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24 settembre 2012
Chiude per 9 giorni Ciampino e definitivamente ai Low Cost
ROMA - Il trasloco era stato invocato da migliaia di persone. Per anni i residenti della zona avevano chiesto a ministri e governi di spostare i voli dai cieli di Ciampino. Adesso l'aeroporto «G.B. Pastine» chiude davvero, ma soltanto per 9 giorni. Lo stop ai voli - provvisorio - è stato imposto dai lavori di rifacimento della pista, ormai malridotta. Si chiude alle 23.30 di domenica 23. Si riaprirà alle 23.30 del 2 ottobre.
Un decollo Ryanair da Roma-Ciampino (Jpeg)Un decollo Ryanair da Roma-Ciampino (Jpeg)
TUTTI AI TERMINAL 2 E 3 - Tutti gli operativi di tutte le compagnie saranno trasferiti temporaneamente presso lo scalo di Fiumicino. I passeggeri in partenza in questi 9 giorni dovranno recarsi ai Terminal 2 e 3 (al 3 partirannno i voli WizzAir) dello scalo «Leonardo da Vinci» per effettuare le operazioni di accettazione e di imbarco. La società Aeroporti di Roma consiglia, a tutti i passeggeri in partenza e in arrivo a Roma Ciampino nelle date di chiusura per lavori, di «verificare eventuali cambiamenti di orario consultando i siti internet delle compagnie aeree operanti a Ciampino».
Passeggeri Ryanair sbarcano a CiampinoPasseggeri Ryanair sbarcano a Ciampino
«OCCASIONE DECISIVA» - Secondo i Comitati anti-rumore di Ciampino questa è «un'occasione decisiva» per realizzare «l'auspicato e definitivo spostamento dei voli low cost da Ciampino a Fiumicino. In poche parole, cacciare Ryanair dall’aeroporto Pastine. Il fronte per la chiusura dello scalo alle low cost - di cui fanno parte i comuni di Ciampino e Marino insieme al X Municipio di Roma Capitale - si appella perciò al ministro per lo Sviluppo Economico, Corrado Passera.
Due aerei di compagnie low cost a Ciampino (foto da 06blog.it)Due aerei di compagnie low cost a Ciampino (foto da 06blog.it)
STRACCIARE IL PIANO DI SVILUPPO - «I vettori a basso costo possono restare per sempre a Fiumicino (come èperaltro ha già deciso un'altra compagnia, la EasyJet ndr.) e il ministro può stracciare anche il piano di sviluppo di Adr ed Enac». Il maxi-programma promosso dalla società di gestione degli aeroporti capitolini (Adr) e dall’Ente nazionale aviazione civile, prevedrebbe la trasformazione entro il 2021 dello scalo di Ciampino in City Airport, con un notevole aumento dei voli: in barba, secondo i contestatori, alla «zonizzazione acustica dei territori limitrofi all’aeroporto», scaturita dalla Conferenza dei Servizi del luglio 2010 e ratificata al Ministero dei Trasporti dalla Giunta Regionale del Lazio a ottobre 2010.
SINDACI CONTRO - «Il Governo emani un’ordinanza per il trasferimento definitivo dei voli low cost dall’aeroporto Giovan Battista Pastine a quello di Fiumicino, vista la possibilità dello stesso di poter ricevere l’attuale volato dello scalo di Ciampino, come nella chiara disponibilità manifestata dal 24 settembre al 2 ottobre prossimi, in occasione della manutenzione della pista ciampinese», sottolinea il sindaco di Marino Adriano Palozzi
Passeggeri in coda ai gate di Ciampino Passeggeri in coda ai gate di Ciampino
«NON PIU' DI 61 VOLI AL GIORNO» - I comitati anti-rumore auspicano che il traffico di Ciampino sia ridotto al più presto a soli «61 voli al giorno, che significherebbe ottemperare a quanto previsto da Arpa Lazio con appropriato studio C.r.i.s.t.a.l. (Centro Regionale Infrastrutture Sistemi Trasporto Aereo, ndr)». Il coro di no al ritorno dei voli low costil 2 ottobre vede in testa il sindaco di Ciampino Simone Lupi e varie associazioni cittadine e ambientaliste, in campo da anni per la riduzione dei voli e dell’inquinamento acustico dell’area urbana alla periferia di Roma.
APPELLO A PASSERA - «Le direttive della Conferenza dei Servizi del 2010 – sottolineano i due sindaci, Lupi e Palozzi– approvavano l’impronta e la zonizzazione acustica dell’aeroporto e indicavano entro 18 mesi la riduzione dell’inquinamento acustico tramite l’intervento alla fonte dello stesso. Direttive a tutt’oggi disattese da parte di Aeroporti di Roma».
La battaglia contro il rumore è iniziata nel 2001 con l’ampliamento dello scalo di Ciampino, fino ad allora utilizzato soprattutto per i voli militari, che aprì invece le porte alle compagnie low cost, incrementando così il numero di rotte in partenza e in arrivo con numeri da capogiro: +26% tra il 2002 e il 2003; più 32% tra 2004 e 2005.
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