Speaker Radiofonico di Pesaro, da qualche anno "Brianzolo di adozione" lo potete ascoltare su: Radio Sabbia (Riccione), Multiradio Tolentino (Mc) e sulla web Radio Stereopesaro.it.Mi potete contattare alla Mail:roberto@bagazzoli.it
30 agosto 2011
Stress da rientro ? Piccole strategie per smaltirlo.
Le vacanze? Son finite quasi per tutti. Si torna al lavoro, alla routine quotidiana e alle consuete incombenze. Questo cambio drastico non è indolore: oltre al malumore che comprensibilmente tutti proviamo nel tornare ad occuparci delle nostre consuete incombenze, il rientro in città comporta un cambio drastico delle abitudini e un vero disagio fisico e psicologico, con Irritabilità, umor nero, problemi di insonnia e difficoltà a riabituarsi ai ritmi consueti. Anche se si tratta di un malessere destinato a risolversi nel giro di una decina di giorni, qualcosa si può fare per alleviare l'impatto del rientro e per gestirlo al meglio. Gli alleati vengono dalla natura e hanno il buon sapore dei chicchi d'uva e del latte.
Coldiretti sottolinea che ben otto italiani su dieci con il mese di agosto concludono le vacanze estive: numerosi studi scientifici, come una ricerca dell'Istituto di patologia vegetale dell'Università di Milano e pubblicata sul Journal of the science of food and agricolture, spiegano che la melatonina scoperta nelle uve rosse può aiutare a regolare i ritmi circadiani negli esseri umani, proprio come fa l'ormone prodotto naturalmente dal cervello. "La melatonina regola il ritmo sonno-veglia, spiega ancora Coldiretti: in pratica indica al nostro organismo quando è il momento di andare a dormire, ma ha anche un'interessante attività antiossidante".
Le analisi scientifiche hanno mostrato che l'uva, come altri vegetali ricchi di zuccheri, contiene sostanze che hanno la stessa azione del diazepam, il principio attivo presente in noti farmaci. In generale, il consumo di alimenti con zuccheri semplici come la frutta dolce aumenta la produzione da parte dell'organismo di serotonina, il neuromediatore del benessere che stimola il rilassamento. Oltre all'uva, un effetto simile si registra anche in mele, pesche, melone e pere: utili anche alcune verdure come zucchine, pomodoro,
peperoni e insalate. L'uva è comunque l'alimento principe per recuperare il benessere nel delicato momento del ritorno in città. Gli acini contengo infatti la vitamina B6, necessaria per individui contratti, nervosi, insonni, e per tutti coloro che hanno bisogno di rilassarsi, e le vitamine A e C essenziali per assicurare il buono stato dei vasi sanguigni e per svolgere un'azione antiossidante.
Altri consigli per gestire la sindrome da rientro arrivano da Assolatte, l'associazione dei produttori lattiero-caseari, che indica tre regole utili contro la depressione da vacanze finite. Prima di tutto è bene cominciare la giornata con una colazione completa: non devono mai mancare latte o yogurt o burro, ricchi di fosfolipidi, che agiscono in modo positivo sul tono dell'umore, sulle funzioni cognitive e sulla risposta allo stress, e che aiutano a combattere vuoti di memoria, difficoltà di concentrazione e cali di umore. Il secondo dei consigli è sempre valido: tenersi attivi e in movimento. In terzo luogo, dopo i bagordi estivi, è opportuno ristabilire il giusto ritmo sonno-veglia, andando a letto e alzandosi ad orari regolari. Per tornare a fare sogni d'oro, ricorda Assolatte, è importante fare una cena leggera e che includa alimenti, come quelli derivati dal latte, che contengono il triptofano, l'amminoacido che favorisce la sintesi della serotonina, il neurotrasmettitore celebrale che stimola il rilassamento.
Buona gornata
Roberto
Le Vacanze a Settembre ?
Se agosto è ormai agli sgoccioli, le vacanze devono ancora iniziare per tutti quegli italiani che hanno scelto di muoversi quando le localita' turistiche sono meno affollate e, soprattutto, si può approfittare di offerte convenienti per viaggi e soggiorni. La Coldiretti, in base ai dati Swg, stima che oltre 6 milioni di connazionali partiranno nel mese di settembre, quando le vacanze costano in media il 30% in meno.
Il grande controesodo di fine agosto non mette fine ai viaggi. Il 18% degli italiani in vacanza durante l'estate, infatti, trascorrerà un periodo di riposo fuori casa nell'ultimo mese 'utile' della stagione, con una crescita dell'1% sul 2010. Rispetto a giugno, luglio e agosto, nel mese di settembre si registra, accanto alle tradizionali località di mare alle città d'arte, un aumento del turismo legato alla natura in montagna, nei parchi e nelle campagne.
Buona Giornata
Roberto
L'abbronzatura può durare di più.
Dopo una lunga pausa estiva torno a scrivere e stamattina quando in tanti siamo rientrati dalle vacanze ho trovato una interessante notizia legata all'abbronzatura.
Un bel colorito abbronzato regala un aspetto più sano, attraente e ci regala anche, ogni volta che ci guardiamo allo specchio, una sensazione di buon umore che ci riporta al sole delle vacanze. Lasciata a se stessa, l'abbronzatura è destinata a svanire nel giro di quattro settimane: eppure, con qualche cura e con gli opportuni accorgimenti, è possibile prolungarne la vita per molto tempo, persino per mesi.
Il compito non è facilissimo, ma possibile, spiega Riccarda Serri, presidente di Skineco, associazione internazionale di ecodermatologia: "L'abbronzatura è il risultato di un meccanismo di difesa messo in atto dalla pelle nei confronti dell'aggressione dei raggi ultravioletti. Ma se non ci si espone più al sole, i granuli di melanina presenti nelle cellule dette melanociti nel giro di quattro settimane scompaiono e con loro la colorazione tanto desiderata". Per conservare il bel colore ambrato dell'estate si deve quindi continuare ad esporsi almeno un poco al sole, magari sfruttando le prime ore del mattino o quelle del tardo pomeriggio, prima di andare a lavorare o dopo essere usciti dall'ufficio.
"Buona idea anche quella di servirsi di creme autoabbronzanti - dice la dermatologa - oggi in maggior parte di derivazione zuccherina ed eco-compatibili. Sono prodotti sicuri ed efficaci che vanno applicati su viso e corpo due-tre volte a settimana". Naturalmente tutto questo vale se la pelle è stata prima bene idratata, perché questi prodotti tendono ad accumularsi nelle zone più secche come ginocchia e gomiti, con il rischio di dare luogo a un antiestetico effetto a macchie. "Molto di moda e anche utili i lettini - suggerisce Serri - che nebulizzano sostanze autoabbronzanti su tutto il corpo creando un effetto omogeneo".
L'esperta precisa anche che, al ritorno dalle vacanze, l'idratazione della pelle è sempre la regola numero uno. Dopo i bagni di sole, infatti, occorre "nutrire bene la pelle con creme a base di sostanze vegetali come il burro di karite', o aminoacidi, vitamine B5, E e C, e collagene. Quando si decide di non voler più mantenere l'abbronzatura, si può procedere con l'applicazione, due-tre sere a settimana, di una crema o di un'emulsione a base di acido glicolico al 10%: a questa bassa concentrazione, infatti, esso svolge un'azione idratante oltre che levigante". Per rendere la pelle più liscia e luminosa sono utili anche gli scrub, alleati in particolare di chi ha la pelle chiara: questo tipo di epidermide, infatti, per difendersi dal sole produce un maggiore strato corneo 'barriera'. Spiega l'esperta: "Però bisogna optare per quelli meno aggressivi - consiglia - altrimenti l'effetto che si può creare è quello di una iper-pigmentazione, vere e proprie macchie che si creano perché la pelle si infiamma".
Un occhio di riguardo va dato infine all'alimentazione: "Esiste un frutto 'principe' per questo momento dell'anno, ed è l'uva. Un grappolo a colazione, uno a pranzo e uno a cena garantisce la rimineralizzazione dell'organismo dopo l'estate e una profonda azione antiossidante benefica per la pelle e per tutto il corpo. Utilizzando tutti questi 'segreti' - assicura infine Serri - é possibile mantenere un bel colore fino a novembre".
Buona Giornata
Roberto
10 agosto 2011
Dichiarare il proprio amore.
Ci sono molti modi per dimostrare il proprio amore, ma in Cina per una dichiarazione d'amore sembra che l'originalità sia l'ingrediente d'obbligo. Se nella città di Quingdao, il giovane Pang Kun ha chiesto la mano della sua fidanzata vestito da maxi-carota, a Changsha, provincia di Hunan, nella Cina meridionale, Mao Feng si è fatto frustare dai passanti per dimostrare alla moglie il dolore di vivere distanti per motivi lavorativi.
L'avventura di Mao Feng non è finita troppo bene: un passante vedendolo coperto di sangue in mezzo alla strada è stato infatti colto da un malore.
Meglio sembra andata a Pang Kun, che ha sfruttato l'amore della fidanzata per l'arancione, e assieme ad altri 45 "carotoni" ha messo in scena un ballo prima di dichiararsi. Se la fidanzata pare essere rimasta entusiasta e avere accettato la proposta di matrimonio, anche l'avventura di Pang Kun non è però completamente indolore... Mettere in scena questo "scherzetto" gli è costato infatti 15mila dollari.
Buon Pomeriggio
(fonte tgcom)
L'avventura di Mao Feng non è finita troppo bene: un passante vedendolo coperto di sangue in mezzo alla strada è stato infatti colto da un malore.
Meglio sembra andata a Pang Kun, che ha sfruttato l'amore della fidanzata per l'arancione, e assieme ad altri 45 "carotoni" ha messo in scena un ballo prima di dichiararsi. Se la fidanzata pare essere rimasta entusiasta e avere accettato la proposta di matrimonio, anche l'avventura di Pang Kun non è però completamente indolore... Mettere in scena questo "scherzetto" gli è costato infatti 15mila dollari.
Buon Pomeriggio
(fonte tgcom)
La fine di Facebook ?
Sembra una notizia messa "on line" ad arte proprio a pochi giorni dal lancio di Google+. Ma la data da ricordare a quanto pare è quella del 5 novembre 2011. Questo il giorno scelto da un gruppo hacker per lanciare l'"OpFacebook", ovvero l'offensiva finale verso Facebook. Attraverso un comunicato video diffuso online si annuncia infatti che il 5 novembre il famoso social network verrà distrutto da un attacco hacker. Facebook è accusato infatti di "dare l'illusione della privacy", ma di nascondere in realtà le sue vere "mire".
Secondo l'agguerrito gruppo hacker, il social network non solo venderebbe sottobanco alle aziende le informazioni private dei suoi utenti, ma fra i suoi acquirenti ci sarebbero anche i governi, compresi quelli più autoritari e colpevoli di sanguinose repressioni. Mark Zuckerberg è avvertito.
Staremo a vedere.
Buon Pomeriggio
(fonte tgcom)
09 agosto 2011
Tecnologia e Sicurezza
Con un sms è possibile forzare la serratura di un'auto e metterla in moto. Lo hanno dimostrato alla conferenza BlackHat di Las Vegas sulla sicurezza elettronica due scienziati americani presentando una nuova tecnica da loro messa a punto e che hanno battezzato "War-texting".
Don Bailey e Matthew Solnik, ricercatori della iSec Partners, specializzata nella scoperta di "brecce" informatiche, hanno sperimentato il sistema attivando una mini-rete cellulare GSM nei pressi di una vettura Subaru, che gli ha permesso di intercettare le password di autenticazione dell'auto trasmesse dalla chiave elettronica in formato Sms. Il segnale intercettato dal loro dispositivo (uno smartphone Android) gli ha comunque permesso, nel giro di poche ore, di carpire informazioni sufficienti per aprire l'auto e anche per avviare il motore senza chiavi. Gli esperti non sono entrati nel dettaglio del loro 'esercizio' di pirateria elettronica, come "atto di cortesia nei confronti delle case produttrici. Secondo Bailey e Solnik si tratta di un problema di sicurezza serio.
La trasmissione dei dati via reti Gsm viene usata dalle case costruttrici per aggiornare o modificare il software dei congegni di sicurezza elettronici non solo automobilistici. Gli esperti hanno spiegato che il sistema per piratare le password può essere usato in molti altri campi, poiché i software di molti dispositivi elettronici (dalle telecamere ai sistemi di monitoraggio del traffico, ai sistemi di monitoraggio della sicurezza di gallerie autostradali e di impianti industriali solo per fare pochi esempi) si aggiornano appunto tramite i sistemi di messaggistica.
Dormiamo Tranquilli ?
Buona Giornata
(Fonte Ansa)
08 agosto 2011
Il potere di un buon the.
Tè verde, bianco, nero..e ora anche rosso: arriva dal Sudafrica ed è un potente anti-age. L'infuso si ricava da un arbusto chiamato Red Bush o in boero Rooibos, in effetti, però, col tè ha poco a che fare, se non il nome. Appartiene alla famiglia delle leguminose e non contiene nè teina nè caffeina. E' ricco,invece, di antiossidanti ed antivirali.
Recentemente a dimostrare le sue qualità è stata una ricerca dell'Inran (l’Ente pubblico italiano per la ricerca in materia di alimenti e nutrizione) pubblicata su Food Chemistry. "A 20 anni dal primo studio che dimostrava le proprietà antiossidanti dei tè verde e nero - spiega il ricercatore Mauro Serafini - abbiamo provato che le stesse caratteristiche possono essere attribuite anche al rooibos. Berne ogni giorno può contribuire ad aumentare le difese antiossidanti, rafforzando la protezione dai radicali liberi in eccesso".
La bevanda, usata da secoli dalle popolazioni Khoisan, fu importata per la prima volta nel nel 1904 da Benjamin Ginsberg, un pioniere russo che proveniva da una famiglia dell'industria del tè.
Come gustarlo
L'infuso, detto anche tè di Mandela, può essere consumato caldo o freddo, al naturale o aggiungendo zucchero, del latte o succo di frutta. Ma è anche un ottimo ingrediente per bevande estive percheé può essere servito con una fettina di limone e si sposa a meraviglia con il rum.
Proprietà benefiche
Contiene più di 200 sostanze benefiche, e la loro concentrazione aumenta con il tempo di riposo. E' ricco di minerali - fosforo, ferro e magnesio - che lo rendono particolarmente indicato per l'attività sportiva e per il sistema nervoso. Grazie alla presenza di calcio, manganese e fluoruro, poi, rinforza ossa e denti. Ha proprietà antivirali e calmanti per la pelle se applicato con impacchi. Contiene 9 diversi tipi di flavonoidi, ovvero antiradicali, di cui quattro particolarmente potenti: la quercetina, la luteolina, l'isoquercetina e la rutina.
Scienziati giapponesi hanno inoltre scoperto il lavonoide aspalathin, che attualmente non è stato ritrovato in nessun altro alimento. La loro sinergia, unita all'elevato contenuto in vitamina C (1,5 mg/ml), ne fà un potente antiossidante. E’ usato come pianta medicinale per i disturbi digestivi e come depurativo epatico. Non contiene, invece, acido ossalico e può quindi essere assunto anche da chi soffre di calcoli. Infine aiuta anche a tenere a bada l'ipertensione.
Buona Giornata
Roberto
(Fonte Tgcom)
05 agosto 2011
Mamme e la Matematica
E la mia mamma è un pastamatic....e la mia mamma e la mia mamma e un frigobar....cantava la Nannini.
Se le bambine se la cavano peggio con le addizioni e le sottrazioni, rispetto ai loro colleghi, la colpa potrebbe essere delle mamme. A sostenerlo sono i risultati di una ricerca dell’Università di Bologna, Padova e Chieti che ha dimostrato come le madri abbiano la possibilità di condizionare, e migliorare, le prestazioni scolastiche delle figlie, anche inconsapevolmente.
Il test, al quale sono state sottoposte 124 alunne delle elementari tra i 5 e i 7 anni, prevedeva il racconto di una storia con una protagonista femminile seguita da una prova di matematica ed un disegno.
In un caso il racconto era neutro, nell’altro la figura era descritta in maniera stereotipata. Contemporaneamente anche i genitori sono stati sottoposti ad un questionario per verificare la loro convinzione circa le capacità matematiche femminili.
Confrontando gli esiti delle prove, i ricercatori hanno potuto verificare che i risultati delle bambine peggioravano laddove le madri dimostravano di condividere lo stereotipo maschilista che vuole le donne meno portate per i calcoli: più la convinzione era radicata più i voti si abbassavano, per lo stress, o al contrario mancanza di stimoli adeguati, a carico delle scolarette.
Sarebbe quindi racchiuso nelle donne il potere di liberare le proprie figlie dagli antichi pregiudizi dei quali molte di loro sono state a propria volta inconsapevoli vittime.
Buona Giornata
Roberto
Quando il silenzio è d'Oro
A volte capita: si è più nervose del solito, le cose non vanno come dovrebbero, ci si sente frustrate… e, allora, scappa la frase. Sì, la solita, quella che fa sentire lui uno zerbino su cui pulirsi le scarpe. Ce ne sono almeno 9 di queste frasi che, secondo gli psicologi, si dovrebbero evitare di pronunciare se non si vuole offendere il proprio compagno. Noi ne riportiamo sette.
Ecco l’elenco di alcune delle frasi che una donna dovrebbe evitare di pronunciare al proprio compagno, compilato da Womansday.com.
1. Evitare di dichiarare di avere avuto un orgasmo se, in realtà, non è vero. Mentire non è mai una buon idea, dichiara la psicoterapeuta Judy Ford. Potrebbe saltare fuori la verità e allora… Meglio ammettere che la propria vita sessuale ha qualche problema. “La definizione di intimità è lasciare che un’altra persona veda i vostri punti deboli”, sottolinea.
2. Altra frase da evitare come la peste: “Sei proprio come tuo padre”. E' brutto sminuire, dice la psicologa Julie Orlov. Anziché ricordargli che la brutta abitudine di lasciare tutto in giro o sbriciolare sul divano gli può essere stata trasmessa dal padre, si può ottenere più successo nel chiedergli per esempio se può, gentilmente, riporre il piatto nel lavandino dopo aver finito il panino…
3. Una frase tipica è: “Quando hai intenzione di trovare un nuovo lavoro?”. Prima di pronunciarla, spiega Ford, sarebbe bene chiarire prima con se stesse il motivo per cui si ritiene importante che lui cambi lavoro. L’uomo valuta se stesso anche “da come sa prendersi cura della famiglia”, e insinuare in qualche modo che non è così lo può far sentire inadeguato.
4. “Mia madre me l’aveva detto…”, quante volte avete già pronunciato questa frase? Far capire che le opinioni altrui possono influire sul proprio rapporto di coppia è deleterio, sottolinea Orlov.
5. “Lascia - faccio io!”. Anche questa frase sarebbe da evitare perché intacca l’autostima dell’uomo che sente di dover essere capace di badare alla casa, spiega Ford. Non è detto che le cose debbano essere per forza fatte in un certo modo e che lui le faccia necessariamente male.
6. Altre frasi tipiche che, però, andrebbero evitate come la peste sono: “Hai sempre…”; “Non hai mai…”. I puntini vanno riempiti a seconda del caso, ma il senso rimane sempre lo stesso: far sentire accusato l’altro, che poi si pone sulla difensiva. “Queste sono due frasi che consiglio alle coppie di non usare mai. Bloccano la comunicazione e mettono l’altra persona sulla difensiva”, dichiara Ford.
7. Infine, una frase che sembra innocua ma che può danneggiare l’autostima dell’uomo è “Guarda i bambini”, aggiungendo poi “Non fare così… fai cosà…” ecc. ecc. che fanno sottintendere che, in realtà, lui non è capace di badare ai figli. In questo caso, consiglia la psicoterapeuta, cercate di allentare la tensione e l’ansia e lasciate che il papà sia papà e si comporti come tale, anche se i suoi modi di fare e, soprattutto compiti, sono diversi dai vostri.
Buona Giornata
Roberto
04 agosto 2011
Baby Sitter 2.0
Stufe di passare le vacanze ricorrendo i pargoli? Allora le baby sitter 2.0 sono quello che fanno per voi. Dimenticate Mary Poppins, o meglio, d’ora in poi immaginatela con un Ipad al posto dell’ombrello.
Grazie ad Internet, infatti, si fa avanti una nuova figura di balia, più versatile ed esperta, che offre un sostegno mirato ad ogni tipo di esigenza. Ce ne sono per tutti i gusti: da quella che aiuta a fare i compiti, a quella che promette di insegnare una lingua straniera; dalla girl tuttofare che si propone anche per pulizie di casa a quella che, oltre ad accudire i bimbi, fa da badante, cat, e, persino, dog-sitter. Su Kijiji.it è boom: più di 5mila post dedicati alla professione più richiesta dell’estate.
Pubblicare un annuncio online sta diventando un metodo strategico anche per trovare lavoro, perché facilita l’incontro domanda-offerta. E a diventare fondamentale è il “come” proporsi: bisogna mettere in campo tutte le proprie capacità. Qualche esempio? Laura promuove attività ricreative originali: per 350 euro al mese trattiene i bimbi con disegni e laboratori di cucina. Tatiana, invece, si offre come aiuto per i compiti estivi.
Certo, Internet non potrà mai sostituire il colloquio faccia faccia, perché affidare un figlio ad un estraneo resta pur sempre un atto di fiducia, ma è anche vero che il web pullula di brave, e volenterose ragazze, alcune già madri, sempre pronte a dare una mano.
E L'acqua ???
Alcol no, bibite gassate no e ora nemmeno l'acqua ?
D’accordo: bere acqua fa bene, ma senza esagerare. Sono anni che gli esperti ci suggeriscono di assumerne almeno due litri al giorno. Ed è proprio su questo “almeno” che è nato un equivoco: c’è chi ha preso il consiglio troppo alla lettera sviluppando una vera e propria dipendenza.
Il fenomeno dell’aquaholism, ovvero della dipendenza da acqua, si sta espandendo e comincia a preoccupare per gli effetti dannosi sulla salute.
A lanciare l’allarme è stato il Daily Mail, che ha pubblicato la storia di Joanne Jarvis, un’ assetata cronica che in condizioni normali assume mediamente 6 litri di acqua al giorno. La sua inestinguibile arsura, però, l’ha portata a sorseggiarne fino a 16 litri nell'arco di 24 ore costandole un ricovero ospedaliero e mettendola in pericolo di vita.
Se nel caso di Joanne si tratta di una dipendenza congenita, che risale alla nascita, questo tipo di assuefazione può svilupparsi anche in età adulta. Tanto che l’Oms ha fissato limiti precisi all’assunzione di questo prezioso liquido superati i quali bere diventa nocivo. Un adulto di 60 chilogrammi, ad esempio, dovrebbe sorbire 2 litri di acqua quotidiani e non “almeno” due litri.
Le bevitrici compulsive rischiano, infatti, di alterare l’equilibrio elettrolitico del corpo. Con conseguenze serie, che vanno dalla predisposizione a malattie cardiovascolari alla morte. Ad alterarsi sarebbe il ciclo sodio-potassio due minerali fondamentali alla vita umana. Su questa strana forma di dipendenza, insomma, ci sarebbe poco da scherzare perché in medicina sono noti - seppur rari - casi di morte per overdose d'acqua.
Anche per le cose più naturali, insomma, torna utile un vecchio e sempre valido principio: "fa bene, a patto di non esagerare".
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