10 ottobre 2012

Italia claas action contro Apple.

Nuovi guai per Cupertino e questa volta il fuoco incrociato arriva dall'Italia. Federconsumatori e il Centro Tutela Consumatori e Utenti (Ctcu) di Bolzano hanno avviato una class action contro le società del colosso Apple per reiterazione in riferimento al diritto di garanzia biennale. Un'azione legale che era già nell'aria, dopo che il commissario alla Giustizia dell'Unione Europea, Viviane Reding, aveva esortato i paesi membri dell'Ue a vigilare sul rispetto delle norme Ue che impongono una garanzia di due anni. DOPO LA MULTA DELL'ANTITRUST - L'obiettivo dell'azione è «ottenere per i consumatori il risarcimento di tutti i danni conseguenti ai comportamenti passati e presenti delle aziende del Gruppo Apple». Lo scorso 21 dicembre - ricorda il Ctcu - l'Antitrust ha condannato tre società del Gruppo Apple a pagare sanzioni per quasi un milione di Euro. «Le società - prosegue la nota - sono state ritenute responsabili di pratiche commerciali scorrette e precisamente: non hanno informato in modo adeguato i consumatori circa i loro diritti di assistenza gratuita biennale sui prodotti venduti limitandosi invece a riconoscere la sola garanzia commerciale di un anno di Apple; in merito alla natura, al contenuto ed alla durata dei servizi di assistenza aggiuntiva offerti ai consumatori in occasione dell'acquisto di un bene di consumo non hanno chiarito adeguatamente il diritto del consumatore alla garanzia biennale di conformità da parte del venditore così da indurli ad attivare un rapporto contrattuale nuovo, a titolo oneroso, il cui contenuto risultava in parte sovrapposto ai diritti già spettanti in forza della garanzia legale, che non prevede addebito di costi o limitazioni». Lo scorso maggio il Tar del Lazio ha confermato le sanzioni, condannando anche alle spese di lite le società del Gruppo Apple. «È notizia di questi giorni che l'Antitrust ha riaperto il Caso Apple in quanto le aziende continuerebbero a disattendere il Codice del Consumo. PREOCCUPAZIONI PER L'IPAD MINI - Ma i problemi per Cupertino non sono finiti. Le voci su un'imminente presentazione del nuovo iPad Mini (una versione più piccola dell'iPad, il cui lancio non è ancora stato ufficialmente confermato da Apple) si fanno sempre più insistenti. Secondo il Wall Street Journal, la compagnia guidata da Tim Cook avrebbe già ordinato ai fornitori asiatici 10 milioni di schermi più piccoli di quelli dell'iPad (apparentemente attorno ai 7.8 pollici), un numero quasi doppio alle forniture richieste da Amazon.com per il Kindle Fire. Secondo le fonti, rigorosamente anonime, Apple avrebbe in mente di produrre tra i 9 e i 10 milioni di mini-tablet nel quarto trimestre. Nel frattempo, il vortice di indiscrezioni non fa bene al titolo di Apple: oggi in ribasso dell'1,9% circa a 625,9 dollari, le azioni sono del 9% più basse rispetto al record intraday fissato il 21 settembre a 705,07 dollari e del 3% al di sotto della media degli ultimi 50 giorni a 658 dollari. Inoltre i dieci milioni di iPad Mini minacciano le vendite del Nuovo iPad, l'ultimo tablet lanciato da Apple. Gli esperti avvertono che, considerando il successo dei tablet concorrenti di piccola dimensione, i clienti preferiranno l'iPad Mini rispetto al modello precedente, troppo ingombrante e pesante. «L'iPad Mini rischia di eclissare il nuovo iPad» - ha avvertito Brian White di Topeka Markets al blog All Things Digital - «perché la sua dimensione e maneggiabilità saranno molto apprezzate».

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