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05 settembre 2012
Violato database Apple
Un milioni di ID dei dispositivi Apple messi online. E rubati all'Fbi. A dare notizia dell'operazione sono gli hacktivist di Anonymous e LulzSec nell’ambito dell’operazione AntiSec.
OPERAZIONE ANTISEC - Su Pastebin è stato pubblicato un comunicato con le informazione per accedere gli Unique Device Identifers, gli identificatori univoci, di dispositivi Apple come gli iPhone o iPad. E se non è la prima volta che gli hacker riescono ad entrare in possesso dei dati degli utenti di grande compagnie dell'informatica, come accaduto nel caso della Sony, la novità è che ora i pirati sostengono di aver trovato i dati su un computer portatile di un agente dell’Fbi, di nome Christopher K.Stangl dell'Fbi regional Cyber Action team. Il laptop dell'agente sarebbe stato hackerato in marzo grazie ad un “buco” genereato da Java. Ad essere collegatiagli Unique Device Indentifers ci sono informazioni private come numeri di telefono e indirizzi mail. Ma nel comunicato rilasciato da Anonymous, gli hacker sottolineano di aver epurato la lista da tutti i dati personali.
«L'FBI VI SPIA»- L'obiettivo di questa operazione infatti non è tanto trafugare dati. Ma dimostrare agli utenti Apple la vulnerabilità dei loro dispositivi e svelare come esista un progetto di monitoraggio da parte dell’Fbi. Gli hacker hanno inoltre spiegato che questo è “il momento giusto” per comunicare i dati perché Apple sta cercando alternative al sistema UDID. In realtà attraverso la stringa degli Unique Device Identifers è molto facile accedere anche ai numeri di carta di credito con cui gli utenti effettuano i pagamenti sull'Apple Store. E, ovviamente è grande l'imbarazzo al quartiere generale dell'Fbi dove si trincerano dietro un algido «no comment». Ma non solo. SlashGear, un sito web specializzato in informazioni sulla tecnologia elettronica, nota dal canto suo che l'agente speciale Christopher K. Stangl è stato nel 2009 il protagonista di uno spot del Bureau per il reclutamento di hacker, dal titolo: «Ricercati dall'Fbi: esperti di cyber-sicurezza».
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