29 luglio 2011

Cambio Vita


Oggi ultimo programma a Radio Globo, è una giornata strana, ma stranamente non me la sono mai "immaginata"...sapevo solo che era un finale scritto.
La mia storia con Roma è durata 5 anni, 5 anni speciali per le persone che la radio mi ha permesso di incontrare durante le mie trasmissioni notturne e i raduni della leggendaria "community", quando ancora facebook era una specie di Ufo e quelle che con la radio non hanno nessuna attinenza. Sandro, Cinzia, David, Flavio, Flavia, Mauro, Maurizio, Alessandra, Coralia.
Con Roma non ho imparato ad avere un buon rapporto, resta una bella città da vedere per un week end, ma non vivibile nella quotidianità, per il caos, i disservizi, la mancanza di una rete di mezzi di trasporto degna di una metropoli con cui muoversi agevolmente. Ma le persone sono un'altra cosa, la radio mi ha permesso di incontrare persone speciali che sono rimaste oltre il contatto professionale. Persone che mi porterò nel cuore per sempre perchè ogniuna mi ha dato qualcosa di speciale e questi non sono dettagli da "poco". A Roma ho ritrovato anche colleghi con cui ho lavorato nelle Marche Luciano Pazzaglia e David Gasparri, nuovi amici Donato, Ignazio, Catia, teresa, insomma in questa città sono accadute un sacco di cose, c'è spazio anche per qualche delusione "personale" naturalmente, ma sinceramente a me sembra passato un secolo.
In queste due ultime settimane di permanenza in città (partirò a fine mese) sarò talmente sconvolto dal sistemare le mie cose negli scatoloni che quasi avevo paura di dimenticarmi di lasciarvi un messaggio, di sparire così ...anche se la rete oggi è una manna dal cielo per restare in contatto.
Che cosa mi aspetta ? Una vita nuova, una convivenza, una nuova casa e la sistemazione della casa di Pesaro in cui comunque restano le mie radici da dove la mia vita un pò nomade per un padre militare ha preso il via...e soprattutto una persona "speciale" con cui desidero vivera la mia vita.
Grazie ad ogniuno di voi.

Rob

28 luglio 2011

Un pò di civilta in spiaggia ??


Fino a cinque anni per smaltire un filtro di sigaretta, pochi istanti per preservare l’ambiente: "Ma il mare non vale una cicca?". E il titolo della campagna di Marevivo e JTI per liberare le spiagge dai mozziconi di sigaretta. Il fine settimana del 6 e 7 agosto su oltre 300 arenili saranno distribuiti 100.000 posacenere tascabili. L'attrice Margherita Buy sarà la testimonial d’eccezione dell'iniziativa giunta alla terza edizione.
La campagna, che intende salvaguardare quasi 8.000 km di coste italiane, parte dall’associazione ambientalista Marevivo, in collaborazione con JTI (Japan Tobacco International), con il patrocinio del ministero dell’Ambiente e del Corpo delle Capitanerie di Porto ed il supporto di SIB - Sindacato Italiano Balneari.
Buona Estate
Roberto

In Vacanza


E’ tempo di ferie estive e 33 milioni di italiani non riescono a rinunciare a qualche giorno lontano da casa. Il 55% della popolazione, infatti, come nel 2010, ha già trascorso o trascorrerà qualche giornata in località turistiche italiane o estere.
Secondo l’analisi annuale sulle vacanze estive degli italiani, realizzata da Federalberghi, i mesi preferiti per le ferie sono giugno e settembre, a discapito dei tradizionali luglio e agosto. Inoltre, il periodo di vacanza si ridurrà in media di un giorno.
“Il 78% sceglie l’Italia (rispetto al 70% del 2010) e solo il 21% (rispetto al 27% del 2010) preferisce l’estero”, spiega Bernabò Bocca, presidente degli albergatori italiani. Dati sicuramente positivi per l’economia della penisola, perché “chi resta in Italia contribuisce a produrre ricchezza nel proprio Paese”.
Considerando la congiuntura economica attuale, spicca un altro dato positivo: “Quest’anno cala il numero di coloro che non faranno vacanza: si passa dal 42,4% del 2010 al 41,9%. Anche se gli italiani, a causa della crisi, taglieranno di un giorno il loro periodo di vacanza, passando dalle 12 notti del 2010 alle 11 notti di quest’anno”.
Buone vacanze...giorno più o giorno meno...
Roberto

27 luglio 2011

Il fenomeno Cougar...


Si chiamano cougar, in inglese puma, pantera, vale a dire predatrici. Sono donne mature, spesso over 40, a caccia di uomini giovani da ammaliare e sedurre. Molti le conoscono grazie alla serie televisiva Cougar Town, altri ne hanno solo sentito parlare, parecchi cominciano ad incontrarle. Adesso c'è anche un portale loro dedicato: www.cougaritalia.com.
Il sito è aperto sia alle "cacciatrici" che alle giovani "prede" . E i contatti online - assicurano gli ideatori del portale - vanno a buon fine nell'80% dei casi, trasformandosi un un appuntamento faccia a faccia. Ce n'era bisogno - spiegano - perché nella società di oggi le relazioni tra chi ha parecchia differenza di età suscitano ancora pregiudizi, mentre l' amore va liberato dai condizionamenti".
Ma chi sono queste cougar ? Donne in carriera tra i 30 e i 55 anni, single incallite o con diversi matrimoni alle spalle. Poi ci sono loro, i "toyboy ", giovani dai 25 ai 40 anni di età, alla ricerca di donne più grandi e indipendenti.
Le iscrizioni al sito - assicura lo staff - provengono da tutta Italia, anche se Roma e Milano si attestano come le città più cougar. Secondo un recente sondaggio, infatti, il 68% delle romane e il 72% delle milanesi si sono dichiarate disponibili a sperimentare almeno una volta l'ebbrezza di una relazione con un uomo molto più giovane. "Oggi - spiega Isabella, 42 anni - facciamo quello che gli uomini hanno sempre fatto: frequentare partner che hanno la metà dei nostri anni. Io ho conosciuto un 28enne fantastico ed é come se fossi rinata: mi fa sentire spensierata". "Essere una cacciatrice e avere più di 40 anni è un'esperienza molto divertente" racconta un'altra donna-puma che si dice pronta ad "insegnare ai giovani l'arte amatoria".
Un fenomeno che arriva da Hollywood, uno dei primi esempi del fenomeno cougar è approdato al cinema nel 1967 con "Il Laureato", un film rivoluzionario in cui una donna di mezza età, interpretata da Ann Bancroft, seduce un Dustin Hoffmann fresco di laurea. In tempi più recenti, poi, sono state molte le dive del cinema a scegliere partner very young, da Demi Moore a Susan Sarandon, passando per Sharon Stone, Halle Berry, Cameron Diaz e Mariah Carey. Ora però il nuovo trend comincia a diffondersi anche nelle nostre città contando moltissimi aficionado.
Buona Giornata a tutti i Cougar
Roberto

Fonte - Tgcom

25 luglio 2011

Il decalogo per un frigorirero "Salutare".


Risparmiare energia, conservare i cibi nel modo corretto, evitare gli sprechi, i problemi di contaminazione o di dover buttare cibi scaduti o rovinati, sono molti i vantaggi di un uso corretto di frigorifero e congelatore. Cerchiamo allora di capire quali sono le regole fondamentali da seguire, per migliorarne prestazioni e durata, soprattutto nei mesi caldi.
1 – Ortaggi e frutta devono essere ovviamente puliti da polvere e terra prima di essere posti in frigorifero, altrimenti i microorganismi presenti potrebbero inquinare gli altri alimenti. Lava bene frutta e verdura, falla asciugare e quindi riponila negli appositi sacchetti per la conservazione.
2 – I cibi cotti vanno separati dai cibi crudi, devono essere quindi conservati in contenitori differenti altrimenti i cibi cotti potrebbero venir contaminati dai cibi crudi.
3 – Se lasciati a contatto a lungo con sacchetti o confezioni di plastica i cibi potrebbero provocare il rilascio di sostanze tossiche e dannose per la salute. Pertanto il cibo già cotto deve essere conservato in contenitori che garantiscano una protezione adeguata e non va lasciato in frigo o nel congelatore per troppo tempo.
4 – Carne e pesce una volta scongelati devono essere cotti e mangiati subito, perché il processo di scongelamento potrebbe creare delle contaminazioni che possono essere eliminate solo con la cottura. I cibi conservati nel frigorifero e nel congelatore devono essere cotti con molta attenzione per eliminare eventuali germi o batteri.
5 – Il frigorifero non deve essere riempito in modo eccessivo, l’aria fredda deve poter circolare liberamente e il cibo non deve essere ammassato sulle pareti. Il frigorifero deve essere anche disinfettato regolarmente.
6 – Dividi bene il cibo negli scomparti, per data di scadenza e tipo di alimento, se usi sacchetti o contenitori per la conservazione ricorda sempre di scrivere la data. Dopo una grande spesa posiziona i cibi già presenti nel frigo in avanti e poni dietro i cibi appena acquistati. Tieni i cibi più deperibili o in scadenza in bella vista. Elimina tutti gli alimenti scaduti o che hanno superato i giorni di naturale conservazione
7 – Mantieni sempre la divisione degli alimenti per scomparti in modo da sapere subito dove trovare quello che ti serve. Carne e pesce devono essere conservati nella parte centrale e bassa del frigorifero, quella più fredda. Le uova, i prodotti caseari, gli affettati, gli avanzi, le torte, scatolame già aperto, sono da posizionare sulle mensole centrali (4-5°C) e su quella più alta (8°C). Fai un chek up del frigorifero almeno una volta alla settimana, per vedere se ci sono cibi in scadenza.
8 – Copri sempre liquidi e avvolgi tutti gli alimenti con la carta protettiva in modo che non rilascino umidità e sapori o vengano attaccati da batteri e muffe. Prodotti aperti possono sprigionare odori e l’umidità crea ghiaccio e un consumo maggiore di energia.
9 – Non stare con la porta del frigo aperta, oltre a consumare energia abbassa la temperature del cibo. Il frigo deve essere mantenuto ad una temperatura che va dai 3 ai 5 gradi, il congelatore tra i -15°C e i -22°C.
10 – Per la pulizia rimuovi tutti gli alimenti dal frigorifero, conserva i cibi più deperibili in un sacchetto refrigerante, getta i cibi scaduti o quelli di cui non ricordi la data di conservazione. Spegni il frigo e pulisci bene gli scaffali e le porte con un prodotto specifico e acqua calda. Evita l'utilizzo di qualsiasi prodotto che abbia una profumazione troppo forte. Sbrina e rimuovi i pezzi di ghiaccio da tetto e pareti, se la quantità di ghiaccio è eccessiva valuta l’acquisto di un congelatore no-frost, la formazione di ghiaccio aumenta i consumi e peggiora le prestazioni del frigorifero. Pulisci bene, asciuga, quindi riaccendi il freezer e appena inizia a ricreare la temperatura riempilo di nuovo.

Vacanze tecnologiche.


Nove italiani su 10 sono propensi ad acquistare l'albergo delle vacanze su Internet. Sei su 10 lo hanno gia' fatto mentre 4 su 10, hanno prenotato online l'intera vacanza. E' quanto emerge da una ricerca condotta dall'Istituto Piepoli, commissionata da Hrs.com, portale europeo di prenotazioni alberghiere, che ha presentato oggi un accordo di partnership con Trenitalia che consentira' ai clienti di prenotare, in un'unica operazione, treno e albergo.
La ricerca e' stata effettuata tra il 30 giugno e il 5 luglio, realizzando 500 interviste su un campione di utenti tra i 18 e i 55 anni (metodo Cawi). Ecco alcuni risultati: 9 su 10 dichiarano di effettuare regolarmente acquisti online; nell'ultimo mese quasi 7 italiani su 10 hanno effettuato da 1 a 5 acquisti online. Per quanto riguarda il capitolo vacanze, 6 italiani su 10 acquistano online alberghi e voli aerei, seguiti da treni e auto a noleggio.
Chi prenota l'albergo sul web sceglie prevalentemente l'Italia (87 %). In cima alla classifica delle regioni preferite la Toscana (1 su 3) seguita da Puglia e Veneto. Ultime tra gli acquirenti online figurano la Campania (3%) e l'Abruzzo (2%). In Europa in testa alle preferenze dei clienti internauti si trovano Spagna e Francia (3 italiani su 10), seguiti da isole britanniche e Germania.
Meta consolidata di chi prenota le vacanze fuori dall'Europa, invece, sono gli Stati Uniti. Uomini e donne prenotano in egual misura online mentre chi effettua un tale acquisto sul web lo fa prevalentemente per trascorrervi le vacanze (71%). Solo il 4 per cento per motivi professionali. A motivare gli acquisti online, hanno spiegato i curatori dell'indagine, sono soprattutto due fattori: la possibilita' di risparmiare in tempo di crisi e la possibilita' di confrontare meglio i prezzi tra di loro.
In questo scenario si inserisce l'accordo, della durata di tre anni, tra Trenitalia e Hrs.com, portale leader in Germania per le prenotazioni alberghiere online con oltre 250 mila alberghi di 180 paesi in listino e 55 milioni di utenti annuali. I clienti Trenitalia potranno usufruire di un servizio personalizzato di prenotazione hotel direttamente dal sito di Trenitalia oppure da un sito ''cobranded'' creato ad hoc all'indirizzo www.trenitaliahotels.it. ''Soluzioni vere per uscire dalla crisi in cui versiamo sono proprio partnership come queste'', ha commentato l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano.
Trenitalia ha raggiunto la quota di 7,5 milioni di visitatori mensili sul proprio sito mentre i biglietti venduti online nel primo semestre 2011 sono stati oltre 5 milioni con un aumento degli incassi dell'11 per cento.
Buone vacanze allora !
Roberto

22 luglio 2011

Un Supereroe politicamnte Corretto.


capitan America insieme al mitico Thor, l'uomo Rgano e i fantastici 4 sono stati i fumetti della mia fanciullezza (qualche secolo fà).
Captain America esce oggi in tutto il mondo, Italia compresa. In Russia, Ucraina e Sud Corea l'eroe mascherato piu' patriottico della famiglia Marvel si spoglia della sua identita' piu' importante (il nome) per presentarsi con un titolo amputato: Il Primo Vendicatore, The First Avenger.
''Non e' necessariamente una storia americana - dice l'attore protagonista Chris Evans -. Penso sia la storia di una brava persona, che fa la cosa giusta e che potrebbe essere ovunque, in qualunque Paese''.
Buona Visione
Roberto

21 luglio 2011

Carpooling, muoversi ecocompatibilmente.


Il fenomeno è venuto alla ribalta nel periodo in cui un vulcano dispettoso ha lasciato a terra i viaggiatori di tutta Europa: in quei giorni la necessità di spostarsi condividendo un'auto o un mezzo di trasporto qualsiasi ha reso impellente per moltissime persone l'urgenza di trovare un passaggio. E il Web è diventato il catalizzatore di una tendenza che già stava diffondendosi rapidamente: il nome è "car-pooling", metodo low-cost per viaggiare, scambiandosi passaggi auto grazie a siti web specializzati.
Ora, con la complicità della crisi economica o magari del desiderio di fare un'esperienza alternativa, sono sempre di più anche nel nostro Paese le persone che decidono di viaggiare condividendo l'auto. Insomma, invece di cercare un passaggio alzando il pollice lungo la strada, gli autostoppisti del Terzo Millennio si armano di mouse e tastiera. In poco più di due anni sono già oltre 150mila le persone che si sono registrate ad uno dei portali che propongono viaggi condivisi, per un totale di quasi 600mila viaggi nel suolo nazionale. Leggendo i numeri segnati dal contachilometri, si tratta di circa 700 giri del mondo. Una consuetudine aumentata del 30% in un solo anno e che soprattutto d'estate mette in collegamento i Paesi di tutta Europa.
La tratta più frequentata è la classica Roma-Milano, ma nel periodo estivo crescono di quasi il 60% le possibilità di trovare offerte di condivisione per le più disparate mete turistiche, come Sicilia, Puglia e litorale romagnolo, ma si trovano posti anche per le maggiori capitali europee e soprattutto per i grandi festival, dal Rototom a Benicasim (Spagna) allo Sziget di Budapest. E per pernottare a costo zero c'è sempre la possibilità di utilizzare il couch-surfing, il servizio di ospitalità gratuita online: unica regola è quella di restituire l'accoglienza ricevuta.
Il car-pooling è nato in Germania per far risparmiare tempo e denaro ai pendolari delle zone industriali della regione metropolitana Reno-Ruhr, ma è subito diventato un successo grazie al popolo dei festival e agli studenti Erasmus. In Italia uno dei punti di riferimento è il portale roadsharing.com. Spiega Daniele Nuzzo, amministratore di Webdev, l'azienda che ha sviluppato il sito Web: "Anche in Italia la nostra piattaforma è stata usata all'inizio per i viaggi pendolari, ma adesso il portale è usato anche per i viaggi estivi. Sempre più persone infatti preferiscono condividere le automobili per spostarsi verso le località di villeggiatura".
Il procedimento è semplice. Si inseriscono il luogo di partenza e di arrivo, e si sceglie tra le varie possibilità di condivisione. In caso mancasse la disponibilità, si può inserire la richiesta di un passaggio. La richiesta di un contributo economico è a discrezione di chi condivide la macchina.
Attenti però a non "sgarrare" o a comportarsi male: ogni utente ha un profilo pubblico nel quale sono contenute tutte le informazioni utili, come età, sesso, viaggi compiuti, persone ospitate, passaggi ricevuti e soprattutto commenti e feedback, positivi o negativi. Il recordman del car-pooling è "Re Lucertola", un camionista appassionato di Jim Morrison che trasporta ogni due giorni almeno un autostoppista da Parigi a Torino: più di novecento passaggi dati e mai un commento negativo. "E' un modo per non addormentarsi mai mentre si guida - scrive in un post sul suo profilo - e poi in questo modo ho imparato in due anni l'inglese in modo perfetto".
Buon Viaggio
Roberto

Fonte tgcom

19 luglio 2011

Quanta pazienza avete a stare in coda ?


In coda, con il sorriso sulle labbra. Aspettando l'autobus, in attesa del proprio turno in banca, o che si liberi un posto nel parcheggio. Per quanto si può resistere? Uno studio effettuato in Gran Bretagna, paese di gente flemmatica e di grande self control, rivela che la pazienza non dura in eterno, anzi, ha la vita breve. Si può resistere, senza perdere la calma, per poco più di due minuti.
Lo svela uno sondaggio condotto su 3mila adulti, intervistati da un team di ricercatori britannici. L'indagine, commissionata da myHermes, che si occupa di spedizione pacchi, rivela che il 60% del campione inizia a spazientirsi dopo 150 secondi di attesa, non importa quale sia la situazione: alle poste, in stazione o anche in coda al bar. Se i minuti diventano cinque, la metà si sfila dalla coda: insomma piuttosto che attendere ancora finisce per rinunciare, dato che ormai le ultime riserve di calma cominciano ad esaurirsi.
Risultato? L'impazienza è costata del denaro a un intervistato su quattro, che ha addirittura rinunciato ad aspettare per ottenere un rimborso. Si considera impaziente una persona su due: tra i motivi per i quali si perdono più comunemente le staffe è stata indicata dagli intervistati la connessione a Internet che va a rilento, seguita – riferisce il quotidiano 'Daily Mail' - dagli automobilisti 'lumaca' e dal fatto di essere messi in attesa al telefono. Traffico, amici ritardatari e coda alla poste seguono nella classifica dei ritardi più detestabili.
Insomma, anche i sudditi di Sua Maestà, nonostante il loro proverbiale "aplomb", finiscono
E voi co,me ve la cavate in coda ?
Buona giornata
Roberto

18 luglio 2011

In Vacanza ? Guida lui !


Donne e uomini sono diversi nelle scelte, nei gusti e nel modo di approcciare la vita. Spesso i ruoli sono inconsciamente definiti, retaggio di una cultura che vede alcune attività più “adatte” all’uomo; altre più congeniali alla donna. Ma cosa succede quando si tratta di partire per le vacanze, con l’auto? Lui guida, lei si gode il panorama.
A svelarlo è stato un sondaggio condotto in Europa da una nota società di ricerche di mercato olandese, la Peil, per conto di un’azienda di noleggio auto. Sono state 3mila le persone intervistate, di entrambi i sessi, a cui è stato chiesto di rispondere sui modi in cui ci si organizza in vista della partenza per le vacanze.
I curiosi risultati sono stati poi divulgati e mostrano come siano i maschi a dominare la classifica degli autisti. Difatti, sono ben il 64% gli uomini che guidano l’auto quando si tratta di andare in vacanza lasciando, per così dire, che la propria partner si goda il paesaggio. Solo un misero 9% ha affermato che sono le donne a guidare verso l’ambita meta. Un altro 22% sostiene che non vi siano differenze significative e che alla guida si mettono sia gli uomini che le donne di casa.
Ma uomini e donne sono diversi anche quando si tratta di organizzazione e, non a caso, si dividono i compiti in modo conseguente: lei fa la mente e lui il braccio. È sempre la donna che si occupa di preparare le valigie scegliendo cosa portare o lasciare a casa, dividendo per bene i capi d’abbigliamento e stipandoli in modo corretto: lo dichiara il 95% degli intervistati. Lui si occuperà poi di caricare il tutto sull’auto, cercando di farcelo stare – questo per il 58% degli intervistati.
Ma le “note” dolenti arrivano quando si tratta di scegliere quale musica ascoltare durante il viaggio. Questa faccenda è fonte di litigio – o comunque di discussione, anche accesa – per il 12% dei partecipanti al sondaggio. Non da meno, anzi, sono le discussioni sulla velocità: troppo alta o troppo bassa per il 40% degli intervistati. E anche questo, spesso, è motivo di discussione.
Oggi, poi, che è il navigatore satellitare a farla da padrone, le discussioni su quale strada prendere e sul perché “ci siamo persi” dovrebbero essere diminuite, invece per qualcuno sono ancora motivo di polemiche. Quello però su cui Adamo ed Eva sono d’accordo è la qualità delle strade: buone per la Germania, un po’ meno per la Francia e piuttosto male per il Belgio… L’Italia non è stata menzionata, ma non è un problema dato che tutti quanti sappiamo fin troppo bene quale sia la situazione delle strade italiane.
Bene, ora che sappiamo quali sono i “ruoli” di uomo e donna, cerchiamo di rilassarci ed evitare quelle, spesso futili, discussioni che possono rendere un avvenimento gioioso come la partenza per le vacanze fonte di stress; quello stesso da cui stiamo cercando di scappare.
Buona Giornata e Buone vacanze!
Rob

15 luglio 2011

Prima di partire per le vacanze al mare...


La buona educazione non dovrebbe mai essere "un optional", ma spesso il fatto di essere in vacanza si trasforma in un pretesto per abbandonarsi a comportamenti sgradevoli che disturbano, o addirittura offendono, le persone che si trovano loro malgrado a subirle. La spiaggia, purtroppo, è uno dei luoghi in cui si verificano più spesso queste sgradevoli situazioni, complice l'affollamento estivo e la diversa idea che ciascuno ha del concetto di riposo e relax.
Il Codacons ricorda a tutti che "la maleducazione da spiaggia è in pericoloso aumento": sono troppi i bagnanti che al mare si comportano come se la battigia fosse di loro esclusiva proprietà e come se gli altri non esistessero, rovinando il relax dei vicini di ombrellone. Per fare in modo che tutti possano godersi la villeggiatura in serenità, l'associazione propone a tutti gli stabilimenti balneari di affiggere e promuovere un decalogo di regole di bon ton balneare, compilato tenendo conto delle più diffuse lamentele giunte all'Associazione. Qualche punto potrà anche sembrare ovvio, peccato che nessuno lo rispetti.
ECCO, ALLORA, LE REGOLE DELLA BUONA EDUCAZIONE IN RIVA AL MARE:
1 - Usare il telefonino il meno possibile, a voce bassa e senza suoneria.
2 – Non invadere lo spazio altrui; i corridoi tra una fila d'ombrelloni e l'altra e i passaggi al mare sono destinati a tutti e, quindi, non vanno ingombrati né con la sdraio, né con i sandali o altre suppellettili.
3 - Niente spruzzi o schizzi quando si entra in acqua.
4 - Docce rapide per evitare code: deve servire a rinfrescarvi non a lavarvi. Non usate poi saponi o shampoo: inquinano il mare.
5 - Nessun rimprovero ad alta voce: per sgridare un bambino o farlo uscire dall'acqua, alzatevi e camminate. Proibite le sgridate e i richiami a distanza.
6 - Giocare con il pallone unicamente negli spazi consentiti. Idem per racchettoni o frisbee, ma anche per castelli di sabbia, piste per le biglie e buche: proibito occupare troppa spiaggia.
7 – Sport acquatici: bsta con i pericolosi e rumorosi acquascooter o barche a motore che arrivano fino a riva.
8 - Non gettare i mozziconi delle sigarette o altra spazzatura in acqua o nella sabbia.
9 - Non acquistare dagli ambulanti. Per allontanarli basta un fermo "no grazie", senza inscenare discussioni.
10 - I cani devono essere tenuti a guinzaglio, sempre se è consentito loro l'ingresso. Tenete Fido vicino a voi, non lasciategli seppellire zoccoli o altri oggetti, evitate che lecchi chiunque si avvicini o sollevi valanghe di sabbia.
Letto Bene ??? Allora Buone Vacanze !!!
Roberto

14 luglio 2011

Italiani e voli aerei


Paura di volare: un problema comune che però condiziona in modo anche pesante quando si devono affrontare viaggi e spostamenti. E' un tormentone nel periodo delle vacanze, ma si tratta di un problema non da poco anche quando si viaggia per lavoro e si devono coprire lunghe distanze. L'aereo fa paura a sei italiani su dieci, ma per fortuna qualcosa si può fare.
Spesso chi ha paura dell'aereo, infatti, non si sente al sicuro neppure in nave e in treno, mentre l'auto continua ad essere considerato il mezzo di trasporto più sicuro e meno ansiogeno.
A poco valgono le statistiche che, numeri alla mano, indicano chiaramente che si muore molto più sulla strada di quanto non accada in cielo: che fare allora, se non si vuole perdere il piacere di una bella vacanza e di un viaggio sereno? Paola Vinciguerra, psicologa e presidente dell'Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico (Eurodap), commenta i risultati di un sondaggio online diffuso sul sito www.eurodap.it, che ha voluto approfondire le paure degli italiani relativamente ai mezzi di trasporto scelti per andare in vacanza.
"'Dal sondaggio, al quale hanno preso parte 800 persone tra i 18 e i 65 anni - spiega Vinciguerra - è emerso un dato significativo che ancora una volta ci dimostra come le persone stiano vivendo un senso di precarietà che condiziona su vari fronti. Il 60% degli italiani, anche giovani tra i 18 e i 25 anni, sceglie la vacanza fortemente condizionato dall'ansia". L'aereo spaventa più di treno e nave, ma anche rispetto a questi ultimi mezzi gli italiani hanno dichiarato di non sentirsi tranquilli. Offre invece maggiore serenità il mezzo autonomo (macchina, moto, camper), che dà l'illusione di essere al riparo da eventuali situazioni negative: tutto sembra nelle nostre mani e questo ci tranquillizza, anche se in realtà, questi sono proprio i mezzi a maggior rischio.
Tuttavia, afferma l'esperta, ''imparare a gestire la paura di volare è possibile, ad esempio apprendendo, attraverso il protocollo di Instant Therapy promosso dall'Eurodap, varie tecniche di respirazione, rilassamento e destrutturazione del pensiero ansiogeno. Imparare queste tecniche non solo è utile per viaggiare sereni ma per instaurare un miglior rapporto di fiducia con se stessi, condizione necessaria per affrontare le difficoltà.
Una soluzione ad hoc contro l'ansia da aereo è offerta dal corso "Voglia di volare". organizzato da Alitalia. Due giorni di "full-immersion" tra lezioni teoriche e pratiche per imparare a vincere la paura. ''Al termine di questa esperienza - afferma la responsabile del corso Ilaria Pedrini - nel 93% dei casi il problema è superato''. Il corso comprende una fase teorica in aula, l'approfondimento delle tematiche tecniche, la simulazione del volo presso i simulatori di Alitalia, l'apprendimento di tecniche di rilassamento per la gestione dell'ansia ed un vero volo di andata e ritorno con lo staff del corso che accompagnerà i partecipanti passo dopo passo, per far loro apprezzare il nuovo piacere del volo. I corsi sono attivi a Roma, Milano e Venezia, e sono frequentati da 3-400 persone l'anno.
Alla soglia dei miei 80 voli aerei al momento ho avuto solo un momento di paura vera, un decollo in mezzo ai fulmini.
Buona Giornata
Rob

13 luglio 2011

Vacanze ad ogniuno il suo stile.


Il rito della preparazione delle valigie, la scelta del mezzo di trasporto, la preferenza nella scelta tra mare, monti e città d'arte: il popolo dei vacanzieri è già in movimento tra tendenze e piccole manie. Ecco un'istantanea dei viaggiatori e delle loro caratteristiche, realizzata dall'Osservatorio Europcar sugli stili di vacanza degli Italiani, e commissionata a Doxa.
Il focus di quest'anno è stato dedicato alla preparazione delle valigie per la partenza: per circa 8 milioni di persone (32% di chi andrà in ferie) preparare le valigie è già un po’ come essere in vacanza. Eppure il rapporto dei nostri connazionali con questo rito non è sempre facile: il 28% lo considera un incubo, ma la maggior parte delle persone (71%) prepara i bagagli al massimo in due ore e all'ultimo minuto, il 61% ci si dedica il giorno prima della partenza.
Preparare i bagagli per andare in vacanza è un rito con sfumature “sociali”. Se è vero che la maggior parte delle persone (66%) dichiara di fare tutto da sé, e tralasciando il 10% di furbetti che fa ricadere l’incombenza a qualcun altro, resta un significativo 24% di persone che le prepara insieme a un familiare. E la valigia preferita per la partenza è il trolley, specie in versione high-tech, che batte le tradizionali valigie rettangolari 67% vs. 40%.
Il mezzo di trasporto più "amico" delle vacanze è l'automobile: oltre la metà del campione, per l'esattezza il 55%, le attribuisce la comodità di poter trasportare comodamente tutti i bagagli necessari. L'aereo, secondo il 17% del campione risulta “più vincolante rispetto alle valigie e mi costringe a fare drastiche scelte limitando al minimo le comodità”. Solo il 9% ritiene che treno e pullman siano un buon compromesso tra esigenze di bagaglio e condizioni di viaggio, mentre il 7% pensa che la moto dia il massimo di libertà, anche se limita un po’ troppo nella scelta di quello che si può portare con sé.
Comunque, tra le cose a cui non si può rinunciare, anche in un bagaglio ridotto all'osso, ci sono le medicine (42%), le scarpe preferite (34%), qualche libro (33%), e almeno un vestito elegante per una serata speciale. E se la valigia non si chiude, che si fa? il 27% ricorre anche a metodi poco ortodossi, pur di non alleggerirla: il 13%, molto semplicemente, “ci si siede sopra”, il 14%, invece, chiede soccorso: “qualcuno spinge i bordi e qualcun altro manovra la chiusura lampo”.
La ricerca infine rivela che la percentuale di quanti non andranno in vacanza (51%) torna a essere più alta rispetto a quella delle persone che ci hanno rinunciato (49%), riproponendo di fatto la situazione, immediatamente post crisi, dell’estate 2009. La quota più alta dei vacanzieri (35% del totale Italiani e 71% dei vacanzieri) sceglie il mare, in deciso calo rispetto al 41% dello scorso anno, mentre tiene la montagna (6%) e cresce (4%) la quota di chi preferirà le città d’arte. Va in campagna/lago il 2% e fa una vacanza itinerante un altro 2%.
Buione vacanze
Rob

12 luglio 2011

Passatempi da Spiaggia !


L'estate è la grande stagione dell'enigmistica: le parole crociate sono le regine dei passatempi sotto l'ombrellone, confermandosi un evergreen in grado di tenere testa a tablet, cellulari di ultima generazione e console portatili di videogiochi. In riva al mare o in mezzo ai prati, il fascino delle riviste dedicate ai giochi con le parole resta immutato.
Si tratta di un modo di divertirsi che unisce giovani e meno giovani, che si rinnova costantemente con nuovi giochi, ma non manda in pensione quelli tradizionali, come i rebus e i classici schemi quadrettati, con le definizioni verticali e orizzontali. L'enigmistica basata sulle parole continua a piacere, nonostante il successo di alcuni recenti giochi di logica come il Sudoku, vera e propria mania di qualche estate fa.
La tradizione impera anche tra chi l'enigmistica la produce: la redazione della "Settimana enigmistica", rivista culto per i cruciverba e i rebus, assicura che il lavoro viene svolto ancora completamente a mano, con carta e matita. Per chi si trova a risolvere gli enigmi, invece, le nuove tecnologie aiutano, eccome. I tempi sono cambiati e aspettare un'intera settimana per constatare l'esattezza di un rebus o di una definizione per molti è diventato improponibile. Ecco quindi che le soluzioni riguardanti i numerosi periodici dedicati all'enigmistica si possono trovare direttamente in Internet, assieme a blog, discussioni, trucchi e nuove tendenze.
Le parole crociate hanno conquistato anche il settore dei giochi elettronici con numerose applicazioni per telefoni cellulari che permettono di divertirsi con numeri e parole. Sui siti di download gratuito per dispositivi mobili, sono decine di migliaia gli utenti che scaricano generatori di Sudoku o di cruciverba. Ma pur essendo apprezzate, le versioni elettroniche non sempre reggono il confronto con i periodici cartacei, soprattutto d'estate. "Sul telefono ci gioco solo d'inverno andando al lavoro. In spiaggia preferisco la carta: mi rilassa e mi dà l'idea di ferie", scrive una ragazza sulla pagina Facebook dei fan della 'Settimana Enigmistica'.
Ma c'è anche chi l'enigmistica se la fa 'in casa': sono sempre più i tentativi da parte di autodidatti che cercano di produrre autonomamente cruciverba e rebus, magari con l'aiuto di portali che permettono lo scambio di materiale enigmistico tra gli utenti, utilizzabili direttamente in Rete, oppure da stampare e da portare con sé. In ogni caso, si tratta di "un buon modo per tenere occupata la mente - scrive un utente su enigmistica.org - ma non c'è ancora nessuno che riesce ad emulare un vero Bartezzaghi".
Buon Divertimento
Roberto

11 luglio 2011

Italiani tartassati ?


E' un'Italia meno sprecona, ma con costi di gestione del servizio di igiene urbana in crescita, quella che emerge dal Rapporto Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale). Scende infatti dell'1% la produzione nazionale di rifiuti, arrivando tra il 2008 ed il 2009 a 32,1 milioni di tonnellate, a fronte dei 32,5 milioni di tonnellate nel 2008. Nel cassonetto, in calo anche il pro capite: nello stesso periodo ogni abitante ha prodotto 9 kg in meno l'anno (circa -1,6%), per complessivi 532 kg per abitante.
Per gli italiani, sottolinea il Rapporto, crescono pero' gli oneri: nel 2008 ogni persona ha speso 138,22 euro per la gestione dei rifiuti urbani (158,43 euro nei grandi centri e 100,8 nei piccoli), mediamente il 5,1% in piu' rispetto al 2007.
Continua il trend di crescita della raccolta differenziata anche nel 2009, che raggiunge il 33,6% della produzione totale dei rifiuti urbani, a fronte del 30,6% circa del 2008. Il totale dei rifiuti urbani raccolti in modo differenziato, tra il 2008 ed il 2009, e' in crescita di quasi 450 mila tonnellate nel Mezzogiorno (+29,4%) e ha incrementi di oltre 280 mila tonnellate nel Nord (+4,2%) e circa 115 mila tonnellate nel Centro (+6,9%). Nella geografia della raccolta, emerge a sorpresa la Campania che, tra le regioni del Mezzogiorno, registra la crescita piu' rilevante con il 29,3%. Buona la performance della Sardegna che raggiunge il 42,5%. Mentre al Nord la differenziata si configura come una solida realta' (48%), con il Trentino Alto Adige (57,8%) e il Veneto (57,5%) che fanno la differenza.
Tra le grandi citta', per la prima volta, Roma e Genova oltrepassano la soglia del 20%; buono anche il risultato raggiunto da Napoli (18,3%), quasi il 10% in piu' rispetto al 2008. Tra le citta' con piu' di 150 mila abitanti, e' ancora Reggio Emilia, con il 49,9%, che fa registrare la piu' elevata percentuale di raccolta differenziata. Maglia nera a quattro comuni del Mezzogiorno: Catania, Palermo, Taranto e Messina che si attestano a valori percentuali di raccolta differenziata al di sotto del 10%.
Ecco la fotografia della gestione dei rifiuti in Italia: - INCENERIMENTO: e' rimasto invariato a 49 unita' il numero di impianti di incenerimento operativi sul territorio nazionale, ma e' cresciuto, nel 2009, dell'11% il quantitativo di rifiuti urbani avviati ad incenerimento (4,6 milioni di tonnellate); - COMPOSTAGGIO: il compostaggio mostra incrementi, non solo rispetto al totale dei rifiuti trattati (+ 9,7% rispetto all'anno 2008), ma soprattutto riguardo alla quantita' di frazione organica da raccolta differenziata che cresce di oltre 10 punti percentuali (2,9 milioni di tonnellate). Nel 2009 prodotto compost per 1,34 milioni di tonnellate (+6,8%); - DISCARICHE: qui note dolenti. L'Italia, al 40,6%, e' ancora oltre la media europea del 38%, nonostante i consistenti miglioramenti della Sardegna e dell'Abruzzo.
La discarica si conferma la forma piu' diffusa di smaltimento dei rifiuti urbani, nonostante sia l'opzione meno adeguata dal punto di vista ambientale. Nel 2009 sono state inviate in discarica 15,4 milioni di tonnellate di rifiuti, pari al 40,6% di quelli complessivamente gestiti. Si nota, tuttavia una riduzione rispetto al 2008 (-650 mila tonnellate, pari al 4%).
Il Lazio, con oltre 2,6 milioni di tonnellate di rifiuti, e' la regione che smaltisce in discarica la maggiore quantita' (80% dei rifiuti prodotti). La sola provincia di Roma smaltisce in discarica oltre 2 milioni di tonnellate di rifiuti, di cui circa 1,5 milioni solo nel Comune di Roma. Non trascurabili infine le cosiddette ''ecoballe'' stoccate in Campania: 6,6 milioni di tonnellate alla fine del 2009.
Buona Giornata
Roberto

Specie in pericolo


Tonno rosso a rischio collasso, ma non solo. Cinque delle otto specie esistenti di tonno sono infatti nella Lista rossa dell'Unione mondiale per la conservazione della natura (Iucn) e risultano minacciate o quasi minacciate. A lanciare l'appello per una 'urgente' necessita' di conservazione per questo animale e' proprio l'Iucn, che ha valutato la salute di 61 specie di pesci, dai tonni agli sgombri, fino a pesci spada.
''Questa e' la prima volta - afferma Bruce Collette, scienziato del Noaa e dell'Iucn - che scienziati della pesca, ittiologi e ambientalisti hanno prodotto insieme una valutazione sulle minacce che sta affrontando un gruppo importante di pesci commerciali''. A destare particolari preoccupazione e' ancora il tonno rosso.
''Tutte e tre le specie di tonno rosso - aggiunge Kent Carpenter, docente della Old Dominion University - sono minacciate dal collasso a causa di un'eccessiva pressione della pesca. Il tonno rosso del Sud (thunnus maccoyii) ha gia' scarse speranze di recupero''. ''Se non ci saranno cambiamenti delle attuali pratiche di pesca - avverte Carpenter - gli stock di tonno rosso sono a rischio collasso, visto che mostrano scarsi segnali di ricostituzione della popolazione, dopo una riduzione significativa negli anni '70''.
Il futuro delle specie della famiglia degli scombridi e del pescespada rimane nelle mani dell'organizzazione regionale per la gestione della pesca (RFMO) e dei paesi interessati dalle attivita' di pesca. ''Chiudere temporaneamente la pesca del tonno - aggiunge Jean-Christophe Vie' dell'Iucn - potrebbe essere solo una parte del programma di recupero necessario. Per prevenire la pesca fuorilegge, devono essere previsti forti deterrenti. Questo nuovo studio mostra che c'e' bisogno urgente di una gestione efficace''.
Buona giornata
Roberto

08 luglio 2011

Amore per il mare


In coppia o in compagnia, a vela o a motore, in mare o sul fiume: l'importante è mollare gli ormeggi e prendere il largo. La vacanza in barca conquista numeri crescenti di persone, anche per un'esperienza breve, ma tutta da gustare, per osservare da vicino la natura e magari imparare i rudimenti dell'arte marinaresca.
Le mete più gettonate sono la Grecia e l'Istria, ma anche la Sicilia, la Sardegna, la Corsica e la Croazia. Ma si fa rotta anche verso il Dodecaneso e per la Spagna, Ibiza e Formentera.
In cima alle preferenze di chi viaggia per mare resta sempre lo yacht, ma chi anela alla libertà e al contatto con il mare a 360° preferisce il caicco, un piccolo gioiello di legno e confort, "inventato" dalla perizia dei maestri d'ascia turchi, che offre ampi spazi sia sopra che sotto coperta, comode cabine con servizi privati ed è adatto anche a chi teme il mal di mare.
Nel Mediterraneo gli itinerari classici per vacanze di questo genere sono una trentina, con prezzi settimanali che variano dai 400 ai 550 euro per un catamarano con sei cabine. Tra le destinazioni estere, invece, sono molto richieste la Malesia, alla scoperta di isole e arcipelaghi come Langkawi o nei parchi marini come Pulau Payar, dove praticare diving e snorkeling.
"Le vacanze in barca a vela - spiega Luca Magrin, responsabile di Jonas Circolo Viaggi, società specializzata di Vicenza - da turismo d'e'lite si sono trasformate in opportunita' di relax per tutti. E non occorre spendere grandi cifre". Le soluzioni sono di tutti i tuipi, da quelle più comode e "easy" ad altre decisamente sportive. Quanto alla tipologia dei navigatori d'estate, "l'80 per cento dei clienti è costituito da italiani, la restante parte soprattutto tedeschi e scandinavi".
In barca si può andare da soli o in coppia, ma ci sono soluzioni per famiglie o per equipaggi allargati. "Il 60% di chi viaggia con noi lo fa da single. A bordo -continua Magrin- ci solo al massimo 10 persone e questo vuol dire opportunità di relazioni: in mare ti conosci in maniera profonda e ogni tanto ci scrivono persone che grazie a queste vacanze in barca hanno deciso di stare insieme. Qualcuno ci manda anche qualche foto dei bambini nati da queste storie d'amore". Ci sono poi persone che scelgono di fare una vacanza per un interesse ecologico: durante la crociera si impara ad esempio come lavarsi senza consumare tanta acqua. si scelgono posti in cui osservare la natura arrivando per mare, in compagnia del vento.
Una vacanza in barca a vela non è paragonabile ad una vacanza in nave da crociera: occorre spirito di collaborazione tra l'equipaggio e i partecipanti e rispetto per il mare. E' possibile pescare, fare escursioni con il tender per esplorare qualche caletta oppure scendere a terra per visitare i luoghi che si incontrano durante la navigazione. Si dorme alla fonda in baie protette o nei porti, mentre per la cena si può sempre decidere se cenare in barca oppure in una delle tipiche trattorie dei porticcioli che si toccano. Chi vuole può partecipare alla conduzione della barca, ma ci si può anche rilassare al sole o leggere un libro.
Se poi si è alla ricerca di una vacanza diversa, la soluzione può essere una mini-crociera su fiumi e canali alla guida di una houseboat. In Italia si può scegliere tra Venezia, i parchi naturali fluviali del Sile e del Delta del Po. Padova e Treviso. La Riviera del Brenta, sulle cui sponde si affacciano alcune tra le più belle ville in stile palladiano, è uno degli itinerari più suggestivi. Rivolgendo invece la prua verso nord, il litorale veneto e friulano offrono bellezze naturali e località turistiche tra cui Jesolo, Caorle e Grado, alternando tranquille ore di navigazione a brevi escursioni a terra. Per una settimana si possono spendere dai 2000 ai 3500 euro per imbarcazione.
Buona Navigazione !!!
Roberto

Fonte: TGCOM

07 luglio 2011

Sapreste superare l'esame di terza media ?


Sono appena cominciati gli esami di terza media, mercoledì 15, con la prova scritta d'italiano, cui seguiranno, fino a sabato, gli altri scritti. Lunedì 20 sarà la volta della prova Invalsi, la più temuta dagli studenti, dopo il colloquio orale, secondo un sondaggio del sito Sudenti.it. Il test Invalsi (o "Prova Nazionale") è una prova scritta che ha lo scopo di valutare i livelli di apprendimento degli studenti al terzo anno della scuola secondaria di primo grado (scuola media). I contenuti dei test sono realizzati dall'Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell'Istruzione (Invalsi). Introdotto con la legge n. 276 del 2007, il test è suddiviso in due parti: una prova di matematica ed una d'italiano.
Ecco come funziona la prova Invalsi. La prova d'italiano, costituita da 25 quesiti, è suddivisa in due parti: nella prima, che riguarda la comprensione del testo, gli studenti devono leggere due brani e poi rispondere a 15 domande, finalizzate a verificare se si riesce a comprendere e ricordare le informazioni ottenute dal brano appena letto, compreso il significato di particolari vocaboli. Nella seconda parte, gli studenti devono rispondere a 10 domande sulla grammatica italiana, col fine di verificare se sono in grado di fare una analisi grammaticale del testo, individuando i vari elementi di una frase (aggettivi, pronomi, verbi e così via).
La prova di matematica consiste invece in 25 quesiti sugli argomenti del programma scolastico. Lo scopo è di valutare se lo studente ha compreso i vari procedimenti di matematica, algebra e geometria studiati e se è in grado di utilizzarli senza problemi. Per rispondere ai test d'italiano, ci sono a disposizione 75 minuti (15 in più rispetto all'anno scorso). Poi c'è una pausa di 15 minuti e, di seguito altri 75 minuti per il test di matematica.
Tu saresti in gradi di superare questi test? Puoi provarlo direttamente, grazie ai test messi a disposizione sul web, basate sulle prove degli anni precedenti.
Provate..io no ahahaha buona giornata.
Roberto

06 luglio 2011

Ancora vacanze strane


Per chi ama vacanze col brivido arriva un'offerta dalla Lettonia: un hotel realizzato in un'ex prigione del KGB, utilizzata per gli interrogatori. Per cifre che vanno dai 10 ai 15 dollari a notte il penitenziario Karostas Cietums, a Liepaja, offre vere celle con giacigli dietro le sbarre. I turisti stanno già facendo la coda per farsi rinchiudere.
Buone vacanze...oppure no ?
Roberto

I 10 peggiori al mondo


Il quadro mondiale, dal punto di vista della libertà, è parecchio desolante. E’ quanto emerge dal rapporto annuale di Freedom House, che ha stilato la classifica del peggio del peggio: (“Worst of the Worst”), i dieci paesi in cui nessuno vorrebbe mai passare una vacanza.
MYANMAR – E’ l’antica Birmania. Guidato da una feroce dittatura di matrice comunista che ha imposto il carcere e la tortura per i dissidenti e l’obbligo per ciascuna famiglia di destinare almeno un membro ai lavori forzati, è il Paese di Aung San Suu Kyi, eroina nazionale e premio Nobel per la Pace.
GUINEA EQUATORIALE – Ottenne l’indipendenza nel’68, quando fu eletto presidente Francisco Macìas Nguema, che nel 1972 si proclamò presidente a vita. Tra i dittatori più feroci della storia accusato, tra le altre cose di cannibalismo, fu spodestato, nel ’79, dal nipote, Teodoro Obiang Nguema Mbasogo, che accentrò su di sé ogni potere, arrivando a controllare anche l’esercito. La pena di morte è usata frequentemente come metodo punitivo per crimini comuni.
ERITREA – E’governata da Isaias Afewerki da 17 anni, a capo del Fronte Popolare per la Democrazia e la Giustizia, unico partito considerato legale, usato come strumento con cui controllare la popolazione con arresti, torture, carceri segrete.
LIBIA – Fa parte della lista da ben prima dell’intervento della Nato. Gheddafi l’ha governata dall’1 settembre del 1969, dopo il colpo di Stato che portò alla caduta di re Idris, il monarca filoccidentale. In Libia era possibile essere incarcerati o sottoposti a tortura per ogni violazione dei principi contenuti nel Libro verde, il manuale contenente la visione socio-economica di Gheddafi.
COREA DEL NORD - Il Paese è sottoposto ad una spietata dittatura che si configura come una sorta di monarchia comunista. Kim Jong-il, chiamato “Il Leader caro” è succeduto al padre Kim Il Sung. Si calcola che tra le 150 e le 200mila persone siano incarcerate in veri e propri lager. Migliaia di cittadini sono stati sottoposti a torture, esperimenti medici, lavori e aborti forzati.
Buone vacanze
Roberto

04 luglio 2011

Vacanze...vietato sbagliare.


C'è cosa c'è di più triste di una vacanza che ci delude e ci lascia con l'amaro in bocca? Aspettiamo per mesi questo periodo di ossigeno e di libertà, lo pianifichiamo con cura e investiamo nelle ferie anche una certa somma di denaro: non c'è niente di peggio che scoprire di aver fatto la scelta sbagliata. Oltre al senso di frustrazione e allo stress che genera, una vacanza così può addirittura farci ingrassare.
A mettere in guardia gli italiani dai danni legati alle ferie è Paola Vinciguerra, psicologa, psicoterapeuta e presidente dell'Eurodap (Associazione Europea Disturbi da Attacchi di Panico). "La vacanza è un momento importantissimo da scegliere con cura - afferma l'esperta - Da momento di relax rigenerante, necessario per risolvere stress e stanchezza, se viene impostato in modo sbagliato può trasformarsi in una situazione di nervosismo e tensione".
Una delle conseguenze più comuni di questo genere di stress e di frustrazione è la ricerca di compensazione del cibo. Eppure, in questo modo non facciamo che aggiungere altro disagio e stress: mangiare in modo eccessivo fa ingrassare e questo aggiunge altri motivi di insoddisfazione e di depressione. Aggiunge la Vinciguerra: "Anche la crisi economica ci può mettere nella condizione di sbagliare nella scelta del tipo di vacanza", I molti casi si è costretti a scegliere la vacanza in base al costo e non invece secondo i propri desideri.
Questo aspetto, in effetti, emerge da un sondaggio diffuso online attraverso al sito dell'Eurodap (www.eurodap.it) al quale hanno preso parte 600 persone tra i 18 e i 65 anni. Per il 60% degli intervistati la crisi economica è destinata a pesare in modo considerevole sulle prossime vacanze; il 70% ha dichiarato che sceglierà la vacanza facendo attenzione al costo e non ai propri desideri e alle necessità.
Come scegliere allora la vacanza "giusta", che ci lascerà soddisfatti e riposati? Spiega l'esperta: "Non bisogna dimenticare che le ferie sono importantissime per ricaricare le nostre energie. Nella scelta cerchiamo quindi di rispettare le necessità del nostro fisico e della nostra psiche, anche nei casi in cui siamo costretti a risparmiare. Ricordiamoci poi che la vacanza sbagliata può portare disagi nei rapporti familiari, con il partner, con i figli". Un senso di frustrazione "che potremmo tentare di risolvere anche con l'aumento di consumo di alcol per avere una sensazione di rilassamento, che però è solo momentanea Meglio staccare la spina dalle consuetudini: questo si può fare ovunque, anche rimanendo in città per chi non può permettersi di partire".
Per ottenere i massimi benefici dalle vacanze, conclude la psicoterapeuta, "questa deve prevedere tendenzialmente situazioni diverse da quelle che si vivono durante i periodi lavorativi. Importantissimo è che ci faccia cambiare i nostri ritmi, le nostre abitudini, permettiamoci ciò che normalmente non troviamo il tempo di fare. Solo così - conclude - potremmo ricaricare le nostre energie per poter affrontare il nuovo anno che cui aspetta".
Buona Giornata e Buona Vacanze !
Roberto