02 maggio 2012

Quando la donazione divanta Social

MILANO - «Impegnato», «uomo», «donatore di organi»: Facebook ha lanciato la nuova opzione «Organ Donor» che lo stesso fondatore Mark Zuckerberg descrive come una novità «che può salvare migliaia di vite umane». Da oggi, infatti, tutti gli utenti potranno scrivere sul loro diario, alla voce «Avvenimento importante», se sono o meno donatori di organi (o perlomeno indicare la loro volontà di donare gli organi) ed informare così gli amici della decisione presa. In questo modo possono automaticamente accedere ai link dei registri dei donatori e iscriversi immediatamente. La funzione è al momento disponibile solo per gli iscritti al social network negli Stati Uniti e nel Regno Unito. Fra qualche mese, però, verrà estesa anche ad altri Paesi. DONAZIONE SOCIAL - Facebook vuole i tuoi organi? Non è proprio così. Ciononostante, d’ora in poi la donazione diventa «social». Il più grande network sociale del mondo - che recentemente ha superato i 900 milioni di iscritti - spera così di incentivare altri iscritti a diventare donatori di organi. Questi potranno infatti aggiungere l'informazione al profilo e ciò permetterà di aiutare chi è in cerca di un organo. «È un modo per contribuire a risolvere il grande problema della donazione degli organi», ha spiegato il 27enne Zuckerberg in un’intervista rilasciata al programma della Abc, Good Morning America. LA FIDANZATA - L’ispirazione, ha proseguito il fondatore e amministratore delegato, è nata parlando con la fidanzata Priscilla Chan (studentessa di medicina), ma anche grazie all’amicizia con Steve Jobs che, ricordiamo, si era sottoposto a trapianto di fegato prima di morire lo scorso anno. Come funziona il nuovo servizio? Molto semplice. Come spiega il sito Mashable, nella sezione «Live Event» (Avvenimento importante) è stata aggiunta una nuova voce all’interno della categoria «Salute e benessere», appunto: «Donatore di organi». GIORNATA STORICA - Dalle pagine online del New York Times intervengono due esperti di trapianti che si dicono molto fiduciosi sul successo della campagna di Facebook. «Questo è una giornata storica», dice Andrew M. Cameron, responsabile dei trapianti d’organi dell’ospedale Johns Hopkins di Baltimora nel Maryland. Negli Usa (che contano 161 milioni di utenti su Facebook), sono meno della metà i cittadini registrati nelle liste dei donatori; ogni anno muoiono circa 7000 persone proprio a causa della mancanza di organi da trapiantare. Buona giornata Roberto Fonte corsera

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