Speaker Radiofonico di Pesaro, da qualche anno "Brianzolo di adozione" lo potete ascoltare su: Radio Sabbia (Riccione), Multiradio Tolentino (Mc) e sulla web Radio Stereopesaro.it.Mi potete contattare alla Mail:roberto@bagazzoli.it
30 settembre 2010
Per amor proprio...o per forza
Che dire dopo tanto predicare che la persona a cui dobbiamo voler bene per primo siamo noi, e visto che poi noi facciamo come si dice a Roma:"i sordi del compare", tirando avanti ecco una bella novità che dovrebbe darci una mano a tutelare la nostra salute: Il grande nemico della salute pubblica mondiale è il grasso. Una persona gravemente obesa, spiega l'Organizzazione Mondiale di Sanità, perde in media 8-10 anni di vita, ossia quanto un fumatore, e il rischio di morte prematura aumenta del 30% ogni 15 kg di peso in eccesso. Per smaltire cuscinetti e sovrappeso, occorre mangiare di meno e fare una vita più attiva, in modo da bruciare il più possibile le calorie ingurgitate. Ma se è difficile convertire un'intera popolazione a palestra e attrezzi, forse qualcosa si può fare modificando la sua routine quotidiana a favore di un maggiore dispendio energetico. Ad esempio, sono allo studio arredi che ai attivano solo dietro particolari sollecitazioni, come una televisione che si accende solo se si pedala su una cyclette collegata all'elettrodomestico, o particolari sale cinematografiche "walk-and-watch", con tanto di tapis roulant.
E' l'idea di James Levine della Mayo Clinic di Rochester (Usa), che al meeting dell'Easd (European Association for Study of Diabetes) spiega che il nostro dispendio energetico legato alle normali attività quotidiane può essere aumentato "ad arte", con l'aiuto della tecnologia. "Ogni persona ha un diverso dispendio energetico, basato sulle attività di tutti i giorni. Si possono bruciare 2mila calorie al giorno in più, semplicemente compiendo azioni di routine che comportano un'attività fisica maggiore", spiega l'esperto. Secondo Levine, è proprio questo tipo di dispendio energetico a segnare la differenza tra magri e cicciottelli. E in questo la tecnologia può fare la sua parte.
Palla al piede e pedalare...Buona Giornata
Rob
29 settembre 2010
Il giardino dei Giusti
Un luogo dove ricordare le persone che hanno lasciato un "segno" tangibile del loro passaggio su questo pianeta autori di gesti Importanti a volte eroici a costo della propria vita. Dal 2003 a Milano (nella grande area verde di "Monte Stella"), a Yerevan (in Armenia) e a Sarayevo e l 2003, esistono i "Giardini dei Giusti" di tutto il mondo. Spazi verdi in cui ogni anno vengono piantati alberi per onorare figure esemplari di uomini e donne che hanno saputo opporre resistenza, in varie epochie storiche, ai totalitarismi e ai crimini contro l’umanità. Oggi il progetto si estende online con il sito WE FOR.
Il progetto WE FOR, con il sito creato da Alphabeti in un formato web tecnologicamente avanzato, è stato realizzato dal Comitato Foresta dei Giusti con il sostegno dell’Unione Europea. Lo scopo è la nascita, dopo quelli reali, di sempre più "Giardini virtuali" delle capitali europee pronti ad ospitare i "Giusti" che si sono distinti nella storia europea del Novecento. Saranno riproduzioni di quelli esistenti a Milano, Yerevan e – in progetto – a Sarajevo; ma anche giardini "immaginari" collocati, per ora, a Varsavia, Salonicco e Sofia.
Un luogo davvero speciale.
Buona Giornata Rob
28 settembre 2010
Buoni come il pane !!
Il pane alimento adorabile ed adorato, più ci andiamo vicini e più ce lo allontanano, come si puo' rinunciare al pane ? Ecco una buona scusa per non farlo, potendo. Poche settimane di ufficio e sale subito lo stress. Se vi sentite già assaliti dalla preoccupazione di non farcela ad arrivare al prossimo periodo di vacanza, il rimedio per ritrovare il buon umore potrebbe essere facile… come il pane. Impastare, lavorare ingredienti soffici e corposi come farina, acqua e lievito può essere un potente metodo antistress che richiama alcune tecniche di manipolazione utilizzate nei massaggi. Se poi ci si diverte a lavorare l'impasto in compagnia del partner o di tutta la famiglia, il buon umore e la complicità sono ancora maggiori. E fare il pane in casa è molto più facile di quanto non si pensi. Il suggerimento arriva dagli esperti del Mauri Lab che, attraverso il sito www.wellnesscucina.com, propongono questa nuova strategia per ritrovare e rinnovare il benessere di corpo e spirito dopo il lavoro: Fare il pane diventa così un modo originale e "gustoso" per concedersi uno spazio di relax e arrivare, tra l'altro, a un risultato pratico di notevole soddisfazione.
Date un'occhiata, io ci provo.
Buona giornata
Rob
27 settembre 2010
Timidi forza e coraggio !!!
Ma quanto è bello poter essere se stessi almeno in alcune situazioni in una società che ci richiede sempre performance e soprattutto di mostrarci diversi da come si è nella realtà. Apprezzare il prossimo per pregi e difetti, perchè umano. Fatto stà che la notizia el giorno è questa: L'ormone dell'amore, l'ossitocina, si appresta a dare una mano a chi è timido. Un rimedio insolito, ma che si annuncia efficace. L'aiuto per chi è facilmente vittima di rossori, indecisioni e improvvisi tremori è sotto forma di spray nasale, un "pronto soccorso" che potrebbe trasformarsi nel migliore amico di un gran numero di persone. A dare nuove speranze a chi ha difficoltà a buttarsi nella mischia, sono gli studiosi del Seaver Autism Center for Research and Treatment di Israele e della Columbia University, che in uno studio, pubblicato sulle pagine della rivista "Psychological Science" mostrano come anche gli schivi Charlie Brown, spray nasale alla mano, possono trasformarsi in soggetti intrepidi. Il merito è dell'ossitocina, l'ormone responsabile della capacità di empatia, di comprensione dello stato d'animo altrui e soprattutto di un migliore rapporto con se stessi e con gli altri.
Chissà se un giorno guardandoci allo specchio sapremo riconoscerci ?
Buona Giornata
Rob
24 settembre 2010
Rimedi contro la "malinconia" da cambio di stagione...
Il cibo croce e delizia, il cibo come rimedio alla depressione che ci viene al cambio di stagione di cui peraltro soffre il 25% degli Italiani.
L'estate è finita per davvero: il 23 settembre l'equinozio d'autunno segna l'arrivo della nuova stagione: per la precisione il via quest'anno è per le 5.09 ora italiana. Con al diminuzione delle ore di luce anche il nostro cervello entra per così dire "in letargo", come accade a piante e animali. Eppure, per non farsi contagiare dalla svogliatezza e dalla malinconia del cambio di stagione ci sono tanti rimedi di pronto impiego, alcuni dei quali anche piuttosto "gustosi". Il 23 settembre, dunque, è il giorno dell'equinozio. La parola deriva dal latino e indica la data dell'anno in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata. Si tratta di un fenomeno che si verifica due volte l'anno: in marzo, quando comincia la primavera, e a settembre, all'arrivo dell'autunno. Agli equinozi, il sole sorge esattamente a est e tramonta all'esatto ovest. In questo momento la lunghezza del giorno è precisamente di 12 ore. Il cambio di stagione è un momento delicato, in cui il nostro cervello si concede una sorta di "letargo". Non è nulla di grave, anzi si tratta per lo più di uno stato definito come "disturbo affettivo stagionale". Assomiglia a una lieve depressione che curiosamente spinge soprattutto le donne a cercare rifugio nel cibo, in particolare nei carboidrati'.
Andateci piano mi raccomando...perchè poi bisogna andare di cyclette.
Buona Giornata
Rob
L'estate è finita per davvero: il 23 settembre l'equinozio d'autunno segna l'arrivo della nuova stagione: per la precisione il via quest'anno è per le 5.09 ora italiana. Con al diminuzione delle ore di luce anche il nostro cervello entra per così dire "in letargo", come accade a piante e animali. Eppure, per non farsi contagiare dalla svogliatezza e dalla malinconia del cambio di stagione ci sono tanti rimedi di pronto impiego, alcuni dei quali anche piuttosto "gustosi". Il 23 settembre, dunque, è il giorno dell'equinozio. La parola deriva dal latino e indica la data dell'anno in cui il giorno e la notte hanno la stessa durata. Si tratta di un fenomeno che si verifica due volte l'anno: in marzo, quando comincia la primavera, e a settembre, all'arrivo dell'autunno. Agli equinozi, il sole sorge esattamente a est e tramonta all'esatto ovest. In questo momento la lunghezza del giorno è precisamente di 12 ore. Il cambio di stagione è un momento delicato, in cui il nostro cervello si concede una sorta di "letargo". Non è nulla di grave, anzi si tratta per lo più di uno stato definito come "disturbo affettivo stagionale". Assomiglia a una lieve depressione che curiosamente spinge soprattutto le donne a cercare rifugio nel cibo, in particolare nei carboidrati'.
Andateci piano mi raccomando...perchè poi bisogna andare di cyclette.
Buona Giornata
Rob
23 settembre 2010
Voglia di vacanze.
Appena finite quelle estive, appena stivate in una cartella del pc le foto eccoci di nuovo alle prese con un desiderio irrefrenabile di ripartire, ma prima bisogna mettere qualche soldo da parte e poi farsi un giro in internet cosa diventata oramai di uso comune. Un utente diventato agente di viaggio di se stesso, che acquista su internet non guardando solo al prezzo, ma a tutte le informazioni per organizzare la vacanza ancora prima di partire - dal viaggio ai ristoranti, fino ai musei – e, una volta a casa, usa la rete per condividere la sua vacanza pubblicando foto e recensioni. È il vacanziere online, che sfrutta tutte le potenzialità del web e dell'e-commerce per prepararsi alla partenza.
In Italia sono sempre di più le persone che comprano le vacanze online. Stando alla ricerca "Consumer Behaviour Report 2010: web, viaggi e vacanze", realizzata dal Consorzio italiano del Commercio Elettronico (Netcomm) e dall'azienda italiana di direct marketing digitale ContactLab, 5 milioni di italiani acquistano sul web biglietti d'aereo, alberghi e visite guidate spingendo il fatturato del turismo online, che quest'anno crescerà del 19% rispetto al 2009.
Dei 24 mila italiani che hanno partecipato all'indagine, l'83% ha dichiarato di aver gia' fatto acquisti su internet e, di questi, il 92% e' partito per le vacanze almeno una volta nel 2010, organizzandole nell'88% dei casi grazie alla rete. Se il 42% paga direttamente via web, il 18% prenota soltanto, mentre il 28% si e' limitato a cercare informazioni. Il restante 12% e' composto dai vacanzieri 'no-web', che preferiscono affidarsi alle agenzie di viaggio o ai consigli di amici e familiari.
Quando si tratta di organizzare un viaggio, gli italiani si rivolgono al web soprattutto per comprare il biglietto aereo (84%) e l'albergo (71%), seguiti dall'autonoleggio (28%), il villaggio turistico (20%), il biglietto della nave (19%) e quelli per musei, concerti e visite guidate (18%). La metà prenota con almeno due mesi d'anticipo, uno su quattro la fa un mese prima e il restante 25% aspetta gli ultimi 15 giorni. Tra le informazioni piu' cercate in rete primeggia la destinazione del viaggio (54%), seguita da notizie sui trasporti (52%) e dai luoghi dove dormire, mangiare e divertirsi (41%). L'offerta conveniente è il punto di partenza solo per il 24%.
Buona Ricerca e buon Viaggio !
Rob
Ecco il link per tutti i dati: http://www.contactlab.com/reportvacanze
22 settembre 2010
Tecnologia che Sbalordisce...
La tecnologia ha invaso la nostra vita, la quotidianità, dal lavoro alla vita privata, ha messo un muro tra noi e gli altri con i "social Network, piazze virtuali senza vedersi in faccia. Finalmente una notizia curiosa che riesce a farmi vedere anche un lato positivo: Prima mostra di foto d'arte realizzate con il telefonino in Spagna da questa settimana a Madrid in occasione di Eyephoneography. La mostra presenta opere realizzate con lo stesso obiettivo, quello di uno smartphone Apple, da quattro fotografi internazionali, l'italiano Marco La Civita, la canadese Isabelle Gagne', alias 'Miss Pixels', lo spagnolo Sion Fullana e l'americano Greng Schmigel. Gli organizzatori promettono che 'il meglio della fotografia mobile deve ancora arrivare'.
A fine ottobre con il mio compagno farò un giro a Madrid e la voglio proprio vedere.
Buona Giornata !
Roberto
21 settembre 2010
Ce la faremo ?
Cambierà, ci sarà un'inversione di tendenza ? Una risposta al momento sembra essere no. Entro il 2020 il nostro Paese conta di coprire con le fonti energetiche rinnovabili il 17% dei consumi energetici nazionali, in linea con le indicazioni europee, ma nonostante gli sforzi degli stati membri per utilizzare energia da fonti rinnovabili, i cambiamenti climatici continuano imperterriti". Lo ha detto il presidente della Società Meteorologica Italiana Luca Mercalli.
Presentando la fiera Climaenergy di Bolzano, Mercalli ha detto che da quanto emerge dalle statistiche, l'estate del 2010 si posiziona in Italia al 14/o posto come estate più calda dal 1800: "Il ghiacciaio Ciardoney nel parco piemontese del Gran Paradiso - ha aggiunto - ha perso quest'anno un metro di spessore. Un dato meno grave rispetto agli anni più caldi che abbiamo avuto recentemente (nel 2003, per esempio, lo spessore si era ridotto di 3 metri), ma comunque un dato sempre preoccupante". La fiera specializzata Klimaenergy di Bolzano si terrà dal 23 al 25 settembre. Vi si daranno apuntamento responsabili per lo sviluppo economico, ricercatori, amministrazioni pubbliche e aziende che operano nel settore delle rinnovabili per esaminare gli ultimi sviluppi delle tecniche di risparmio energetico.
E' proprio il caso di dire...io speriamo che me la cavo.
Buona Giornata
Rob
20 settembre 2010
Nuove Idee
Novità e nuove tendenze anche sul fronte dei Regali. Una volta si poteva fare solo con i fiori, scelti dal fioraio sotto casa e consegnati a distanza praticamente ovunque. Ora è diventata un'abitudine consolidata, grazie a voucher e "buoni dono" con cui si regala di tutto, dal trattamento benessere all'intervento di chirurgia estetica. L'ultima invenzione riguarda il buon cibo, coltivato dagli stessi agricoltori e trasformato da sapienti chef. E' il "Food Transfer", presentato da Cia-Confederazione italiana agricoltori, che prevede l'alleanza con 80 ristoranti per far partire dal 2011 questa nuova forma di cadeau succulento. Da far recapitare a casa magari con tanto di chef, pronto a confezionare a domicilio le bontà che si vogliono omaggiare.
La Cia spiega che regalare un pasto a distanza si appresta a diventare una vera tendenza. Si comincerà con i ristoranti che già garantiscono cibo genuino e di qualità approvvigionando dai produttori grazie all'iniziativa "orti di prossimità" da cui i cuochi si approvvigionano di materie prima di assoluta freschezza, ma l'obiettivo è quello di arrivare ad una rete europea di circa 9.000 esercizi. Il segmento di mercato del "pasto trasferibile" è ancora inesplorato, ma potrebbe creare un giro di affari per 150 milioni di euro all'anno, solo nel nostro Paese.
Il servizio funzionerà così: nei ristoranti che aderiscono all'iniziativa il cliente riceve una "Guida al Transfer food": utilizzando un piccolo notebook il cliente trova una dettagliata lista dei vari ristoranti e dei menu proposti. A quel punto basta scegliere il ristorante e addirittura stabilire il menu che vuol donare. Tutto questo si potrà anche fare su portale dedicato. Chi riceve il dono si vedrà recapitare un voucher originale, ma anche un sms o un'e-mail.
Vi serviva un'idea ?
Buonagiornata
Rob
Il romanticismo stà scomparendo.
Sarà perchè le esperiene la voglia te la fanno passare, sarà perchè a volte la vita ti indurisce, fatto stà che i romantici sono sempre di meno.
L'amore una volta era una cosa seria, tanto che molto erano pronti persino a morire per questo nobile ideale, come dimostra il proverbiale esempio di Romeo e Giulietta. Ebbene, oggi Shakespeare avrebbe la vita dura: trovare un romantico duro e puro è un'impresa al di sopra delle possibilità di chiunque. Lo dimostra un sondaggio che arriva da Facebook, piazza virtuale e specchio della società del nostro decennio: il romanticismo è in pratica estinto tra gli uomini (resiste nell'1% appena dei casi) e si va esaurendo anche tra le donne (10%).
Il sondaggio è stato lanciato dall'Aispa, l'Associazione italiana di sessuologia e psicologia applicata, e condotto all'interno di una community selezionata, ritenuta rappresentativa e in grado di fotografare tendenze valide in tutto il Paese. Su Facebook sono state postate ripetutamente due domande: "Troppo sesso rovina il cuore? Troppo cuore rovina il sesso?". Quindi sono state valutate le opinioni dei primi 100 uomini e delle prime 100 donne, di età compresa fra i 20 e i 45 anni, che hanno risposto ai sessuologi Aispa.
Io ancora un po' ci credo e voi ?
Buonagiornata Rob
17 settembre 2010
E con i tedeschi come la mettiamo ?
C'è chi le dà un nome, chi la cura in modo maniacale e chi la scambia per una casa e nel portabagagli lascia di tutto. Ma questa notizia che riguarda i tedeschi è fantastica!
Almeno il 59% degli automobilisti tedeschi parla alla propria autovettura, come se fosse un bambino o il cagnolino preferito. Secondo quanto emerge da un sondaggio realizzato dall'Istituto Innofact, per il sito AutoScout24, sono soprattutto le donne (69%) che amano 'chiacchierare' con l'auto, ma anche gli uomini non sono da meno (49%). E non sempre sono parole d'amore: il 37% impreca contro la propria auto, mentre il 25% -soprattutto le donne- parla al mezzo per coccolarlo.
Sempre tutti precisini mi "sbracano così stì tedeschi !!!
Buona Giornata
Rob
Mappa della luna aggironate il Tom Tom !!!
E' una notizia curiosa su cui mi piace un po' giocare con i "tecnomaniaci", ma è vera.
ROMA - E' stata realizzata la prima mappa dei grandi crateri che tempestano la faccia della Luna. Il lavoro, pubblicato su Science, si è rivelato un 'racconto parlante' della storia dei massicci bombardamenti da parte di 'proiettili cosmici' che hanno colpito la Luna e gli altri corpi del giovanissimo Sistema Solare quattro miliardi di anni fa. Messa a punto da un gruppo di ricerca americano coordinato dalla Brown University, la mappa, secondo gli autori, potrebbe anche svelare i segreti della storia della giovane Terra.Grazie alle informazioni fornite dalla sonda della Nasa Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro), sono stati catalogati e datati 5.185 crateri con un diametro uguale o superiore a 20 chilometri, che hanno dimostrato come le regioni più antiche della Luna siano due: una posta nell'emisfero meridionale del satellite, l'altra nella parte centro settentrionale. E sono proprio i crateri che punteggiano la superficie di queste aree che stanno raccontando la storia del bombardamento cosmico avvenuto agli inizi della storia del sistema solare, a poche centinaia di milioni di anni dalla sua nascita, risalente a circa 4,6 miliardi di anni fa.
Mi raccomando aggiornate il tom tom così non vi perdete piu' se capitate da quelle parti.
Buona Giornata
Rob
16 settembre 2010
Pausa pranzo che bel dilemma !
Pausa pranzo aiutoooo che dilemma specie se il lavoro ci costringe a stare fuori casa. Scrivania, computer e infinite mail da leggere: la vita quotidiana ha ripreso ad incalzarci. L’alimentazione e il fisico sono i primi a risentire di questa netta sterzata alle abitudini vacanziere, soprattutto se la pausa pranzo si limita a un pasto improvvisato portato da casa o a un panino ipercalorico, preparato al volo prima di uscire la mattina. Eppure qualcosa si può fare, per evitare di "sballare" il nostro organismo e mantenere i benefici delle vacanze, conservando nello stesso tempo le energie indispensabili per affrontare una intensa giornata di lavoro. Secondo gli esperti del Mauri Lab, l’Osservatorio Internazionale del sito www.wellnesscucina.com, la soluzione viene dalla scelta di cibi "giusti" anche per la cosiddetta ”schiscia”, ossia la colazione da portare da casa e da consumare al lavoro, per aiutare il fisico a sopportare le otto ore filate davanti al computer e, perché no, anche tollerare il nervosismo dei colleghi. Ecco allora qualche suggerimento pratico.
Buona Giornata
Rob
Rimpianti ?
Partendo dalla tesi che personalmente è "meglio un rimorso che un rimpianto", "meglio fare et pentirsi che non fare ...e pentirsi"...c'è una singolare tesi su questo decennio. Lo dimostra dati alla mano, l'economista Charles Kenny, in un saggio pubblicato su Foreign Policy. Per Kenny, l'umanità, nel suo complesso, non è mai stata così bene. "È il miglior decennio nella storia dell'uomo", si sbilancia Kenny. "Se aveste potuto scegliere gli anni in cui vivere, i primi dieci del XXI secolo sarebbero stati quelli giusti, perché l'umanità non è mai stata così prospera, pacifica e sicura. Il problema, semmai, è che questa "età dell'oro" dell'umanità probabilmente non si ripeterà più, a causa della fragilità del pianeta terra, spompato nelle risorse disponibili, in via di progressivo riscaldamento e con una biodiversità che si riduce sempre di più. Ciò nonostante, i progressi degli ultimi anni sono innegabili.
Sulla maggiore ricchezza non ci sono dubbi: 30 anni fa, la metà della popolazione viveva con meno di un dollaro al giorno, oggi solo un quarto. La fame è in calo: 40 anni fa, il 34 per cento dell'umanità veniva classificata come "malnutrita", oggi solo il 17 per cento, e le cose probabilmente miglioreranno, perché i raccolti di cereali, nei paesi in via di sviluppo, sono cresciuti ad un ritmo doppio, rispetto alla popolazione. Per quanto riguarda la salute, le notizie sono ottime. Nonostante le paure - spesso gonfiate ad arte dai media, come nel caso dell'influenza A – le pandemie sono in diminuzione. La quota di bambini vaccinati è arrivata ormai all'82 per cento. La mortalità infantile è scesa del 17 per cento negli ultimo 8 anni, nel frattempo, l'aspettativa di vita è cresciuta di 2 anni. In più, si spendono meno soldi per le armi e meno persone muoiono a causa delle guerre. Inoltre, siamo più istruiti, perché i quattro quindi dell'umanità sa leggere.
Anche di fronte alle catastrofi naturali, l'umanità sembra più preparata, perché sono diminuiti anche i morti per terremoti ed inondazioni. Siamo di fronte a quello che è stato definito come il "paradosso degli ambientalisti": l'ecosistema del pianeta si deteriora sempre più, ma il benessere dell'umanità si accresce. Com'è possibile? Il progresso maggiore c'è stato, senza dubbio, nella disponibilità di cibo, ma ne ha fatto le spese l'integrità dell'ambiente in cui viviamo, con conseguenze che, secondo la maggior parte degli scienziati, sono solo spostate più avanti nel tempo. Intanto, per lo meno, non lamentiamoci troppo.
Sulla maggiore ricchezza non ci sono dubbi: 30 anni fa, la metà della popolazione viveva con meno di un dollaro al giorno, oggi solo un quarto. La fame è in calo: 40 anni fa, il 34 per cento dell'umanità veniva classificata come "malnutrita", oggi solo il 17 per cento, e le cose probabilmente miglioreranno, perché i raccolti di cereali, nei paesi in via di sviluppo, sono cresciuti ad un ritmo doppio, rispetto alla popolazione. Per quanto riguarda la salute, le notizie sono ottime. Nonostante le paure - spesso gonfiate ad arte dai media, come nel caso dell'influenza A – le pandemie sono in diminuzione. La quota di bambini vaccinati è arrivata ormai all'82 per cento. La mortalità infantile è scesa del 17 per cento negli ultimo 8 anni, nel frattempo, l'aspettativa di vita è cresciuta di 2 anni. In più, si spendono meno soldi per le armi e meno persone muoiono a causa delle guerre. Inoltre, siamo più istruiti, perché i quattro quindi dell'umanità sa leggere.
Anche di fronte alle catastrofi naturali, l'umanità sembra più preparata, perché sono diminuiti anche i morti per terremoti ed inondazioni. Siamo di fronte a quello che è stato definito come il "paradosso degli ambientalisti": l'ecosistema del pianeta si deteriora sempre più, ma il benessere dell'umanità si accresce. Com'è possibile? Il progresso maggiore c'è stato, senza dubbio, nella disponibilità di cibo, ma ne ha fatto le spese l'integrità dell'ambiente in cui viviamo, con conseguenze che, secondo la maggior parte degli scienziati, sono solo spostate più avanti nel tempo. Intanto, per lo meno, non lamentiamoci troppo.
15 settembre 2010
Ma quante bocche ha nutrito lo sciopero mancato ?
La domanda che mi sorge spontanea è "quante bocche ha nutrito lo sciopero revocato ?". File interminabili da domenica ai distributori, tutti per fare il pieno o rabboccare il serbatoio dellap ropria auto in vista di uno sciopero praticamente fantasma, in un paese di "cialtroni".
Immagino gli incassi delle compagnie petrolifere fatti in questi due giorni di panico da sciopero e di come sia stata mal gestita anche la comunicazione dei media in una fase delicata che ha portato tanti soldi nelle casse dei padroni della benzina.
Magari tra le bocche "nutrite" da questa pioggia di "dobloni" ci sarà stato anche qualche editore ? Certo che comunque certi incidenti lasciano riflettere di quanto ci abbiano e ci prendano per "coglioni". Lo sciopero revocato all'ultimo minuto ???
Fantocci impagliati ecco cosa sono, compagnie, sindacati, ministeri alla fine qualcosa ci hanno guadagnato davvero tutti ed è uno scandalo.
Buona Giornata
Rob
14 settembre 2010
Per I Fashion Victims !!
Se siete amanti della moda, se amate essere sempre aggiornati, se nel vostro armadio no ndeve mancare nulla delle ultime novità, eccovi qualcosa di interessante.
L'abito fa o non fa il monaco? In molti casi senz'altro sì. Lo stile di abbigliamento racconta sempre e comunque qualcosa della persona che lo indossa ed è un mezzo importante di comunicazione di sé. Chi vuole sbizzarrirsi e lanciare anche qualche messaggio particolare può ora optare per capi davvero bizzarri, dai jeans che scambiano dati elettronici come se fossero un bluetuth i, ai vestiti che si possono mangiare quando ci si è stancati di indossarli, a quelli che rivelano le emozioni o che permettono di condividere i file Mp3.
Ad esempio, chi ha poco spazio nell'armadio apprezzerà l'iniziativa di una studentessa britannica che ha disegnato una linea di abiti e gioielli commestibili, realizzati con uno speciale mix di gelatina, alghe e tinture per alimenti. Il miscuglio viene messo in ''scaffalature'' per prendere forma, poi i capi vengono congelati e lasciati seccare. ''Per ogni abito ci vogliono un paio di giorni anche se per la miscela bastano appena dieci minuti'', ha spiegato la creatrice Emily Crane, 22 anni, che sta prendendo un master di moda alla Kingston University e che spera con la sua invenzione di sfondare alla imminente London Fashion Week. Tra gli ingredienti, maiale, pollo, vaniglia, lamponi e uva. Insomma, quando ci si stanca di un abito o di una camicia, invece di lasciarlo invecchiare nel guardaroba o di buttarlo, semplicemente lo si mette in tavola.
Sono ancora frutto di giovani creativi i 19 abiti interattivi appena presentati al Museo del Tessuto di Prato. Questi capi, sposandosi con la tecnologia, sono capaci di lanciare stimoli visivi e sensoriali a chi li indossa o per incrementare l'interazione con altre persone, ad esempio per scambiare file musicali in mp3. Sono il risultato del progetto ''Italia. Experience in Interaction'', nato dalla collaborazione tra la Camera di Commercio di Prato e il corso di Laurea Magistrale in Design dell'Università degli Studi di Firenze.
Tra questi ci sono indumenti che ''reagiscono'' quando si trovano in prossimità di altri abiti interattivi: ad esempio c'è una giacca il cui bavero si illumina per mezzo di una striscia di led luminosi. Altri capi stimolano il movimento fisico segnalando quando si è seduti fermi da troppo tempo, altri ancora si ispirano al tema dell'amicizia e permettono alle tifoserie di sincronizzare effetti luminosi. Altri ancora permettono di scambiare file musicali, oppure ci sono capi da indossare in occasione di gite turistiche, che segnalano i punti più interessanti da visitare.
Sempre per trasformare un indumento in un mezzo di comunicazione, arrivano anche i jeans capaci di creare una connessione e un passaggio di dati da una persona ad un'altra attraverso un semplice sfregamento o un contatto fisico tra chi indossa l'indumento. A inventarlo è un'azienda pugliese, la AngelDevil che ha realizzato quattro diversi modelli per uomo e per donna, attraverso i quali si possono condividere e-mail, numero di telefono, indirizzo chat, profilo sui social network più diffusi, ma anche foto, video e musica.
Buon divertimento allora.
Rob
L'abito fa o non fa il monaco? In molti casi senz'altro sì. Lo stile di abbigliamento racconta sempre e comunque qualcosa della persona che lo indossa ed è un mezzo importante di comunicazione di sé. Chi vuole sbizzarrirsi e lanciare anche qualche messaggio particolare può ora optare per capi davvero bizzarri, dai jeans che scambiano dati elettronici come se fossero un bluetuth i, ai vestiti che si possono mangiare quando ci si è stancati di indossarli, a quelli che rivelano le emozioni o che permettono di condividere i file Mp3.
Ad esempio, chi ha poco spazio nell'armadio apprezzerà l'iniziativa di una studentessa britannica che ha disegnato una linea di abiti e gioielli commestibili, realizzati con uno speciale mix di gelatina, alghe e tinture per alimenti. Il miscuglio viene messo in ''scaffalature'' per prendere forma, poi i capi vengono congelati e lasciati seccare. ''Per ogni abito ci vogliono un paio di giorni anche se per la miscela bastano appena dieci minuti'', ha spiegato la creatrice Emily Crane, 22 anni, che sta prendendo un master di moda alla Kingston University e che spera con la sua invenzione di sfondare alla imminente London Fashion Week. Tra gli ingredienti, maiale, pollo, vaniglia, lamponi e uva. Insomma, quando ci si stanca di un abito o di una camicia, invece di lasciarlo invecchiare nel guardaroba o di buttarlo, semplicemente lo si mette in tavola.
Sono ancora frutto di giovani creativi i 19 abiti interattivi appena presentati al Museo del Tessuto di Prato. Questi capi, sposandosi con la tecnologia, sono capaci di lanciare stimoli visivi e sensoriali a chi li indossa o per incrementare l'interazione con altre persone, ad esempio per scambiare file musicali in mp3. Sono il risultato del progetto ''Italia. Experience in Interaction'', nato dalla collaborazione tra la Camera di Commercio di Prato e il corso di Laurea Magistrale in Design dell'Università degli Studi di Firenze.
Tra questi ci sono indumenti che ''reagiscono'' quando si trovano in prossimità di altri abiti interattivi: ad esempio c'è una giacca il cui bavero si illumina per mezzo di una striscia di led luminosi. Altri capi stimolano il movimento fisico segnalando quando si è seduti fermi da troppo tempo, altri ancora si ispirano al tema dell'amicizia e permettono alle tifoserie di sincronizzare effetti luminosi. Altri ancora permettono di scambiare file musicali, oppure ci sono capi da indossare in occasione di gite turistiche, che segnalano i punti più interessanti da visitare.
Sempre per trasformare un indumento in un mezzo di comunicazione, arrivano anche i jeans capaci di creare una connessione e un passaggio di dati da una persona ad un'altra attraverso un semplice sfregamento o un contatto fisico tra chi indossa l'indumento. A inventarlo è un'azienda pugliese, la AngelDevil che ha realizzato quattro diversi modelli per uomo e per donna, attraverso i quali si possono condividere e-mail, numero di telefono, indirizzo chat, profilo sui social network più diffusi, ma anche foto, video e musica.
Buon divertimento allora.
Rob
13 settembre 2010
Tornando a Scuola.....
Per i romani il ritorno a scuola corrisponde a un aumento indiscriminato delle auto per strada e a percorsi lunghi e tortuosi per arrivare al lavoro, e per i ragazzi ?
Le vacanze sono finite, la prima campanella suona per milioni di bambini e di ragazzi, è l'ora fatidica di tornare a scuola. L'importante è partire con il piede giusto, creare la giusta atmosfera di concentrazione ma senza stress. Gli esperti, medici, nutrizionisti, psicologi, propongono poche e semplici regole per affrontare al meglio la ripresa degli impegni sui banchi e ottimizzare il rendimento del cervello: la regola d'oro è la gradualità, accompagnata dalla presenza di qualche gesto di gratificazione e dal sostegno di alimenti corretti e adeguati.
Il primo passo per una corretta ripresa degli impegni scolastici è non chiedere troppo a corpo e mente fin dal primo giorno: i ragazzi sono ancora legati alle abitudini delle vacanze. L'impegno mentale deve essere ripreso in modo graduale, come pure a tavola occorre dimenticare gli stravizi estivi per riprendere man mano ad alimentarsi in modo corretto, senza però farsi mancare qualche gratificazione. Al mattino, per esempio, la colazione va fatta senza fretta per intero, visto che non ci sarà la possibilità di integrarla con continui spuntini. Per andare a scuola, poi, può essere piacevole condividere la strada con un amico, per una passeggiata da condividere a una chiacchierata in allegria. Occorre poi stabilire delle regole con la quali scandire la giornata, anche senza rinunciare a qualche eccezione per evitare atteggiamenti recalcitranti rispetto a nuovi orari e abitudini. Come sottolineano gli esperti sul sito internet www.merendineitaliane.it, sono comunque fondamentali una sana alimentazione e uno stile di vita attivo.
IL DECALOGO DEGLI ESPERTI PER L'ALIMENTAZIONE DIS COLARI E STUDENTI:
1) Mai saltare la colazione. Sarebbe come partire con l'auto
senza metterci prima dentro la benzina.
2) Concedersi qualcosa di particolarmente gradito per colazione:mette allegria, aiuta a iniziare bene la giornata e aiuta ad alzarsi dal letto più volentieri.
3) Un piccolo spuntino a metà mattina favorisce la concentrazione e fa arrivare all'ora di pranzo senza essere troppo affamati.
4) Tornare a casa a pranzo quando è possibile. In ogni caso mangiare seduti a tavola con calma per rilassarsi e digerire bene.
5) Interrompere lo studio pomeridiano giocando o facendo attività fisica all'aperto per mantenere un buon equilibrio psicofisico.
6) Una merenda leggera che interrompa le ore di digiuno fra pranzo e cena è un'ottima abitudine.
7) A cena un pasto completo (primo, secondo, contorno, frutta) per compensare eventuali squilibri nutrizionali dei pasti precedenti.
8) Saltare i pasti porta a un'alimentazione squilibrata, mangiucchiare in continuazione è altrettanto sbagliato.
9) Moderazione e varietà sono le regole fondamentali per nutrirsi correttamente.
10) Mangiare sano è importante, ma il cibo che si sceglie deve anche gratificare.
Importante anche non trascurare l'esercizio fisico, che deve essere moderato e costante. In questo modo è maggiore l'afflusso di ossigeno al cuore e al cervello e si favorisce anche la concentrazione. L'ideale è ritagliarsi almeno un'ora al giorno per giocare o fare sport all'aria aperta.
Buona Giornata !
Rob
10 settembre 2010
Eroi a 4 zampe a Ground Zero !
L'ho già fatto nel mio blog di Radio Globo ma lo voglio fare anche qui, mentre in parlamento si discute la legge per poter effettuare la sperimentazione sugli animali. L'ansa ha pubblicato una bella pagina della storia del rapporto tra animali e uomini: Tra le macerie del World Trade Center centinaia di persone cercarono senza sosta e fino allo sfinimento i superstiti. Uomini coraggiosi che salvarono altri uomini camminando tra le esalazioni tossiche di Ground Zero.
Quegli uomini, quegli eroi, spesso non erano soli. Erano silenziosamente e preziosamente accompagnati da piccoli e forti eroi a 4 zampe. Cani di cui spesso non abbiamo saputo nulla. Ma molte persone devono a loro la vita. E molti di loro, come tanti pompieri e operatori sanitari che lavorarono a New York, rimasero uccisi o contrassero brutte malattie.
A loro e' dedicato un reportage di Quattro Zampe con foto tratte da 'Dogs Heroes of september 11th' del Kennel Club Books.
Chissà dove hanno il cuore i nostri parlamentari ? Mi viene in mente "un giudice" di Fabrizio de Andrè, date una letta al testo.
Buona Giornata
Rob
I pad piu' ecologico di un libro ???
Che si deve fare per vendere qualcosa in piu', Nell'eco-sfida tra e-book e i cari vecchi libri vincono in primi. Emerge da un'indagine di una societa' americana, Cleantech Group. Lo studio ha analizzato l'impatto ambientale del ciclo di vita di un prodotto leader nel mercato dei lettori di e-book, il Kindle di Amazon. Dai risultati emerge una maggiore sostenibilita' del mercato degli e-book rispetto all'industria editoriale, considerata, per emissioni e dispendio di energia e materie prime, tra le piu' inquinanti al mondo. A me sembra inquietante che tutte le cose contenute in quell'aggeggio elettronico inquinino di meno di un libro, voi che ne pensate ?
Giusto per non fare la figura di "Cucu'" !
Rob
09 settembre 2010
In Cucina si combatte lo stress !
Ancora non siete furoi dallo stress post traumatica dalle vacanze ? Ecco una novità !
Purtroppo è venuto il momento di dire addio alle vacanze ed ai suoi ritmi: tornando a casa è inevitabile trovarsi alle prese con la fatidica "ansia da rientro". E se non abbiamo a portata di mano il personal trainer e dobbiamo arrangiarci con le nostre forze, possiamo almeno contare sulla cucina.
La soluzione viene dal Mauri Lab, sul sito www.wellnesscucina.com, che spiega come combattere a tavola il nervosismo e l'ansia legata alla ripresa dei ritmi quotidiani e ritrovare l'armonia sin dal risveglio del mattino. Riposare bene, recuperando le ore di sonno perdute e ristabilendo il vecchio ritmo pre-vacanza, è la prima fondamentale regola per affrontare lo stress da rientro. Ma la tavola è il punto di partenza fondamentale per la nuova giornata, sia in famiglia che per i single più irriducibili. Una buona prima colazione, consumata senza fretta e in atmosfera rilassata, è il fondamentale momento di avvio per una giornata di lavoro o di scuola. Si tratta di un pasto importante in cui non devono mancare i giusti ingredienti, come latte o yogurt, frutta fresca, biscotti secchi o fette biscottate. In questo modo si può iniziare con l’energia necessaria per superare gli ostacoli della ritrovata quotidianità.
Dopo una giornata al lavoro o a scuola, la cena (ma anche il pranzo nei fine settimana) può rappresentare una fonte di inatteso benessere: basta coinvolgere il partner, la famiglia o anche gli amici nella preparazione delle pietanze e della giusta atmosfera. Cucinare insieme mette di buon umore e sviluppa fantasia e creatività: tagliuzzare, cuocere, pulire o decorare regala relax e armonia, aiuta a consolidare rapporti e crea complicità con chi ci sta intorno, ristabilendo in più il giusto equilibrio psicofisico.
Buona Giornata
Rob
08 settembre 2010
Cybercondria
Ai primi sintomi anzichè chiamare il dottore che ci darebbe indicazioni esatte e soprattutto vitali non ci "attacchiamo" al Pc. Il fenomeno della cosiddetta cybercondria, l'ipocondria legata al cercare i propri sintomi su internet, e' in forte espansione. L'argomento verra' affrontato a Bologna, dal 10 al 12 settembre, al primo convegno del farmacista del territorio. ''La sindrome - spiega Lamberto Riguzzi, della segreteria organizzativa del convegno - e' tale che si scambiano mal di pancia per infarti e colpi della strega per patologie renali. Tutti problemi su cui i farmacisti si dovranno interrogare''.
Ci vogliamo scuotere un po' ?
Buona giornata
Rob
07 settembre 2010
Cuori teneri ? Ma noooo
Ed ecco un'altro mito che è pronto a crollare.
Ci sono persone incapaci di guardare un film sentimentale come "Love story" o "I ponti di Madison County" senza versare fiumi di lacrime; altri invece davanti alla stessa pellicola restano quasi impassibili. Da che cosa dipendono queste differenze? Chi si commuove più facilmente di solito attribuisce la sua "debolezza" a una maggiore sensibilità o a una certa instabilità emotiva, ma le cose potrebbero non essere così semplici. Sembra infatti che la biochimica abbia un suo peso, in particolare a causa dell'ormone serotonina.
Secondo uno studio di Frederick van der Veen dell'Erasmus Medical Centre di Rotterdam, infatti, è la differenza nei livelli di questo neurotrasmettitore a distinguere tra chi ha facilmente le lacrime in tasca in situazioni ad alto contenuto emozionale, e chi invece si dimostra più "coriaceo". Per verificare questa ipotesi. Il ricercatore ha arruolato 25 volontarie, le quali hanno assistito alla proiezione di due pellicole, "Brian's Song" (nella versione italiana 'L'ultima corsa'), e "Once Were Warriors": Il primo film è ispirato alla storia vera di un giocatore di football americano morto di cancro, mentre il secondo affronta il tema della violenza domestica.
Le donne hanno preso parte a una delle due proiezioni dopo che i ricercatori avevano somministrato loro una dose di paroxetina, un inibitore selettivo della ricaptazione della serotonina (SSRI) in grado di aumentare in breve tempo i livelli del neurotrasmettitore, mentre l'altra visione era senza "copertura" farmacologica. Gli esperti hanno notato che dopo la somministrazione del farmaco le volontarie hanno guardato il film senza commuoversi o piangendo molto meno.
Insomma non parlatemi di cuori teneri...ci voleva no ?
Buona Giornata
Rob
06 settembre 2010
Buone notizie dal mondo della "rete", dopo tante accuse di inutilità, pericolo ed isolamento dal mondo, dal mondo dei "social Network" qualcosa di utile.
Per imparare l'Inglese, il Francese, il Tedesco, lo Spagnolo o il Russo e perfino il Giapponese, non serve più andare all’altro capo del mondo, perché oggi basta un computer connesso ad internet, una web cam ed un’iscrizione gratuita a Lingueo, un social network per l’apprendimento on-line che ha disposizione più di 20 lingue insegnate da oltre 100 professori.
Questa società, fondata nel 2008 da tre francesi, ha ricevuto l’anno scorso L’European Language Label, un premio che la Commissione Europea assegna al miglior progetto per la difesa delle lingue e della cultura.
Arnaud Portanelli, fondatore di Lingueo, ci spiega che il miglior modo per imparare una lingua straniera è esercitarsi parlando direttamente con un insegnante madrelingua e che Lingueo.com permette a centinaia d’utenti di seguire il proprio corso all'orario preferito e in qualunque luogo si trovino. La qualità degli insegnanti madrelingua é garantita da una selezione fatta sulla base di molteplici criteri. Tra i quali metodo d’insegnamento, esperienza e puntualità.
Su Lingueo.com gli studenti hanno la possibilità non solo di scegliere il tutore più adatto alle proprie esigenze, ma anche di dargli un voto alla fine di ogni lezione. Questo permette agli altri utenti di scegliere il proprio professore anche in base ai giudizi raccolti dagli altri iscritti. Il costo, di un'ora di lezione, parte da 10 euro e varia a seconda del tutor scelto; quasi tutti propongono un primo corso gratuito.
Da poco sono disponibili anche dei corsi per imparare la lingua dei segni.
Non vi resta che iscrivervi e buon corso di lingue!
03 settembre 2010
Cioccolato come abiti...su misura.
Irresistibile golosità, strumento di seduzione o alimento amico dello sport e dell'energia fisica: il cioccolato è tutto questo e molto altro. E' soprattutto un universo di sapori e di vissuti, in cui ciascuno ha gusti e preferenze ben precisi. C'è chi apprezza il fondente, chi preferisce il sapore dolce e cremoso di quello al latte, chi non può fare a meno di aromi e sapori che si mixano a quello del cacao. Per stuzzicare il palato e il desiderio di qualcosa di buono, ora il cioccolato si può anche comporre su misura, mixando gli ingredienti preferiti, ma anche scegliendo la forma e il colore delle tavolette, anche in modo audace.L'idea è semplice: l’amore per gli ingredienti sani e naturali e il fascino che viene dalle infinite combinazioni a disposizione, arriva da Merano, in Alto Adige, con la complicità del Web il cioccolato ideale e completamente su misura. L'idea è della Miraqo Srl, azienda nata all'inizio del 2010 dall'iniziativa di una giovane coppia di sposi, Julia Ignatova e Holger Schöpf, che hanno trasformato in realtà il sogno dei "cioccomaniaci" del Terzo Millennio. Chi desidera "inventare" il suo cioccolato ideale non deve fare altro che collegarsi al sito www.miraqo.com: in poche e facili mosse si scelgono gli elementi della tavoletta preferita, dal tipo di cioccolato (fondente, al latte, bianco), alla sua forma e al mix di ingredienti preferiti, come frutta fresca e secca, fiori, aromi, esplorando una serie infinita di ingredienti e di sapori.
Un vacanza speciale
Un'idea per una vacanza speciale e non proprio a buon mercato: Un hotel a cinque stelle verra' costruito all'ingresso del Canyon Yarlung Tsangpo, considerato uno dei piu' lunghi e profondi al mondo. L'hotel dovrebbe sorgere in montagna, a Pai, e dovrebbe avere 150 stanze per accogliere circa 300 ospiti. Il costo per la realizzazione dovrebbe essere di circa 100 mln di yuan (11 mln di euro). L'idea e' nata dal fatto che molti clienti prestigiosi hanno lamentato il fatto che il Tibet orientale e' sprovvisto di sistemazioni alberghiere di buon livello.
Buon week end !
Roberto
02 settembre 2010
Le bugie hanno le gambe corte quando si ha fiducia.
Non è affatto facile capire se chi abbiamo di fronte sta dicendo la verità o sta mentendo. Come fare allora? Di certo, non possiamo sottoporre alla macchina della verità tutte le persone con cui abbiamo a che fare, né possiamo confidare sull’aiuto di un esperto dell’Intelligence. C’è però un modo per "pesare" la sincerità di un nostro interlocutore.
Secondo uno studio condotto da Nancy Carter e Mark Weber della Rotman School of Management presso l’Università di Toronto, se siamo fiduciosi nei confronti degli altri abbiamo molte più probabilità di capire al volo se qualcuno ci sta mentendo. I ricercatori suggeriscono che è il modo in cui ci rapportiamo al mondo e agli altri a renderci infatti più o meno perspicaci, svegli e addirittura più intelligenti.
Per arrivare alle loro conclusioni, pubblicate su “Social Psychological and Personality Science “, Carter e Weber hanno reclutato un gruppo di volontari a cui è stato fatto compilare un questionario con cui misurare la fiducia nel prossimo. Tra le domande proposte ai volontari ve ne erano alcune del tipo: “La maggior parte delle persone sono fondamentalmente oneste”, e “La maggior parte delle persone sono fondamentalmente bonarie e gentili”. Dopo questa prima fase, i volontari sono stati invitati a visionare una registrazione di un colloquio di lavoro in cui alcuni studenti al secondo anno dell’MBA (l’equivalente della facoltà di Economia e Commercio) parlavano di se stessi e, a seconda dei casi, mentivano o dicevano la verità. Chi ha dichiarato di avere maggiore fiducia nella buona fede e nella sincerità delle persone ha individuato con maggiore frequenza i casi in cui gli intervistati mentivano.
Insomma la fiducia è una cosa seria.
Buona Giornata
Rob
01 settembre 2010
Il nostro corpo come un ripostiglio ?
Si chiama lo «SHOCKUMENTARIO» - «101 cose rimosse dal corpo umano» e «Altre 101 cose rimosse dal corpo umano» sono delle serie di uno «shockumentario» inglese diretto da Eric Schotz. Il programma racconta le storie di oggetti estranei che sono stati rimossi dal corpo umano. Articoli che includono giavellotti, ancore di navi, una pompa di bicicletta, una borsa di chiodi e un rompighiaccio. Il documentario a puntate è stato trasmesso su Sky One nell’ottobre 2003.
La cronaca racconta di casi che lasciano a bocca aperta, ve ne elenco acluni che ho trovato sul siti "intrage":
PIANTA DI PISELLI - Anche se i dottori pensavano che il 75enne Ron Sveden avesse un cancro che gli cresceva nel polmone sinistro, ciò che in realtà hanno trovato era meno grave, ma molto più strano. Non solo non aveva il cancro: ciò che i dottori hanno scoperto era una pianta di piselli che gli usciva dal polmone sinistro.
CINTURA DI PELLE - Il 20enne Anuj Ranjan ha subito un’operazione chirurgica per guarirlo dalla tubercolosi, che gli era stata diagnosticata poco prima. Invece i dottori hanno trovato una cintura di pelle da 20 centimetri nel suo torace, che ha raccontato essere comparsa nel suo corpo dopo un terribile incidente d’auto nel 2006.
STRUMENTI CHIRURGICI - E’ abbastanza comune che i medici e le istituzioni mediche siano state citate in giudizio per questo in precedenza. Dovresti pensare che le persone che hanno bisogno della massima attenzione durante le operazioni chirurgiche siano abbastanza intelligenti da ricordare tutti i loro attrezzi. Ma purtroppo spesso non è così.
CHIODO - Il 72enne Prax Sanchez è rimasto abbastanza scioccato quando ha tossito e un chiodo è uscito dal suo naso. Dopo avergli fatto una risonanza magnetica, i medici hanno sostenuto che la potente calamita della sala operatoria è stata in grado di sloggiare il chiodo e che il corpo di Sanchez lo ha sputato fuori. Sanchez ha dichiarato di non avere idea da quanto tempo il chiodo fosse là dentro, dal momento che non ricorda quando fosse entrato.
DENTIERE - Una donna stava baciando il suo partner, e per errore ha ingoiato la sua dentiera. Come si dice, l’amore non ha età, ma forse sarebbe meglio non risparmiare sul Fixodent.
PROIETTILI CALIBRO 22 - Un uomo di nazionalità polacca residente in Germania ha vissuto cinque anni senza mai accorgersi che gli avevano sparato. È successo a una festa: il protagonista di questa assurda vicenda ha spiegato che quando è successo, durante una festa di Capodanno, era troppo ubriaco per accorgersene.
Siamo come un riopostiglio a quanto pare...
Buiona Giornata !
Rob
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