01 giugno 2010

E alla fine una riflessione bisogna farla...


Se ripenso alla mia gioventù ricordo la strada dove si giocava a pallone, i giochi di strada nelle sere d'estate a Pesaro quando la signora Gina, stremata dalle nostre urla arrivava al lancio dell'acqua con il secchio dalla finestra...e poi sull'ansa leggi: Non solo cocaina, marijuana, pasticche: i giovani sono dipendenti pure da internet, cellulari e gioco d'azzardo.Uno su cinque sono dipendenti dale nuove tecnologie,uno su dieci quelli a rischio patologia per il gioco.
Questi i dati di Università di Palermo e Cnr di Pisa su un campione di 2.200 studenti: il 22% ha atteggiamenti'immersivi' al computer,uno su due gioca d'azzardo (pure minori) e uno su dieci e'patologico.Il fenomeno e'in aumento anche tra le ragazze.
E allora penso alla mia nonna che diceva: "an'era mei quand giva peg ?" (dal Pesarese: non era meglio quando andava peggio?) ci ripenso e condivido il pensiero dela mia nonna Maria.
Buona Giornata
Rob

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