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09 novembre 2012
Auguri Diabolik !
MILANO - Diabolik compie 50 anni. E per festeggiare l'anniversario d'oro del fumetto del brivido al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia di Milano è in mostra la sua storia. Il titolo? «Cinquant’anni vissuti diabolikamente», dal 10 al 21 novembre al padiglione Olona. Una sorta di «diaboliko museo» itinerante, che ha già toccato numerose tappe italiane con grande partecipazione di pubblico e che arriva – in versione aggiornata e arricchita – nella città che ha dato i natali alla casa editrice Astorina e che ancora oggi ne ospita la redazione.
LA LOCATION - Nemmeno la scelta della location è casuale: la tecnologia e l’innovazione, unite alla creatività, sono da sempre presenti negli albi del Re del Terrore: l’ideazione di colpi apparentemente impossibili, la costruzione di marchingegni e apparecchiature futuristiche, le fughe rocambolesche per sfuggire agli agguati dell’implacabile Ispettore Ginko, caratterizzano da sempre le avventure di Diabolik. La mostra si articola attraverso 22 teche – divise per temi – contenenti scritti, tavole, oggetti e diabolike memorabilia che permettono di approfondire i molteplici aspetti del mondo di Diabolik.
I CIMELI - Per la prima volta sono esposti al pubblico numerosi cimeli di grande interesse per gli appassionati del fumetto e i semplici curiosi: le tavole originali dei primi numeri, una copia dell’introvabile e preziosissimo numero 1 del 1962, rari gadget d’epoca, pagine di sceneggiatura uscite dalla macchina per scrivere di Angela Giussani. Particolare attenzione è stata posta all’evoluzione del personaggio nei decenni: Diabolik è stato ed è testimone del suo tempo, e l’impegno nelle campagne sociali a favore del divorzio, contro la pena di morte o l’abbandono degli animali, documentate in una sezione della mostra, ne sono un esempio. Alcuni monitor mostrano ai visitatori filmati d’epoca, gallerie d’immagini, il trailer del film “Diabolik” del 1968 girato da Mario Bava… e sono solo esempi della ricca documentazione proposta. Sono inoltre disponibili tre totem interattivi per permettere al pubblico di “sfogliare” elettronicamente il primo numero di Diabolik e di interrogare la banca dati della redazione alla ricerca di curiosità, di episodi o nomi apparsi nei quasi 800 albi pubblicati fi no ad oggi. Infi ne un maxi schermo proietta il documentario “Le Sorelle Diabolike”, prodotto da Michele Bongiorno e dedicato all’appassionante vita di Angela e Luciana Giussani. Particolare attenzione è poi dedicata alla Jaguar E-type coupé del ’61, da sempre compagna d’avventure di Diabolik. Oltre all’auto vera, impeccabilmente restaurata per l’occasione, una serie di bacheche ospita modelli in scala della stessa realizzati da Franco Nodo e modifi cati per mostrare tridimensionalmente alcuni dei più spettacolari trucchi messi in opera dal Re del Terrore durante i suoi cinquant’anni di ininterrotte fughe. Per tutto il periodo della mostra, all’interno del bookshop del Museo sarà presente uno spazio dedicato a gadget e volumi realativi al Re del Terrore. In occasione della tappa milanese di “Cinquant’anni vissuti diabolikamente” verrà presentato, in anteprima assoluta, il trailer della serie televisiva in 13 episodi dedicata a Diabolik, prodotta da Sky Cinema, attualmente in lavorazione.
LA NASCITA DI UN MITO - Il 1° novembre del 1962 appare nelle edicole italiane il primo numero di Diabolik. Il titolo, “Il Re del Terrore”, non lascia dubbi sulla natura dell’albo. La fi rma è invece volutamente meno esplicita: “di A. e L. Giussani” ossia di Angela e Luciana Giussani, ma c’è il timore che il pubblico non sia pronto ad accogliere l’idea che dietro a un fumetto dai contenuti così duri ci siano due autrici, due colte ed eleganti signore della buona borghesia milanese. Perché Diabolik nasce a Milano negli anni del boom, boom che si misura anche dal fl usso incessante di pendolari che, scesi dai treni delle Ferrovie Nord, transitano ogni mattina da Piazzale Cadorna. Tale andirivieni non passa inosservato dalle fi nestre della casa editrice Astorina, appena fondata dalle due sorelle, che sul piazzale si affaccia. Ed è proprio per alleviare la noia del viaggio di quei pendolari che Angela e Luciana pensano di ideare un fumetto che, a differenza di tutti gli altri presenti in edicola, fosse rivolto a un pubblico adulto, che parlasse di delitti e che, per la prima volta nella storia del nostro fumetto popolare, avesse un cattivo vincente per protagonista. Anche l’innovativo formato tascabile, a due vignette per pagina, è adatto a essere facilmente letto anche in un vagone affollato e la durata di lettura di una storia è pensata pari al tempo medio di percorrenza dei pendolari: una quarantina di minuti. Nasce così quel Diabolik che, ancora oggi, si presenta ogni mese in edicola con una storia inedita (e due ristampe per gli appassionati) ed è tra i più letti e venduti fumetti italiani.
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