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16 ottobre 2012
Contro ogni spreco
La sofferenza della fame, delle carestie, della mancanza di cibo 87o milioni di persone nel mondo. Lo spreco e la distruzione di enormi quantità di cibo nelle società industrializzate. Due estremi di un problema finora irrisolto sulle risorse alimentari al centro della Giornata mondiale dell'Alimentazione che si celebra il 16 ottobre, anniversario della fondazione della Fao. Gli obbiettivi sono «sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della fame nel mondo, ma soprattutto incoraggiare la partecipazione delle popolazioni rurali, in particolare le donne e le categorie meno favorite, ai processi decisionali ed alle attività che influenzano le loro condizioni di vita e incoraggiare la cooperazione economica e tecnica tra i Paesi in via di sviluppo».
COOPERATIVE - Il tema di quest'anno è «Le cooperative agricole nutrono il mondo», scelto per «sottolineare il ruolo fondamentale che svolgono le cooperative per migliorare la sicurezza alimentare e per eliminare la fame nel mondo», come spiega la Fao sul suo sito. «Tutti abbiamo la responsabilità personale sociale e politica di ognuno di noi per il futuro del Pianeta attraverso una riflessione sull'alimentazione, il gesto più naturale che accompagna la nostra vita» ha detto Mario Monti, presidente del Consiglio, nel suo intervento al meeting internazionale sull'Expo 2015. Serve un «nuovo sviluppo sostenibile centrato sulle risorse del territorio e del paesaggio» e non sprecare cibo è un obiettivo «che va perseguito con determinazione, è un principio etico che accomuna ricchi e poveri, e che ci servirà nei decenni perché ci aiuterà ad imparare ad alimentarci correttamente».
RIDURRE LO SPRECO - Gli sprechi nella catena commerciale sono ingenti e spesso difficilmente contrastabili se non inserendo l'attività di recupero che può essere fatta da associazioni di volontari, come quelle che recuperano gli alimenti che le catene di supermercati tolgono dai banconi perché vicini alla scadenza ma non ancora scaduti. Il centro di ricerca sulla comunicazione Fabrica ha realizzato un video di sensibilizzazione proprio sul tema degli sprechi del cibo, che ha ottenuto il sostegno dell’ufficio europeo delle Nazioni Unite. Alcune cifre sul settore agricolo italiano, contenute nel «Libro nero dello Spreco: il Cibo» possono rendere l'idea. Nel 2011 il 3,2% della produzione agricola italiana è rimasta in campo, per complessive 15.128.702 tonnellate tra frutta e verdura. Due le ragioni, spiega il rapporto: la non convenienza da parte dell'gricoltore nel raccogliere il prodotto perché i prezzi di mercato non sono remunerativi e i difetti commerciali, dalle pezzature troppo grosse o troppo piccole, ai danneggiamenti da eventi atmosferici.
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