Superbe, buone e dir poco, ieri sera Donato ha preparato delle Melanzane alla parmigiana e cosi` abbiamo fatto un Happening a casa mia a base di "cartoccio". Il "cartoccio" e` il codice con cui ci si vede a casa di uno di noi, si usano piatti di plastica e togliame di carta. Si mangia bene, di solito ogniuno si riporta a casa un avanzo che noi sia quello preparato da lui e il gioco è fatto. Debbo dire che gòli amici sono un ottimo veicolo quando si è sotto pressione e ti aiutano a dimenticare i guai, ed io di questi tempi, ne ho ...aimè. Grazie per la bellissima serata stamattina sonostordito perchè non sono andato a nanna all`orario previsto, ma mi ci voleva proprio.
Buona Giornata
ROB
Speaker Radiofonico di Pesaro, da qualche anno "Brianzolo di adozione" lo potete ascoltare su: Radio Sabbia (Riccione), Multiradio Tolentino (Mc) e sulla web Radio Stereopesaro.it.Mi potete contattare alla Mail:roberto@bagazzoli.it
30 gennaio 2009
29 gennaio 2009
Disorientato....
In queste ore mi sono sentito dire da chi sà: "è il tuo momento usa il cuore", "è una prova dellla vita", "mannaggia tutte a te ...ti hanno fatto il malocchio". Fatto stà che nel giro di pochi giorni due persone importanti della mia vita hanno difficoltà di salute, ed io non mi posso sdoppiare come vorrei. Qui c`è bisogno di me, ma non farebbe male nemmeno se fossi dall`altra parte d`Italia, è una lacerazione che viene dentro, una grande atto di superbia volere esserci per tutti. Arriva poi il momento della razionalità e scegli la cosa "giusta" restare qui, di là è in buone mani e non ci sono pericoli immediati, ma per un attimo la busssola impazzisce e vi giuro si rimane disorientati. Da cosa lo scopro ? da come riduco i cuscini la notte, perchè la notte è l`unico momento in cui posso liberare la tensione senza tenerla a bada con la razionalità. Alla fine non credo "al capitano tutte a me", "al malocchio poi..." anche questa e` la vita, e la vita ti mette davanti il dolore degli altri, le scelte e la forza per affrontare uno e l`altro.
Buona Giornata
Rob
Buona Giornata
Rob
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28 gennaio 2009
Ciao Ciao vi mando una cartolina !
Un viaggio,stamattina mi sono svegliato con il desiderio di un viaggio, una vacanza...non sono impazzito. Tutta colpa almeno credo di un depliant che mi e` arrivato a casa da una struttura Corsa dove sono stato qualche anni fa. Un posto da sono incastonato in una baia vicini a Porto Vecchio, una sorta di paradiso terrestre che ha fatto da base alle mie escursioni marine e montane. La Corsica e` un`isola Straordinaria ha spiagge degne dei migliori mari tropicali e la montagna a due passi, insomma una cosa indimenticabile. E` stato un gioco da ragazzi prendere il traghetto e con la mente vagare nella bellezza delle sue spiagge, la rondinara la palombagia, le fonti di "piscia di Gallo". Insomma il mio trolley è già pronto e piu` tardi parto con la mente e mi faccio un`altra vacanza breve...chissà mai ad agosto se riusciro quest`anno a ripetere l`esperienza ?
Buona Giornata
Rob
Buona Giornata
Rob
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27 gennaio 2009
Quel tocco di Vintage...
Sono pochissime anzi prorpio rarissimissime le volte in cui pensa una volta era meglio. Il mio motto e` "Meglio fare e pentirsi che non fare e pentirsi" Macchiavellico, ma mi rapprsenta in pieno direi. Il problema sorge dopo che uno si "vizia" con le cose tecnologiche" accade in molte cose dellaa nostra vita a casa e al lavoro, la cosa peggiore e` quando la tecnologia entra in rivolta, e quasi sempre per nostra negligenza e non per Jattura o perchè dotata di anima indipendente. Oggi rimpiango dischi di vinile, bobine e registratori a cassatta. Che dire non ci si accontenta mai....
Buona GIornata
Rob
Buona GIornata
Rob
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26 gennaio 2009
Lunedi
Debbo dire che il lunedi "poveraccio" ha gravissime colpe. Il lunedi ci rode sempre perchè si torna al lavoro, si rientra da una vacanza, si inizia una dieta. Pensate che una recente ricerca Inglese ha scoperto che il giorno piu` tristi in assoluto di questo mese di gennaio era un Lunedi. Insomma circondato bistrattato, ma e` possibile che non abbia dei lati positivi un giorno come questo ? Per me per esempio a èarte il lavoro che si ricomincia sempre con fatica come fosse cosa "naturale" il lunedi ho anche spazi mie personali che coltivo con piacere tra cui una seduta di Yoga, faticosa ma di quelle che ti mettono in pace con tutto il mondo. Lo so` che puo` sembrare poco ma c`è anche qualcosa per apprezzare il lunedi e voi ? avete motivi per apprezzare questo giorno ?
Buona Giornata
Rob
Buona Giornata
Rob
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23 gennaio 2009
C'e' sempre una soluzione...
C`è sempre una soluzione, finchè c`è la salute, me lo diceva sempre mia Nonna Maria. Quando sei in difficoltà ricordati che ci sono le persone che ti vogliono bene e sopratutto conta la salute. Se per un motivo o per l`altro ci sono delle situazioni che si possono modificare nel lavoro, ma anche nella vita, si cade e ci si rialza, perchè se c`è la salute si puo` fare ogni cosa anche il lavoro piu` umile per sopravvivere e per ottenere quello che vogliamo di piu` al mondo. Sapete credo che la mia nonna avesse ragione, in fondo la sua vita è stata anche di cadute da cui si e` sempre rialzata a testa alta.
Buona giornata
Rob
Buona giornata
Rob
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22 gennaio 2009
Giornata sotto sopra...
Ieri mattina che la giornata forse un po` strana e grigina anche dalle facce che incontro per i corridoi era palese, ma le giornate strane esistono per tutti. Dal primo pomeriggio per me la svolta, la mia metà si deve operare d`urgenza ad un occhio per una cosa molto seria...mia cognata ha avuto un "impiccio" anche questo non da poco....e io ? Mi gratto e tutto insieme così mica e` normale.....io continuo a grattarmi.
Buona Giornata
RoB
Buona Giornata
RoB
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21 gennaio 2009
Una serata speciale
E` una passione che coltivo da un po` quella per i cibi che non sono parte della dieta mediterranea. Ieri sera grazie a Donato ho scoperto un bel ristorantino Giapponese nella zona di Piramide veramente "Spaziale". Insomma una serata con gli amici assaggiando Tempura e Sushi, pesce fresco e piatti espressi seduti al sushi-bar solo con l`imbarazzo della scelta. Insomma ogni tanto abbandonare per una sola volta pasta e broccoli e gricia non e` male.
Buona Giornata
Rob
Buona Giornata
Rob
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20 gennaio 2009
Le piccole cose per un buon inizio
Un buon inizio di giornata l`ho riscoperto proprio stamattina, dopo anni, tavola apparecchiata, tazzotta di latte e caffè e una fetta di ciambellone, e mentre ero li a godermi la "goduria" pensavo, mannaggia che mi sono perso. Niente da dire contro la colazione al bar, ma quella tazzotta di latte e caffè stamattina mi ha dato energia nuova e sopratutto un piacere nuovo per iniziare la giornata. Magari fino a che uno non ci faà l`abitudine, ma per un po` mi voglio godere questo momento che sa` di magico.
Buona Giornata
Rob
Buona Giornata
Rob
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19 gennaio 2009
Ma che bella domenica...
Un week enk il mio con gli amci, sabato giornata spaziale, un po` in giro e poi ad Acilia per comperare le mozzarelle di bufale della zia, poi rientro a casa di amici per la gara di karaoke che mi ha visto trionfare sul podio con una canzone che non vi diro` mai. Domenica gita a Nepi e poi a pranzo al contado, una delizia di ristora nte a conduzione familiare dove ancora la pasta è fatta a mano. Rientra a Roma, disputa a Dead Space, un giochino di quelli terribili che vanno di moda per la playstation3 piena di mutanti violentissimi, e poi cena a base di affettati doc e nanna, stanotte ho sognato i dinosauriiii mentre digerivo.
Ma ne e` valsa la pena.
Buon Inizio settimana Rob
Ma ne e` valsa la pena.
Buon Inizio settimana Rob
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16 gennaio 2009
Quando la filosofia e' tuttoo....
Buongiorno, ieri sera ho guardato alla tv un film che quando usci' al cinema non mi colpi: "Io Robot". L'ho rivisto sdraiato sul divano stile balena appena spiaggiata con la copertina e l'amico cuscino. Mi è sembrato li per li' l'ennesimo gioco per la playstation 3, paesaggi creati elettronicamente forse un pò troppo finti, mi stavo quasi annoiando quando di punto in bianco nelle ultime fasi della storia il colpo di "scena". I robot avevano assunto l'autocotrollo per tutelare la razza umana dall'autodistruzione. Robot in grado di preservarci dalle nostre brutte abitudini dalla mancanza di rispetto per il pianeta, passando per le guerre e finendo al vizio delle sigarette e delle droghe. "Geniale" penso solo per un attimo poi penso a WallE e mi metto a ridere a fatto meglio quel piccoletto tutto bulloni che will smith e me ne sono andato a nanna.
Buona GIornata
Rob
Buona GIornata
Rob
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14 gennaio 2009
Prima o poi il sole tornerà
La fuori piove, e l`umore scende come le gocce che si infrangono sul parabrezza dell`auto che sfreccia verso una destinazione ignota all`apparenza. A quanti di voi di questi tempi scatta il "malumore", la "noia", il sonno che non fa` riposare... Le cose non sono più come prima e forse non torneranno più com`erano, per una serie di motivazioni che sono sacrosante, ma ci si stà lavorando. E intanto io aspetto il sole, quello consolatorio, quello della primavera, che getta luce nuova sulle cose della vita e magari sarà in grado di darci delle nuove coordinate...per tornare a ridere di più.
Buona Giornata
Rob
Buona Giornata
Rob
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13 gennaio 2009
Oggi mi va una favola...
C'era un aeronauta al quale andò male: il pallone si ruppe, e l'uomo saltò giù ma finì a pezzi. Il suo figliolo era riuscito a buttarsi giù due minuti prima con il paracadute, e questa era stata la sua fortuna.
Non subì danni e se ne andò in giro; avrebbe potuto essere un esperto aeronauta, ma non aveva pallone e nemmeno i mezzi per procurarsene uno.
Ad ogni modo doveva vivere, sicché imparò l'arte dei giochi di prestigio, e a parlare con lo stomaco, cioè a essere ventriloquo. Era giovane e bello, e quando gli crebbe la barba ed ebbe dei bei vestiti, venne scambiato per un giovane conte. Le signore lo trovavano gradevole, e una signorina rimase talmente affascinata dalla sua bellezza e dalla sua abilità di prestigiatore che lo seguì per città e paesi stranieri; lui si faceva chiamare professore; non poteva certamente essere niente di meno.
Il suo pensiero fisso era di riuscire ad avere una mongolfiera e alzarsi nell'aria insieme alla sua mogliettina, ma ancora non ne avevano i mezzi.
"Verranno!" diceva lui.
"Speriamo!" rispondeva la moglie.
"Siamo giovani, io ora sono professore. Anche le briciole sono pane".
La moglie lo aiutava fedelmente, si metteva alla porta e vendeva i biglietti per la rappresentazione, e questo d'inverno era un divertimento un po' freddo! Lo aiutava anche in un numero. Lui la metteva in un cassetto del tavolo, un cassetto grande; lei si infilava proprio sul fondo in modo da non essere più visibile.
Ma una sera, quando lui aprì il cassetto, lei se n'era andata sul serio, non era né nella parte davanti né in quella dietro, non si trovava in tutta la casa, non la si vedeva né la si sentiva.
Questo fu il suo gioco di prestigio. Non ritornò mai più, si era stancata; poi si stancò pure lui, perse il buonumore, non poté più far ridere né fare i giochi, così la gente non andò più a vederlo; i guadagni diminuirono e i vestiti si sciuparono; alla fine possedeva soltanto una grande pulce, che aveva ereditato dalla moglie, e per questo le voleva molto bene. Allora l'ammaestrò, le insegnò i giochi di prestigio, le insegnò a presentare le armi e a sparare con un cannone, ovviamente piccolissimo.
Andava molto orgoglioso della pulce, e anche di se stesso; la pulce aveva imparato qualcosa e aveva sangue umano ed era stata nelle più grandi città; era stata vista da principi e principesse e da loro aveva ottenuto la più alta considerazione. Fu scritto anche nei giornali e sui manifesti. La pulce sapeva d'essere una celebrità, e di poter mantenere il professore, anzi una famiglia intera.
Era orgogliosa e assai famosa, eppure lei e il professore viaggiavano in quarta classe; tanto arrivavano con la stessa velocità della prima.
C'era fra di loro una tacita promessa di non separarsi mai, di non sposarsi mai. La pulce restò nubile e il professore restò solo. Così erano pari.
"Dove si ha più successo" diceva il professore, "non bisogna tornare una seconda volta!" Lui era un conoscitore di uomini, e anche questa è un'arte.
Alla fine avevano viaggiato in tutti i paesi, tranne che in quello dei selvaggi; così vollero andare pure lì. E' pur vero che là divoravano i cristiani, e il professore lo sapeva; ma lui non era un vero cristiano e la pulce non era un vero uomo; così pensarono che potevano provare a viaggiare fin là e guadagnare molto.
Fecero il viaggio con una nave a vapore e una a vela, la pulce fece i suoi giochi di prestigio, così non dovettero pagare il viaggio, quindi arrivarono nel paese dei selvaggi.
Lì governava una piccola principessa; aveva solo otto anni, ma era lei a governare; aveva preso il potere al padre e alla madre perché aveva una volontà molto forte ed era anche estremamente graziosa e maleducata.
Subito, quando la pulce presentò le armi e sparò col cannone, lei ne fu così attratta che disse: "O quella o nessuno!". Provò un amore selvaggio, anche se selvaggia lo era già da prima.
"Cara figliola" le disse suo padre, "prima dovremmo farla diventare uomo!".
"Lasciami fare, vecchio!" disse lei, e non era certo educato da parte della principessa parlare in quel modo a suo padre, ma lei era selvaggia.
Si mise la pulce sulla mano.
"Ora tu sei un uomo e governerai insieme a me; ma devi fare quello che voglio io, altrimenti ammazzo te e mangio il professore".
Al professore fu data una grande sala in cui abitare. Le pareti erano fatte di canne da zucchero, che lui poteva leccare ma non era granché goloso. Gli diedero un'amaca in cui dormire e gli sembrava di essere in una mongolfiera, come aveva sempre desiderato: era il suo pensiero fisso.
La pulce restò presso la principessa, appoggiata alla sua manina o sul suo collo delicato. Poi la principessa si staccò un capello, con cui il professore dovette legare la pulce a una gamba, e lei se l'attaccò al grande orecchino di corallo che portava.
Fu proprio un periodo bellissimo per la principessa, e anche per la pulce. Ma il professore non era tanto soddisfatto, era un viaggiatore, gli piaceva andare da una città all'altra, leggere sui giornali della sua pazienza e intelligenza nell'insegnare a una pulce tutti i movimenti umani. Per tutto il giorno stava nell'amaca, oziava e mangiava: uova fresche di uccello, occhi di elefante e cosce di giraffa arrosto; i cannibali difatti non vivono soltanto di carne umana, questa è un piatto speciale. "Spalle di bambino in salsa piccante" diceva la madre della principessa, "è il piatto più delicato!".
Il professore si annoiava e voleva andare via dal paese dei selvaggi, ma voleva avere con sé la pulce, che era la sua meraviglia e la sua fonte di guadagno. Come poteva fare per prenderla e portarla con sé?
Non era facile.
Si sforzò a lungo di pensare e alla fine disse: "Ho trovato!".
"Padre della principessa, permettimi di fare qualche cosa! Vorrei insegnare agli abitanti di questo paese a sapersi presentare bene:
quello che nei più grandi paesi del mondo chiamano educazione".
"E che cosa insegnerai a me?" domandò il padre della principessa. "La mia grande arte" disse il professore. "Sparare con un cannone che fa tremare tutta la terra e fa cadere tutti gli uccelli dal cielo già arrostiti! E' straordinario!".
"Porta il cannone!" disse il padre della principessa.
Ma in tutto il paese non c'era nessun cannone, tranne quello della pulce, che però era troppo piccolo.
"Ne costruirò uno più grande!" lo rassicurò il professore. "Portami solo quello che occorre. Devo avere seta molto sottile, ago e filo, corde e funi e gocce per lo stomaco per gli aerostati: quelli si gonfiano, diventano leggeri e si sollevano e mettono il fuoco nella pancia del cannone".
Tutto ciò che aveva richiesto gli venne dato.
L'intero paese si riunì per vedere quel grande pallone. Il professore non li aveva chiamati finché il pallone non era stato pronto per essere gonfiato e per sollevarsi.
La pulce stava nella mano della principessa e osservava. Il pallone venne tanto gonfiato che era sul punto di scoppiare, e venne trattenuto a mala pena, tanto era selvaggio.
"Bisogna sollevarlo perché si raffreddi" disse il professore entrando nel cesto appeso sotto il pallone. "Da solo non riesco a governarlo, mi occorre un compagno esperto, che mi aiuti. Qui non c'è nessun altro che la pulce".
"Gliela concedo a malincuore!" disse la principessa, ma porse la pulce al professore che se la mise sulla mano.
"Sciogliete le corde e le funi!" gridò lui. "Adesso il pallone parte!".
Loro credettero che lui avesse detto: "Il cannone"!
Così il pallone salì sempre più in alto, verso le nuvole, lontano dal paese dei selvaggi.
La principessina, suo padre, sua madre, tutta la popolazione rimasero ad aspettare, e ancora aspettano. Se non ci credi, prova ad andare nel paese dei selvaggi: ogni bambino parlerà della pulce e del professore, credono che torneranno di nuovo non appena il cannone sarà raffreddato. Ma quelli non torneranno più, sono tornati da noi, qui nella loro patria, viaggiano in ferrovia, questa volta in prima classe, mica in quarta, guadagnano bene con quel grande pallone; nessuno gli chiede come si sono procurati il pallone o da dove l'hanno avuto, e sono persone molto stimate e onorate, la pulce e il professore.
Non subì danni e se ne andò in giro; avrebbe potuto essere un esperto aeronauta, ma non aveva pallone e nemmeno i mezzi per procurarsene uno.
Ad ogni modo doveva vivere, sicché imparò l'arte dei giochi di prestigio, e a parlare con lo stomaco, cioè a essere ventriloquo. Era giovane e bello, e quando gli crebbe la barba ed ebbe dei bei vestiti, venne scambiato per un giovane conte. Le signore lo trovavano gradevole, e una signorina rimase talmente affascinata dalla sua bellezza e dalla sua abilità di prestigiatore che lo seguì per città e paesi stranieri; lui si faceva chiamare professore; non poteva certamente essere niente di meno.
Il suo pensiero fisso era di riuscire ad avere una mongolfiera e alzarsi nell'aria insieme alla sua mogliettina, ma ancora non ne avevano i mezzi.
"Verranno!" diceva lui.
"Speriamo!" rispondeva la moglie.
"Siamo giovani, io ora sono professore. Anche le briciole sono pane".
La moglie lo aiutava fedelmente, si metteva alla porta e vendeva i biglietti per la rappresentazione, e questo d'inverno era un divertimento un po' freddo! Lo aiutava anche in un numero. Lui la metteva in un cassetto del tavolo, un cassetto grande; lei si infilava proprio sul fondo in modo da non essere più visibile.
Ma una sera, quando lui aprì il cassetto, lei se n'era andata sul serio, non era né nella parte davanti né in quella dietro, non si trovava in tutta la casa, non la si vedeva né la si sentiva.
Questo fu il suo gioco di prestigio. Non ritornò mai più, si era stancata; poi si stancò pure lui, perse il buonumore, non poté più far ridere né fare i giochi, così la gente non andò più a vederlo; i guadagni diminuirono e i vestiti si sciuparono; alla fine possedeva soltanto una grande pulce, che aveva ereditato dalla moglie, e per questo le voleva molto bene. Allora l'ammaestrò, le insegnò i giochi di prestigio, le insegnò a presentare le armi e a sparare con un cannone, ovviamente piccolissimo.
Andava molto orgoglioso della pulce, e anche di se stesso; la pulce aveva imparato qualcosa e aveva sangue umano ed era stata nelle più grandi città; era stata vista da principi e principesse e da loro aveva ottenuto la più alta considerazione. Fu scritto anche nei giornali e sui manifesti. La pulce sapeva d'essere una celebrità, e di poter mantenere il professore, anzi una famiglia intera.
Era orgogliosa e assai famosa, eppure lei e il professore viaggiavano in quarta classe; tanto arrivavano con la stessa velocità della prima.
C'era fra di loro una tacita promessa di non separarsi mai, di non sposarsi mai. La pulce restò nubile e il professore restò solo. Così erano pari.
"Dove si ha più successo" diceva il professore, "non bisogna tornare una seconda volta!" Lui era un conoscitore di uomini, e anche questa è un'arte.
Alla fine avevano viaggiato in tutti i paesi, tranne che in quello dei selvaggi; così vollero andare pure lì. E' pur vero che là divoravano i cristiani, e il professore lo sapeva; ma lui non era un vero cristiano e la pulce non era un vero uomo; così pensarono che potevano provare a viaggiare fin là e guadagnare molto.
Fecero il viaggio con una nave a vapore e una a vela, la pulce fece i suoi giochi di prestigio, così non dovettero pagare il viaggio, quindi arrivarono nel paese dei selvaggi.
Lì governava una piccola principessa; aveva solo otto anni, ma era lei a governare; aveva preso il potere al padre e alla madre perché aveva una volontà molto forte ed era anche estremamente graziosa e maleducata.
Subito, quando la pulce presentò le armi e sparò col cannone, lei ne fu così attratta che disse: "O quella o nessuno!". Provò un amore selvaggio, anche se selvaggia lo era già da prima.
"Cara figliola" le disse suo padre, "prima dovremmo farla diventare uomo!".
"Lasciami fare, vecchio!" disse lei, e non era certo educato da parte della principessa parlare in quel modo a suo padre, ma lei era selvaggia.
Si mise la pulce sulla mano.
"Ora tu sei un uomo e governerai insieme a me; ma devi fare quello che voglio io, altrimenti ammazzo te e mangio il professore".
Al professore fu data una grande sala in cui abitare. Le pareti erano fatte di canne da zucchero, che lui poteva leccare ma non era granché goloso. Gli diedero un'amaca in cui dormire e gli sembrava di essere in una mongolfiera, come aveva sempre desiderato: era il suo pensiero fisso.
La pulce restò presso la principessa, appoggiata alla sua manina o sul suo collo delicato. Poi la principessa si staccò un capello, con cui il professore dovette legare la pulce a una gamba, e lei se l'attaccò al grande orecchino di corallo che portava.
Fu proprio un periodo bellissimo per la principessa, e anche per la pulce. Ma il professore non era tanto soddisfatto, era un viaggiatore, gli piaceva andare da una città all'altra, leggere sui giornali della sua pazienza e intelligenza nell'insegnare a una pulce tutti i movimenti umani. Per tutto il giorno stava nell'amaca, oziava e mangiava: uova fresche di uccello, occhi di elefante e cosce di giraffa arrosto; i cannibali difatti non vivono soltanto di carne umana, questa è un piatto speciale. "Spalle di bambino in salsa piccante" diceva la madre della principessa, "è il piatto più delicato!".
Il professore si annoiava e voleva andare via dal paese dei selvaggi, ma voleva avere con sé la pulce, che era la sua meraviglia e la sua fonte di guadagno. Come poteva fare per prenderla e portarla con sé?
Non era facile.
Si sforzò a lungo di pensare e alla fine disse: "Ho trovato!".
"Padre della principessa, permettimi di fare qualche cosa! Vorrei insegnare agli abitanti di questo paese a sapersi presentare bene:
quello che nei più grandi paesi del mondo chiamano educazione".
"E che cosa insegnerai a me?" domandò il padre della principessa. "La mia grande arte" disse il professore. "Sparare con un cannone che fa tremare tutta la terra e fa cadere tutti gli uccelli dal cielo già arrostiti! E' straordinario!".
"Porta il cannone!" disse il padre della principessa.
Ma in tutto il paese non c'era nessun cannone, tranne quello della pulce, che però era troppo piccolo.
"Ne costruirò uno più grande!" lo rassicurò il professore. "Portami solo quello che occorre. Devo avere seta molto sottile, ago e filo, corde e funi e gocce per lo stomaco per gli aerostati: quelli si gonfiano, diventano leggeri e si sollevano e mettono il fuoco nella pancia del cannone".
Tutto ciò che aveva richiesto gli venne dato.
L'intero paese si riunì per vedere quel grande pallone. Il professore non li aveva chiamati finché il pallone non era stato pronto per essere gonfiato e per sollevarsi.
La pulce stava nella mano della principessa e osservava. Il pallone venne tanto gonfiato che era sul punto di scoppiare, e venne trattenuto a mala pena, tanto era selvaggio.
"Bisogna sollevarlo perché si raffreddi" disse il professore entrando nel cesto appeso sotto il pallone. "Da solo non riesco a governarlo, mi occorre un compagno esperto, che mi aiuti. Qui non c'è nessun altro che la pulce".
"Gliela concedo a malincuore!" disse la principessa, ma porse la pulce al professore che se la mise sulla mano.
"Sciogliete le corde e le funi!" gridò lui. "Adesso il pallone parte!".
Loro credettero che lui avesse detto: "Il cannone"!
Così il pallone salì sempre più in alto, verso le nuvole, lontano dal paese dei selvaggi.
La principessina, suo padre, sua madre, tutta la popolazione rimasero ad aspettare, e ancora aspettano. Se non ci credi, prova ad andare nel paese dei selvaggi: ogni bambino parlerà della pulce e del professore, credono che torneranno di nuovo non appena il cannone sarà raffreddato. Ma quelli non torneranno più, sono tornati da noi, qui nella loro patria, viaggiano in ferrovia, questa volta in prima classe, mica in quarta, guadagnano bene con quel grande pallone; nessuno gli chiede come si sono procurati il pallone o da dove l'hanno avuto, e sono persone molto stimate e onorate, la pulce e il professore.
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12 gennaio 2009
Week end con pit stop
Partendo dal presupposto che amo essere circondato da "amici" con cui condividere il tempo, gioco, cinema, una buona tavola imbandita e soprattutto la voglia di ridere. Questa settimana e` stata di relax, una specied i pit stop fatta di dormite, cinema e cose da fare in casa tra cui lo "smontaggio" dell`albero di Natale che rischiava di arrivare al prossimo nel suo angolo. E in questo momento di "riflessione" sui casi della vita mi ritrovo a desidea una macchina fotografica...cosa peraltro un po` strana per me, ma penso che oggi alla fine della trasmissione mi fiondo in un centro commerciale e la compero e poi vi mostro le mie idee e soprattutto le immagini che fermero`. Intanto buona giornata e buon inizio settimana !
Rob
Rob
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08 gennaio 2009
Piu' ce n'è meglio è !
Se qualcuno di voi è stato sempre in apprensione per "l`abbondante lato B" si il punto verso il basso dove la schiena cambia nome, attenzione che arrivano buone notizie. Se madre natura anzichè dotarvi du un mandolino vi ha regalato una forma a melanzana niente paura, e0` molto utile come deposito di grassi in eccesso evitando cosi malattie gravi come il diabete. Questo almeno quanto emerge da una ricerca pubblicata di recente. Vero e` che l`esperimento e` stato fatto per ora sui topolini ma sembra essere valido anche per gli umani. E allora oggi alla faccia della ragazza che fa` la pubblicità a quegli slip famosi, oggi e` la giornata del sedere "Oversize" !
Buona Giornata
Rob
Buona Giornata
Rob
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07 gennaio 2009
e l'epifania tutte le feste ci porta viaaaaa !
Quello di oggi e rimettersi in pista dopo che la befana ci ha portato doni ci si e` fregata le feste...mannaggia li pescetti. E adesso noi un po` delusi e un po` pienotti come "otto passerotto"aspetteremo carnevale per le frittelle e l`abbacchio di pasqua, e tra una pausa e l`altra une bella dieta del minestrone...che vita grama per tenere a bada quei cavalli bizzarri di Colesterolo, Glicemia e trigliceridi, ma tanto è...
Buon inizio al lavoro e mi raccomando dedicatevi il primo sorriso della giornata, ve lo siete meritati.
Rob
Buon inizio al lavoro e mi raccomando dedicatevi il primo sorriso della giornata, ve lo siete meritati.
Rob
06 gennaio 2009
Per Tutti !!!
E` stato uno deui momenti piu` piacevoli della mia vita di ragazzino, attutiva la delusione della fine dell`emozione dello scartare regali di Natale. Era quell`ultimo rigurgito di allegria e curiosità e di regali, ricordo da bambino la "befana del Carabiniere" che era dedicata ai figli dei militari di ogni ordine e grado. A proposito a voi com`è andata, è passata la befana che vi ha lasciato ? Buona Giornata.
Rob
Rob
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05 gennaio 2009
Inizia una nuova settimana...
Buon Lunedi, ma è un lunedi di quelli "Light"perchè magari siete in ferie fino alla Befana, oppure oggi siete con un muso fino a terra, èerchè volenti o nolenti siete già al "pezzo" con le solite "facce", che solo per motivi "lavorativi" non vorreste vedere con questa frequenza quotidiana. E intanto speriamo che il 2009 sia iniziato nel modo migliore possibile alla faccia degli astrologhi piu` blasonati che per questo nuovo anno hanno fatto previsioni così...così. Buona Giornata
Rob
Rob
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02 gennaio 2009
Benvenuto 2009
Appena nato e gia` su di te pesano tutte le nostre aspettative di serenità, pace, lavoro, sicurezza, amore, denaro, certezze, allegria....sei giovane e speriamo anche forte caro 2009, sarà un piacere fare questo percorso con te collaborando con te per avere solo il meglio per ogniuno di noi.
Rob
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