09 novembre 2010

La verità ha la faccia della convenienza.


Sondaggio che mostra una verità assolutamente diversa dalla realtà, siamo oramai un popolo rincoglionito da Facebook, con facebook facciamo conoscenze, bypassiamo l'incontro reale se non legato al sesso. A facebook abbiamo lasciato la grande responsabilità di essere veicolo della nostra vita, ora esce un'indagine interessante quanto irreale.
Altro che Facebook: il vero social network è… il bar. E' il luogo di incontro più amato e frequentato dagli italiani, dove ci si concede un caffè, una bibita o un panino, ma anche dove si chiacchiera di sport, di politica e del proprio capoufficio. E alla fine, scopriamo che i veri opinion makers sono gli esperti di aperitivi.
E' quanto emerge da uno studio promosso da promosso da Sanbittèr e condotto su 480 barman, gestori, proprietari di bar ed esperti del settore, attraverso un monitoraggio di 1.200 soggetti (uomini e donne tra i 18 e i 55 anni) e del loro rapporto con il bar. Lo studio è stato realizzato sui più importanti social network (Facebook e Twitter) e blog attraverso la raccolta di messaggi, post e commenti sull'argomento.
Secondo dati FIPE, 2009 sono circa 15 milioni gli italiani che frequentano uno dei 121mila bar d'Italia. Davanti a un paninoo o a un aperitivo si parla di un po' di tutto: tra gli argomenti più frequenti di conversazione al primo posto c'è la politica (48 %), che batte persino il calcio (42 %) e il lavoro (37 %). Seguono argomenti leggeri come il gossip (35%), che ha la meglio sullo shopping (33 %) e sul cinema (25 %).
A seconda degli argomenti e delle abitudini, i frequentatori dei bar possono essere distinti in diverse "tribù". Su tutti spiccano gli "aperitivologhi" (45 %), quelli che parlano degli argomenti più svariati, tra cui "decidere" chi sarà il prossimo presidente del Consiglio (47%), quale sarà il "must have" modaiolo per la prossima stagione (33%) o il film giusto da guardare al cinema (25%).
Il bar rimane ancora oggi il locale più frequentato in tutti i giorni dell'anno: da chi ci va due-tre volte a settimana (15%), chi una volta al giorno (31%) per cento) e chi non può rinunciare a una scappata anche tre/quattro volte nella giornata (43%). Tra i motivi per cui si va al bar spiccano la scelta di un luogo in cui si può chiacchierare di tutto e ci si sente liberi di esprimere le proprie opinioni (67 %), la necessità di staccare dal ritmo frenetico del lavoro (51%) o semplicemente chiacchierare con gli amici (45%).
A sorpresa solamente il 33 % va al bar solo per mangiare o prendere qualcosa da bere. Insomma, il ruolo di incontro sociale del bar fa di questo locale il vero "ripetitore" di opinione moderno, ancora più di tv, radio e qualunque altro medium, che si limita a diffondere le notizie (73 %).
Le figure e i personaggi più chiacchierati al bar sono, dunque, i politici: c'è chi dichiara di sapere giù chi sarà il prossimo premier (29 %) e chi sa quale tra questo e quel politico risolverà tutti i problemi della nazione (41%). Molto chiacchierati anche i calciatori e allenatori: è il bar che ci si trasforma in commissari tecnici (27%), si fanno sempre le formazioni vincenti (31%), o si decide chi va sostituito e qual è la squadra da battere (23%). Dopo i politici e i calciatori, il bersaglio delle chiacchiere da bar il capufficio (36 %), più discusso addirittura dei divi di Hollywood (27%) e dei personaggi tv (21%). Il momento che muove la maggiore quantità di chiacchiere è quello dell'aperitivo, ma tra i momenti salienti della giornata al bar ci sono la colazione (47 %) e la pausa pranzo lavorativa (53 %), durante la quale il bar si riempie di gente che parla solo del proprio lavoro e pensa esclusivamente agli affari (19%).
Mah sarà così ?
Buona giornata Roberto

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