23 ottobre 2009

Poveri noi


Torna prepotentemente a "galla" una storia di navi autoaffondate al largo di alcune coste cariche di scorie radioattive o tossiche. Navi caricate di bidoni che giacciono al largo delle coste Calabre ed affondate dalla malavita organizzata che sono state segnalate da un pentito. Una di queste si trova a 22 miglia dalla costa di fronte a Cetraro, sarebbe necessario sapere che cosa contengono i fusti di quella navi affinata con cariche di dinamite negli anni 90. Ma si perde tempo, in quella zona c'e' una nave oceanografica che in breve potrebbe sapere cosa c'e' e sopratutto recuperare il carico, ma non c'è accordo tra istituzioni locali, ministero dell'ambiente e marina militare. Davanti ad un possibile disastro le persone continuano a farne una questione di comeptenze anzichè agire. E non è proprio finita qui, In alcune zone del comune di Aiello Calabro (Cosenza) è stato rilevato un "inquinamento grave" con valori radioattivi "da tre a sei volte superiori alla norma". Lo ha detto il sottosegretario all'Ambiente Roberto Menia nel corso dell'informativa del governo alla Camera sulla cosiddetta nave dei veleni scoperta al largo della Calabria. Il sottosegretario ha elencato tutti gli interventi che si stanno mettendo in campo - sia sulla terraferma che in mare - per procedere entro tempi brevi all'accertamento dei reali valori di inquinamento della zona ed ha annunciato che verrà fatta una "indagine sistematica" su tutto il fiume Oliva.
Quanto alle aree dove è già stato rilevato l'inquinamento, sulla terraferma, Menia ne ha indicate quattro: nella zona di Valle del Signore è stata scoperta una cava "riempita di rifiuti di diversa tipologia"; in località Carbonara gli esperti hanno ravvisato la presenza di "migliaia di metri cubi di rifiuti urbani e industriali"; in due diversi punti in località Foresta sono stati individuati sia una zona (2.000 metri quadri per uno spessore di tre metri) piena di rifiuti composti da "polvere di marmo, caratterizzato dalla presenza di metalli pesanti con valori superiori a quelli consentiti dalla legge per siti industriali e una presenza di Cesio 137", sia un manufatto di cemento, alla profondità di 11 metri, pieno di "rifiuti con concentrazioni elevatissime di metalli pesanti quali mercurio, cobalto, selenio".
Le magagne prima o poi vengono a galla e queste fanno davvero paura !
Buona Giornata
Rob

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