20 aprile 2011

Chirurgia estetica e le nostre contraddizioni.


Labbra carnose, seni prominenti e zigomi alti e tondeggianti: sono forme che si addicono più a una donna matura che a una ragazza,. Eppure sono molte le giovanissime che ricorrono al chirurgo per un "ritocco" anche importante. E intanto, la Francia dà un giro di vite e mette al bando molte tecniche "soft" contro la cellulite, tra cui mesoterapia, laser, carbossiterapia, infrarossi, ultrasuoni, radiofrequenze.
"Le ventenni chiedono di invecchiare prima del previsto. Alleata in questo è la chirurgia estetica. Ragazze godetevi la giovinezza, non stravolgete i vostri visi". Il grido d'allarme viene dal professor Giulio Basoccu, Chirurgo Estetico, Docente all'Università La Sapienza di Roma. "Purtroppo - continua Basoccu - le tendenze non sono sempre positive e le nostre ventenni si stanno comportando come quelle americane.
Vogliono invecchiare e si rivolgono al chirurgo estetico. In realtà ciò che chiedono è avere seni più prominente ma soprattutto labbra più carnose, sopraccigli più arcuati, zigomi più alti" Ma non si rendono conto che in questo modo trasformano il loro viso, che a venti anni è al massimo in tema di freschezza della pelle, di elasticità, di tonicità, in un volto di donne che hanno almeno quindici anni in più". Il rischio più grande è l'assuefazione alla chirurgia estetica e il ricorso a interventi ripetuti nel corso degli anni.
In controtendenza la Francia ha invece messo al bando molte cure soft sciogli grasso, come mesoterapia, laser, carbossiterapia, infrarossi, ultrasuoni, radiofrequenze. Il decreto molto restrittivo, ha stati messi fuori legge tutti i sistemi basati sulla 'lipolisi adipocitaria', ovvero la distruzione delle cellule grasse, che "presenta rischi di danni gravi per la salute umana". Le francesi ora potranno liberarsi degli odiosi cuscinetti solo con sport, creme o, a limite, con la chirurgia. La decisione è destinata a far discutere: in Italia sono circa 100mila i trattamenti soft anticellulite che vengono realizzati ogni anno.
Anche nel nostro Paese si tratta di metodiche molto comuni."Ci aggiriamo sulle 4.000 sedute per Regione - spiega Marco Gallucci, rappresentante della Sies, la Società italiana di medicina e chirurgia estetica, "ma in quelle con più abitanti i numeri lievitano, in alcuni casi possono addirittura raddoppiare. Del resto si tenga conto che per ogni paziente le sedute vengono ripetute, e a volte vanno avanti per mesi e mesi". A proposito imposto dai francesi, "a mio avviso - precisa Gallucci, che è anche un chirurgo plastico - è senz'altro severo, me è giusto andare a fondo alla sicurezza di queste metodiche, nonché certificarne l'efficacia visto che possono rivelarsi veri e propri buchi nell'acqua. In Italia, inoltre – fa notare - possono essere utilizzate anche da medici non specializzati, camici bianchi qualunque, e questo senz'altro accresce i rischi potenziali per chi decide di sottoporsi a dei trattamenti che, per quanto soft, stanno diventando sempre più invasivi".
una Riflessione ci vuole oppure no ? Forse non siamo mai contenti nemmeno di noi ?
Buona Giornata
Roberto

(fonte TGCOM)

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