03 febbraio 2010

Ma che bontà !!!


Cambiano i tempi e le mode una volta era la nonn nei giorni di festa, preferibilmente a Natale che ci permetteva di avvicinarci alla cucina quandi si dovevano chiudere i tortellini ed era una festa. Un altro momento erano le conserve di pomodoro, si lavorava tutti insieme per mettere la passata in bottiglia e dopo averla incartata con la carta di giornale, si mettevano a bollire, che dire poi il momento della cottura della piada sulla pietra tonda. Oggi le cose cambiano e la tecnologia ci mette lo zampino. E allora Piccoli cuochi crescono… anche se soprattutto in modo virtuale. E’ questa la tendenza che, arrivata da Oltreoceano e Oriente, ha ora conquistato una platea di teenager italiani sempre più estesa. Le mani non sono più in pasta, ma sulla tastiera e anziché un tavolo da cucina infarinato si impara osservando lo schermo di un computer. L’obiettivo, però, è lo stesso: fingersi grandi chef per gioco e, insieme, apprendere l’abc dell’alimentazione e crescere rapportandosi in maniera sana ed educativa nei confronti del cibo. Il passo successivo? La prova pratica in una cucina vera, magari al fianco di mamma e papà, con i quali condividere un momento di crescita senza dimenticare l'aspetto ludico.Lo suggerisce un interessante sito: www.wellnesscucina.it, il nuovo modo di vivere la cucina lascia il fornello e approda sul pc: ne sono esempi giochi del pacchetto Ubisoft, multinazionale leader nella produzione e distribuzione di games informatici, che ha aperto la strada lanciando sul mercato offerte ad hoc per le “giovani promesse del mestolo”. Come Crazy Cooking Party: un folle tour culinario che attraversa cinque Paesi (Messico, Usa, Francia, Italia e Asia), al cui interno si trovano altri 30 mini giochi con cui grigliare, cuocere, sfornare, tagliare e condire. Un'altra campagna di cucina ideale è Giulia Passione: con la versione Cucina è facile apprendere i segreti di oltre 50 piatti, tra cui riso al curry, costolette di maiale, mele al forno e Caesar Salad.

1 commento:

Luca and Sabrina ha detto...

E' molto vero quello che scrivi. Una volta la cucina era un luogo sacro della casa. Il posto dove i profumi scandivano il ritmo della giornata. Il caffèlatte la mattina, il profumo del ragù per il pranzo della domenica, l'aroma della vaniglia nell'aria quando il dolce era in forno per la merenda.
Ora i ragazzi vanno con i 4 salti in padella ed i sofficini.
La rete informa ma non inforna.
I genitori non possono essere sostituiti da un PC. Ci sono tanti piccoli trucchi che ci si tramanda. Il buono non è solo nell'imagine ma soprattutto nel profumo e questo, ancora, la tecnoligia non è riuscito a crearlo e, quando ci riuscirà, sarà comunque artificiale.
Le tagliatelle al ragù del giorno prima saltate in padella sono buone e croccanti quando si inizia a sentire un leggerissimo odore di bruciato buono e quello non riusciranno mai a replicarlo.
Luca
Luca&Sabrina