27 agosto 2012

Emergenza acqua da nord a sud

Tra caldo torrido, incendi, campi a secco, danni all'agricoltura, conseguente aumento dei prezzi dei prodotti, ogni anno in estate si assiste sempre di piu' alla minaccia della mancanza di acqua. Quest'anno la situazione appare particolarmente grave in Lombardia, Triveneto, in alcune zone del sud (in Puglia, Calabria, Sicilia), ma anche in Trentino a Bolzano, nel basso Lazio, in Toscana, in Liguria. E secondo gli esperti neanche l'arrivo di Beatrice e di qualche pioggia nel fine settimana potra' cambiare la situazione. L'aumento del consumo di acqua e' salito del 5,7% rispetto ad agosto del 2011 (nonostante la percentuale scenda nei week-end). I consumi di acqua sono alle stelle: secondo Metropolitana Milanese per esempio nella scorsa settimana sono schizzati in su del 12%. A luglio sono stati erogati 250.000 metri cubi di acqua in piu' rispetto allo stesso mese dell'anno precedente. E da domenica scorsa anche la richiesta di energia elettrica ha avuto un'impennata del 15%. In Liguria per esempio alcuni sindaci hanno vietato di innaffiare i fiori e lavare l'auto; qui sono a rischio le coltivazioni di olive e uva. A Bolzano il sindaco ha emesso un'ordinanza che vieta l'uso dell'acqua potabile per irrigare i giardini. Nel frusinate l'azienda che gestisce il sistema idrico ha deciso il razionamento dell'acqua. A Capri, per fronteggiare la crisi idrica, il sindaco ha fatto affiggere vicino alle fontanelle pubbliche per le strade, nei punti più visibili dell'isola e sul sito del comune, un avviso in cui invita residenti e turisti ad ''un utilizzo dell'acqua attento e parsimonioso''. Mentre in Abruzzo decine di comuni sono in riduzione o interruzione dell'erogazione per di piu' con guasti alle condotte. In Toscana si e' riunito il tavolo tecnico per fare il punto sul'emergenza idrica. Senza contare che fiumi e laghi sono in sofferenza, con una riduzione della portata d'acqua. Inoltre, secondo l'Associazione nazionale bonifiche e irrigazioni (Anbi), il caldo favorisce la proliferazione di alghe nelle acque interne, causando anossia e provocando ampie morie di pesci. L'Anbi sta intervenendo ''immettendo acqua fresca negli alvei ma nelle attuali condizioni di siccita' e' problematico anche il reperimento di risorse idriche aggiuntive''. Per Massimo Gargano, presidente Anbi, e' ''indispensabile rilanciare il Piano irriguo nazionale''. Per la Cia-Confederazione italiana agricoltori, lungo il sistema idrico italiano si perde mediamente piu' di un litro d'acqua su tre (in linea con lo sperpero denunciato da Legambiente di oltre il 30%): ''Uno spreco che l'Italia non si puo' permettere''. Il direttore generale di Federutility, Adolfo Spaziani, mette in evidenza che le caratteristiche morfologiche del nostro Paese non dovrebbero esporci a questo tipo di rischi; cosa che invece avviene per ''mancanza di investimenti'' e perche' dovremmo integrare di piu' l'attenzione verso i ''consumi'' e le ''riserve'' del nostro sistema idrico. (ANSA).

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