Speaker Radiofonico di Pesaro, da qualche anno "Brianzolo di adozione" lo potete ascoltare su: Radio Sabbia (Riccione), Multiradio Tolentino (Mc) e sulla web Radio Stereopesaro.it.Mi potete contattare alla Mail:roberto@bagazzoli.it
29 giugno 2011
Il divano...
Il divano? E' il centro nevralgico della casa e dell'intimità domestica. Lo si usa per mangiare, per giocare, per guardare la tv e per riposarsi. Ma soprattutto è il luogo della casa in cui tante coppie si rifugiano per i loro incontri amorosi. Insomma, il sofà diventa un ambiente multitasking tra iPad, televisione, libri, musica e amore, il vero "living place" dei giorni nostri.
Lo rivela un'indagine condotta dall'Osservatorio Donne e Qualità della vita della psicologa Serenella Salomoni su 500 coppie di età compresa tra i 25 e i 65 anni, con il proposito di analizzare proprio il rapporto con il divano e l'utilizzo che se ne fa. Quasi la metà delle coppie prese in considerazione dallo studio ha dichiarato di utilizzare il divano per dormire, come vero e proprio sostituto del letto (48% degli intervistati). Per il 29% delle coppie, invece, il divano rappresenta il luogo ideale per guardare la tv, per il 25% è il posto ideale per fare conversazione in compagnia di amici.
Ma soprattutto è un posto perfetto per gli incontri amorosi con il proprio partner, tanto che quasi tre coppie su quattro (circa il 70% degli intervistati) confessano di usarlo spesso per fare l'amore. Insomma, il vecchio caro lettone è ormai considerato banale e un po' noioso.
Trascorrere almeno un'ora al giorno sul divano in compagnia del proprio partner rende il rapporto decisamente più stabile. Oltre al sesso, si guarda in coppia la TV, si condivide la compagnia navigando insieme in internet, si legge e si chiacchiera. Il divano, insomma, è un vero super star e non solo in Italia: in Spagna, paese latino per eccellenza e all'avanguardia nell'emancipazione sessuale, la tendenza era giù chiara nello scorso aprile, quando l'agenzia Europa Press aveva sottolineato il trend che vedeva la trasformazione del sofà nel luogo per eccellenza del piacere delle coppie spagnole. La tendenza ora si sta rapidamente estendendo anche nel nostro Paese e in tutta Europa.
Lo conferma anche il quotidiano britannico Daily Mail, secondo il quale gli inglesi passano circa 49 ore alla settimana sul divano, considerato il mobile più comodo della casa. Durante la settimana lavorativa sono circa 30 le ore passate a rilassarsi sul sofà, a queste si aggiungono le 19 del weekend. Infine, dalla Francia la rivista Cosmopolitan riferisce un'altra tendenza sempre più diffusa: si tratta del cosiddetto couchsurfing, ovvero l'ospitare o l'essere ospitato in casa di estranei per passare le proprie vacanze in un posto nuovo, Dormire sul divano di un'altra persona permette di contenere i costi degli alberghi e fa fare nuove conoscenze per un tipo di turismo sempre più diffuso. insomma, il divano, si trasforma così in strumento per conoscere nuove persone e risparmiare.
Buona Giornata !
Roberto
28 giugno 2011
Gli Italiani e i prodotti amici del pianeta.
La notizia sembra una di quelle un pò di "parte", visto che stiamo diventando campioni nazionali di low-cost.
Il 75% degli italiani e' disposto a pagare di piu' per prodotti 'amici dell'ambiente', contro una media Ue del 72%. L'83% ritiene che la legislazione europea e' necessaria alla protezione ambientale e un 35% ritiene che il modo piu' efficace per affrontare problemi su questo fronte sia imporre multe piu' salate ai trasgressori delle leggi.
Sono questi alcuni dati che emergono dalla fotografia scattata dall'ultima indagine di Eurobarometro, condotta su un campione di oltre mille italiani e un totale di quasi 27mila cittadini dell'Ue, secondo cui il 90% degli intervistati in ogni Stato membro di dichiara 'fortemente preoccupato' per l'ambiente.
Gli italiani non fanno eccezione e nella top five delle principali fonti di inquietudini al primo posto (40%) si piazzano i disastri causati dall'uomo (come fuoriuscite di petrolio e incidenti industriali), seguiti dall'inquinamento dell'acqua (mari, fiumi, laghi e falde) e inquinamento dell'aria con il 36%, la crescente produzione di rifiuti (32%), l'impatto sulla salute dei prodotti chimici impiegati nella vita quotidiana e disastri naturali (31%), l'inquinamento provocato dall'agricoltura con uso di pesticidi e fertilizzanti (30%) poi cambiamenti climatici (28%), problemi urbani come smog e mancanza di verde (27%), poi distruzione delle risorse naturali (25%), abitudini di consumi (20%), uso degli ogm (18%). Tutti dati in linea con la media europea, tranne che nel caso dei problemi urbani (27% contro il 18% della media Ue) e per quanto riguarda l'inquinamento dalle colture agricole (30% contro media Ue del 25%).
Buona Giornata
Roberto
23 giugno 2011
Europei preoccupati per l'ambiente ? / Europeans worried about the environment ?
La protezione dell'ambiente sta a cuore al 95% degli europei e al 94% degli italiani che nel 75% dei casi (72% nell'Ue) sono disposti ad acquistare prodotti ecologici "anche se costano un poco di piu". Gli italiani sono anche tra i più convinti (87% contro 77% in Ue) che "la protezione dell'ambiente può stimolare la crescita economica". Sono queste alcune delle conclusioni dell'indagine realizzata tra aprile e maggio 2011 dalla Commissione Ue presso oltre 28mila cittadini in tutti gli Stati membri, per conoscere il loro atteggiamento nei confronti dell'ambiente.
Rispetto all'ultimo grande sondaggio sullo stesso tema realizzato quattro anni fa, le sorprese non mancano: "Oltre il 90% degli intervistati in ogni Stato membro si dichiara fortemente preoccupato per l'ambiente; quasi 9 cittadini su 10 ritengono che, nonostante la crisi economica, l'Ue debba stanziare fondi per finanziare attività a favore dell'ambiente; e ancora più di 8 cittadini su 10 considerano che per proteggere l'ambiente nel loro Paese sia necessaria una normativa a livello dell'Unione. Non solo.
Il commissario europeo all'ambiente Janez Potocnik, nel commentare i risultati dell'indagine Eurobarometro precisa che "molte tendenze indicano che gli europei - nei fatti non solo a parole - sono oggi più che mai impegnati a difendere il loro patrimonio naturale.
Dall'inchiesta emerge infatti che "due europei su tre dichiarano di aver fatto una raccolta selettiva dei rifiuti nell'ultimo mese; più della metà si sforza di ridurre il proprio consumo di energia; 4 su 10 cercano di usare meno prodotti usa e getta; un numero crescente si sta convertendo a forme di trasporto più ecologiche". E gli italiani? Quando si parla di ambiente il 51% delle persone intervistate pensa all'inquinamento delle città ma si dicono soprattutto preoccupati per le fuoriuscite di petrolio in mare e gli incidenti industriali (40%), dell'inquinamento dell'acqua e dell'aria (36%), del costante aumento della quantità di rifiuti (32%) fino all'impiego dei pesticidi in agricoltura (30%).Come porvi rimedio. Gli italiani sembravano avere le idee chiare: "Garantire - affermano - una maggiore applicazione delle leggi esistenti (36% It; 25% Ue); introdurre multe più pesanti ai trasgressori (33% It, 36% Ue), fornire più informazioni sui problemi ambientali (27% It, 26% Ue).
Almeno così sulla carta ma all'atto pratico ho qualche riserva, basta guardarsi un pò intorno.
Buona Giornata
Roberto
Environmental protection is at the heart of Europeans and 95% to 94% of the Italians in 75% of cases (72% in the EU) are willing to buy green products "even though they cost a little more." The Italians are also among the most confident (87% vs 77% in the EU) that "environmental protection can drive economic growth." These are some of the findings of a survey conducted between April and May 2011 by the EU Commission at more than 28 thousand citizens in all Member States, to know their attitude towards the environment.
Since the last major survey on the same subject made four years ago, the surprises are not lacking: "Over 90% of respondents in each Member State argued strongly concerned about the environment, nearly 9 out of 10 EU citizens believe that despite the crisis economy, the EU should allocate funds to finance activities that benefit the environment, and more than 8 in 10 citizens consider that to protect the environment in their country's legislation is necessary at EU level. Not only.
European Environment Commissioner Janez Potocnik, in commenting on the results of the Eurobarometer survey states that "many trends suggest that the Europeans - in fact, not only in words - are now more than ever committed to protect their natural heritage.
The investigation showed that "two out of three Europeans claim to have made a selective collection of waste in the last month, more than half tries to reduce its energy consumption; 4 of 10 trying to use less disposable products; a growing number you are converting to more environmentally friendly forms of transport. " And the Italians? When it comes to the environment 51% of respondents think the pollution of the city but say they are particularly concerned about oil spills at sea and industrial accidents (40%), water and air pollution (36 %), the steadily increasing amount of waste (32%) to the use of pesticides in agriculture (30%). How to remedy this. Italians seemed to be clear: "Ensuring - say - a greater enforcement of existing laws (36% En, 25% EU) and introduce heavier fines for offenders (33% En, 36% EU), provide as much information about problems environmental (27% En, 26% EU).
At least so on paper but in practice I have some reservations, just look around a bit.
Good Day
Roberto
22 giugno 2011
Il posto migliore dove dormire ?
Un riposino pomeridiano? Per molti adulti 'schiacciarlo' è spesso più facile a dirsi che a farsi. Ma molti di noi hanno probabilmente sperimentato quanto possa essere semplice addormentarsi su un'amaca. Esaminando le onde cerebrali di alcuni volontari, ricercatori svizzeri sono riusciti a darne conferma scientifica, guadagnandosi le pagine della rivista 'Current Biology'.
Uno studio rileva che scegliere una superficie che oscilla può davvero farci addormentare più velocemente. E, a sorpresa, gli studiosi hanno rilevato che il sonno diventa anche più profondo. Sophie Schwartz, dell'università di Ginevra, sottolinea che "il fatto che l'oscillazione faciliti il sonno è noto. Eppure, il perché finora era rimasto un mistero. L'obiettivo del nostro studio è stato duplice: verificare se effettivamente il dondolio favorisce il sonno e capire come ciò avvenga nel cervello".
E' stato dunque chiesto a 12 volontari adulti, senza problemi di sonno, di dormire su un letto su misura o su un'amaca per 45 minuti, mentre la loro attività cerebrale veniva monitorata attraverso l'elettroencefalogramma. Gli scienziati hanno rilevato a livello di onde cerebrali una transizione più veloce verso il sonno in chi dormiva su un letto oscillante, che poteva giovare anche di un riposo più profondo. Il prossimo passo, secondo gli esperti, sarà scoprire se il dondolio potrà essere utilizzato sistematicamente per il trattamento di disturbi come l'insonnia.
Buonanotte...Ops Buona Giornata
Roberto
A nap? For many adults 'crush' is often easier said than done. But many of us have probably experienced how easy it can be sleeping in a hammock. By examining the brain waves of volunteers, Swiss researchers were able to confirm this science, earning the pages of the journal 'Current Biology'.
One study found that choosing an area ranging can really make us sleep more quickly. And, surprisingly, scholars have found that sleep becomes deeper. Sophie Schwartz, University of Geneva, said that "the fact that the oscillation is known to facilitate sleep. Still, because so far remained a mystery. The aim of our study was twofold: to verify if indeed the swing helps sleep and to understand how this happens in the brain. "
It 'was then asked 12 adult volunteers without sleep problems, sleeping on a bed of measure or a hammock for 45 minutes while their brain activity was monitored by EEG. Scientists have found brain waves at a faster transition to sleep in those who slept on a bed rocking, which could also benefit of a deeper sleep. The next step, according to experts, will find out if the swing can be used systematically for the treatment of disorders such as insomnia.
Good Night...Oops ... Good Day !!!
Roberto
21 giugno 2011
Le vacanze..."famole" strane !
Quest'anno stessa spiaggia e stesso mare? No grazie. Per chi è stanco della vacanza tradizionale, all'insegna di sdraio e ombrellone, le proposte alternative e adrenaliniche si sprecano, sia per veri e propri tour, sia per un semplice weekend. E, come sempre, il Web dà una mano: dal volo ai confini dello spazio a bordo di un Mig ai soggiorni in igloo, dal fine settimana con corso di sopravvivenza al brivido di salire su un carro armato. Se non si hanno problemi di budget, tutto o quasi diventa possibile.
Ad esempio il sito Internet "Elation", leader in Italia nel settore dell'Experience Gift, ovvero "esperienze regalo", propone il viaggio sul supersonico Mig 31 'Foxhound', che volendo si può anche abbinare alla visita delle città di Mosca e Nizhny Novgorod. La partenza, si legge nel sito, è prevista dal centro 'Sokol', presso questa seconda città, situata a circa 400 km dalla capitale russa. Il volo avviene su un aereo militare Mig-31 fino al confine con lo spazio, alla vertiginosa velocità di Mach 2.5, pari cioè a due volte e mezzo la velocità del suono, circa 2700 km all'ora. Sempre tra le proposte di "Elation" c'è anche quella di sperimentare la guida di un carro armato da 60 tonnellate: occorre però recarsi nel Brackley, Northamptonshire, in Gran Bretagna.
Chi invece preferisce rimanere con i piedi per terra e non teme i brividi, può provare il soggiorno in igloo. L'incanto di una casa a cupola, creata con blocchi di neve a spirale, le cui tecniche di costruzione affondano le origini nell'estremo nord del Canada, è a tiro di turista in Svizzera, nelle località Davos-Klosters, Engelberg, Gstaad, o in Germania, a Zugspitze. Se invece vogliamo dedicare un weekend a combattere una nostra personale fobia o sfidare i propri limiti, possiamo recarci in Val Camonica, al confine con il parco naturale dell'Adamello, in provincia di Brescia, e all'interno del Parco dei Monti Sibillini, a Norcia (Perugia), per un soggiorno "survival" in cui imparare le tecniche base di sopravvivenza.
Se amiamo le esperienze "forti", ma non siamo così sicuri del nostro coraggio, possiamo provare l'emozione della caduta libera senza affrontare il lancio con il paracadute. Il "Tunnel del vento-Bodyflight", disponibile a Huchelhoven, in Germania, ma anche a Parigi e a Londra, offre un programma in cui si entra in una camera di volo di circa 3,5 metri dove ungetto d'aria pari a 200 chilometri all'ora solleva la persona e la sostiene in modo che possa sperimentare la caduta libera senza la necessità di buttarsi nel vuoto.
L'esperienza è preceduta da un briefing durante il quale un istruttore professionista fornisce tutte le informazioni e le nozioni di sicurezza, consegna la necessaria attrezzatura e aiuta ad indossarla. Infine, sempre con l'assistenza dell'istruttore, si passa al tunnel del vento.
Per restare in tema di volo, anche se meno movimentato e più contemplativo, nel cielo della Toscana si può solcare il cielo in mongolfiera, in una località a scelta tra Siena, Montalcino, Volterra e Crete Senesi. Dopo l'atterraggio si procede con la cerimonia del battesimo dell'aria, con una piccola colazione e la consegna dell'attestato di volo; poi, insieme all'equipaggio di terra, si fa ritorno al punto di partenza. Infine, per volare sul mare e osservare panorami davvero unici, ci sono le gite in elicottero sulle Isole Eolie in Sicilia, optando per la partenza da Lipari, Vulcano, Panarea, Stromboli, Salina o Filicudi: si sorvolano sette isole nel mar Tirreno, per scoprire spiagge, cale, grotte, insenature e faraglioni.
Buona giornata e buone Vacanze.
Roberto
Consigli e strategie alimentari in vista degli esami.
Un buon esame di maturità si costruisce anche a tavola, con una corretta e sana alimentazione. Purtroppo troppi studenti, e troppe famiglie, sembrano esserne consapevoli, visto che le abitudini scorrette si sprecano: moltissimi ragazzi saltano del tutto la colazione o si limitano ad assumere semplicemente qualche liquido, come caffè o un succo di frutta.
Lo rende noto una ricerca condotta sui maturandi da Skuola.net e che ha coinvolto 783 intervistati: Dal sondaggio emerge che, ad esempio, il 38% dei maturandi in questo periodo fa una colazione troppo frugale.
Anche in occasione delle prove scritte di maturità, che possono durare 6 ore o anche di più, molti studenti si presenteranno "'impreparati": il 40% ha dichiarato che non porterà con sé nessun cibo solido per alimentarsi durante la prova, mentre gli altri si limiteranno agli snack industriali o al classico panino, trascurando quasi del tutto la frutta. Va meglio sul fronte idratazione: solo uno studente su dieci rinuncerà alla bottiglietta d'acqua alla quale verranno associati soprattutto the freddo e caffè ed energy drink.
Per aiutare gli studenti a scegliere la corretta alimentazione sia in fase di preparazione dell'esame sia durante le prove scritte, Skuola.net ha chiesto al nutrizionista Giorgio Calabrese di stilare un decalogo per orientare correttamente le proprie abitudini alimentari.
Buona Giornata
Roberto
20 giugno 2011
I tempi cambiano, si torna indietro - Times change, you go back
Sembra strano, ma l'e-mail festeggia i suoi primi 40 anni. A molti sembra superata, tra sms, Twitter e social network che che impazzano tra i giovani e non solo. Ma una moda che arriva dalla Gran Bretagna potrebbe riportare in auge un altro concorrente: un boom nelle vendite di carta e penna sembra segnalare un revival dell'arte di comunicare via lettera.
Negozi di cancelleria che sembravano condannati all'estinzione hanno visto un incremento delle vendite di carta da lettera e penne stilografiche, segno che molti sudditi di Sua Maestà preferiscono alla gratificazione immediata della posta elettronica il più sottile e lento piacere della comunicazione per iscritto.
Da John Lewis, un department store su Oxford Street, le vendite di carta da lettera sono aumentate del 79 per cento: "Il messaggio scritto a mano offre un tocco personalizzato", spiega Clare Northwood, che compra la cancelleria per il grande magazzino. In parte l'aumento è il frutto della crisi: l'incremento del 20 per cento dei biglietti di ringraziamento è legato al fatto che si invita di più a casa perché uscire al ristorante costa troppo.
Buona Giornata
Roberto
It seems strange, but the e-mail address is celebrating its first 40 years. Many seem to overcome, including SMS, Twitter and social networks among young people who are going crazy and not alone. But a fad that comes from Great Britain could bring back another competitor: a boom in sales of paper and pen seems to mark a revival of the art of communicating by letter.
Stationery shops that seemed doomed to extinction have seen an increase in sales of fountain pens and writing paper, a sign that many subjects of His Majesty prefer instant gratification of e-mail to the most subtle and slow pleasure of written communication.
By John Lewis, a department store on Oxford Street, sales of writing paper increased by 79 percent: "The handwritten message offers a personal touch," says Clare Northwood, buying stationery for the department store. Part of the increase is the result of the crisis: an increase of 20 percent of the thank-you notes is linked to the fact that you invite more to leave home because the restaurant is too expensive.
good Day
Roberto
E se è vero che è più facile ringraziare via mail, farlo per posta offre quel non so che in più soprattutto se l'ospite ha cucinato per te e la serata è stata un successo. Non è solo la carta: in parallelo le vendite di stilografiche sono cresciute del 70 per cento inclusi i modelli costosi. Ma non basta avere una buona penna: London City Lit, il più grande centro di educazione per adulti in Europa, ha aumentato da sei a nove i suoi corsi di calligrafia per far fronte a uno "schiacciante aumento" della domanda.
17 giugno 2011
Eco Isole - ecological islands
Un italiano su tre utilizza le isole ecologiche, anche per disfarsi correttamente dei rifiuti elettrici ed elettronici. Aumenta anche la raccolta differenziata delle lampade a basso consumo. Questo, in sintesi, il contenuto di una ricerca realizzata dall'istituto Nextest e presentata, a Roma, dal Consorzio Ecolamp (per il recupero e il trattamento delle lampade fluorescenti esauste) nel corso dell'incontro 'Differenziare con le isole ecologiche: gli italiani tra pensiero e azione'.
Secondo lo studio ''quasi il 60% degli Italiani conosce le isole ecologiche'' e riesce a dare una descrizione di come funzionano e dove sono ubicate. Inoltre, emerge che ''il 32% le ha utilizzate almeno una volta negli ultimi 12 mesi''. Tra chi e' a conoscenza della funzione delle eco-isole, il 10% sa anche che qui si possono smaltire le lampade a basso consumo esauste (e nell'ultimo anno il 7% di questi ha conferito proprio questo tipo di lampade, ritenute rifiuti pericolosi per la piccola quantita' di mercurio che contengono).
Negli ultimi tre anni "Ecolampáha" raccolto 3.000 tonnellate di lampade fluorescenti, di cui il 42% proviene proprio dalle quasi 1.700 isole ecologiche del Paese. Dall'indagine si evince poi che il 90% degli italiani, se informato, si dichiara propenso a differenziare le lampade a basso consumo esauste. La modalita' del 'ritiro 1 contro 1' (riportare al rivenditore le vecchie lampade acquistandone di nuove) ''pur essendo obbligatoria - secondo il sondaggio - risulta utilizzata soltanto dal 15%''. Il Consorzio, osserva il direttore generale di Ecolamp, Fabrizio D'Amico, ''si adoperera' anche in futuro per far si' che la propensione degli italiani alla raccolta possa trasformarsi in azione'' per ''la salvaguardia dell'ambiente'' e la ''corretta gestione di questi rifiuti giunti a fine vita''.
Buona Giornata
Roberto
One in three Italian uses the ecological islands, even for properly disposing of waste electrical and electronic equipment. It also increases the recycling of low energy light bulbs. This, in brief, the contents of a survey conducted by the Institute Nextest and presented in Rome by the Consortium Ecolamp (for the recovery and processing of spent fluorescent lamps) in the course of 'Differentiate with ecological islands: the Italians between thought and action '.
According to the study''almost 60% of Italians know the ecological islands''and succeeds in giving a description of how and where they are located. Furthermore, it appears that''32% used them at least once in the last 12 months.''And between those who 'know the function of eco-islands, 10% also know that here you can dispose of energy saving light bulbs exhausted (the last year and 7% of these gave exactly this type of lamps, which are considered waste dangerous for the small amount 'of mercury they contain).
In the last three years "Ecolampáha" collected 3,000 tons of fluorescent lamps, of which 42% comes from its almost 1,700 islands of green country. The survey also shows that 90% of Italians, if informed, they said inclined to differentiate the low-energy bulbs exhausted. The mode 'of' withdrawal 1 versus 1 '(the old bulbs back to the dealer by buying new ones) mandatory''although - according to the survey - is used only by 15%.''The Consortium, says the CEO of Ecolamp, Fabrizio D'Amico,''will endeavor 'to make it in the future' that the propensity of Italians to the collection can be transformed into action''for''the environment''and''proper management of this waste come to the end of life.''
good Day
Roberto
13 giugno 2011
Green office day !
Si è celebrata per il terzo anno consecutivo il ''Green Office Day'', una giornata dedicata ai comportamenti ecosostenibili in ufficio. L'obiettivo di questa iniziativa, nata dall'idea un gruppo di lavoratori particolarmente sensibili alle tematiche ambientali, e' invitare tutti a prestare maggiore attenzione all'utilizzo dell' energia per ridurre gli sprechi.
Aderire e' semplice: basta impegnarsi a mettere in pratica un'azione ecosostenibile e coinvolgere i colleghi o capi. Ecco un decalogo con alcune regole:
- Andare lavoro a piedi, in bicicletta o con i mezzi pubblici I promotori dell'iniziativa suggeriscono di andare a lavoro a piedi, in bicicletta o utilizzando l'autobus, la metropolitana od il treno. Se l'auto e' proprio necessaria meglio organizzarsi con uno o piu' colleghi .
- Preferire i documenti digitali all'utilizzo della carta.
- Leggere documenti e mail direttamente dallo schermo del pc e preferire la stampa digitale, ad esempio in formato pdf, a quella su carta.
- Eliminare i file inutili dal pc. Il Green Office Day e' la giornata ideale per fare pulizia tra le cartelle del pc. In particolare bisognerebbe cancellare dalla posta elettronica tutte le mail che non servono piu' e i messaggi spam. Un messaggio spam nella casella di posta elettronica genera infatti 0,3 grammi di biossido di carbonio, pari alle emissioni di un auto che percorre un metro di strada. E l'energia che si spreca in un anno per i milioni di messaggi di posta elettronica 'indesiderati' sarebbe pari addirittura a 33 miliardi di kilowattora - Riutilizzare il materiale cartaceo con la vecchia immagine aziendale. La vostra azienda ha da poco modificato il logo? Continuate lo stesso ad utilizzare la vecchia carta intestata per prendere appunti nelle riunioni d'ufficio e le buste con la vecchia immagine per comunicazioni interne.
- Stampare in maniera intelligente: Se la stampante ha la funzionalita' fronte-retro, meglio attivarla, in alternativa si puo' utilizzare un foglio stampandolo su entrambi i lati. Se il documento non serve per una presentazione ufficiale, conviene stampare sempre in modalita' bozza. - Ricordarsi di spegnere il pc . E' importante impostare la modalita' ''energy saving'' per lo spegnimento automatico del monitor del pc in caso di non utilizzo prolungato. Quando si esce dall'ufficio al termine dell'orario di lavoro, invece, e'bene ricordarsi sempre di spegnerlo, insieme ad eventuali stampanti e fotocopiatrici ed alle luci della stanza.
- Utilizzare la luce naturale Se la giornata e' luminosa, meglio spegnere i neon e la lampada da scrivania ed illuminare il proprio spazio con la luce del sole. Minimizzare gli sprechi anche in bagno In bagno ricordarsi di spegnere le luci prima di uscire, di non sprecare troppa carta per asciugarsi le mani, ne' acqua in eccesso quando ci si lavano i denti dopo la pausa pranzo.
- Fare la raccolta differenziata Contribuire alla raccolta differenziata dei materiali di cancelleria: carta, cartone e riviste, plastica e lattine, vetro, toner , cartucce di inchiostro per ink jet e delle pile.
- Utilizzare materiali ''green''. Preferire materiali di cancelleria come blocchi o buste in carta riciclata, scegliere libri e riviste sempre stampati su carta riciclata chiedendo di ricevere una sola copia di ogni rivista in abbonamento. Poi, evitare l'utilizzo di tazze per il caffe' o bicchieri usa e getta , riutilizzare per piu' spedizioni gli stessi imballaggi, scegliere le scale invece di prendere l'ascensore e utilizzare con criterio l'aria condizionata, alternandola alla ventilazione naturale.
Buona Giornata
Roberto
10 giugno 2011
Buone Notizie / Good News
Le foreste pluviali tirano un sospiro di sollievo, ma senza troppo entusiasmo: una nuova indagine svolta su 33 paesi tropicali ha evidenziato come negli ultimi cinque anni sia accresciuta del 50% la gestione sostenibile dei polmoni verdi, tuttavia a lungo termine queste nuove politiche potrebbero avere un impatto marginale.
L'analisi, svolta dalla International Tropical Timber Organization (ITTO), ha rivelato come tra il 2005 e il 2010 l'area naturale di foresta tropicale sottoposta a gestione sostenibile in Africa, Asia, area pacifica, America Latina e Caraibi e'aumentata da 36 milioni di ettari a 53 milioni di ettari. Inoltre la superficie delle foreste sottoposte a qualche tipo di controllo esterno - primo passo verso la gestione sostenibile - e'aumentata di circa un terzo dal 2005, e ammonta oggi a 131 milioni di ettari.
"Siamo ovviamente felici di vedere i progressi che sono avvenuti negli ultimi cinque anni, ma si tratta comunque un progresso che varia molto da paese a paese", ha detto Emmanuel Ze Meka, direttore esecutivo dell'ITTO. Gli studiosi infatti avvertono come più del 90% delle foresta tropicale globali continui ad essere gestito male o per niente: non poteva essere altrimenti considerando che un certo numero di paesi, come Cambogia, Costa d'Avorio, Repubblica Democratica del Congo, Guatemala, Liberia e Suriname negli ultimi decenni sono stati terreno di conflitti sanguinosi che hanno ostacolato lo sviluppo sia delle istituzioni che di azioni locali necessarie per conseguire una gestione sostenibile delle foreste.
Buona Giornata
Roberto
Rainforests heave a sigh of relief, but without much enthusiasm, a new survey conducted over 33 tropical countries showed that over the past five years has increased by 50% the sustainable management of green areas, but in the long term, these new policies could have a marginal impact.
The analysis, conducted by the International Tropical Timber Organization (ITTO) has revealed that between 2005 and 2010 the natural range of tropical forest placed under sustainable management in Africa, Asia, Pacific region, Latin America and the Caribbean by e'aumentata 36 million hectares to 53 million hectares. In addition, the area of forests subjected to some kind of external control - a first step toward sustainable management - e'aumentata about one third since 2005, and now stands at 131 million hectares.
"We are obviously happy to see the progress that has occurred in the last five years, but this is a breakthrough that varies greatly from country to country, " said Emmanuel Ze Meka, ITTO Executive Director. Scientists warn fact that more than 90% of global tropical forest continues to be poorly managed or not at all: he could not otherwise be considering a number of countries such as Cambodia, Côte d'Ivoire, Democratic Republic of Congo, Guatemala, Liberia and Suriname in recent decades have been ground to bloody conflicts that have hindered the development of both institutions to local actions needed to achieve sustainable management of forests.
Google Traduttore per miei elementi quali:RicercheVideoEmailTelefonoChatAttività
have a nice day !
Roberto
09 giugno 2011
Barbie colpevole della deforestazione ? / Barbie guilty of deforestation ?
Può una bambola essere responsabile della deforestazione ?
Barbie, o meglio il packaging usato per distribuire la bambola più famosa al mondo, contribuisce alla rapida deforestazione dell'Indonesia. E' l'accusa rivolta da Greenpeace contro la Mattel, il colosso dei giocattoli, con una nuova campagna internazionale lanciata ieri a Los Angeles e oggi a Jakarta.
Secondo l'organizzazione ambientalista, il legno degli imballaggi della Barbie proviene dall'azienda indonesiana Asia Pulp and Paper (App), che definisce "famigerata" per la sua distruzione della foresta pluviale indonesiana, la terza più estesa al mondo.
Greenpeace - che basa la sua conclusione su esami compiuti dai suoi investigatori - ha lanciato una campagna in cui fa dire a Ken, lo storico fidanzato di Barbie, la frase "E' finita. Non esco con ragazze che contribuiscono alla deforestazione". Sul sito dell'organizzazione è possibile unirsi alla petizione contro la Mattel.
L'azienda indonesiana App, una controllata del gruppo Sinar Mas (specializzato nella produzione di carta e olio di palma), si difende definendosi "scioccata" dalle accuse, e sostenendo che gli imballaggi della bambola sono prodotti al 96 per cento con materiale riciclato, con l'obiettivo di arrivare al 100 per cento entro il 2015.
Buona Giornata !
Roberto
A doll may be responsible for deforestation?
Barbie, or better, the packaging used to distribute the most famous doll in the world, contributing to rapid deforestation in Indonesia. And 'the accusation by Greenpeace against Mattel, the toy giant, with a new international campaign launched yesterday in Los Angeles and now in Jakarta.
According to the environmental organization, the wood comes from the packaging of Barbie Indonesian Asia Pulp and Paper (APP), which defines "infamous"for its destruction of Indonesian rainforest, the third largest in the world.
Greenpeace - which based its conclusion on tests done by his investigators - has launched a campaign in which he said to Ken, the old boyfriend of Barbie, the phrase "It 's over. Do not go out with girls that contribute to deforestation. " On the website of the organization you can join the petition against Mattel.
The Indonesian company Access, a subsidiary of Sinar Mas Group (specializing in the production of paper and palm oil), defends himself calling himself "shocked" by the allegations, claiming that the packaging of the doll are made of 96 percent recycled materials, with the goal of reaching 100 percent by 2015.
Good Day!
Roberto
08 giugno 2011
Singolare caccia alle balene in Australia
In Australia si è aperta la stagione della caccia alle balene. Caccia che, questa volta, non si porta a termine armati di arpioni alla maniera del capitano Achab, ma con macchine fotografiche, videocamere e teleobiettivi. Perché quello appena iniziato è il periodo del whale watching, che coincide con l'inizio dell'inverno australe nel Nuovo Galles del Sud.
Le balene, a partire dal 1° giugno, iniziano la loro migrazione dalle acque meridionali, che cominciano a diventare fredde, fino ai più caldi mari del Nord: la migrazione prosegue per i mesi di luglio e agosto, mentre da settembre a novembre gli enormi cetacei percorrono la strada inversa, tornando nuovamente verso Sud. E mostrandosi ancora una volta agli occhi stupefatti dei whale watchers.
Buona Giornata
Roberto
In Australia it is open season for hunting whales. Hunt, this time, you do not take out armed with harpoons in the manner of Captain Ahab, but with cameras, video cameras and telephoto lenses. Because that just started is the period of whale watching, which coincides with the onset of winter in southern New South Wales
Whales, from June 1, begin their migration from southern waters, which begin to grow cold, to the warmer seas of the North: the migration continues through the months of July and August, while from September to November the enormous whales travel the reverse route, returning again to the south and showing once again amazed at the sight of whale watchers.
Good Day
Roberto
07 giugno 2011
Ansia da traffico / Anxiety about the traffic
Traffico intenso, smog e lunghe attese in coda: questo il mix esplosivo per incrementare stress e aggressività negli automobilisti, anche dopo solo venti minuti nel traffico. Lo rivela una ricerca commissionata da Tom Tom, la societa' che produce navigatori satellitari, all'istituto di ricerca britannico ICM Research secondo la quale il rimedio all'ansia degli automobilisti arriverebbe dalle note delle canzoni dei Queen e dei Beatles.
A soffrire maggiormente dello stress da traffico, secondo quanto rivela lo studio, sono soprattutto gli uomini e in misura sette volte maggiore rispetto alle donne al volante, che sembrano sopportare con maggiore pazienza gli ingorghi in auto.
''I maschi mostrano la tipica risposta 'attacca o fuggi' - spiega David Moxon, psicologo della salute e coordinatore dello studio - e il fatto che non siano coscienti di tale atteggiamento, e che non riescano a controllarlo, potrebbe avere effetti particolarmente negativi su coloro che regolarmente passano diverso tempo in auto''.
La ricerca, che ha interessato 9.865 persone tra i 18 e i 64 anni in 11 Paesi europei, evidenzia anche che una pressione prolungata dovuta alle tante ore passate nel traffico, oltre ad aumentare aggressività e ansia, produce altri effetti sulla salute di chi guida: riduzione delle difese immunitarie, aumento della pressione sanguigna e del tasso glicemico.
I principali sintomi di questo 'disturbo da traffico', come spiega Moxon, si presentano con vertigini, problemi respiratori, dolori muscolari e addominali, mentre sul versante psicologico si riscontra maggiore ansia e difficolta' a mantenere la concentrazione quando si e' alla guida.
Per combattere lo stress da ingorgo, secondo i ricercatori inglesi, un rimedio potrebbe essere la musica, una ottima soluzione per allentare lo stress: attraverso le risposte degli intervistati e' stata realizzata la 'hit list dell'automobilista' con le 5 canzoni che meglio aiutano a combattere lo stress al volante. Al primo posto della compilation si piazza 'I want to break free' dei Queen, seguono gli Eagles con 'Take it easy', gli AC/DC con la hit 'Highway to hell', i Beatles con 'Drive my car', chiude Willie Nelson con 'On the road again'.
Buona Giornata
Roberto
Heavy traffic, smog and long waits in the queue: This is the explosive mix to increase stress and aggression in drivers, even after only twenty minutes in traffic. This was revealed by a study commissioned by Tom Tom, the company 'that makes navigation devices, the Institute of British research ICM Research, according to which the remedy anxiety of motorists would come from the notes of the songs of Queen and the Beatles.
To suffer the most stress from traffic, as the study reveals, it is mainly men and seven times greater in extent than women at the wheel, which seem to bear with more patience traffic jams in the car.
Males show the typical''response 'attacks or flight' - said David Moxon, health psychologist and coordinator of the study - and the fact that they are not aware of this attitude, and I can not control, could have particularly adverse effects on those who regularly spend some time in the car.''
The research, which involved 9,865 people aged 18 to 64 years in 11 European countries, also shows that prolonged pressure due to the many hours spent in traffic, in addition to increasing aggression and anxiety, has other effects on the health of the driver: a reduction the immune system, increased blood pressure and blood sugar level.
The main symptoms of this 'disturbing traffic', as explained by Moxon, presenting with dizziness, breathing problems, muscle and abdominal pain, and psychological side there is greater anxiety and difficulty 'to maintain concentration when you are' driving.
To combat the stress of traffic jams, according to British researchers, a remedy could be music, a good solution to ease the stress through the answers of respondents and 'was made the' hit list of motorists' with five songs that best help to combat stress at the wheel. At the top of the compilation is square 'I want to break free' by Queen, followed by the Eagles 'Take it easy', AC / DC hit the 'Highway to Hell' with the Beatles 'Drive My Car', closes Willie Nelson with 'On the road again'.
Good Day
Roberto
06 giugno 2011
Giornata Mondiale dell'ambiente
Ieri si è celebrata una giornata importante.
E' l'India la protagonista nell'edizione 2011 della Giornata mondiale dell'ambiente proclamata per domani dall'Unep, l'Agenzia Onu per l'Ambiente, e dedicata in particolare alla salvaguardia delle foreste. Per la prima volta dall'inizio delle celebrazioni, nel 1972, sarà infatti il paese asiatico e in particolare le sue due principali città, Bombay e New Dehli, ad ospitare eventi, quest'anno centrati sul tema clou.
Urbanizzazione incontrollata, industrializzazione, intensificazione massiccia dell'agricoltura: sono queste le principali sfide legate alla crescita della popolazione in India, ormai a quota 1,2 miliardi di abitanti. I problemi sono cambiamenti climatici, deforestazione, inquinamento, perdita delle risorse idriche e commercio di fauna selvatica. Con la continua crescita dell'economia, ora il governo è a caccia di soluzioni per affrontarli.
"Non c'é nessun paese nel mondo - afferma Jairam Ramesh, ministro per l'Ambiente e le foreste - che sia così vulnerabile ai cambiamenti climatici, su tanti fronti, come lo è l'India. Questo rende necessario per noi di avere valutazioni scientifiche sull'impatto dei cambiamenti climatici". Nella Giornata mondiale dell'Ambiente finirà poi sotto i riflettori un'animale indiano, la tigre del Bengala. Specie sempre più minacciata (la sua popolazione è crollata del 60% negli ultimi dieci anni) è anche uno dei simboli dell'India, richiede grandi quantità di spazio (fra i 60 e i 100 km quadrati), richiesta complicata dal fenomeno della deforestazione.
E' minacciata del bracconaggio illegale, che la caccia per la sua pelle e ad uso 'medicinale'. L'edizione 2011 della Giornata Mondiale dell'Ambiente è dedicata alle foreste. Il Wwf ricorda che in 10 anni si sono persi 5,4 milioni di ettari l'anno, in 30 Paesi, di foreste tropicali, e richiama l'attenzione su quelli che sono considerati ambienti ancora 'in bilico', come il Congo, dove ieri sera si è chiuso il Summit sulle foreste tropicali, cui hanno partecipato rappresentanti di circa 30 Paesi e altri Stati, tra cui l'Italia, come partner per lo sviluppo.
Il summit, spiega il Wwf, ha dato uno slancio alla tutela degli ambienti forestali tropicali con la dichiarazione congiunta tra i paesi partecipanti, "un passo incoraggiante verso un accordo di cooperazione vero e proprio che potrebbe essere sottoscritto al prossimo incontro 'Rio + 20' che si terrà in Brasile nel 2012". Obiettivo del summit di Brazzaville era infatti quello di favorire una cooperazione nella prospettiva della gestione sostenibile degli ecosistemi forestali nei bacini dell'Amazzonia, del Congo e del Borneo Mekong. Solo queste aree, infatti, racchiudono l'80% delle foreste tropicali ed ospitano due terzi della biodiversità terrestre, fornendo al contempo sostentamento ad oltre un miliardo di persone.
Il Wwf ricorda che la distruzione di foreste a causa del taglio e o della loro trasformazione in terreni agricoli provoca il rilascio di enormi quantità di CO2 e altri gas serra nell'atmosfera: "la deforestazione è responsabile globalmente del 15% di tutte le emissioni di gas serra, perderle significa sottrarre uno dei più grandi 'serbatoi' di CO2. Se non si interviene subito la perdita globale di foreste - conclude l'associazione - sarà pari a oltre 230 milioni di ettari (più della superficie della Groenlandia), che potrebbero scomparire entro il 2050".
Buona Giornata
Roberto
02 giugno 2011
Nemo è in pericolo ! - Nemo is danger !
Il pesce pagliaccio, quello reso famoso dal film 'Alla ricerca di Nemo', potrebbe essere fra quelli piu' colpiti dall'acidificazione delle acque provocata dall'aumento della CO2 atmosferica. Secondo un articolo pubblicato dalla rivista Biology Letters il pH che si raggiungera' nei prossimi decenni rende infatti questo pesce sordo, impedendogli di percepire i predatori.
L'analisi e' stata fatta dai ricercatori dell'universita' di Bristol, che hanno fatto nuotare un gruppo di pesci pagliaccio giovani in quattro vasche, una con il livello di acidita' attuale di 390 ppm e le altre con 600, 700 e 900 ppm, le quantita' cioe' che si dovrebbero raggiungere in questo secolo. Su un lato della vasca era posto un altoparlante con il rumore prodotto dai tipici predatori della barriera corallina.
Nel primo caso i pesci hanno passato tre quarti del tempo dal lato opposto della vasca rispetto ai 'predatori', mentre negli altri non hanno mostrato preferenze: "Quello che abbiamo fatto e' mettere questi pesci nell'ambiente di domani - spiegano i ricercatori - e le conseguenze sono devastanti. Il sistema uditivo dei pesci non e' danneggiato, ma non e' chiaro cosa provochi il disorientamento, forse qualche effetto sui nervi che stiamo cercando di capire".
Buona Giornata
Roberto
The clown fish, the one made famous by the movie 'Finding Nemo', could be among those most 'affected by acidification of water caused by increased atmospheric CO2. According to an article published in the journal Biology Letters that the pH will be reached 'in the coming decades makes it this fish deaf, making it impossible to perceive predators.
And analysis' was done by researchers at the University 'of Bristol, who did swim a group of young clown fish in four tanks, one with the level of acidity' current 390 ppm and the other with 600, 700 and 900 ppm, the amount 'that is' you should reach in this century. On one side of the tank was placed a speaker with the noise produced by typical predators of the reef.
In the first case, the fish spent three quarters of the time on the opposite side of the tank than the 'predators', while the other showed no preferences: "What we have done and' put these fish into the environment of tomorrow - the researchers - the consequences are devastating. The auditory system of fish is not 'damaged, but not' clear what causes the confusion, perhaps some effect on the nerves that we are trying to figure out. "
Good Day
Roberto
01 giugno 2011
Italiani e la velocità / Italian and speed
Sulla velocità gli italiani sono più esperti degli altri automobilisti europei: lo dimostra la ricerca presentata oggi a Vienna dall'Aci e dagli altri Automobile Club internazionali, in occasione della terza edizione di eSafety Challenge, appuntamento annuale per la sensibilizzazione dei conducenti sui sistemi elettronici per la sicurezza stradale. Alla manifestazione ha partecipato il campione del mondo F1, Sebastian Vettel.
L'avvisatore del superamento dei limiti di velocità (speed alert) - si legge in una nota - è l'unico dispositivo conosciuto più in Italia che nel resto d'Europa. Su tutti gli altri -- ESP, sistemi per il monitoraggio degli angoli ciechi, fari adattivi e sistemi per le frenate di emergenza - gli automobilisti stranieri sono più preparati di noi.
''Rispetto alla prima edizione di eSafety Challenge organizzata da noi a Roma nel 2009 - ha dichiarato il presidente dell'Aci, Enrico Gelpi - la consapevolezza degli automobilisti sull'utilità di questi dispositivi è cresciuta del 10%. L'80% dei conducenti dichiara di aver affrontato almeno una volta una situazione di grave pericolo al volante, ma solo la metà di questi è disposto a spendere di più per dotare la auto dei più avanzati sistemi per la sicurezza stradale. Ciò evidenzia quanto c'è ancora da fare sul piano della formazione, con l'aiuto anche delle Case automobilistiche''.
Lo studio dell'Aci evidenzia che la sicurezza è divenuta il primo fattore di scelta nell'acquisto di un'auto nuova, ritenuta più importante dei consumi ridotti di carburante e dei bassi costi chilometrici. Se tutti i veicoli circolanti in Europa fossero dotati di Esp si risparmierebbero ogni anno 4.000 morti e 100.000 feriti. Con il dispositivo per la frenata di emergenza si eviterebbero 3 tamponamenti su 4. ''Ogni volta che si saliamo a bordo di un'auto corriamo il rischio di rimanere coinvolti in un incidente stradale - ha affermato il presidente della Federazione Internazionale dell'Automobile, Jean Todt - e perciò abbiamo bisogno di tutto l'aiuto che la tecnologia è in grado di offrirci per compensare i nostri errori al volante. E' fondamentale che gli automobilisti, soprattutto i neopatentati, siano consapevoli dell'importanza dei dispositivi in grado di prevenire gli incidenti''.
Poi ti ritrovi in strada e le cose non sono proprio così.
Buona Giornata
Roberto
Italians are the speed of the other more experienced European drivers as evidenced by the research presented today in Vienna by ICA and other international automobile clubs, at the third edition of eSafety Challenge, an annual event to raise awareness of drivers on electronic systems road safety. The event was attended by world champion F1, Sebastian Vettel.
The horn of the exceeded speed limits (speed alert) - reads a note - is the only device known in Italy more than elsewhere in Europe. On all other - ESP systems to monitor the blind spots, adaptive headlights and emergency braking systems - foreign drivers are more prepared than us.
Compared to the first edition of''eSafety Challenge organized by us in Rome in 2009 - said ICA President, Enrico Gelpi - the awareness of motorists about the usefulness of these devices has grown by 10%. 80% of drivers said to have approached at least once a situation of grave danger at the wheel, but only half of them are willing to spend more to equip the car with the most advanced systems for road safety. This shows how much there is to be done in terms of training, also with the help of the car manufacturers.''
The ACI study points out that security has become the leading factor in the choice of buying a new car, believed to be more important than the reduced fuel consumption and low running costs. If all vehicles circulating in Europe were equipped with ESP would save each year 4,000 deaths and 100,000 injuries. With the device for the emergency brake while avoiding collisions 3 out of 4. ''Every time you climb into a car, we run the risk of being involved in a car crash - said the International Automobile Federation president, Jean Todt - and so we need all the help that technology is able to offer to compensate for our mistakes behind the wheel. It 'important that motorists, particularly young drivers, are aware of the importance of devices designed to prevent accidents.''
Then you find yourself on the road and things are not true.
Good Day
Roberto
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