11 luglio 2011

Italiani tartassati ?


E' un'Italia meno sprecona, ma con costi di gestione del servizio di igiene urbana in crescita, quella che emerge dal Rapporto Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Scende infatti dell'1% la produzione nazionale di rifiuti, arrivando tra il 2008 ed il 2009 a 32,1 milioni di tonnellate, a fronte dei 32,5 milioni di tonnellate nel 2008. Nel cassonetto, in calo anche il pro capite: nello stesso periodo ogni abitante ha prodotto 9 kg in meno l'anno (circa -1,6%), per complessivi 532 kg per abitante.
Per gli italiani, sottolinea il Rapporto, crescono pero' gli oneri: nel 2008 ogni persona ha speso 138,22 euro per la gestione dei rifiuti urbani (158,43 euro nei grandi centri e 100,8 nei piccoli), mediamente il 5,1% in piu' rispetto al 2007.
Continua il trend di crescita della raccolta differenziata anche nel 2009, che raggiunge il 33,6% della produzione totale dei rifiuti urbani, a fronte del 30,6% circa del 2008. Il totale dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, tra il 2008 ed il 2009, e' in crescita di quasi 450 mila tonnellate nel Mezzogiorno (+29,4%) e ha incrementi di oltre 280 mila tonnellate nel Nord (+4,2%) e circa 115 mila tonnellate nel Centro (+6,9%). Nella geografia della raccolta, emerge a sorpresa la Campania che, tra le regioni del Mezzogiorno, registra la crescita piu' rilevante con il 29,3%. Buona la performance della Sardegna che raggiunge il 42,5%. Mentre al Nord la differenziata si configura come una solida realta' (48%), con il Trentino Alto Adige (57,8%) e il Veneto (57,5%) che fanno la differenza.
Tra le grandi citta', per la prima volta, Roma e Genova oltrepassano la soglia del 20%; buono anche il risultato raggiunto da Napoli (18,3%), quasi il 10% in piu' rispetto al 2008. Tra le citta' con piu' di 150 mila abitanti, e' ancora Reggio Emilia, con il 49,9%, che fa registrare la piu' elevata percentuale di raccolta differenziata. Maglia nera a quattro comuni del Mezzogiorno: Catania, Palermo, Taranto e Messina che si attestano a valori percentuali di raccolta differenziata al di sotto del 10%.
Ecco la fotografia della gestione dei rifiuti in Italia: - INCENERIMENTO: e' rimasto invariato a 49 unita' il numero di impianti di incenerimento operativi sul territorio nazionale, ma e' cresciuto, nel 2009, dell'11% il quantitativo di rifiuti urbani avviati ad incenerimento (4,6 milioni di tonnellate); - COMPOSTAGGIO: il compostaggio mostra incrementi, non solo rispetto al totale dei rifiuti trattati (+ 9,7% rispetto all'anno 2008), ma soprattutto riguardo alla quantita' di frazione organica da raccolta differenziata che cresce di oltre 10 punti percentuali (2,9 milioni di tonnellate). Nel 2009 prodotto compost per 1,34 milioni di tonnellate (+6,8%); - DISCARICHE: qui note dolenti. L'Italia, al 40,6%, e' ancora oltre la media europea del 38%, nonostante i consistenti miglioramenti della Sardegna e dell'Abruzzo.
La discarica si conferma la forma piu' diffusa di smaltimento dei rifiuti urbani, nonostante sia l'opzione meno adeguata dal punto di vista ambientale. Nel 2009 sono state inviate in discarica 15,4 milioni di tonnellate di rifiuti, pari al 40,6% di quelli complessivamente gestiti. Si nota, tuttavia una riduzione rispetto al 2008 (-650 mila tonnellate, pari al 4%).
Il Lazio, con oltre 2,6 milioni di tonnellate di rifiuti, e' la regione che smaltisce in discarica la maggiore quantita' (80% dei rifiuti prodotti). La sola provincia di Roma smaltisce in discarica oltre 2 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui circa 1,5 milioni solo nel Comune di Roma. Non trascurabili infine le cosiddette ''ecoballe'' stoccate in Campania: 6,6 milioni di tonnellate alla fine del 2009.
Buona Giornata
Roberto

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