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06 settembre 2011
Dimmi come mangi e ti trovo la dieta....
Sono tanti i guru che infiammano i cuori delle donne in guerra con la bilancia. Dopo la dieta Dukan, che ha avuto come testimonial la cantante Jennifer Lopez e ha messo in forma prima dell'altare la principessa Kate Middleton, oggi arriva un'altra ricetta per dare un taglio ai chili di troppo: è la "dieta della personalità", accolta Oltreoceano con la consueta bagarre tra sostenitori e detrattori. L'approccio di questo regime alimentare potrebbe essere: "Dimmi che tipo sei e ti dirò come dimagrire".
Il nuovo approccio è proposto da un neuroscienziato, Daniel Amen, che in un libro spiega le sue teorie sulle diete e fornisce una serie di consigli per vincere la guerra contro cuscinetti di ciccia e irresistibili tentazioni alimentari. L'esperto assicura che si possono ottenere risultati sorprendenti se si costruiscono diete mirate sulla personalità di chi le deve seguire. Insomma, chi vuole perdere peso deve dimenticare la conta delle calorie e teorie come la selezione degli alimenti in base al gruppo sanguigno o sulle intolleranze alimentari. Molto meglio concentrarsi sulla personalità. Serve, insomma, un "esercizio di consapevolezza, identificare i punti deboli e scoprire cosa queste debolezze ci spingono a mangiare".
Amen scrive: "Abbiamo esaminato i cervelli dei nostri pazienti oversize e abbiamo scoperto che non c'era un solo schema mentale associato con l'essere in sovrappeso: ce n'erano almeno cinque tipi diversi". L'esperto identifica così cinque categorie di "overeater", ossia di chi mangia troppo: ci sono i mangiatori compulsivi, i mangiatori impulsivi, quelli compulsivi-impulsivi, i mangiatori tristi o emotivi e i mangiatori ansiosi. Per perdere peso ogni gruppo, sostiene l'esperto, deve evitare determinati cibi e mangiarne altri in quantità.
Mangiatori compulsivi . – Secondo Daniel Amen "tendono a restare focalizzati sul pensiero del cibo". Per questi tipi, una dieta ricca di proteine è inutile, perché tali alimenti sono pensati per aumentare la concentrazione e i soggetti compulsivi ne hanno già molta. In questo caso la scelta ideale è piuttosto quella di mangiare carboidrati complessi, perché aiutano l'organismo a produrre più serotonina, migliorando l'umore.
Mangiatori Impulsivi – Per loro questo stesso meccanismo, e dunque il consumo di carboidrati complessi, è invece disastroso perché abbassa ulteriormente il loro controllo. Questa categoria di mangiatori dovrebbe consumare alimenti come il pollo e l'avena che aumentano i livelli di dopamina nel cervello e la concentrazione.
Ai compulsivi-impulsivi Amen suggerisce di concentrarsi sull'attività fisica.
I mangiatori emotivi dovrebbero invece aumentare il consumo di acidi grassi omega-3, perché aiutano a calmare l'organismo riducendo l'infiammazione.
I mangiatori ansiosi, che fanno uso di alimenti "per curare i loro sentimenti di tensione, nervosismo e paura", devono evitare alcol e caffeina, e scegliere una dieta ricca di un amminoacido, la glutammina, che si trova in lenticchie, broccoli e noci.
Buona Giornata e buon...appetito
Roberto
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