internet o, per meglio dire, di chatroom e social network. L’uso di questi servizi, infatti, non prevede la correzione automatica degli errori. Si scrive velocemente, si parla in gergo e non si perde tempo per inutili correzioni. Ecco così che, alla fine, per gli assidui frequentatori di social network & Co., vige la legge dell’ignoranza. Il problema, spiegano gli esperti, è che sono sempre più i giovani che utilizzano Internet e che bazzicano certi siti. Se questi baby-cybernauti quasi crescono su Internet, di certo non faranno caso al corretto modo di parlare e scrivere.
"L’uso crescente delle varianti ortografiche su Internet è stata provocato da persone che digitano a gran velocità in chat e sui siti di social networking dove l'atteggiamento generale è che non c'è nessuno bisogno... di conformarsi alle regole di ortografia", fanno notare gli autori dello studio. "Stiamo assistendo all’effetto che queste variazioni linguistiche hanno sui bambini nati nell’era del computer con l’attuale livello di accesso [a Internet] sia dentro che fuori dalla scuola», afferma su Scotsman Lucy Jones, un ex studente dell'Università di Manchester.
Secondo il sondaggio condotto durante lo studio che ha preso in esame ragazzi dai 18 ai 24 anni, la maggior parte delle persone ritiene che il modo di scrivere su Internet sia diventato la norma. Ma la cosa più preoccupante è che ben il 22% degli intervistati ha ammesso che non sarebbe in grado di scrivere una e-mail corretta senza utilizzare un correttore ortografico o un dizionario. Un terzo degli internettiani, invece, si salva dicendo che l’alternativa ortografica adottata generalmente è completamente inaccettabile. I due terzi, invece, ritengono che le varianti ortografiche dovrebbero addirittura essere citate nei dizionari.
"Da questo recente sondaggio, possiamo concludere che la portata senza precedenti e la scala di Internet ha dato origine a nuove pratiche sociali e ora è divenuto un agente di cambiamento ortografico", conclude su Scotsman Jack Bovill, presidente della Spelling Society inglese. A questo punto, arriverà il momento in cui la nuova versione grammaticale e ortografica dettata da Internet diverrà la norma. E in quel momento non saranno più i cybernauti a essere considerati analfabeti, ma tutte le persone che l’italiano lo hanno studiato veramente.
Le responsabilità non sono solo dentro ad un persona Computer...
Buona Giornata
Roberto
Rob

Agenda Speciale...


In una fase dell'anno in cui inizia la ricerca dell'agenza del nuovo anno eccone una in arrivo niente male. Uno spazio quotidiano per le annotazioni personali, tanti consigli utili per la vita di tutti I giorni, I suggerimenti legati alla saggezza popolare riferite alla vita familiare.
Tutto questo in una veste grafica molto piacevole e curata in un'agenda che rappresenta un vero libro per la famiglia, utile e ben illustrato. Si intitola " Adesso, 365 giorni da vivere con gusto" ed è ideato dal giornalista Paolo Massobrio, anche autore de il Golosario.
L'intento dell'autore, coadiuvato da altri 20 esperti di materie varie, è proporre uno strumento che aiuti a riportare il gusto dentro la famiglia italiana. Il libro segue la scansione quotidiana di un'agenda, dove ogni giorno vengono pubblicati consigli "in pillola" per stare bene nella propria casa e con I propri cari. Un vero scrigno di informazioni, curiosità e segreti che ruotano intorno alla casa, alla cucina, al vivere insieme.
Molte le novità di questa quarta edizione, corredata dai quadri della pittrice Anna L'Altrella e dalle vignette di Guido Clericetti. Nel volume, suddiviso in dodici mesi come una classica agenda, trovano spazio i suggerimenti per colorare la casa di Monica Deevasis, le “parole di gusto” e gli assaggi letterari di Paola Gula, piccole note per la salute degli animali domestici scritte da Andrea Voltolini, notizie legate a piante da interni e da esterni di Maurizio Lega con una guida mese per mese per creare un piccolo orto con tanto di fragole, pomodori, broccoli, spinaci e cicoria.
L'edizione 2011 contiene anche le "pillole" del medico dietologo Lucio Sotte che accompagna il lettore in un inconsueto percorso di dietetica cinese. La birra è protagonista dei consigli dell'homebrewer Tex, il formaggio è raccontato da Carlo Fiori e l'olio da Sarah Scaparone, mentre Fabio Molinari si occupa dei prodotti tipici d'Italia, con simpatici aneddoti sulla storia del cibo e un excursus speciale sul cioccolato e sulla storia delle straordinarie invenzioni gastronomiche dei monasteri benedettini, dallo Champagne al Grana. Andrea Nicola ed Enrico Bernero ogni mese consigliano poi come curarsi con le erbe.
Buona Lettura
Rob

26 novembre 2010

La voce....


Nella valle delle nostre incertezze e paure relazionali ecco un'altro metodo per cercare di capirci qualcosa. La voce suona con timbro grave e profondo? Rispecchia una personalità solida e affidabile. Un tono squillante e ritmico racconta invece di un "proprietario" sincero ed estroverso, mentre un tono acuto e rapide fa supporre che appartenga a una persona sensibile e un po' insicura. Insomma, il nostro modo di parlare apre una finestra sul nostro mondo interiore, o almeno influenza la percezione che gli altri hanno di noi. E' la scienza a sostenerlo, tanto che a questo tema è dedicato un workshop intitolato "La voce che sei", in programma all'università Cattolica di Milano.
L'appuntamento è promosso dal Centro studi e ricerche di psicologia della comunicazione e dal Laboratorio di psicologia dell'ateneo, che mette a confronto esperti di foniatria, ingegneria, psicologia e comunicazione. Lo studio professionale della voce ha molte applicazioni, sottolineano in una nota gli specialisti: dalla gestione della conversazione al canto, dalla comunicazione telefonica alla ricerca di empatia con lo spettatore in film e cartoon, fino agli strumenti di identificazione vocale usati nel settore della pubblica sicurezza, fino alla musicoterapia. Ma la voce è anche un importante elemento per l'affermazione della propria identità e per costruire l'immagine che ognuno vuole dare di sé a chi lo circonda. Ci qualifica come un'impronta digitale e come un biglietto da visita attraverso cui i nostri interlocutori ci attribuiscono particolari tratti caratteriali e differenti stati emotivi. E' anche un modo attraverso cui trasmettere e indurre emozioni positive e negative. Modularla, per esempio controllando il respiro o cantando, è un modo per "tarare" la propria espressività.
Possiamo dire a buon diritto che la voce è lo specchio dell'anima. Lo sa bene il cinema, dove scegliere il doppiatore giusto - nei film tradotti, come pure nei cartoni animati - può fare la differenza al botteghino.
Tra gli studi proposti durante il workshop esamina i cosiddetti "indizi vocali di comunicazione empatica". Gli studiosi hanno raccolto un corpus di 80 conversazioni telefoniche di 40 persone (20 operatori esperti di linee di ascolto, 20 inesperti), dimostrando che chi ha esperienza risulta più abile nel sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda dell'interlocutore e delle sue emozioni. Gli studi provano inoltre che empatici non si nasce, ma si può diventare.
Buona Giornata
Roberto

25 novembre 2010

Aids...La pillola del giorno prima ???


Che si sentano cose strane non ci sono dubbi, ma questa come si dice a Rimini "ha i Calzetti": Contro il virus Hiv c'è un'arma in più e di un peso tale da aprire le porte a nuove importanti speranze. Come annuncia la rivista scientifica "The New England Journal of Medicine" è stata testata con risultati definiti più che soddisfacenti, una pillola preventiva, una sorta di "pillola del giorno prima", in grado di prevenire e ridurre in modo significativo il tasso globale di contagio dell'AIDS. Si tratta di una pillola da assumere quotidianamente e che, nel campione che ha partecipato ai test, ha ridotto fino al 70% il rischio di contrarre l'infezione, tra persone sieronegative.
Lo studio, condotto in undici centri di sei Paesi (Sudafrica, Tailandia, Perù, Brasile, Usa, America Latina) non ha mancato però di suscitare alcuni dubbi. La nuova pillola è basata sulla combinazione di due molecole (emtricitabina e tenofovir) che hanno la funzione di interferire con l'abilità del virus Hiv di replicarsi nelle cellule. La combinazione dei due farmaci antiretrovirali assunta oralmente, rileva lo studio, ha ridotto del 44% il tasso di infezione nel campione di uomini omosessuali considerato nello studio.
Il primo dubbio legato alla nuova "pillola preventiva" riguarda i destinatari: a chi dovrebbe essere indirizzato il nuovo farmaco? E soprattutto, la possibilità di ricorrere ad una pillola "preventiva" non rischia di incoraggiare comportamenti sessuali a rischio?
E se non fuonzionasse ??
Follia allo stato puro, usate il profilattico...vi prego.
Roberto

Biocarburante in ..Volo !!


Buone notizie sul fronte dell'ecosostenibilità. Un Airbus della brasiliana Tam Airlines ha condotto il primo volo in America Latina alimentato con biocarburante derivato dalla Jatropha, un arbusto in grado di produrre un frutto ricco di olio (120%). Il biocarburante raffinato da UOP LLC, consociata del gruppo Honeywell, e' composto per il 50% da un biocherosene derivato dalle piante di Jatropha presenti in Brasile e per il 50% da cherosene convenzionale per l'aviazione. Studi dimostrano che l'utilizzo di biocarburanti derivati dalla Jatropha possono ridurre del 80% l'impronta di CO2 del comparto del trasporto aereo rispetto all'uso di carburanti convenzionali.
Decollato dall'aeroporto Galeo Antonio Carlos Jobim International di Rio de Janeiro, l'Airbus A320 equipaggiato con motori CFM56 e con 20 persone a bordo e' rientrato a Rio dopo 45 minuti di volo.
TAM Airlines ed Airbus sono impegnati nello studio e nella valutazione della sostenibilita' economica ed ambientale derivante dall'impiego di biocherosene in Brasile. Il volo e' stato autorizzato da Airbus, dal produttore dei motori CFM International e dalle agenzie per la sicurezza del volo in Europa (EASA) e in Brasile (ANAC).
Buon Viaggio
Roberto

24 novembre 2010

La lambretta in mostra.


A me ricorda mio nonn e i racconti di mia mamma quando raccontava di suo padre che la accompagnava a ballare, la lambretta è stata la via di mezzo tra la bici e la macchina per il ceto medio italiano. Simbolo degli anni ’50 e 60’, la Lambretta ha rivoluzionato la vita di molti italiani. A oltre sessant’anni dalla sua invenzione, torna protagonista dal 25 novembre a Milano in “Omaggio a mio padre”, una mostra dedicata al primo vero scooter italiano e alla genialità del suo progettista Pier Luigi Torre. Ideatrice dell’evento è la figlia Mariella Torre che racconta: “Mio papà aveva il dono di sentire i motori e non aveva bisogno di salirci”.
I ricordi e le memorie della figlia sono il filo conduttore della mostra che, patrocinata dal Comune di Milano, ripercorre la storia di un uomo e della sua scoperta, che incise in modo indelebile sulla storia dell’Italia del secondo dopo guerra. Pier Luigi Torre fu un importante ingegnere aeronautico, brevettò il sistema di registrazione dei dati in volo, precursore della scatola nera, ma è soprattutto conosciuto come papà della Lambretta.
La ideò nel 1947, quando fu chiamato dall’Innocenti per creare un veicolo di grande diffusione popolare a costi contenuti e che sfruttasse i materiali leggeri dell’aeronautica. In breve, la Lambretta diventò il mezzo di trasporto più diffuso.
Questa mostra vederla è uno spettacolo.
Buona Giornata !!
Roberto

Le città dello Shopping !!!


Consigli utili per muoversi per lo shopping delle feste con grande tranquillità nelle città dove fare acquisti è decisamente "meglio".
Lo shopping è una delle attività più gettonate del tempo libero, tanto che con frequenza sempre maggiore i turisti organizzano una vacanza proprio con questo scopo. Sono molti anche i nostri connazionali, per l'esattezza un turista italiano su tre, che hanno in programma di dedicarsi a questa attività durante una vacanza nei prossimi tre mesi.
La via preferita per gli acquisti è l'Avenue des Champs-Èliseés a Parigi, anche se Londra conserva la palma di capitale dallo shopping più modaiolo, mentre Madrid non ha rivali per cordialità degli addetti alle vendite.
Sono questi i dati che emergono dal recente sondaggio condotto su circa 1.300 opinionisti della community italiana di TripAdvisor, il più grande sito di recensioni di viaggio al mondo, per tracciare i trend e gli itinerari più “cool” dello shopping nei prossimi mesi. “Le vacanze dedicate allo shopping sono molto amate dai viaggiatori italiani, che apprezzano le mete di shopping così come le città d’arte e cultura del vecchio continente”, commenta Lorenzo Brufani, Portavoce di TripAdvisor in Italia.
“I risultati del sondaggio ci consentono di affermare con soddisfazione che le città italiane vantano, in media, una buona reputazione anche rispetto alle capitali dello shopping europeo, sia quando si parla di rapporto qualità prezzo che in fatto di negozi con allestimenti e formule innovative”. Tra i nostri connazionali che hanno in programma una vacanza all'insegna degli acquisti, il 60% di loro intende farsi ispirare soprattutto dai suoi gusti nelle scelte d’acquisto, mentre il 28% degli “shopping addicted” italiani in vacanza fa acquisti soprattutto negli outlet, nei grandi centri commerciali (27% delle risposte), con una certa attenzione anche per i mercatini di strada (18%).
In vetta alla Top 5 delle città europee più gettonate dai viaggiatori shopping addicted svetta Londra, con il 56% dei voti, seguita a rispettosa distanza da Roma (31%) e, a pari merito, da Milano e Parigi (30%), quindi da Madrid (23%). E per i saldi d’inverno? Non ci sono dubbi: Londra stravince fra le città con le offerte più interessanti (56%), seguita da Roma (32%) e Milano (31%). Londra ha anche la palma di capitale europea con i negozi più trendy (è preferita dall’80% degli intervistati). Seguono Milano (55%) e Parigi (47%), quindi Roma (21%) e Madrid (19%). Alla capitale inglese va anche il primato per i negozi con gli allestimenti più accattivanti e innovativi (71%), seguita da Parigi (50%) e Milano (46%). Allestimenti super trendy anche per i negozi di Roma, che si aggiudica il quarto posto con il 21% dei voti, seguita da Madrid (18%).
Occhio alla carte di credito mi raccomandooo !!!
Roberto

23 novembre 2010

Natale consigli pratici sul web ?


Arrivano le feste ed uno dei luoghi a cui attingere informazioni sembra essere sempre più il web. Come ogni anno e' partito il conto alla rovescia per le spese natalizie e chi non avra' voglia di fare code oppure vorra' programmare acquisti a tutte le ore potra' affidarsi alla rete, una modalita' sempre piu' diffusa tra gli italiani anche per cercare suggerimenti e comparare prezzi, soprattutto sui prodotti tecnologici, i piu' agognati. Due ricerche, una della Nielsen attraverso BuzzMetrics e un'altra di Tns Internation per eBay, svelano i comportamenti e le preferenze.
A rivolgersi al web per fare regali di Natale, secondo la ricerca eBay saranno circa 7 milioni di italiani, il 31% in piu' dell'anno scorso. E chi fa acquisti in rete si muove solitamente prima: lo scorso anno, ad esempio, e' stato il 1 dicembre il giorno di maggior shopping degli italiani su eBay.
Dall'indagine emerge anche che la spesa prevista quest'anno sara' di circa 225 euro complessivi per i regali (il 15% spendera' invece 400 euro), 135 euro per gli addobbi, biglietti augurali e altre spese legate alla festivita'. Solo in regali, il prossimo Natale costera' agli italiani circa 5 miliardi di euro. Se in media ciascuno acquistera' nove regali sono le donne che, con 11 doni contro otto per gli uomini, si dimostrano piu' generose in fatto di quantita' ma piu' attente al risparmio.
La ricerca rivela infatti che il cosiddetto sesso forte spendera' in media molto di piu'. Qualche esempio? 138 euro per il partner contro gli 86 euro delle donne e 80 euro per gli amici contro i 49 euro delle donne. Il mese che precede le feste solitamente rappresenta un momento di valutazione per iniziare a pianificare acquisti e in questo senso la rete puo' venire in aiuto per raccogliere informazioni.
A questo proposito lo studio Nielsen-BuzzMetrics rivela quanto conta il passaparola digitale: prendendo ad esempio i dati dello scorso anno, tra il 15 Novembre 2009 e il 15 Gennaio 2010 ha generato oltre 36 mila conversazioni.
I piu' desiderati e regalati sono stati i telefoni cellulari e in particolare gli smartphone (hanno occupato il 21% delle conversazioni). Apple ha generato il 26% delle conversazioni online inerenti questa categoria: e' l'IPhone il principale oggetto di attenzione; Nokia e' presente in una conversazione su cinque, mentre Blackberry e Htc sono citati in circa il 5% delle conversazioni, ciascuno. Altro settore molto discusso in rete e' quello delle Console e dei Videogiochi: la PlayStation batte la Wii con il 42% delle conversazioni contro il 34%. Xbox e' discussa nel 18% dei post.
Ma cosa si aspettano di trovare sotto l'albero gli italiani? Secondo la ricerca eBay-Tns International, il 22% dichiara di desiderare un viaggio (percentuale che sale al 26% per le donne), mentre il 12% vorrebbe ricevere vestiti e accessori moda. Riguardo gli uomini, invece, il 15% preferirebbe ricevere oggetti tecnologici e il 16% oggettistica per il fai da te. Se lo shopping rappresenta un aspetto del Natale, secondo la ricerca eBay sono anche altre le caratteristiche delle festa: stare in famiglia (28%), ricevere i regali (24%), non andare in ufficio (22%) e la tredicesima (21%).
Buona cacia !!
Roberto

22 novembre 2010

I mercatini di Natale al via !


Non sò se vi è mai capitato di vedere i più classici, quelli austriaci o magari nella zona di Bolzano. Sono una festa di colori e calore natalizio e un vero pericolo per il portafoglio.
Ogni anno, nel periodo dell'Avvento, si rinnova l'antica tradizione dei mercatini di Natale che animano i centri storici delle piu' belle citta' italiane ed europee con coloratissime bancarelle, delizie gastronomiche e iniziative varie. In Italia soprattutto le localita' alpine, ma anche in molte citta' e all'estero in Paesi come Germania, Francia, Austria, Repubblica Ceca e Polonia, accolgono ogni anno un gran numero di visitatori.
Se carcati ci sono agenzie viaggio che organizzano pullman per visite nei week end.
Buone spese
Roberto

Siamo al limite ?


Come si fà, come si puo' dico io far decidere al prossimo il destino di un figlio. In attesa di un bimbo da 17 settimane, ma ancora non ben certi se lo vogliono o no, due trentenni di Minneapolis hanno aperto un sito web per chiedere un consiglio a chiunque voglia esprimersi in merito a un eventuale aborto.I due, Pete e Alisha Arnold, 30enni e sposati, hanno postato sul sito www.birthornot.com anche le ecografie del feto, un maschietto in buona salute che chiamano 'Wiggles'.Gli internauti hanno tempo fino al 7 dicembre per votare pro o contro l'aborto perché due giorni dopo scade il termine legale per l'interruzione volontaria della gravidanza nello stato del Minnesota. Al momento hanno votato in 13 mila e la stragrande maggioranza ha suggerito alla coppia di tenersi il figlio.
Io sinceramente se lo tenessero gli togliere la pratria podestà a questi due...ammesso che non sia una bufala.
Buona giornata
Roberto

21 novembre 2010

Ridere fà bene alla salute !!!


Ridere a quanto pare fà bene alla salute, ancora test medici e specialisti pronti a darci la riprova che non è solo una liminosità del nostro visito a farci essere più belli ma anche la salute ne risente positivamente. A denti stretti non e' contagiosa, ma a bocca aperta e' travolgente: la risata puo' suscitare il sorriso solo se 'libera'. Una bocca chiusa che emette risate 'represse' suscita invece sentimenti meno buoni. Lo sostiene uno studio condotto dal prof. Michael Owren della Georgia State University, in Atlanta. Secondo la ricerca l'uomo sin dalla giovane eta' impara ad associare le risate 'sguaiate' con le sue esperienze piu' positive e per sentirsi piu' felice e' sufficiente sentire quel suono.
Ricoratevi una volta al giorno di ridere e di liberare la vostra allegria...anche se non vi và.
Roebrto

Natale occhio al budget !


Sembra che per ogni sondaggio si muova il meglio dell'espertizing mondiale. L'ultimo in ordine di tempo riguarda il Natale, che è sempre più vicino.
Il Natale piace alle donne. Sono loro ad essere più "innamorate" dello spirito natalizio rispetto ai loro colleghi uomini. Di sicuro, un po' per affetto, un po' per necessità, le Feste sono "affare loro" più di quanto non tocchi agli uomini di casa: ben il 66% ha ammesso di occuparsi in prima persona di ogni aspetto organizzativo (contro il 25% degli uomini), ma anche di essere entusiasta all’idea dello shopping natalizio (50% vs 31% degli uomini). Eppure, le signore e le signorine sono veri assi del regalo: riescono infatti a comprare più regali degli uomini ma a spendere complessivamente meno di loro. Ancora una volta, poi, nel 2010 il dono online sembra destinato a fare la parte del leone.
Al modo in cui i nostri connazionali affronteranno quest'anno il Natale è dedicata una ricerca di Tns International per eBay, dalla quale è emerso che la spesa prevista è di circa 225 euro complessivi per i doni (che arrivano a 400 per il 15% del campione) e di 135 euro per gli addobbi, biglietti augurali e altre spese legate alla festività. Solo in regali, il prossimo Natale costerà complessivamente agli Italiani circa 5 miliardi di euro.
Se in media ciascuno acquisterà 9 regali, le donne si dimostrano più generose, con 11 doni a testa contro 8 per gli uomini. Ma alla quantità maggiore non corrisponde un budget più alto: le donne sanno essere più oculate nelle loro scelte, mentre gli uomini comprano sorprese più preziose. La ricerca rivela infatti che, eccezion fatta per i bambini, quando si tratta di fare un regalo in famiglia, ma anche ad amici o colleghi il sesso forte spende in media molto di più. Ad esempio, la media del dono per il partner raggiunge i 138 euro degli uomini contro gli 86 delle donne; gli amici assorbono 80 euro da parte dei maschi contro i 49 euro delle femmine.
Posso avere qualche dubbio ? Per rifarmi ad uno slogan Pubblicitario: "Natale quando arriva..arriva !!"..per tutti
Rob

19 novembre 2010

Italiani Bla Bla Bla


Ecco una di quelle notizie che impongono una riflessione approfondita, le chiacchiera ora sono a "zero".
Non e' un quadro propriamente edificante quello che dipinge l'Osservatorio Edison sugli italiani e l'energia nella ricerca sui 'comportamenti piu' diffusi fra le famiglie': ''abbiamo un Paese di ecologisti dichiarati che adotta comportamenti assolutamente contraddittori'' sintetizza il sociologo Enrico Finzi, curatore dell'indagine.
Gli italiani, secondo la ricerca (condotta con 1.071 interviste su un campione rappresentativo di 34,1 milioni di nostri concittadini tra i 25 e 65 anni), prediligono le fonti rinnovabili, come il solare (64%), l'eolico (63%) e l'energia idroelettrica (52%), a scapito delle fonti tradizionali come il petrolio (1,7%), il carbone (8%) e il metano (25%). La ragione principale della preferenza, in tutti e tre i casi, consiste nella maggiore 'ecologicita'' dell'energia offerta da vento, acqua e sole.
Quando pero' si passa ai comportamenti quotidiani - dall'uso delle lampadine a basso consumo al car pooling, all'utilizzo attento degli elettrodomestici - si scopre che il 38% degli italiani non adotta alcun comportamento ecosostenibile mentre il 27% si impegna ma senza troppa convinzione. ''Esiste una evidente contraddizione collettiva - commenta Finzi -, e' chiaro che la coerenza non sempre si trova sotto i cieli del Belpaese''. Eppure ci sarebbe molto da fare, dentro e fuori le mura domestiche, se e' vero che oltre il 50% degli italiani si dichiara 'energivoro' e con consumi fuori controllo. ''E questo anche se nessuno sa con esattezza quanti chilowattora consuma'', sostiene Finzi, a dimostrazione del fatto che in tema di energia siamo anche poco informati.
Un elemento, questo, che emerge anche da altre passaggi dell'analisi. Ad esempio la predilezione per l'eolico e il solare, oltre che da motivazioni ambientali, viene spiegata da piu' della meta' dei 'supporter' delle due fonti rinnovabili con la motivazione che si tratta di energia ''conveniente'' (in realta' senza i sussidi vento e sole sarebbero antieconomici). Su una cosa gli italiani non pare abbiano cambiato idea: il no al nucleare. Se il 12% ritiene che possa contribuire alla sicurezza energetica del Paese, l'80% lo considera altamente pericoloso per la salute e l'ambiente.
Ci pensiamo su ?
Roberto

Nuove frontiere del Turismo


La nuova frontiera del turismo è il "turismo Cinematografico". Siamo ormai vicini all'epilogo: con l'uscita del film “Harry Potter e i doni della morte”, prima parte dell’adattamento cinematografico tratto dall’ultimo romanzo di J.K. Rowling, la conclusione definitiva della saga è quasi compiuta. I fan che non si rassegnano all'idea di dover abbandonare il loro personaggio preferito possono però concedersi un viaggio particolare per vivere, davvero in prima persona una magica esperienze. E per un tuffo a 360 gradi nell'universo potteriano a Orlando, negli Stati Uniti, c'è anche un parco a tema ispirato alla scuola di Hogwarts.Il castello di Alnwick, ovverolo la scuola di magia di Hogwarts.
Hermione e dei loro amici è proposto da Hotels.com, sito leader nella prenotazione di alberghi online. Si comincia dalla scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Il castello in cui Harry e i suoi amici vivono e studiano, tra quadri parlanti, scale che si spostano e servizievoli elfi domestici è in realtà il suggestivo castello di Alnwick, situato nel Nord-Est dell'Inghilterra. In occasione dell’uscita del film le porte del maniero vengono aperte ai visitatori che hanno facoltà di esplorare stanze e corridoi che hanno fatto da sfondo alle avventure dei loro beniamini nell'Harry Potter Tour. Oltre al castello, la zona intorno ad Alnwick offre una natura rigogliosa, splendidi scorci paesaggistici e persino la possibilità di soggiornare a poca distanza, al The White Swan Alnwick o all'Alnwick Castle Cottages.
Per arrivare a Hogwarts, ormai lo sanno tutti, si deve prendere lo speciale treno in partenza dalla stazione di King's Cross, dal binario 9 e ¾. Il binario magico è situato tra il 9 e il 10, ma è raggiungibile solo dai maghi, valicando un muro segreto. Tutti i non maghi, ovvero noi babbani, dobbiamo recarci nella vera stazione di King’s Cross, a Londra in zona Camden e accontentarci di visitare la ricostruzione per i visitatori, con tanto di carrello per i bagagli che entra per metà dentro al muro.
Villa Conchiglia: Il tour sui luoghi della storia di Harry, Ron Il villaggio magico di Hogsmeade, dove andare a bere una Burrobirra ai Tre manici di scopa è, nel mondo babbano un piccolo borgo dello Yorkshire Goathland, agglomerato di case nascoste nella brughiera e collegato a Londra tramite il treno North Yorkshire Moors Railway..Lo shopping magico, per chi non può rinunciare all'idea di possedere un gufo postino o una scopa da corsa per giocare a Quidditch, ma non sa come arrivare a Diagon Alley, si può fare nel mercato che ne ha ispirato la descrizione: si tratta del mercato coperto di Leadenhall, che si trova a Londra, vicino a Gracechurch. Leadenhall Market è un elegante ambiente in stile vittoriano nel cuore della City, caratterizzato da arcate in ferro e tetto in vetro che danno al visitatore l’impressione di essere proiettato in un angolo in cui il tempo sembra essersi fermato.
Infine, Villa Conchiglia, in cui Harry si rifugia nell'ultima puntata della saga per sfuggire a Lord Voldemort e nido d’amore dei neosposi Bill Weasley e Fleur Delacour, è in realtà una romantica casa con il tetto rivestito di conchiglie costruita sulla spiaggia. Per ammirare dal vivo la ricostruzione di questa suggestiva location, bisogna raggiungere la spiaggia Freshwater West, sulla costa del Pembrokeshire, nel Galles Occidentale. La zona è l’unico parco nazionale costiero del Regno Unito e offre molte possibilità di svago come immersioni, vela e trekking.
Chi invece ama i parchi a tema e ha in programma un viaggio negli Stati Uniti, non può perdere una visita a Orlando, in Florida, dove è aperto dallo scorso giugno The Wizarding World of Harry Potter, creato alla Universal Orlando Resort
Oltre alla ricostruzione di villaggi e castelli, il parco nei suoi 80.000 metri quadri offre tre grandi giochi (Harry Potter and the forbidden Journey, Dragon Challenge e Flying Hippogriff). Il parco è ovviamente attraversato dall'Hogwarts Express e ci si diverte già dal momento in cui ci si mette in coda, vista la quantità di attrazioni che si incontrano lungo il percorso, Oltre ad acquistare gadget di ogni genere, si può gustare la magica Butterbeer e perfino mandare lettere della Owl Post con il timbro del villaggio Hogsmeade. Non manca neppure il fantasma di Milrtilla Malcontenta, che infesta il bagno delle ragazze.
Buon Viaggio !!!
Rob

18 novembre 2010

L'albero di Natale ? Le tendenze 2010


Manca poco di un mese a Natale, ma i patiti sono già a caccia di addobbi e decorazioni nuovi ed originali per decorare la casa in occasione delle riunioni delle Feste con i parenti e gli amici. E il Web si adopera per diffondere nuove idee e proporre soluzioni diverse e particolari. L'attenzione si focalizza quest'anno in particolare sui colori, soprattutto per quello che riguarda il tradizionale abete: il verde ormai non è più l'unica possibilità: sono in arrivo colori nuovi e anche stravaganti, dal rosa al blu, come per dire che anche la festa più tradizionale dell'anno può tingersi di una pennellata di innovazione.
La Rete, indicatore di tendenza in materia, in questi giorni ospita numerosi suggerimenti stravaganti e offerte per chi ha deciso di concedersi un tocco di novità in materia di addobbi, relegando in soffitta i vecchi scatoloni conservati dagli anni passati.
Su Ebay, il sito di aste online, ad esempio per un abete ecologico colorato in rosa, dall'altezza di 1,5 metri, c'è chi offre un prezzo di partenza da 84,99 euro. Ovviamente il prezzo lievita al crescere dell'altezza, passando a una base d'asta di 129,99 euro per 1,85 metri di albero. All'asta si trovano anche alberi di Natale blu: un abete ecologico di 1,80 metri parte da 159 euro.
La scelta non manca sui cataloghi di aziende che mettono online gli alberi di Natale ecologici: su "piantefinte.com", ad esempio, sono disponibili le nuances più ardite: oltre a blu e rosa, ci sono abeti viola, bianco e di altre tinte ancora. Insomma, non c'è che l'imbarazzo della scelta. I prezzi? Si parte dai 159 euro per un albero di Natale blu o viola da 1,80 metri, ma il costo aumenta a seconda della grandezza.
Buon divertimento.
Rob

A caccia di Amici


Nella giornata in cui l'invito è quello di ripulire le proprie bacheca da amici che non si conoscono ecco una di quelle notizie che vale la pena approfondire.
Nella vita possono presentarsi tante situazioni, anche molto particolari, e non è detto che la nostra rete amicale sia in grado di offrire il supporto e le possibilità che ci aspettiamo. Che fare ad esempio se ci si prospetta la necessità di celebrare un matrimonio nella massima riservatezza e ovviamente non possiamo coinvolgere parenti o amici come testimoni? O ancora se ci cerca un compagno con cui condividere la passione per una particolare forma di ballo? Per fortuna il Web dà una mano: sono così numerose le persone a caccia di amici e conoscenti per scopi precisi e anche inconsueti da meritare anche un nome: i Friends Hunter.
C'è una lunga serie di esempi di questi tipo. Eccone uno che vale per tutti: “Giovane coppia toscana cerca testimoni per il proprio matrimonio che sarà celebrato in gran segreto il 4 dicembre a Capri”. Questo annuncio, postato su eBay Annunci è solo un caso di ciò che si può trovare navigando in Rete tra social network e amicizie virtuali. Un fenomeno che eBay Annunci – il sito di eBay dedicato agli annunci gratuiti locali – definisce con il nome di Friends-Hunter, i cacciatori di amici.
Anche se abbiamo una rete amicale solida e ben sviluppata, può capitare che, nel momento del bisogno, non riusciamo a trovare nella cerchia dei nostri conoscenti (e degli amici degli amici), la persona giusta per risolvere un problema o per condividere un'esperienza. Ecco allora che si ricorre al Web, in particolare ai siti di annunci. Lo dimostra l’inserzione proposta sopra e comparsa qualche giorno fa: due utenti alle prese con la ricerca di validi (e sconosciuti) testimoni di nozze segrete, meglio se in loco (per risparmiare su spese di spostamenti, vitto e alloggio) e, soprattutto, “purché romantici”.
Ma la ricerca di amicizie avviene, più comunemente, anche per condividere hobby e passioni nella vita di tutti i giorni. A esempio in Rete si cerca il compagno con cui fare jogging, ascoltare musica e andare al cinema nella propria zona di residenza. O ancora quello con cui iscriversi a scuola di ballo, per formare un gruppo-comitiva, oppure semplicemente per fare conoscenza a partire da passioni comuni. Magari con la speranza di costruire un'amicizia capace di durare nel tempo.
Un dato che conferma la tendenza è il boom di Friends-Hunter registrato ad esempio su eBay-Annunci, il sito dedicato agli annunci gratuiti locali che ha da poco festeggiato oltre 1.500.000 annunci, la parola ‘Condivisione’ negli ambiti e nelle categorie più differenti (case, stanze, hobby, acquisto di oggetti) ricorre in ben 8.000 annunci.
Su eBay Annunci si trovano inserzioni di Case (444.206), Auto e Moto (259.205), Elettronica (184.182), Arredamento (116.664), Abbigliamento e Accessori (85.301), Offerte di Lavoro (70.006), Libri, Film e Musica (73.070), Tempo Libero (50.227), Sport (41.245), Servizi e Professionisti (41.224), Animali e Accessori (39.383), Tutto per i Bambini (28.166), Corsi e Lezioni (28.182), Viaggi e vacanze (9.344)
Buona Caccia
Rob

17 novembre 2010

Novita da ITunes !!!


Sbarcherà preto in Italia la Itunes Tv oltre alla musica sarà possibile scaricare anche films. Ma è di queste ultime ore la notizia che dopo lunghi mesi di negoziati, il catalogo dei Beatles è disponibile sull'iTunes Store della Apple, il negozio digitale di musica e di film della Casa di Cupertino.
Sulla home page della Apple, alle 10:00 in punto ora americana (la 16:00 in Italia), il catalogo è stato messo in vendita a 149 dollari negli Stati Uniti ed è disponibile anche sull'iPad.
I singoli album sono in vendita a 12,99 dollari e c'e' la possibilita' di comprare una sola canzone per 1,29 dollari. Poco dopo le 16:00 italiane, la homepage di Apple Italia non era stata ancora aggiornata. Oltre alle canzoni dei Beatles sono disponibili una serie di rari documenti come il concerto del 1964 al Coliseum di Washington.
Buon Ascolto
Rob

Ora Tocca alla carne rossa...


Che dire una volta il pollo, poi il maiale, poi la mucca pazza. Che la carne rossa non faccia bene consumata tutti i giorni è una cosa assodata, nella nutrizione bisogna fare una sana rotazione tra carne rossa, carne bianca, pesce.
Ora sul conto della carne rossa c'è una novità: Tra le varie accuse mosse all’abitudine di mangiare carne e in particolare quella rossa, c’è anche la convinzione che possa rendere più aggressivi.
Secondo un recente studio, invece, sull’uomo avrebbe l’effetto opposto, come una sorta di antistress. Da qui il suggerimento che per bilanciare una giornata di lavoro particolarmente stressante basterebbe preparare per cena una bella bistecca. Un piatto che, secondo gli esperti, sarebbe in grado di calmare i nervi, generando un senso d’intimità come quello che si prova in compagnia di persone care.
La convinzione che mangiare bistecche di carne rossa possa favorire l’aggressività pare, invece, sia un retaggio primitivo legato alla necessità dei primi uomini di cacciare e cibarsi di selvaggina. Questa la spiegazione dello psicologo Frank Kachanoff della McGill University (Canada), il quale ha condotto uno studio per valutare gli effetti che vedere la carne ha su un gruppo di 82 uomini.
Ai partecipanti, tutti maschi e abbinati tra oro in coppie, lo psicologo ha mostrato alcune foto, tra cui alcune con immagini di carne. Uno dei due avrebbe poi dovuto mettere in ordine queste immagini seguendo particolari criteri. All'altro, Kachanoff ha conferito l'autorità di “punire” il collega se questi avesse fatto scelte considerate un errore nel mettere in ordine le fotografie.
Secondo il concetto comune, la semplice vista della carne avrebbe dovuto agire come detonatore dell’aggressività e, quindi, spingere i volontari a infliggere delle punizioni ai colleghi rei di aver commesso uno sbaglio. Al contrario di quanto i ricercatori si aspettavano, il vedere immagini di carne ha reso i partecipanti allo studio meno aggressivi e più calmi.
Buona appetito
Rob

16 novembre 2010

La città che non dorme mai !!!


Alla faccia dell'inquinamento luminoso, ecco una notizia dedicata alle città più luminose. LA CITTA’ CHE NON DORME MAI– Frank Sinatra cantava che New York è la città che non dorme mai, ma a giudicare dalle foto spettacolari ottenute dai satelliti della NASA, il primato sembra vada a Londra. Un vecchio motto, invece, descrive Parigi come “la città delle luci”. Fotografata di notte, la capitale inglese è un incredibile gioco di luci che sembra ribaltare il detto del celebre cantante italo-americano così come quello legato ala capitale francese: potrebbe essere Londra la città che non dorme mai e anche la città delle luci. Di notte infatti è incredibilmente illuminata come se fosse giorno. Le foto in questione sono state ottenute con una fotocamera digitale posizionata sulla Stazione Spaziale Internazionale: la Stazione Spaziale Internazionale è un futuristico avamposto permanente della presenza umana nello spazio, abitata continuativamente dal 2 novembre 2000 da almeno 2 astronauti.
Spegnamole queste luci su !!!
Buona Giornata
Rob

Passione per i...fritti !


Italiani Ghiotti assolutamente del resto la cucina nostrana invita. Toglietemi tutto, ma non il mio… fritto. Non importa di che cosa: patate, pesce, crocchette, verdure, in padella o anche in forno. L'importante è che sia frittura. Una vera passione per sei connazionali su dieci, che ne apprezzano il gusto, l'odore e la croccantezza, e che la mettono (o la vogliono) in tavola almeno tre volte a settimana. Lo hanno rivelato esperti, nutrizionisti e addetti ai lavori in occasione del convegno "Il processo di frittura: ricerca e innovazione", organizzato a Roma dalla Fondazione per lo studio degli alimenti e della nutrizione e ospitato dall'università La Sapienza di Roma.
Il fritto è considerano una cottura poco sana e viene spesso messo sotto accusa per l'elevato contenuto di grassi. eppure, se viene preparato in modo corretto e con i giusti accorgimenti, questo peccato di gola può essere "disinnescato" in modo da poterselo concedere senza troppo senso di colpa. Spiega Giovanni Battista Quaglia, della Fondazione per lo studio degli alimenti e della nutrizione: "A differenza di altri metodi di cottura, la frittura è vista negativamente dai medici: è infatti la prima cosa che consigliano di eliminare dalla dieta. Se a consumarla sono persone malate possono andare incontro ad effetti negativi, ma i soggetti sani, se la frittura è fatta in modo adeguata, possono tranquillamente godersela".
Esistono tanti modi e tradizioni regionali per friggere un alimento. Spiega ancora Quaglia: "Nella ristorazione collettiva con impianti industriali la frittura è più controllata nei parametri della sicurezza, In quella domestica dipende dalle abitudini. Ad esempio mai friggere più volte con lo stesso olio, mai far salire la temperatura oltre i 200 gradi, ricordarsi che durante il rosolamento viene assorbito l'olio presente nel bagno di frittura e quindi anche i suoi valori nutrizionali".
Il primo elemento per una buona frittura è l'olio. Il più adatto a friggere, secondo l'esperto, è l'olio extra-vergine d'oliva, mentre "per stabilità ossidativa e per gli antiossidanti da evitare quello di girasole", conclude. Due caratteristiche che rendono particolarmente goloso il fritto sono la doratura e la fragranza della crosta.
Il fritto è tuttavia una golosità che non tutti si possono permettere. "Andrebbe evitato dalle donne in gravidanza e dai bambini negli anni della crescita, ovvero tra i tre e i dieci anni - sottolinea Claudio Galli, del Dipartimento di scienze farmacologiche dell'università di Milano - meglio lasciare nel carrello le buste di patatine confezionate, nessun divieto invece per la frittura di pesce".
Per quanto riguarda invece la sosta al fast food, appuntamento irrinunciabile per tanti ragazzi, l'esperto consiglia di limitarla a una sola volta al mese "perché il peso corporeo dei ragazzi triplica nella fase di sviluppo e bisogna stare molto attenti". Per gli adulti il suggerimento è di non abusare "perché si rischiano infiammazioni intestinali - spiega in conclusione - che sono la premessa per un problema più grave all'apparato cardiovascolare".
Buon Appetito ma con moderazione !!!
Buona Giornata
Rob

15 novembre 2010

Una notizia per riflettere....e non poco.


A Roma al "Gemelli" è stato attivato un reparto per la cura di "psicopatologie da WEB". Insomma dipendenza dal pc che diventa il veicolo di amicizie virtuali che non convertiranno mai al reale. Una delle dipendenze più conclamate e sottovalutate secondo la psicoterapeuta Elisa Caponetti è quella da Facebook, dove la vita virtuale fagocita quella reale. Ci sono 150 persone che sono in cura tra cui un ragazzo di 17 anni che si è trasformato in una "personalità digitale" che lontano dal pc non riesce a vivere. Stati emotivi, innamoramenti, amicizie ono mediate dal profilo su Facebook.
Si chiama "friendship Addiction" è una sorta di dipendeza da amici condivisi su Facebook. Scoperta da un esperto britannico di dipendenze. Il più diffuso "Social Network del mondo" alimenta le insicurezze degli utenti, che non riescono a staccarsi dal sito. Le donne sono le più vulnerabili...aggiungo...forse.
Buona Giornata
Roberto

Shopping maniaci....


Lunedi sempre molto difficile rimettere in ordine le idee e rimettersi a lavoro. Ma le notizi bizzarre, quelle no, davvero, non mancano mai. Una delle ultime arriva dal Giappone e sarà la panacea degli amanti dello shopping.
Si indossa al polso come un orologio e permette gli acquisti a 'mani nude' senza borse, portafogli o telefonini: e' l'ultima frontiera tecnologica del denaro elettronico in Giappone. Il dispositivo, battezzato 'E-money Band', e' realizzato completamente in silicone, e ricorda il design dei coloratissimi orologi Swatch. Per fare acquisti e' sufficiente avvicinare il polso ai lettori digitali, che scalano l'importo da un conto ricaricabile fino a 50.000 yen (450 euro).
Come dire, basta un conto tagli XXL per fare acquisti a mani libere e bucate...
Buon inizio di settimana !
Roberto

12 novembre 2010

La mente vaga...alla ricerca della felicità .


La felicità che cerchiamo ogni giorno lasciando scappar via quelle piccole cose di ogni giorno che contribuirebbero a farci stare sereni solo se non stessimo cercando l'isola che non c'è, ma la natura umana è questa e poco possiamo fare per cambiare.
E vissero tutti distratti e scontenti. Sono pochissime le attività che, nel corso della nostra giornata, assorbono la nostra attenzione al 100 per cento. Mentre lavoriamo, facciamo ordine in casa o ci dedichiamo ai lavori più disparati, la nostra mente non fa altro che pensare, immaginare, ricordare, Le eccezioni sono pochissime: una di queste è, per fortuna, fare l'amore.
In tutti gli altri casi, passiamo quasi la metà del nostro tempo a pensare a cose che non riguardano il presente. Eppure questo non ci aiuta ad essere felici.Più la mente divaga, infatti più siamo infelici. Probabilmente c'è anche un rapporto inverso: la mente vaga proprio perché siamo scontenti di quello che stiamo facendo. E questo accade, per la precisione nel 46,9% delle ore di veglia. E' la triste verità che emerge da una ricerca pubblicata sulla rivista Science di Matthew Killingsworth e Daniel Gilbert della Harvard University di Boston. Gli psicologi hanno sviluppato un'applicazione per iPhone chiamata "Track Your Happiness" , in inglese "Misura la tua felicità", usata per seguire un campione di 2250 persone di età compresa tra i 18 e gli 88 anni.
I soggetti venivano "chiamati" più volte al giorno, ad intervalli casuali, per chiedere loro cosa stessero pensando e/o facendo. E' emerso che meno viviamo nel presente pensando ad altro rispetto a quel che stiamo facendo, meno siamo felici. "Quella umana è una mente che continuamente vaga, e una mente errante è una mente infelice'', concludono Killingsworth e Gilbert.
Oggo regalatemi e regalatevi un sorriso !!
Buona Giornata e Buona week end

Roberto

11 novembre 2010

Che ne dite di uno "psicoaperitivo ?"


Tante novità e tendenze nascono ogni giorno, una delle pasioni non solo italiche è il momento dell'aperitivo, esiste l'aperitivo perfetto un po come "l'onda" del libro di Serge Bambarein ?
L'aperitivo diventa una questione… di inconscio. E per portare alla luce i lati segreti della nostra psiche, senza rinunciare al momento dell'happy hour, non resta che fare un brindisi con uno psicologo, conservando lo specialista a propria disposizione per una mezz'ora. Lunedì 8 novembre si è svolta a Milano la prima di quattro serate in compagnia dell'"aperitivologo", ma l'epserienza si replica altre tre volte, il lunedì sera, fino alla fine di novembre.Le serate si svolgono dalle 19 alle 23, nell'Areapergolesi, con lì obiettivo di combattere il "logorio della vita post-moderna".
Spiega l'architetto Adriano Giannini, a capo del team di creativi che organizza gli incontri, patrocinati dall'Ordine degli Psicologi della Regione Lombardia: "Milano stressa, il lavoro stanca, novembre rattrista e la crisi deprime. Ma la soluzione c'è: l'aperitologo, aperitivo con lo psicologo dentro". Si tratta insomma di happy hours in una bella location, un ambiente rilassante e divertente, dove dieci psicologi per sera offrono l'opportunità di confrontarsi, ricevere suggerimenti e consigli pratici per affrontare al meglio le difficoltà e i problemi di ogni giorno, aiutando a migliorare la qualità della vita. "Sarà l'aperitivo preferito...
Salue a tutti allora !!!
Roberto

Luoghi da vedere...a Roma è MAXXI !!!


Oggi un omaggio alle bellezze della capitale, in questo caso per gli amanti delle cose belle da vedere e da apprezzare c'è sicuramente il MAXXI.
Riconoscimenti internazionali per il Maxxi, il museo del XXI secolo progettato a Roma da Zaha Hadid, che viene incoronato ''miglior edificio dell'anno 2010'' dal World Architecture Festival di Barcellona. Solo un mese fa, il 2 ottobre, al museo romano era stato assegnato il prestigioso Stirling Prize del Royal Institute of British Architects (Riba).
"E' un edificio che si relaziona in modo vivace con i volumi della citta'. - scrive nelle sue motivazioni la giuria di Barcellona presieduta da Paul Finch - E' come un Guggenheim srotolato in percorsi di spazio continuo (...) un edificio di cui si parlera' ancora nella storia dell'architettura dei prossimi 50 anni''.
''Questo premio e' per noi motivo di grande soddisfazione e conferma ancora una volta il grande impatto di questo edificio, che proietta Roma verso il futuro - commenta il Presidente della Fondazione Maxxi Pio Baldi''. Che ricorda come il museo si proponga nella capitale come ''un punto di incontro, di comunicazione, di scoperta, un luogo di attrazione della creativita' contemporanea che da qui si irradi, proprio come le gallerie del museo che si 'srotolano' nella citta' ''.
Tra gli edifici selezionati, molto diversi per funzioni e finalita' (da una casa privata a un parco pubblico) anche opere di Norman Foster (The Winspear Opera House, Usa) e Daniel Liberskind (Grand Canal Theatre, Irlanda). Nel 2009 il premio del Waf era andato al Mapungubwe Interpretation Centre, Sud Africa di Peter Rich Architects (Sud Africa) e nel 2008 alla Oslo Operahouse, di SNHETTA (Norvegia).
Buona giornata
Rob

10 novembre 2010

Una suocera all'improvviso...


Dipanare la matassa fra suocere e nuore non è semplice in una specia di competizione che si mette in piedi dal momento della presentazione in casa della fortunata. In programma c’era una seratina romantica a base di cinema e coccole, risottino speziato e qualche buon bicchiere di vino. Ci eravamo ritagliate mezz’ora per un bagno caldo rilassante e l’abitino attillato era già pronto per il “rituale della vestizione”, da concludersi con l’immancabile provocazione: “per favore, mi chiudi la zip?”.
Invece all’improvviso suona il citofono e ci vien voglia di sprofondare: sono arrivati i suoi. Che fare?Calcoliamo i loro tre minuti tra portone e ascensore, passiamo ai raggi X dispensa e frigo, mettiamo ordine dove possibile. La dolce metà, in preda ad uno strategico mal di testa, enumera già le possibili scuse da usufruire per ridurre la tortura al più breve tempo possibile, ma ogni alibi è già stato usato e ogni tentativo è vano. Un sospiro profondo e apriamo la porta sfoderando il nostro sorriso migliore, compatibilmente con le circostanze, anche se sappiamo che la nostra "madre n.2 non mancherà di notare e farci notare, il velo impercettibile di polvere che ombreggia i mobili del salotto. Scambio di convenevoli e l’ansia cala un po’, ma il momento più difficile deve ancora arrivare: come accogliere i suoceri a tavola e cosa preparare?
A darci alcuni consigli su come sbrogliarcela in caso di "emergenza suocera" sono gli esperti dell’osservatorio internazionale Mauri Lab dal sito www.wellnesscucina.com: se i genitori di lui sono persone alla mano, è bene sdrammatizzare la situazione avvisando i “suoceri” che il frigorifero purtroppo non offre molto, ma con un po’ di fantasia e grazie all'esperto aiuto della mamma è possibile mettere insieme qualcosa di buono. Se invece c’è poca confidenza, meglio lasciare che il nostro consorte li intrattenga parlando di lavoro e vita domestica, mentre noi ci diamo da fare in cucina. Se poi lui di tanto in tanto si offre di sostituirci ai fornelli, avremo anche l’effetto-sorpresa: sua madre, a mettergli in mano una padella, non ci era ancora riuscita.
In bocca al lupo !!!
Roberto

Novità tecnologiche in viats delle feste ?


Non si riesce ad abituarsi ad una novità tecnologica che subito ne arriva un'altra e questa non è male. Arrivera' dalla Cina il primo lettore di libri elettronici con schermo a colori basato sulla tecnologia e-ink, il cosiddetto 'inchiostro elettronico'. Finora l'e-ink era utilizzato per produrre e-book reader con schermi in bianco e nero, consentendo una leggibilita' paragonabile a quella della carta stampata e una durata della batteria misurabile in settimane. Lo ha anticipato al New York Times online la cinese Hanvon Technologies, che presentera' fra un paio di giorni a Tokyo il suo e-book.
E allora tecno_malati, pronti alle novità.
Buona Giornata
Roberto

09 novembre 2010

La verità ha la faccia della convenienza.


Sondaggio che mostra una verità assolutamente diversa dalla realtà, siamo oramai un popolo rincoglionito da Facebook, con facebook facciamo conoscenze, bypassiamo l'incontro reale se non legato al sesso. A facebook abbiamo lasciato la grande responsabilità di essere veicolo della nostra vita, ora esce un'indagine interessante quanto irreale.
Altro che Facebook: il vero social network è… il bar. E' il luogo di incontro più amato e frequentato dagli italiani, dove ci si concede un caffè, una bibita o un panino, ma anche dove si chiacchiera di sport, di politica e del proprio capoufficio. E alla fine, scopriamo che i veri opinion makers sono gli esperti di aperitivi.
E' quanto emerge da uno studio promosso da promosso da Sanbittèr e condotto su 480 barman, gestori, proprietari di bar ed esperti del settore, attraverso un monitoraggio di 1.200 soggetti (uomini e donne tra i 18 e i 55 anni) e del loro rapporto con il bar. Lo studio è stato realizzato sui più importanti social network (Facebook e Twitter) e blog attraverso la raccolta di messaggi, post e commenti sull'argomento.
Secondo dati FIPE, 2009 sono circa 15 milioni gli italiani che frequentano uno dei 121mila bar d'Italia. Davanti a un paninoo o a un aperitivo si parla di un po' di tutto: tra gli argomenti più frequenti di conversazione al primo posto c'è la politica (48 %), che batte persino il calcio (42 %) e il lavoro (37 %). Seguono argomenti leggeri come il gossip (35%), che ha la meglio sullo shopping (33 %) e sul cinema (25 %).
A seconda degli argomenti e delle abitudini, i frequentatori dei bar possono essere distinti in diverse "tribù". Su tutti spiccano gli "aperitivologhi" (45 %), quelli che parlano degli argomenti più svariati, tra cui "decidere" chi sarà il prossimo presidente del Consiglio (47%), quale sarà il "must have" modaiolo per la prossima stagione (33%) o il film giusto da guardare al cinema (25%).
Il bar rimane ancora oggi il locale più frequentato in tutti i giorni dell'anno: da chi ci va due-tre volte a settimana (15%), chi una volta al giorno (31%) per cento) e chi non può rinunciare a una scappata anche tre/quattro volte nella giornata (43%). Tra i motivi per cui si va al bar spiccano la scelta di un luogo in cui si può chiacchierare di tutto e ci si sente liberi di esprimere le proprie opinioni (67 %), la necessità di staccare dal ritmo frenetico del lavoro (51%) o semplicemente chiacchierare con gli amici (45%).
A sorpresa solamente il 33 % va al bar solo per mangiare o prendere qualcosa da bere. Insomma, il ruolo di incontro sociale del bar fa di questo locale il vero "ripetitore" di opinione moderno, ancora più di tv, radio e qualunque altro medium, che si limita a diffondere le notizie (73 %).
Le figure e i personaggi più chiacchierati al bar sono, dunque, i politici: c'è chi dichiara di sapere giù chi sarà il prossimo premier (29 %) e chi sa quale tra questo e quel politico risolverà tutti i problemi della nazione (41%). Molto chiacchierati anche i calciatori e allenatori: è il bar che ci si trasforma in commissari tecnici (27%), si fanno sempre le formazioni vincenti (31%), o si decide chi va sostituito e qual è la squadra da battere (23%). Dopo i politici e i calciatori, il bersaglio delle chiacchiere da bar il capufficio (36 %), più discusso addirittura dei divi di Hollywood (27%) e dei personaggi tv (21%). Il momento che muove la maggiore quantità di chiacchiere è quello dell'aperitivo, ma tra i momenti salienti della giornata al bar ci sono la colazione (47 %) e la pausa pranzo lavorativa (53 %), durante la quale il bar si riempie di gente che parla solo del proprio lavoro e pensa esclusivamente agli affari (19%).
Mah sarà così ?
Buona giornata Roberto

08 novembre 2010

Asincronia di coppia...migliorare si può !


Capita ed è bene parlarne insieme e poi magari rivolgersi ad uno specialista.
Il problema è comune a moltissime persone; in Italia sono 2.400.000 le coppie "asincrone": per loro i tempi del piacere di lui non coincidono con quelli di lei.
La variabile tempo è invece essenziale per la qualità della vita sessuale della coppia. La causa del problema sta nel fatto che l'uomo soffre di eiaculazione precoce (EP), ma in questi casi il problema non è circoscritto al solo ruolo maschile: è la coppia a entrare in stato di sofferenza, tanto che la mancanza di sincronia amorosa in molti casi mette a rischio la coppia stessa.Di sincronia della coppia e di controllo sui tempi dell'amore si è discusso a Modena al 9° Congresso della SIAMS (Società Italiana di Andrologia e Medicina della Sessualità). In Italia, queste coppie sfortunate sono, appunto, più di 2 milioni e 400 mila, come è emerso dai risultati emersi dagli EPDays, la tre giorni italiana di visite gratuite dedicata all’EP svoltasi lo scorso mese di maggio.
“La coppia asincrona – spiega il Prof. Jannini, coordinatore della Commissione Scientifica della SIAMS e autore di un intervento al Congresso – non è più quella di un maschio egoista e di una donna frustrata, ma silenziosa. Al contrario, l’italiano sempre più impara a misurare se stesso sul piacere femminile. Gli EPdays ci hanno restituito un’immagine delle coppie del Bel Paese dove l’elemento qualitativo (la sincronia, l’attenzione al piacere) ha ampiamente surclassato l’elemento quantitativo (quante volte lo si fa)”.La mancanza di sincronia nei tempi amorosi è comunque un problema capace di compromettere la qualità della vita, anche fuori dalla camera da letto di tante coppie italiane. Il disturbo ha infatti il potere mandare fuori sincronia anche il dialogo: moltissimi partner non parlano tra loro del problema, così che questo rimane spesso occulto e perciò ancora più doloroso. La condizione di EP, infatti, spesso è vissuta ancora in silenzio da chi ne soffre, per lo più a causa di un imbarazzo che porta a non parlarne né con la partner (nel 46% dei casi), né con il medico, l'unico in grado di risolvere il problema.
Insieme si possono risolvere molte cose per preservare il proprio amore l'uono per l'altro.
Buona Giornata

Rob

07 novembre 2010

Cosa da non fare su Facebook !


Da modo per ritrovare amici di scuola a "la vita in piazza", il passo è stato breve, l'idea geniale di Zuckember si è rivelata vincente ma fatale. Oggi Facebook è colpevole previa la nostra leggerezza di fatti anche gravi, vedi l'ultimo caso limite del papà che spara alla figlie. Ora tutti si affrettano a demonizzare il mezzo ed esce un curioso "vademecum" sulle cosa da non far sapere a Feisbuk.
Facebook è croce e delizia del web, come sanno bene molti degli utenti iscritti al social network. L’idea alla base del progetto di Zuckerberg è di creare un mondo sempre più aperto e connesso, ma ci sono informazioni che è meglio non rendere disponibili a tutti.
“Sempre più casi di uso fraudolento delle informazioni: meglio non dire tutto al resto del mondo”.
Molti gli interessati – Tra chi spulcia sui profili del social network non per motivi d’amicizia, ci sono datori di lavoro, forze dell’ordine, cacciatori di informazioni e pure i cyber criminali , che sono interessati ai furti di identità e a carpire quante più possibili informazioni sugli ingnari auto delatori del web.
Data di nascita e nomi dei familiari – Anche se non ricerverai gli auguri per il tuo compleanno, poco male. Meglio non pubblicare online la tua data di nascita. O almeno non completamente: in America viene usata dai criminali per ricostruire i dati della tessera sanitaria che, come la patente, è uno dei pochi documenti concreti all’interno degli USA. Un altro dato sensibile che è meglio non pubblicare, è il nome da nubile di tua mamma. Spesso fa parte delle classiche domande di conferma del sistema, che si usa per ricordare la password di accesso. E, per ovvi motivi, è fondamentale non pubblicare online il nome dei bambini. Che, in quanto minori, hanno, o dovrebbero comunque avere, maggiori tutele online. Soprattutto da parte dei propri genitori.
Il tuo indirizzo e le immagini del tuo appartamento – Oltre a mostrare al mondo dove è fisicamente locata casa tua, l’indirizzo personale è un dato rischioso da pubblicare. Chiunque può farsi un’idea del tuo tenore di vita, se per caso è sopra, oppure sotto, oppure in linea con il tuo tenore di vita. Come anche le immagini della propria casa: certo è bello mostrare l’ultimo acquisto fatto all’ikea, ma è anche ovvio che la planimetria del tuo appartamento può servire ai cyber ladri dotati di spirito d’osservazione: equivale a un sopralluogo, comodamente eseguito al computer.
Le tue ferie e i tuoi spostamenti - E anche per le ferie è meglio andarci cauti, anche se è una grande tentazione raccontare al mondo dove andrai a passare le vacanze: ci sono stati casi in cui, dopo comunicazioni del tipo “non sono a casa, dal giorno X, al giorno Y”, “sono in vacanza al mare” e simili, i ladri hanno fatto visita agli appartamenti lasciati incustoditi, conosendo preventivamente gli orari, gli spostamenti, la durata delle ferie, dei proprietari dell’immobile.
Foto inappropriate e confessioni online – Anche sulla questione foto, inclusi tag e commenti, bisogna andarci cauti. Sono innumerevoli i casi al mondo in cui degli scatti da ubriachi, in pose compromettenti, in atteggiamenti fin troppo libertini, sono costati il posto di lavoro, se non peggio...Così come il sexing, ovvero le foto sexy soprattutto eseguite da incauti e ingenui utenti, spesso ragazze, in un momento di ormonale euforia, possono invece diventare un concreto e spesso costante, motivo di ricatto. Anche le dichiarazioni, le confessioni che arrivano dal cuore, è meglio tenersele nell’intimo. Anche perché non credere che possa veramente interessare la resto del pianeta se odi il tuo capo, non sopporti il tuo tedioso lavoro o se l’erba del tuo vicino è sempre più buona. Le attività, lecite e illecite, di qualsiasi utente, vengono spesso raccolte dalle dichiaraizioni spontanee sulle proprie pagine. Come ad esempio un comportamento al limite o rischioso alla guida di un veicolo, non è proprio l’ideale da postare online se sei in cerca di una nuova compagnia di assicurazione.
Numero di telefono e motori di ricerca – Fin troppi utenti non fanno attenzione a dove postano, se nel proprio profilo o all’interno di un gruppo sottoscritto, il proprio numero di telefono, mobile o fisso che sia. Certi dati sono leggibili da tutti, certo sono accessibili agli utenti con cui sei più in intimità, ma anche all’amico dell’amico di un conoscente del tuo conoscente. E alcune delle pagine, è sempre bene ricordarlo, sono visibili anche al di fuori del solo, già enorme, network sociale. E anche autorizzare la visione del proprio profilo tra i risultati dei motori di ricerca, può essere contruproducente: apparire su google vuol dire rendere disponibile a tutti il tuo nome, la tua faccia, il tuo sesso e buona parte delle informazioni lì riportate.
buon week end
Roberto

05 novembre 2010

Basta fatica per eliminare la panzetta ???


Tanta fatica per nulla, ora di palestra per eliminare qualla sporgente pacetta da birra e poi eccoti qua l'uovo di Colombo, anche se l'idea mi riporta agli anni 70 o alle televendite di prodotti americani.
Il noto brand Spanx ha lanciato una nuova collezione d’intimo maschile che sicuramente aiuterà molti maschietti a nascondere fastidiosi difettucci fisici come la “pancia da birra” e le “maniglie dell’amore”.
Grazie all’enorme successo ottenuto negli anni passati con la linea “contenitiva” dedicata alle donne (che tra l’altro ha conquistato molte VIP come Beyoncé, Eva Longoria e Lindsay Lohan), il marchio ci riprova con una serie di capi d’abbigliamento intimo pensati per l’uomo.
Già in vendita negli USA da Febbraio, la collezione sbarca anche in Europa partendo dal Regno Unito. I grandi magazzini britannici Selfridges per ora hanno immesso sul mercato due tipi di canotta, degli slip e dei boxer, tutti capi “contenitivi” e “modellanti”. I prezzi vanno dalle 69 sterline della canotta “Zoned performance” alle 37 sterline dei boxer in cotone “Comfort”.
Buona giornata
Roberto

No alla sindriome delle 17....


Che dire abbiamo una vita piena di "paranoie" e a quanto pare qualcuna la possiamo superare con poco.Dopo quasi 7 mesi di sole e luce fino alle ore 21, in cui gli aperitivi e le passeggiate del tardo pomeriggio avvenivano ancora sotto il cielo azzurro, siamo tornati al buio dell'inverno. Ecco che ritorna come ogni anno l’inesorabile “sindrome delle 17”: non si tratta di superstizione legata a un numero scaramantico, ma della tristezza che ci prende nel vedere che alle 5 del pomeriggio il cielo è ormai scuro. Stanchezza e apatia, sbalzi d’umore e voglia di abbandonarsi a una cena pronta senza fatica, anche a costo di far lievitare le calorie ne sono una diretta conseguenza.A consigliare le buone abitudini per riprendere il giusto ritmo e la giusta carica sono gli esperti del Mauri Lab, l’osservatorio internazionale che dal sito www.wellnesscucina.com, propongono una serie di espedienti per coccolarsi e combattere il mal di buio della stagione. Se una cena leggera, un sonno ristoratore e un bagno caldo a 37° (sfruttando appieno le potenzialità dell’idroterapia) risultano le armi più tradizionali (ma sempre vincenti) i veri successi anti “sindrome delle 17” si conquistano a tavola. Concedersi un po' di tempo per preparare qualcosa di buono, sano e funzionale aiuta infatti il buon umore, soprattutto se si scelgono alimenti dai colori vivaci come frutta e verdura di stagione, o neutri e rasserenanti come il bianco dei formaggi e del latte. Tutti piccoli segreti che aiutano a contrastare i toni grigi di un inizio inverno che, magari, non siamo ancora pronti ad affrontare. Attenzione quindi anche alle luci della cucina, non troppo soffuse per combattere l’apatia, ma nemmeno troppo accese, per evitare un’atmosfera fredda e artificiale.
Proviamo ?
Buona Giornata !
Roberto

04 novembre 2010

In Mobilitazione per la Cultura.

Una mobilitazione senza precedenti, una forma di protesta clamorosa mai tentata prima: il 12 novembre musei, biblioteche, siti archeologici, luoghi di spettacolo in tutta Italia chiuderanno i battenti e fermeranno le loro attività per richiamare l’attenzione sugli effetti dirompenti che la manovra finanziaria avrà sul settore, già a partire dal prossimo anno, e per riaffermare il diritto alla cultura.
Intorno all’iniziativa “12 novembre 2010: Porte chiuse, luci accese sulla cultura” promossa da Federculture (la Federazione delle aziende dei servizi pubblici locali per la cultura) e da ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani), con il sostegno del FAI (Fondo Ambiente Italiano), si sta raccogliendo un’ampia adesione da parte di Amministrazioni locali di diverso orientamento politico, Aziende e Associazioni di settore, tutte ugualmente colpite dalla scure dell’ultima manovra varata dal governo (dl 78/2010 convertito in legge 122/2010).
Questa volta non si tratta solo di tagli, pur molto consistenti - circa 280 milioni tra tagli diretti al Ministero per i Beni e le Attività Culturali, decurtamento del Fus e dei trasferimenti statali agli enti culturali, cui si aggiungono le riduzioni a carico delle amministrazioni locali che, secondo prime stime, potrebbero pesare sul settore per circa 800 milioni di euro nel prossimo biennio -, ma di un combinato di articoli contenuti nella legge, la cui applicazione disegnerà un quadro generale nel quale l’intervento pubblico dovrà fare totalmente marcia indietro, rinunciando di fatto alla possibilità di attuare politiche culturali, sia a livello nazionale che regionale e locale.
A Roma, Venezia, Milano, Torino, Bari passando per Grosseto, Matera e Foggia, solo per citarne alcune, amministrazioni pubbliche, associazioni e aziende si mobiliteranno, dunque, per sensibilizzare l’opinione pubblica, il mondo politico e il Governo innanzitutto rispetto alla necessità di modificare quegli articoli della manovra che altrimenti assesteranno un durissimo colpo alla cultura italiana, ma anche per riaffermare il valore del settore e l’esigenza di valorizzarlo adeguatamente. La mobilitazione si articolerà in forme diverse e per gli Enti che non potranno procedere alla chiusura delle loro strutture sarà comunque possibile aderire all’iniziativa adottando modalità alternative di partecipazione e comunicazione della protesta.
Avranno in particolare conseguenze disastrose sul sistema culturale italiano - questo l’allarme lanciato dai promotori della mobilitazione - le norme che dispongono un tetto di spesa per l’organizzazione delle mostre pari al 20% di quanto speso dall’amministrazione nel 2009, tagliando di fatto dell’80% le risorse (Art. 6, commi 7, 8, 9, 12 e 13), quelle che obbligano i comuni sotto i 30.000 abitanti allo scioglimento delle società dagli stessi costituite (Art. 14, comma 32) ed infine quelle che fissano limiti alla composizione dei consigli di amministrazione, ostacolando la partecipazione dei privati alla gestione delle aziende culturali (Art. 6 commi 5 e 6).
La legge 122/2010 - come già da mesi ha evidenziato Federculture che si è attivata per studiare gli interventi normativi e le possibili modifiche - renderà impossibile per amministrazioni pubbliche, aziende e fondazioni e tutti gli organismi, che gestiscono i servizi e le attività culturali nel Paese, continuare a svolgere il loro compito istituzionale di promozione e diffusione della cultura. Una vera mannaia che si abbatterà indiscriminatamente su musei, teatri, biblioteche, colpendo anche quelle realtà virtuose che sono state l’elemento di maggiore innovazione e modernizzazione degli ultimi anni nei servizi resi ai cittadini e al territorio e riconosciute anche a livello internazionale.
Alcune norme, inoltre, potrebbero ledere le prerogative di autonomia degli enti territoriali e delle società private che gestiscono i servizi pubblici culturali, così come garantite dalla Costituzione. Per questo alcune Regioni hanno sollevato questioni di legittimità costituzionale relativamente ad alcuni articoli della manovra, così come Federculture aveva già evidenziato nei mesi scorsi.
L’obiettivo della protesta è denunciare il pressoché totale disimpegno statale nel garantire la sopravvivenza del settore, già da anni falcidiato dal progressivo rarefarsi delle risorse e degli investimenti. Nel prossimo anno il budget del Mibac crollerà a 1,5 miliardi di euro, ormai circa lo 0,21% del bilancio statale, come dire che lo Stato spende 21 centesimi in cultura ogni 100 euro e, parametrato alla popolazione italiana equivale ad una spesa procapite di 25 euro. Cifre irrisorie per l’ampiezza e la complessità del nostro patrimonio e le esigenze di conservazione, valorizzazione e promozione cui bisognerebbe assolvere, che ci fanno sfigurare anche nel confronto internazionale: la Francia, ad esempio, ha una spesa statale procapite per la cultura di 46 euro, quasi il doppio della nostra.
Con investimenti di tale esiguità è impensabile non solo la sopravvivenza ma lo sviluppo del settore culturale che pure ha enormi potenzialità, tanto che potrebbe essere uno dei comparti sul quale puntare per uscire dalla crisi e restituire competitività al sistema economico nazionale. Il potenziale anche economico della cultura è d'altronde ampiamente dimostrato dai dati che ci dicono, ad esempio, che in Italia ci sono oltre 900mila imprese operanti in attività legate al settore culturale e creativo e che, ancora nel 2009 in piena crisi, la spesa delle famiglie italiane per la cultura ha rappresentato il 7% della loro spesa complessiva. Si andrà, invece, come chiaramente segnalano gli organizzatori della mobilitazione, verso un’ulteriore perdita di offerta, servizi e occupazione. Se non si interviene per tempo nel Paese non ci sarà una politica culturale da parte dello Stato, né delle amministrazioni locali, né tantomeno dei privati.
Una politica superficiale e miope sta colpendo nel profondo il diritto dei cittadini alla cultura, l’accesso alla conoscenza e alla fruizione del nostro immenso patrimonio collettivo, che è alimento essenziale per il benessere e la crescita.
Per questo il 12 novembre si chiuderanno le porte, ma per accendere i riflettori sulla cultura italiana e sul suo futuro a rischio.

La classifica delle città più care al mondo !!!


Chi lo avrebbe mai detto che la città più cara al mondo fosse in Italia, eppure è così. Vediamo nel dettaglio:«Milan l’è una gran Milan». - Per i meneghini questa è un’incontestabile verità assoluta. C’è un primato, tuttavia, nel quale ai lombardi non farà particolarmente eccellere. Quello della città turistica più cara al mondo. Milano si colloca al primo posto lasciandosi dietro Londra, Parigi e New York. E’ quanto emerge da un’indagine di “Mercer human resource consulting”, una società di consulenza americana che nel suo rapporto 2010 ha rivelato la triste verità. L’indagine è stata effettuata incrociando circa 200 parametri. Tra questi, i costi degli affitti, dei consumi, degli alberghi e dei divertimenti. L’indice, non a caso, è puntato contro gli aumenti dei prezzi degli hotel e contro quelli dei negozi di alta moda, inaccessibili pressoché a chiunque.
LA TOP TEN - Nella classifica delle città meno attente al portafogli del turista, Milano è immediatamente seguita da Londra e Parigi. Giù dal podio troviamo San Paolo, Roma, New York, Vienna, Rio de Janeiro, San Pietroburgo, Atene e L'Havana.
LA CLASSIFICA GENERALE - I milanesi saranno contenti, invece, della classifica generale, che prende in considerazione i costi delle città per gli stranieri. Ovvero, per chi vi fa tappa per turismo, lavoro o altro. Questa volta Milano è “solamente” 15esima. E così, tra le città europee, scopriamo che Mosca, Ginevra e Zurigo, Copenaghen, rispettivamente al 4°, 5° e 8° 10° posto - quest’ultima al pari con Hong Kong - sono abbordabili solo da alcuni “Paperoni”. C’è anche un città africana nella top ten: Libreville, in Gabon, in ragione del fiorente commercio del legno.
LE ALTRE CITTA’ EUROPEE - L’unica città italiana, oltre a Milano, ad occupare un posto significativo nella lista, è Roma, al 26° posto. Dopo Mosca, Ginevra, Zurigo e Copenhagen, quindi, le città più care in Europa sono Oslo (11°) in Norvegia, Londra e Parigi (entrambe al 17°), Berna (22°) in Svizzera, Vienna (28°) e St Pietroburgo (30°). Veniamo alle metropoli adatte anche agli stranieri meno facoltosi: Amsterdam (35°), Baku (36°) Dublino (42°), Istanbul (44°), Barcellona (49°), Francoforte (50°), Madrid (52°) e Lisbona (72°), Budapest (94°), Varsavia (96°) e Tallinn (115°). Le città del vecchio Continente meno care sono, invece, Tirana (200°) in Albania, seguita da Skopje in Macedonia (197°), Sarajevo (196°) in Bosnia-Erzegovina, Minsk (192°) in Bielorussia e Belfast (182°) nel Regno Unito.
Facciamo due conti ?
Buona Giornata
Rob