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03 ottobre 2012
Protestano gli studenti affamati da Michelle Obama
Affamati e arrabbiati: gli studenti americani sono infuriati con Michelle Obama. Il motivo? La First Lady ha spinto le scuole d'America a cambiare il loro menù per il pranzo riducendo in modo notevole le calorie. Il risultato: i piatti sono decisamente più piccoli. E i ragazzi boicottano le mense. Megafono della protesta è una parodia che corre sul web.
CIBO SPAZZATURA - Da quando a inizio settembre è partito il nuovo anno scolastico, in molte scuole americane è partita anche la protesta degli studenti contro i pasti anti-obesità. A loro dire sono da fame. Gli stessi insegnanti ammettono che la «ricetta» di Michelle andrebbe adattata alle esigenze dei ragazzi: un giovane giocatore di football, per esempio, non può trovarsi a mangiare lo stesso menù di una ragazzina che pesa 40 chili. La ragione di tanto turbamento? Il nuovo piano chiamato «Healthy, Hunger Free Kids», varato dal Dipartimento dell’Agricoltura a seguito della battaglia anti-obesità condotta con molta determinazione dalla consorte del presidente. Dalle mense delle scuole americane sono stati tagliati per la prima volta grassi e proteine. Già, perchè le statistiche evidenziano che gli Usa continuano a essere il Paese più grasso del mondo. I dati sull’obesità sono infatti allarmanti: un bambino su tre è in sovrappeso o obeso. D’ora in poi le porzioni nei piatti delle mense scolastiche tenderanno perciò ad essere più piccole, con meno carne e più frutta e verdura. Via anche il cibo spazzatura: panini, dolci, bibite gassate. In realtà, la normativa è vincolante solo a quegli istituti che per il loro programma nelle mense percepiscono delle sovvenzioni da Washington.
GIOVANI E AFFAMATI - Su Internet è cliccatissimo il video «We Are Hungry», una parodia della hit «We Are Young». E’ stato realizzato dagli studenti di una high school nello stato del Kansas e mostra gli adolescenti crollare durante l’ora di ginnastica o addormentarsi sfiniti sui loro banchi in classe. «Nei giorni scorsi c’erano i bocconcini di pollo. Se prima ce ne davano sei, ora sono solo più tre», si lamenta uno degli studenti del video all’Usa Today. La protesta, nel frattempo, si allarga a macchia d’olio: in un distretto scolastico nello stato del Wisconsin è in atto da circa due settimane un vero e proprio boicottaggio della mensa. Stessa scena nel New Jersey. A far arrabbiare ancora di più gli adolescenti non è solo il fatto che le porzioni ora sono più piccole, ma pure più care. Alcuni esperti lamentano effettivamente il fatto che il limite di 850 calorie a porzione non è sufficiente per un ragazzo in quell’età.: soprattutto se praticano sport l’apporto calorico è troppo basso. La signora Obama, per il momento, non ha voluto entrare nella polemica.
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