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12 giugno 2012
10 consigli per acquistare un'auto.
Acquistare un’auto nuova è un affare. Così almeno raccontano le Case automobilistiche: carburante a un euro, motore diesel al prezzo del benzina, 5 porte invece di 3 senza spendere nulla di più, ... In realtà, una volta individuata l’auto di cui si ha bisogno, inizia un processo di acquisto che può durare mesi. E il buon affare non è sempre dietro l’angolo. A cominciare dal preventivo. La parola d’ordine è confronto: due auto uguali non hanno mai lo stesso prezzo. La concessionaria più grande ha di solito volumi e margini superiori rispetto a una piccola ed è facile spuntare uno sconto maggiore. Per dare un’indicazione: lo sconto medio, secondo InterAutoNews, è di circa il 13%. Un taglio al prezzo a ridurre il guadagno del concessionario: per un’indagine di Italia Bilanci, il margine netto della rete sarebbe dello 0,4%. Come dire: vendere l’auto non fa guadagnare. Le entrate arrivano da assistenza, finanziamenti e servizi in generale. Per questo, in concessionaria potrebbero cercare di vendervi dell’altro. Ad esempio, l’estensione della garanzia: aggiungere 3 anni ai 2 di legge, per una city car costa circa 500 euro. Troppi per un’auto da 9.000 euro o poco più. Un’occasione di risparmio può essere l’acquisto di una vettura «km zero»: si tratta di auto immatricolate dagli stessi concessionari, spesso con il contributo economico delle Case interessate a tenere alta la loro quota di mercato. Il fenomeno rappresenta circa l’11% del mercato italiano. Lo sconto rispetto al nuovo può superare il 20%. Una sorta d’incentivo per tutti. Al prezzo della km zero bisogna però aggiungere il costo del passaggio di proprietà. L’auto poi, può essere stata prodotta (e ferma nel piazzale del venditore) l’anno precedente e non avere dotazioni e aggiornamenti uguali a una nuova. C’è poi la vernice metallizzata: il costo industriale è lo stesso di un colore tradizionale ma si paga come optional. È una «tassa» che ingrossa i profitti delle Case. Come se non bastasse già il carico fiscale dello Stato. Meglio rinunciare. Tanto più se il bianco è tornato di moda. Se si ha tempo per la ricerca, è utile pensare anche a un buon usato: se, come indicano le statistiche, l’auto si utilizza sempre meno, una vettura con tanti chilometri ma in buone condizioni, può essere una soluzione ideale. 1 Capire che cosa serve Valutare le necessità. A meno di promozioni, una city car diesel costa circa 2.000 euro in più della versione a benzina: il prezzo del gasolio è simile a quello della benzina e la soglia di convenienza, per auto piccole e compatte, è sempre più lontana e corrisponde a un chilometraggio annuo che in pochi percorrono. 2 Confrontare i modelli Auto differenti offrono la stessa tecnologia. Una Seat o una Skoda possono avere lo stesso motore di un’Audi. I benzina di alcune Peugeot sono gli stessi di Bmw e Mini. Le industrie le chiamano sinergie: grazie alle economie di scala, riducono costi e aumentano i profitti e anche il cliente ci guadagna. 3 Il low cost di qualità Acquistare una vettura low cost comporta pochi compromessi. Il successo Dacia lo dimostra: +21,6% nei primi 5 mesi del 2012. Allo stesso prezzo di una compatta da città, si può acquistare un suv o una monovolume con 7 posti. Verificare sempre che ci sia il controllo di stabilità (esp) e la ruota di scorta. 4 Gli incentivi delle case Tutti li invocano ma esistono già (con o senza rottamazione): oggi si può acquistare una piccola a 7.000 euro e una compatta del segmento B a 9.000 euro. È lo stesso prezzo che si avrebbe con gli incentivi. Lo sconto è erogato da Case e concessionari e non dallo Stato ma per il cliente cambia poco. 5 Scegliere senza fretta L’elenco è lungo. C’è una promozione per tutti. Meglio però controllare dettagli e dotazioni. Non farsi prendere dalla fretta: le offerte sono spesso replicate il mese successivo. A parità di prezzo può essere utile puntare sulle alimentazioni alternative: con un’auto a gas si risparmia anche nei costi di gestione. 6 Attenzione ai pagamenti Le mini rate proposte sono accattivanti, attenzione però alla maxi rata finale. È preferibile un contributo mensile più alto per avere con un saldo finale inferiore alla stima del valore residuo dell’auto: in caso di difficoltà economica, restituendo l’auto si chiude il prestito senza complicazioni. 7 Non scartare l’usato L’ancora di salvezza. Online l’offerta è illimitata. Rispetto al nuovo si risparmiano costi di distribuzione e Iva. La contrattazione è fondamentale perché lo sconto è assicurato. La garanzia legale di conformità protegge l’acquisto di un’auto usata, acquistata in concessionaria, per un minimo di 12 mesi. 8 Occhio alle «km zero» Si tratta di auto immatricolate dalle stesse concessionarie, che hanno percorso pochi km o addirittura, appunto, zero. Formalmente usate, di fatto nuove. Il risparmio, rispetto al nuovo, può superare il 20%. Ma c’è da aggiungere il passaggio di proprietà, che su una piccola potrebbe ridurre la convenienza. 9 Evitare accessori inutili Acquistare solo quello che serve. Il concessionario ha margini di vendita prossimi allo zero. Il guadagno è su assistenza, finanziamenti e servizi. Spesso sono offerti kit di accessori a prezzi promozionali: in caso di permuta non aumentano il valore dell’auto. La vernice metallizzata su una piccola può costare 500 euro. Troppo. 10 Chiedere più preventivi Non accontentarsi. Richiedere il preventivo a concessionarie diverse. Spesso la più grande ha volumi maggiori e può offrire uno sconto superiore. Valutare online anche concessionari fuori regione: in alcune zone l’auto scelta può essere meno richiesta e l’offerta risultare più conveniente.] ROMA - Acquistare un'auto nuova è un affare. Così almeno raccontano le Case automobilistiche: carburante a un euro, motore diesel al prezzo del benzina, 5 porte invece di 3 senza spendere nulla di più, ... In realtà, una volta individuata l'auto di cui si ha bisogno, inizia un processo di acquisto che può durare mesi. E il buon affare non è sempre dietro l'angolo.
A cominciare dal preventivo. La parola d'ordine è confronto: due auto uguali non hanno mai lo stesso prezzo. La concessionaria più grande ha di solito volumi e margini superiori rispetto a una piccola ed è facile spuntare uno sconto maggiore. Per dare un'indicazione: lo sconto medio, secondo InterAutoNews, è di circa il 13%. Un taglio al prezzo a ridurre il guadagno del concessionario: per un'indagine di Italia Bilanci, il margine netto della rete sarebbe dello 0,4%. Come dire: vendere l'auto non fa guadagnare. Le entrate arrivano da assistenza, finanziamenti e servizi in generale. Per questo, in concessionaria potrebbero cercare di vendervi dell'altro. Ad esempio, l'estensione della garanzia: aggiungere 3 anni ai 2 di legge, per una city car costa circa 500 euro. Troppi per un'auto da 9.000 euro o poco più.
Un'occasione di risparmio può essere l'acquisto di una vettura «km zero»: si tratta di auto immatricolate dagli stessi concessionari, spesso con il contributo economico delle Case interessate a tenere alta la loro quota di mercato. Il fenomeno rappresenta circa l'11% del mercato italiano. Lo sconto rispetto al nuovo può superare il 20%. Una sorta d'incentivo per tutti. Al prezzo della km zero bisogna però aggiungere il costo del passaggio di proprietà. L'auto poi, può essere stata prodotta (e ferma nel piazzale del venditore) l'anno precedente e non avere dotazioni e aggiornamenti uguali a una nuova.
C'è poi la vernice metallizzata: il costo industriale è lo stesso di un colore tradizionale ma si paga come optional. È una «tassa» che ingrossa i profitti delle Case. Come se non bastasse già il carico fiscale dello Stato. Meglio rinunciare. Tanto più se il bianco è tornato di moda. Se si ha tempo per la ricerca, è utile pensare anche a un buon usato: se, come indicano le statistiche, l'auto si utilizza sempre meno, una vettura con tanti chilometri ma in buone condizioni, può essere una soluzione ideale.
1 Capire che cosa serve
Valutare le necessità. A meno di promozioni, una city car diesel costa circa 2.000 euro in più della versione a benzina: il prezzo del gasolio è simile a quello della benzina e la soglia di convenienza, per auto piccole e compatte, è sempre più lontana e corrisponde a un chilometraggio annuo che in pochi percorrono.
2 Confrontare i modelli
Auto differenti offrono la stessa tecnologia. Una Seat o una Skoda possono avere lo stesso motore di un’Audi. I benzina di alcune Peugeot sono gli stessi di Bmw e Mini. Le industrie le chiamano sinergie: grazie alle economie di scala, riducono costi e aumentano i profitti e anche il cliente ci guadagna.
3 Il low cost di qualità
Acquistare una vettura low cost comporta pochi compromessi. Il successo Dacia lo dimostra: +21,6% nei primi 5 mesi del 2012. Allo stesso prezzo di una compatta da città, si può acquistare un suv o una monovolume con 7 posti. Verificare sempre che ci sia il controllo di stabilità (esp) e la ruota di scorta.
4 Gli incentivi delle case
Tutti li invocano ma esistono già (con o senza rottamazione): oggi si può acquistare una piccola a 7.000 euro e una compatta del segmento B a 9.000 euro. È lo stesso prezzo che si avrebbe con gli incentivi. Lo sconto è erogato da Case e concessionari e non dallo Stato ma per il cliente cambia poco.
5 Scegliere senza fretta
L’elenco è lungo. C'è una promozione per tutti. Meglio però controllare dettagli e dotazioni. Non farsi prendere dalla fretta: le offerte sono spesso replicate il mese successivo. A parità di prezzo può essere utile puntare sulle alimentazioni alternative: con un’auto a gas si risparmia anche nei costi di gestione.
6 Attenzione ai pagamenti
Le mini rate proposte sono accattivanti, attenzione però alla maxi rata finale. È preferibile un contributo mensile più alto per avere con un saldo finale inferiore alla stima del valore residuo dell’auto: in caso di difficoltà economica, restituendo l'auto si chiude il prestito senza complicazioni.
7 Non scartare l’usato
L’ancora di salvezza. Online l’offerta è illimitata. Rispetto al nuovo si risparmiano costi di distribuzione e Iva. La contrattazione è fondamentale perché lo sconto è assicurato. La garanzia legale di conformità protegge l’acquisto di un’auto usata, acquistata in concessionaria, per un minimo di 12 mesi.
8 Occhio alle «km zero»
Si tratta di auto immatricolate dalle stesse concessionarie, che hanno percorso pochi km o addirittura, appunto, zero. Formalmente usate, di fatto nuove. Il risparmio, rispetto al nuovo, può superare il 20%. Ma c’è da aggiungere il passaggio di proprietà, che su una piccola potrebbe ridurre la convenienza.
9 Evitare accessori inutili Acquistare solo quello che serve. Il concessionario ha margini di vendita prossimi allo zero. Il guadagno è su assistenza, finanziamenti e servizi. Spesso sono offerti kit di accessori a prezzi promozionali: in caso di permuta non aumentano il valore dell’auto. La vernice metallizzata su una piccola può costare 500 euro. Troppo.
10 Chiedere più preventivi
Non accontentarsi. Richiedere il preventivo a concessionarie diverse. Spesso la più grande ha volumi maggiori e può offrire uno sconto superiore. Valutare online anche concessionari fuori regione: in alcune zone l’auto scelta può essere meno richiesta e l’offerta risultare più conveniente.
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