30 novembre 2011

La crisi che accorcia l'albero di Natale.

La crisi economica colpisce anche il Natale e "accorcia" di una trentina di centimetri l'altezza dell'albero che le famiglie si apprestano ad addobbare nelle loro case, rispetto alle dimensioni abituali una decina di anni fa. Il Natale è anche il momento della scelta tra l'abete naturale e quello sintetico. Le previsioni sulle preferenze degli Italiani sono discordati: secondo Coldiretti, l'albero "vero" continuerà ad essere il preferito dalle famiglie, mentre Codacons annuncia per la prima volta il "sorpasso" del numero di alberi di Natale sintetici rispetto a quelli naturali. La Coldiretti spiega che i nostri connazionali si apprestano a scegliere alberi di taglia più piccola rispetto a quanto facevano in passato, per effetto congiunto dell'andamento climatico, del minor numero di metri quadrati disponibili per abitazione, ma anche della crisi economica che spinge a privilegiare alberi di costo inferiore con una dimensione media più ridotta, fermandosi attorno al metro e mezzo. In Italia saranno acquistati circa 6 milioni di alberi veri, per una spesa di 140 milioni. Gli abeti naturali, a differenza di quelli di plastica, non consumano petrolio e non liberano gas a effetto serra per la loro realizzazione e il trasporto. Gli alberi sintetici, inoltre, impiegano oltre 200 anni prima di degradarsi nell'ambiente. L'albero naturale, insomma, "concilia il rispetto della tradizione con quello dell'ambiente e mantiene un grande fascino", anche se per quest'anno si prevede un aumento delle importazioni soprattutto dai Paesi del Nord e dell'Est Europa, in quantità superiore alla produzione nazionale: "si tratta del preoccupante risultato dell'abbandono dell'attività di coltivazione da parte di molti produttori nazionali". Nel nostro Paese "gli alberi naturali sono coltivati soprattutto nelle zone montane e collinari in terreni marginali altrimenti destinati all'abbandono e contribuiscono a migliorare l'assetto idrogeologico delle colline e a combattere l'erosione e gli incendi. Gli abeti utilizzati come ornamento natalizio - rileva Coldiretti - derivano da coltivazioni vivaistiche che occupano stagionalmente circa mille aziende agricole specializzate che danno lavoro a circa 10mila addetti". I prezzi al consumo quest'anno sono sostanzialmente stabili e cambiano a seconda della varietà, della presenza o meno del vaso e dell'altezza. Dai 10-30 euro dell'abete più piccolo si può arrivare sino ai 500 per le piante di grandi dimensioni. Secondo dati Codacons, però, per la prima volta nelle case degli italiani il numero di alberi di Natale sintetici supererà quello degli alberi veri. L'Associazione dei consumatori ha monitorato le propensioni al consumo dei cittadini in vista delle prossime festività e da quanto è emerso fino a questo momento si stima che saranno acquistati 10 milioni di alberi di Natale: contrariamente a quanto sostiene Coldiretti, che prevede una quota di abeti veri di poco superiore a quelli finti, Coldiretti ritiene che il 60% delle famiglie sceglierà quello sintetico, mentre il 40% rimarrà fedele all'albero naturale. "L'inversione di tendenza - spiega il presidente Codacons, Carlo Rienzi - è attribuibile innanzitutto alla crisi economica in atto, che porta i cittadini a scegliere beni e addobbi che possano essere riciclati nel tempo. L'albero vero, inoltre, presenta problemi di varia natura, dalla perdita di aghi alla necessità di spazio dove collocarlo dopo le feste. Proprio a causa della crisi - conclude Rienzi - sale al 13% la percentuale di famiglie che quest'anno non allestirà alcun albero in casa". E il vostro albero sarà ecologico o Vero ? Buona giornata Roberto

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