20 settembre 2012

Un giovane su tre è ancora a casa con i genitori

Un terzo degli italiani abita in casa con mamma e papà. È quanto emerge dal rapporto Coldirett/Censis «Crisi: vivere insieme, vivere meglio» che evidenzia come la crisi abbia attivato una sorta di rete di protezione familiare. Il 31% degli italiani abita con la madre e il 42,3% ha la madre che abita ad un massimo di 30 minuti dalla sua abitazione. LA SITUAZIONE - Situazione simile per i padri: oltre il 30% degli italiani vive con papà, mentre oltre il 40% vive ad un massimo di trenta minuti a piedi dalla sua abitazione. Inoltre oltre la metà degli italiani (54%) ha i propri parenti stretti residenti in prossimità, ad un massimo di mezz'ora a piedi della propria abitazione. I dati mostrano che le famiglie italiane, anche quando non coabitano, tendono a vivere a distanza ravvicinata dalle rispettive abitazioni. Questo bisogno di vicinanza riguarda non solo i più giovani tra i 18 e i 29 anni (coabita con la madre il 60,7% e il 26,4% abita a meno di 30 minuti), ma anche le persone di età compresa tra i 30 e i 45 anni (il 25,3% coabita, il 42,5% abita nei pressi), e addirittura gli adulti con età compresa tra i 45 e i 64 anni (l'11,8% coabita, il 58,5% abita in prossimità). «IL PRANZO DA CASA» - La crisi spinge 7,7 milioni di italiani a portarsi al lavoro per la pausa pranzo cibo preparato in casa, di questi sono oltre 3,7 milioni quelli che dichiarano di farlo regolarmente. Ben il 15% degli italiani si porta la schiscetta in ufficio per risparmiare, ma anche per essere sicuro della qualità del pranzo o semplicemente perché si preferiscono sapori e profumi casalinghi durante la pausa dal lavoro. Un'esigenza riconosciuta da molti datori di lavoro che hanno reso disponibili spazi dedicati per riscaldare il pasto e condividerlo insieme ai colleghi.

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