Speaker Radiofonico di Pesaro, da qualche anno "Brianzolo di adozione" lo potete ascoltare su: Radio Sabbia (Riccione), Multiradio Tolentino (Mc) e sulla web Radio Stereopesaro.it.Mi potete contattare alla Mail:roberto@bagazzoli.it
04 agosto 2011
E L'acqua ???
Alcol no, bibite gassate no e ora nemmeno l'acqua ?
D’accordo: bere acqua fa bene, ma senza esagerare. Sono anni che gli esperti ci suggeriscono di assumerne almeno due litri al giorno. Ed è proprio su questo “almeno” che è nato un equivoco: c’è chi ha preso il consiglio troppo alla lettera sviluppando una vera e propria dipendenza.
Il fenomeno dell’aquaholism, ovvero della dipendenza da acqua, si sta espandendo e comincia a preoccupare per gli effetti dannosi sulla salute.
A lanciare l’allarme è stato il Daily Mail, che ha pubblicato la storia di Joanne Jarvis, un’ assetata cronica che in condizioni normali assume mediamente 6 litri di acqua al giorno. La sua inestinguibile arsura, però, l’ha portata a sorseggiarne fino a 16 litri nell'arco di 24 ore costandole un ricovero ospedaliero e mettendola in pericolo di vita.
Se nel caso di Joanne si tratta di una dipendenza congenita, che risale alla nascita, questo tipo di assuefazione può svilupparsi anche in età adulta. Tanto che l’Oms ha fissato limiti precisi all’assunzione di questo prezioso liquido superati i quali bere diventa nocivo. Un adulto di 60 chilogrammi, ad esempio, dovrebbe sorbire 2 litri di acqua quotidiani e non “almeno” due litri.
Le bevitrici compulsive rischiano, infatti, di alterare l’equilibrio elettrolitico del corpo. Con conseguenze serie, che vanno dalla predisposizione a malattie cardiovascolari alla morte. Ad alterarsi sarebbe il ciclo sodio-potassio due minerali fondamentali alla vita umana. Su questa strana forma di dipendenza, insomma, ci sarebbe poco da scherzare perché in medicina sono noti - seppur rari - casi di morte per overdose d'acqua.
Anche per le cose più naturali, insomma, torna utile un vecchio e sempre valido principio: "fa bene, a patto di non esagerare".
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