23 ottobre 2012

Guai per i Cab Londinesi rischiano di sparire

MILANO-Tempi durissimi per i taxi di Londra. La società che produce i mitici «Black Cab» ha chiesto l'amministrazione controllata: in cassa non c'è la liquidità necessaria per continuare le operazioni. La Manganese Bronze, il cui 20% è in possesso del costruttore cinese Geely (lo stesso che possiede la Volvo) da tempo navigava in acque tempestose: quest'anno era stata costretta a richiamare 400 esemplari del nuovo modello Tx4 a causa di seri problemi allo sterzo. Una«disavventura» pagata a caro prezzo in Borsa dove le azioni sono state sospese per eccesso di ribasso all' inizio di ottobre. PERDITE PER MILIONI DI STERLINE- Per salvarsi la società con base a Coventry - 300 gli addetti- attiva dal 1948 avrebbe chiesto l'aiuto del socio cinese, che però al momento non scopre le sue carte. Di certo non sarà facile per il produttore uscirne da solo: i conti sono in rosso dal 2007 e ci vorrebbero «diverse milioni di sterline» secondo la stampa inglese per risollevare le casse della società. Che comunque continua a ostentare ottimismo con una nota. Ma è chiaro che le speranze dipendono dall'intervento della Geely, con la quale la Manganese Bronze ha siglato una joint-venture per produrre i «black cab» anche a Shanghai da distribuire sui mercati asiatici . In Inghilterra le vendite sono crollate e sono sempre di più i tassisti che, infischiandosene della tradizione, scelgono minivan tedeschi o giapponesi. Per i nostalgici è un altro pezzo di «Made in England» che se ne va. Per gli altri solo un segno dei tempi.

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