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12 ottobre 2012
Le app per gli sms gratuiti “costano” alleLe app per gli sms gratuiti “costano” alle telco 18 miliardi
Le applicazioni per inviare messaggini gratuitamente dagli smartphone, come l’ormai immancabile WhatsApp capace di generare 10 miliardi di messaggi al giorno, faranno perdere nel corso di quest’anno 23 miliardi di dollari, ossia quasi 18 miliardi di euro, alle compagnie telefoniche di tutto il mondo per il mancato invio di sms a pagamento. L’allarme (per le “telco”) arriva da una ricerca del centro studi Ovum, specializzato nel mercato delle telecomunicazioni, secondo cui la cifra è destinata a lievitare nei prossimi anni.
Questo tipo di app, spiegano gli esperti, stanno prendendo – inevitabilmente – sempre più piede, e nel 2016 strapperanno al mercato degli sms 54 miliardi di dollari. Secondo l’analista Neha Dharia della società di ricerca, “Il social messaging sta diventando sempre più pervasivo, e gli operatori devono capire l’impatto di queste app sui comportamenti dei consumatori. Sia in termini di cambiamenti nel modo di comunicare, sia di impatto sui ricavi dagli sms, cambiando di conseguenza l’offerta di servizi”.
Un cambiamento che dovrà avvenire, e sta di fatto avvenendo già da qualche anno con appunto una maggiore concentrazione sul business legato al traffico dati, considerando che le cifre che riguardano il mercato dei messaggini sono incredibili. Nel 2009, dagli sms veniva il 57% dei ricavi non legati alla voce delle compagnie, quest’anno la percentuale scenderà al 47%. E il trend negativo è appena all’inizio.
In arrivo, afferma il rapporto, ci sono diverse nuove app che portano all’erosione della quota di sms a pagamento – nel testo sono segnalate texPlus e il social network Pinterest, fondato nel 2010 e ora arrivato a sfiorare i 20 milioni di iscritti – e che vanno ad aggiungersi alla selva di software in circolazione già da anni che consentono di inviare messaggi gratuitamente (anche online, cfr. questo vecchio post del 2007). Tra queste, Google Talk per i dispositivi Android, iMessage per quelli di Apple e il Messenger di BlackBerry.
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