Quando si arriva alla fine di un anno si fà sempre una considerazione: "se ne andasse in fretta questo anno di merda", ma forse sono considerazioni che ci ritroviamo a fare troppo in fretta, troppo presi dalle cose negative che ci sono capitate. A me piace guardare a questa 2010 che stanotte saluterò, con simpatia, è stato un anno di profondi cambiamenti, di sofferenze che se ne sono andate, di sorrisi, abbracci e baci che sono antrati nella mia vita, ma anche di "incazzature", di delusioni, di aspettative deluse in qualche rapporto di lavoro, per fortuna non tutti sono uguali i miei interlocutori. Oggi solo perchè ero su facebook da casa qualcuno avanzava il "sospetto" che il mio devastante virus intestinale di cui sono in queste ore vittima fosse una balla. Eppure il giorno prima sono stato a registrare i miei programmi in uno stato "schifoso" alle 5 del mattino pur di non mettere nei casini i miei colleghi. Ma perchè mi debbo "guadagnare" la stima di certa gente piccola e meschina ? Ecco da domani si cambia, giriamo pagina dare alle persone il "peso che si meritano" e come si dice a Roma poco elegantemente "esticazzi". Ciao 2010 sei stato un grande compagno di vita e mettendoti sulla bilancia il mio conteggio è posotivo. Buon 2011 a tutti a me a te che amo, agli amici e a tutti i miei lettori.
Roberto
Speaker Radiofonico di Pesaro, da qualche anno "Brianzolo di adozione" lo potete ascoltare su: Radio Sabbia (Riccione), Multiradio Tolentino (Mc) e sulla web Radio Stereopesaro.it.Mi potete contattare alla Mail:roberto@bagazzoli.it
31 dicembre 2010
29 dicembre 2010
Fuga da Capodanno
Il Natale è una festa controversa ci finischi schiacciato, per i genitori, per i figli,per le nonn, le zie e c'è sempre meno voglio di fare festa. Ma a capodanno le cose cambiano in modo "totale".
Il last minute conquista anche le vacanze di Capodanno ed entra nel settore degli affitti di appartamenti. La formula della prenotazione dell’ultimo minuto è sempre più popolare anche fra chi preferisce una casa a un albergo o a un villaggio e, soprattutto, permette di risparmiare fino al 30%. E le buone occasioni non mancano neppure nelle località di maggiore richiamo.
Come rileva un’indagine di Immobiliare.it condotta attraverso i dati ricavati dal proprio sito CaseVacanza.it, emerge che la pratica del last minute, molto diffusa in altri settori del turismo, è ormai consolidata anche nel campo delle abitazioni di villeggiatura per i soggiorni che iniziano nei sette giorni seguenti. I proprietari degli immobili offerti “all’ultimo minuto" sono ormai abituati a concedere sconti notevoli, pur di non lasciare vuoti gli appartamenti non prenotati nei tempi classici. Per cogliere queste occasioni, bisogna naturalmente saper accettare l’incertezza della disponibilità, da verificare e cogliere, appunto, all'ultimo momento.
“Anche in questo settore si desidera generare il virtuosismo dei saldi; ci si libera dell’invenduto rendendolo accessibile a gruppi più ampi di consumatori” dice Carlo Giordano, Amministratore Delegato del Gruppo Immobiliare.it. “Ovviamente ci si deve accontentare dei modelli e delle taglie (località e tipologie di appartamenti) rimanenti. Ma restano grandi opportunità di affari.”
Nella sua formula classica l’opzione casa vacanza, invece, viene presa in considerazione soprattutto dalle famiglie (55% dei casi); i nuclei familiari sono però molto organizzati, la scelta è solitamente affidata alla madre, che già a novembre inizia la valutazione delle offerte. Approfitta invece delle opportunità dell’ultimo minuto soprattutto chi viaggia con un gruppo di amici. In questi casi a cercare l’offerta migliore sono più persone, ciascuna concentrata in una regione precisa. Per lo più si scelgono soggiorni di una sola settimana.
Fino ad ora le vacanze natalizie sono state caratterizzate dalla ricerca del risparmio ad ogni costo. La classica settimana di ferie appare ormai una chimera, così gli italiani si sono concessi al massimo dei weekend lunghi; in ogni caso, la spesa media pro-capite per la vacanza è stata di 700 euro per oltre la metà di coloro che sono partiti. Le località più gettonate sono quelle di montagna (61%) seguite, a distanza, da città d'arte e capitali europee (18%); da notare anche un aumento dell’acquisto low cost, che risulta il metodo di viaggio prediletto dal 38% di coloro che vanno in vacanza, e la crescita dei viaggi last minute, scelti dal 21% dei viaggiatori.
Per chi deve ancora fare la sua scelta, quali sono le località turistiche che offrono le migliori offerte last minute? Sempre secondo l’indagine dell’Ufficio Studi di Immobiliare.it e i dati di CaseVacanza.it, Madesimo e Chamonix offrono ai villeggianti dell’ultimo minuto sconti superiori ai 300€, ma anche a Cervinia, Madonna di Campiglio e Bormio, prenotando all’ultimo istante, si possono risparmiare circa 250€ a settimana.
Buone vacanze se scappate!!!
Rob
28 dicembre 2010
Il balzello...una vergogna !!!
Mi chiedo perchè il turista debba essere visto come un pollo da "spennare" senza vergogna. L'italico pensiero che và da nord a sud della nostra penisola a Roma in questi giorni raggiunge il suo "apice". Dal primo gennaio 2011 i musei aumentano per i "non residenti" di 1 euro. In una città straordinaria, bella da vedere i turisti pagano prezzi folli, vai nei ristoranti leggi il menu esterno e sembra tutto ok. Pensi ma che bravi i romani si sono adeguati un po' con i prezzi per venire incontro ai turisti, ti siedi mangi il primo e il secondo la paghi un prezzo "ragionevole", ma non chiedere vino e caffè !!! Mi è capitato di dover pagare un caffè servito in un ristorante al panteon 8 Euro !!!
Mi piacerebbe che ci fosse una bella flessione delle presenze turistiche perchè si impari che non è valido il detto "vedi Roma e poi muori" (rubato a Napoli), ma i turisti debbono essere invogliati a tornare...Una bella carestia per quei venditori con i loro furgoncini che per mezzo litro di acqua ti tolgono 3 eruo e 50, a quelli che ti derubano per un caffè, una coca, un trancio di pizza.
Il bello sarebbe avere un turismo "sostenibile" economicamente...ma se adesso ci si mette anche il comune non ci sarà un futuro roseo.
Infine mi chiedo ma per i "domiciliati" a Roma stessa solfa, stesso balzello ??
Buona Giornata
Roberto
27 dicembre 2010
Inverno voglia di Calde Vacanze !
Che farete di bello per il capodanno ? Oggi in rete ho "scovato" un interessante articolo dedicato ad una classifica delle localittà più gettonate in questo periodo per la fuga di "capodanno".
L'inverno è sempre più rigido: chi ne ha la possibilità, passato il Natale si prepara a una fuga di Capodanno verso il sole e il caldo. Ecco allora le dieci destinazioni più "calde", preferite dai viaggiatori di TripAdvisor, in base alla classifica Travellers’ Choice® Destinations Awards 2010, il ranking annuale basato su milioni di recensioni e opinioni di viaggiatori della community di recensioni di viaggio più grande del mondo. La Top 10 si riferisce alle migliori destinazioni della categoria “Best for Sun”.
1 - Egitto - dalla Sfinge alle piramidi di Giza, da Luxor alla Valle dei Re, alla barriera corallina, l’Egitto è la meta preferita in assoluto.
2 - Tenerife, Isole Canarie, Spagna. Definita l'isola dell'eterna primavera, Tenerife offre, un invidiabile clima e numerose opportunità per chi è interessato alla natura, con insediamenti dedicati alla botanica o alla conservazione faunistica.
3 - Marocco - Le città imperiali di Rabat, Marrakech, Meknes e Fez, le rinomate località di mare come Casablanca, Agadir e Tangeri, gli splendidi minareti, l'intramontabile fascino del deserto del Sahara e dei maestosi Monti Atlas. fanno del Marocco un eldorado ideale, soprattutto d’inverno.
4 - Turchia - Dalle altezze ghiacciate del Monte Ararat alla ricerca dell'Arca di Noè, fino agli storici fiumi Eufrate e Tigri: i contrasti della Turchia sono magnifici e irresistibili. Il clima mite e soleggiato ne fanno una destinazione ideale anche d'inverno.
5 - Tunisia – La bellezza di Tunisi, o le oasi rigogliose e super accessoriate per garantire ogni tipo di comfort anche ai bordi del deserto ed escursioni sul dorso dei dromedari, in una magica atmosfera esotica.
6 - Thailandia - Grazie alla bellezza delle sue spiagge, alla natura incontaminata, alla ricchezza delle testimonianze archeologiche e artistiche e alla sua cultura del sorriso e dell'ospitalità, la Tailandia conquista i viaggiatori di tutto il mondo.
7 - Cipro – L'isola è molto vicina, ma rappresenta un mondo a parte, un punto d’incontro di diverse civiltà che hanno dato vita ad un illustre passato. I viaggiatori apprezzano in particolare le sue specialità gastronomiche, la bellezza delle spiagge e i panoramici percorsi montani.
8 - Isola di Madeira, Portogallo - Nota come 'il giardino galleggiante' o 'Perla dell'Atlantico', l'isola è famosa per i paesaggi suggestivi e i per suoi spettacolari fuochi d'artificio di Capodanno, considerati i più grandi al mondo dal Guinness dei primati.
9 - Dubai - Simbolo di progresso, modernità e innovazione, la città di Dubai offre tutto ciò che occorre per un viaggio indimenticabile, all’insegna del comfort e dell’eleganza.
10 - Malta – L'arcipelago offre un eccezionale contrasto di colori: l’azzurro del Mediterraneo, le nuances color miele dei profili architettonici ed il cielo terso. Templi, palazzi, cattedrali e fortini fanno rivivere scorci di storia in modo unico e vivido.
Buone Vacanze per davvero o con la fantasia !
Rob
26 dicembre 2010
Il Mar Morto non avrà più segreti.
Uno dei luoghi più affascinanti del pianeta, luogo di cura, ora al centro di una ricerca molto approfondita.
Parte in Terra Santa il "maxi progetto" di misurazione geofisica del Mar Morto. L'indagine, svolta da un'equipe internazionale di ricerca dell'International continental scientific drilling program (Icdp), comprendenti sia israeliani sia palestinesi, fornirà informazioni importanti sui cambiamenti climatici e ambientali della zona, risalendo fino a mezzo milione di anni fa. Lo riferisce l'Istituto tedesco Helmholtz (Gfz), uno dei promotori dell'iniziativa.
Gli scienziati, provenienti da otto nazioni diverse, hanno perforato il terreno sottostante il Mar Morto per riuscire a determinare l'attività sismica e i cambiamenti climatici nel corso dei secoli. Ciò dovrebbe servire tra l'altro a capire meglio i meccanismi che stanno ora provocando il riscaldamento del pianeta.
Determinando con la massima precisione la direzione e l' inclinazione del pozzo, i ricercatori sono riusciti a conseguire un primo importante successo: nonostante gli strati di sale duri come roccia e i problemi provocati dal fango, hanno prelevato - con una trivella montata su una chiatta - sedimenti fino a 460 metri di profondità.
"Abbiamo effettuato perforazioni attraverso circa mezzo milione di anni di depositi sedimentari - ha commentato Ulrich Harms da gruppo di supporto operativo del Icdp presso l'Istituto tedesco di ricerca Gfz - da questi campioni, si possono dedurre non solo la storia del clima, ma anche quanto accaduto nel sottosuolo in questa regione sismicamente molto attiva".
Ora si passerà all'analisi dei carotaggi in laboratorio che porteranno, secondo quanto espresso dai ricercatori, a comprendere meglio la storia del clima della regione, considerata un "ponte di passaggio" attraverso il quale l'uomo primitivo in diverse ondate è migrato dall'Africa verso nord.
Buona Domenica
Roberto
24 dicembre 2010
A nudo...
Il post oggi lo dedico a me, a questo Natale 2010. Natale per me è stato sempre un periodo tra il grigio e il rosso festa. Da sempre non ho mai amato le "formalità" delle cene, i pranzi, le tombolate, le partite a carte. Credo cambi la percezione del Natale almeno per quelli della mia generazione dal momento in cui ti dicono che Babbo natale sono la mamma e papà. Crescendo scopri che a Natale arrivano le tensioni, le preoccupazioni, ti guardi intorno e vedi solo gente assorta nell'entrare nei centri commerciali per comprare "ossessivamente"...regali, regali e ancora regali. Montagne di cibo che finirà nella spazzatura perchè troppo, avete presente "pivono polpette ?".
Guardi ancora oltre cercando di mantenerti saldo al "minimo sindacale" del Natale, per me ad esempio, è l'albero dove le decorazioni che ho appartengono all'albero che facevo da bambino e nient'altro. Natale fino ad oggi è stato mio nipote, a cui ho dato il potere di poter riunire una famiglia "scollata", allontanata dagli urti della vita.
Un padre scomparso dalla terra troppo presto e noi troppo giovani per sostenere anche il peso delle relazioni. Natale 2010 per me è un anno di grandi "riflessioni" dove ho comperato per la prima volta 4 regali 1 per mio nipote, uno per il mio "amico segreto" (giochino che facciamo in radio) e 2 per il mio nuovo compagno. Mi sono dato una "regolata" e shopping compulsivo a parte oggi scopro che questo Natale non mi piace più, mi annoia con le sue regole...
Scopro però che questo Natale 2010 è pieno delle cose più belle si potessero desiderare. Un amore di quelli con la A maiuscola Paolo, dei nuovi amici tra la Brianza (Gach, Monica, Tiziana) e il Varesotto (Edo e Dino), gli amici di sempre Elena, Luigi, Mariella, Simona, Simonetta, Lucia, i "Romani" Catia, Teresa, Remo, Iside, Ignazio, Donato, la mia collega Roberta...
Arrivo a questo Natale 2010 con grande Serenità grazie alle persone che ho vicino e alla fine di questo 2010 che è stato ricco di emozioni forti e di cambiamenti che "forse" ci volevano perchè mi li sono anche un pò "guadagnati" dopo un percorso di vita "avaro".
Buon Natale...dalla parte del cuore !!!
Roberto
23 dicembre 2010
Natale in Ufficio
Se è vero che natale quando: "arriva ...arriva" eccoci pronti a fare festa anche tra le scrivanie.
A Natale dovremmo tutti essere più buoni. Ma siamo sicuri che lo spirito natalizio riesca a spirare proprio ovunque, ad esempio tra le scrivanie del nostro ufficio? Insomma, strenne e panettone riescono ad addolcire un capo burbero o un collega astioso? Un sondaggio è andato a curiosare su quello che accade nei corridoi di uffici e luoghi di lavoro, all'appressarsi della stella cometa e sotto le decorazioni di vischio.
L'indagine, realizzata da Euroffice.it svela che il 58% degli intervistati, di cui il 31% uomini, non sembra “sciogliersi” nemmeno di fronte alla slitta trainata dalle celebri renne, e preferisce evitare di arrivare in ufficio con pacchetti e pacchettini da distribuire ai colleghi. C'è invece chi, invece, veste con classe i panni di Babbo Natale e arriva in ufficio con una cesta piena di doni. Di fatto, il 27% degli intervistati sceglie in Natale per suggellare rapporti consolidati e per addolcire quelli un po’ più aspri presentandosi con regali destinati solo a una rosa di prescelti. Resta poi uno zoccolo duro, esiguo ma determinato e composto dal 4% del campione, che continua a calarsi totalmente nello spirito natalizio, portando doni a tutti i colleghi. Più o meno una quota simile sta invece all'estremo opposto e dichiara di non riuscire a tirare fuori il proprio lato migliore nemmeno il 25 dicembre e omaggia del proprio pensiero solamente il capo. Sarà per caso tempo di bonus?
Più classico, ma non così diffuso come si potrebbe pensare (solo il 7%), il cesto ricco di leccornie e prodotti tipici con cui il capoufficio dimostra riconoscimento al duro lavoro dei propri sottoposti.
Euroffice.it ha anche cercato di scoprire il senso più “profondo” del Natale, come momento di condivisione e unione per eccellenza. Come si vive questa festa tra le scrivanie? Il classico panettone accompagnato da un bicchiere di spumante consente al 50% degli intervistati di non rinunciare al brindisi, senza per questo gravare pesantemente sulle casse aziendali. Probabilmente per lo stesso motivo, solo il 6% beneficia di un trattamento più ricco, come stappare champagne e deliziarsi di finger food a base di caviale (le abbuffate sono tutta un’altra cosa), in una location elegante a cornice di un party esclusivo. Testa china sul PC fino all’ultimo minuto invece per quel 17% di impiegati a cui non è concesso nemmeno una fetta di pandoro.
Momento desiderato ma controverso invece risulta la fantomatica “cena aziendale”. Per il 24% degli intervistati infatti, la cena di Natale entra a pieno titolo in un'occasione i cui avvenimenti sono segreti e da non condividere neppure con il partner, mentre il 35% ammette semplicemente di essersi concesso qualche bicchiere di troppo, le cui conseguenze con ogni probabilità saranno la fonte dei pettegolezzi del giorno successivo. Un altro 24% del campione ammette candidamente di trascorrere una piacevole serata con i colleghi, per una volta con il nodo della cravatta allentato e lontano da ogni pressione lavorativa. E un ultimo 17% si rivela più misterioso rispondendo di non aver nulla da dichiarare a riguardo (qui forse qualcuno fa il furbo…).
Addobbi e lucine, un sorso di spumante e un bacio sotto il vischio, un dolce di marzapane e una spolverata di cannella: l’indagine condotta da Euroffice.it rivela che anche sotto l’albero in ufficio non manca la magia tipica di questo periodo. Se questo sia puro e nostrano spirito natalizio oppure solo un modo per evadere dalla routine, non è dato sapersi!
Buona natale...in Office.
Rob
22 dicembre 2010
La Tecnoclassifica !!!
E si che ci mancava e ci incuriosisce scoprire la classifica delle tecnologie più utilizzate e che segnano anche il cambiamento delle nostre abitudini.
Smartphone, social network e telefonate via internet: ecco chi è salito sul podio della classifica delle 11 tecnologie più "cool", eccezionali, di questa decade che si appresta a finire. La vittoria, meritatissima, è loro assegnata per l'impatto che hanno avuto sulla società e per la loro utilità. E' la classifica stilata dal magazine di tecnologia IEEE Spectrum Magazine, il giornale della associazione IEEE - Institute of Electrical and Electronic Engineers.
SMARTPHONE Letteralmente i 'telefoni furbi', si sono aggiudicati il primo posto per la loro utilità e per il loro successo indiscusso: gli smartphone, infatti, sono amati da tutti perché racchiudono nel telefono una serie di funzioni, dall'ascolto di musica a internet, dalla macchina fotografica alle email.
SOCIAL NETWORK da Facebook a MySpace, passando per Twitter, da quando sono nati i social network hanno conquistato tutti tanto che ormai è quasi un 'must' relazionarsi con la propria cerchia di amici tramite uno di loro; non a caso finora hanno 'accolto' come membri un quinto della popolazione mondiale.
TELEFONO VIA INTERNET 'Voice over IP' (Voce tramite protocollo Internet), abbreviato VoIP, è una tecnologia che rende possibile effettuare una conversazione telefonica sfruttando una connessione internet e un microfono. Ciò consente di abbattere le distanze con telefonante intercontinentali che costano quanto un'urbana.
LED Le lucine sparse per casa, su PC, TV e altri elettrodomestici; LED sta per Light Emitting Diode (diodo ad emissione luminosa) ed è usata sia come spia di funzionamento del congegno, sia per far funzionare telecomandi, semafori e anche gli stop delle auto, solo per fare qualche esempio.
COMPUTER SEMPRE PIU' POTENTI grazie a microprocessori (il cervello del PC) multipli, le cosiddette 'Multicore CPU' che hanno tanti piccoli cervelli raggruppati in un unico chip.
CLOUD COMPUTING Una 'nuvola' di applicazioni posta nella rete e utilizzabile da un comune pc senza doverla installare su di esso. E' questo il futuro dell'informatica, anche i tuoi dati, immagazinati sul web, sono utilizzabili da qualunque pc accedendovi tramite internet. AEREI SENZA PILOTI Noti come 'droni', sono 'robot alati' usati a scopo militare che si prevede verranno impiegati anche nell'aeronautica civile. ROVER Robot esploratori lanciati su altri pianeti a scopo di ricerca.
TRASMISSIONE FLESSIBILE DI CORRENTE. Gli ingegneri hanno sviluppato modi sofisticati di trasmettere la corrente alternata in modo potente ma stabile: è il sistema flessibile di trasmissione di corrente alternata (FACTS).
FOTOGRAFIA DIGITALE Non solo ha reso la fotografia immediatamente gratificante, perché vedi subito il prodotto del tuo scatto, ma soprattutto ha reso l'immagine (e il video, la registrazione di ogni evento) molto più invasiva nella nostra quotidianità.
SISTEMI AUDIO DI CLASSE D Tecnologia efficiente per ascoltare musica ad alta fedeltà: rappresenta il più grande miglioramento nella riproduzione audio da moltissimo tempo.
Curiosa direi, Buona Giornata
Rob
21 dicembre 2010
E la carta del Panettone ? Natale ecosostenibile !
Arrivano le feste, siamo richiamati a fare attenzione allo spreco dei cibi, a non prendere troppi chili. Ma la carte del panettone e del torrone doce la buttiamo ???
Il cartone del panettone nel cestino giusto: è questo il consiglio di Comieco (Consorzio nazionale riciclo carta e cartone) per aiutare l'ambiente anche in occasione delle festività natalizie.
Secondo il Consorzio, infatti, "se ogni italiano differenziasse correttamente, per esempio, una confezione di panettone, una di pandoro, una di torrone, due scatole di pasta, due giornali e due riviste, due sacchetti e la scatola di un giocattolo, si raccoglierebbero circa 120.000 tonnellate di carta e cartone", abbastanza per "evitare una discarica di medie dimensioni".
Proprio del panettone (oltre 26 milioni di chilogrammi nel 2009), Comieco celebra la confezione storica, "il tipico imballaggio custode del sapore e dei profumi": la 'cappelliera' in cartoncino riciclato, robusta e a forma di tamburo, "grazie alla quale il panettone arrivava sulle tavole natalizie di tutto il mondo già ai tempi dell'Unità d'Italia".
Mi raccomando, buona giornata
Roberto
20 dicembre 2010
Il se..fosse stato !!!
Ecco qua un bel "confronto" da lunedi mattina, proprio nella giornata più fastidiosa della settimana un ragionamento sui "se fosse stato...".
Il rimpianto o il sollievo che abbiamo provato in occasione di una scelta del passato hanno un peso sui nostri comportamenti successivi, ma anche analoghe esperienze vissute da altri costituiscono un dato di fatto in cui ci specchiamo e ci riconosciamo in qualche modo. Tanto che finiamo per riconoscerci in qualche misura in esse e a tenerne conto quando dobbiamo prendere una decisione. Insomma, quando le cose sarebbero potute andare diversamente se solo fosse stata presa una decisione differente, scatta nello spettatore una specie di "effetto sliding doors" specifiche aree del cervello sociale si attivano 'specchiandosi' nell'esperienza degli altri, proprio come se imparassimo per aver agito in prima persona.
Lo hanno scoperto i ricercatori dell'Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, che per la prima volta hanno descritti i meccanismi cerebrali che permettono a specifiche aree "sociali" del nostro cervello di attivarsi. Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista Neuroimage da un gruppo di ricerca interdisciplinare del San Raffaele, impegnato in un progetto di 'neuroscienze della decisione' sotto la guida del Centro di ricerca in Epistemologia Sperimentale e Applicata (Cresa) e il Centro di Neuroscienze Cognitive (Cnc). Il modo in cui le emozioni di rimpianto e di sollievo influenzano gli esiti di una scelta, e come le cose sarebbero potute andare diversamente se solo avessimo preso una decisione differente è stato analizzato dagli studiosi per mezzo della risonanza magnetica funzionale. In passato era stato già dimostrato un meccanismo "a specchio" per queste emozioni, mostrando che alcune parti del cervello, tra cui la corteccia orbitofrontale, la corteccia del cingolo anteriore e l'ippocampo, associati al rimpianto, sono attivati anche quando si osservano gli esiti delle decisioni di un'altra persona.
Il nuovo studio estende tale risultato, e ha dimostrato che "'non solo le emozioni di rimpianto (e sollievo) vissute in prima persona, ma anche quelle vissute dagli altri e nelle quali ci 'specchiamo' influenzano la nostra scelta successiva''. In particolare, gli scienziati hanno visto che a essere influenzata è la nostra propensione a rischiare, che diminuisce dopo aver osservato l'altro provare rimpianto per avere perso denaro a causa di una scelta azzardata, e aumenta dopo aver osservato l'altro provare rimpianto per una scelta conservativa. Ma gli atteggiamenti di prudenza o di maggiore temerarietà si attivano in "luoghi" diversi del cervello. ''Quando dagli altri impariamo a rischiare di più – spiega uno dei ricercatori, Nicola Canessa - lo facciamo mediante il nucleo caudato e la corteccia parietale posteriore. Quando, al contrario, dagli altri siamo influenzati a rischiare di meno o per niente, lo facciamo mediante la corteccia orbitofrontale e
l'amigdala''.
Alla luce degli studi, puntualizza l'esperto, "i mercati borsistici salgono e compriamo perché non possiamo rimpiangere di esserne stati fuori. La bolla scoppia e corriamo a vendere, perché non possiamo rimpiangere di esserne stati dentro. Un effetto rafforzato dal fatto -documentato per la prima volta a livello di correlati neurali - che quando prendiamo decisioni di investimento il confronto non é solo con quanto avremmo potuto guadagnare (o perdere) noi stessi, ma anche con quanto stanno guadagnando (o perdendo) gli altri ai quali ci rapportiamo".
E come spesso accade, anche il sesso può fare la differenza. Gli stessi ricercatori, infatti, avevano già osservato che il rimpianto altrui 'risuona' in maniera più forte nel cervello femminile. E ora aggiungono che "le donne, in maniera proporzionale al loro livello di empatia, 'apprendono socialmente' meglio degli uomini. Soprattutto quando si tratta di rischiare di meno".
Personalmente sono sempre stato macchiavellico "Meglio fare e penstirsi che non fare e pentirsi"....come dire meglio un rimorso che un rimpianto. Non sempre ci si azzecca, ma è la vita no ?
Buona Giornata !
Roberto
17 dicembre 2010
Anche un sola...fa male...
Il fumo fa male. Sempre. Anche, quindi, in piccole quantità. Il Dna subisce danni anche da una singola sigaretta, visto che quelle di nuova generazione sono state concepite per rendere un fumatore immediatamente dipendente dalla
nicotina.
Sono le conclusioni a cui è giunto uno studio condotto dal Surgeon General degli Stati Uniti: le sigarette oggi sono ancora più nocive di quelle prodotte anni fa, perché sono state studiate per rilasciare nicotina nel corpo umano in misura maggiore rispetto alle sigarette di una volta. In questo modo - precisa lo studio - si accelera il processo di dipendenza. In questo modo ogni esposizione al fumo da tabacco può provocare danni al DNA in termini tali da condurre al cancro. ''Il fumo del tabacco danneggia quasi ogni organo del corpo umano" ha affermato il Surgeon General americano, Regina Benjamin.
Lo studio riferisce che negli Stati Uniti sono circa 40 milioni i fumatori, e circa 4.100 i mimorenni che ogni giorno fumano la loro prima sigaretta. L'85% dei tumori ai polmoni sono causati proprio dal fumo, e il tabacco uccide in media, sempre negli USA, 443mila persone all'anno. I fumatori, inoltre - sottolinea lo studio – "costano" allo Stato 193 miliardi di dollari all'anno in termini di cure e assistenza sanitaria.
Uno Schiaffo alla miseria !
Cercando in rete le notizie per il mio programma mi sono imbattuto su questa:
Abu Dhabi si concede un Natale ricco, anzi ricchissimo, a cominciare dall'albero: con 11 milioni di dollari di decorazioni per un abete alto 13 metri si aggiudica il primato dell'albero più ricco del mondo. Lo spettacolare abete è collocato nella hall dell'Emirates Palace, un hotel di lusso da ben sette stelle."Penso sia un record'', ha detto durante la cerimonia di inaugurazione il direttore dell'hotel Hans Olbertz precisando di avere intenzione di contattare il comitato che presiede il Guinness dei primati per avere il certificato.
L'abete, in effetti, non è decorato con le solite palline colorate ma fungono da sfere extra lusso, 181 tra diamanti, perle, smeraldi, zaffiri e altre pietre preziose.
Questo è il terzo anno che il lussuoso albergo celebra il Natale con la presenza di un albero ma ''quest'anno volevamo fare qualcosa di diverso''.
Nessuna preoccupazione che i musulmani possano risentirsi: ''Questo è un paese molto liberale'', ha commentato il direttore. L'Emirates Palace non è nuovo a iniziative originali: a febbraio aveva lanciato la proposta di un pacchetto per un soggiorno di una settimana a 1 milione di dollari inclusi maggiordomo, macchina di lusso con autista e aereo privato. Lo scorso maggio, l'hotel aveva installato un "distributore d'oro", ossia un apparecchio che permetteva di acquistare lingotti d'oro seduta stante. Con questo albero da Guinness si prepara un Natale degno di Paperon de' Paperoni.
Ma il senso della solidarietà in certi paesi esiste ? Spendono soldi in "cazzate"
e potrebbero fare molto per chi ha bisogno.
Buon Natale Abu Dhabi...provo una gran pena il danaro non rende nobili.
Buona Giornata
Rob
16 dicembre 2010
Energia al miglior prezzo.
Certo che muoversi nella giugla delle tariffe migliori nel mondo dell'energia non sembra cosa facile per trovare l'offerta più conveniente. Ora in nostro aiuto arriva la rete.
Trovare l'offerta di energia piu' conveniente per le proprie esigenze, con un semplice clic del mouse. Adesso e' possibile, collegandosi al TrovaOfferte, il motore di ricerca messo a punto dall'Autorita' per l'energia che permette di trovare in pochi secondi l'offerta di energia piu' adatta alle proprie esigenze.
Per utilizzarlo, basta collegarsi al sito all'indirizzo www.autorita.energia.it e selezionare l'icona 'Trova Offerte'.
Con qualche clic di mouse e' possibile individuare e confrontare le proposte di fornitura di elettricita', di gas e dual fuel (elettricita' e gas insieme) di 25 operatori del settore. Diventa cosi' ancora piu' facile per i clienti domestici orientarsi e scegliere la piu' vantaggiosa tra le diverse offerte per la fornitura di elettricita', di gas e quelle congiunte per energia elettrica e gas. Ad oggi, il TrovaOfferte ha raggiunto piu' di 730 mila contatti, con una media di circa 1300 accessi al giorno.
Il sistema, attualmente, consente di mettere a confronto le offerte di 25 imprese che volontariamente hanno gia' dato la loro adesione: A2A Energia, Acam Clienti, Acea Electrabel Elettricita', AGSM Energia, AIM energy srl, Amga Energia e Servizi, Asmea, Blue Meta, C.V.A Trading, E.on Energia, Edison Energia, Eneide, Enel Energia, Eni, Gelsia Energia, Hera Comm, Iren Mercato, Italcogim Energie, Nelsa Gas, Salerno Energia Vendite, Seltrade, SI.MA, Soenergy, Trenta, Vivigas.
A tutela dei consumatori, l'Autorita' ha stabilito che per poter inserire le proprie offerte, le imprese di vendita devono essere state preventivamente ammesse all'elenco ad iscrizione volontaria dei fornitori di energia elettrica che soddisfano alcuni requisiti di affidabilita' stabiliti dalla stessa Autorita'.
Buona Caccia !
Roberto
15 dicembre 2010
Come sarà il nuovo anno ?
Se amate l'occulto, conoscere prima ciò che vi aspetta nel futuro ecco una bella notizia.L'arrivo del nuovo anno è, come sempre, il momento in cui tutti vorrebbero poter dare una "sbirciatina" a quello che hanno in serbo per noi i mesi in arrivo. Insomma, è il grande momento degli oroscopi, nella speranza che le stelle possano fornirci qualche buon auspicio per il futuro che ci aspetta.
Se siete stanchi del classico zodiaco, ecco una serie di metodi di divinazione antichissimi, raccolti ai quattro angoli del mondo, dalla lettura delle foglie del tè, come si fa in Cina, a quello dei fondi di caffè, tipico della Turchia, ai vaticini che si traggono dal lancio delle pietre a terra, tipico del Marocco.
Le rune
Il giro del mondo alla scoperta dei metodi di divinazione più antichi e affascinanti per scoprire il proprio futuro è una proposta di Hotels.com, leader nella prenotazione di hotel online. Il viaggio parte da lontano: dalla Cina arriva la tasseomanzia, ovvero la lettura delle figlie del tè una pratica divinatoria nata nel IV secolo e diffusasi anche in Europa a partire dal ‘600, quando gli olandesi portarono la bevanda nel Vecchio Continente. Il tè più adatto allo scopo è quello scuro cinese o indiano, preparato con le foglie sciolte. La bevanda viene versato in una tazza chiara e la persona che desidera conoscere il proprio futuro deve berlo lasciando in fondo alla tazza un po’ di liquido e tutte le foglie. A questo punto si capovolge la tazza e l’indovino interpreta le figure tracciate dalle foglie, secondo una precisa simbologia. Qualche esempio? Chi vede una chitarra incontrerà a breve l’amore mentre una scarpa significa cambiamento nella carriera.
Dalla Germania, invece, arriva l'oroscopo con le rune, l’alfabeto utilizzato dalle popolazioni germaniche dai tempi arcaici (I-II sec. d.C.) fino al XII secolo, rese celebri dal loro effetto "magico". L’uso delle rune oggi è principalmente divinatorio e si pratica estraendo da un sacchetto – rigorosamente di cotone rosso o nero – le rune incise su 24 sassolini; in base alle rune estratte e al loro ordine è possibile ottenere informazioni sul presente e sul futuro. L’interpretazione delle singole rune varia a seconda della combinazione con cui vengono estratte, ma esistono alcuni significati generali: ad esempio la runa 7, Gebo, ha sempre valore positivo e significa unione in campo affettivo e lavorativo.
I fondi del caffè
La chiromanzia, ovvero la lettura delle linee del palmo della mano, è nata in Romania e si è diffusa nel mondo grazie a popoli tradizionalmente nomadi come i rom. I metodi di interpretazione sono molto numerosi, ma i principali sono tre: si segue la linea del cuore, quella della vita e la linea della testa. Oltre ad esse, particolare importanza hanno anche i monti della mano, che prendono i nomi dei pianeti conosciuti dagli astronomi nell’antichità: troviamo quindi i monti di Giove, Marte, Mercurio, Apollo, Saturno, Venere e il monte della Luna.
In Marocco, invece, il destino si legge grazie alla geomanzia, arte divinatoria di origine persiana praticata, in diverse varianti, in molti Paesi dell'Africa. La forma più tradizionale prevede la lettura del disegno impresso sulla terra o sulla sabbia dopo un lancio di pietre o la punta di un bastone. Nella versione attuale, chiamata geomanzia sulla carta, invece, si formula una domanda e poi, ad occhi chiusi, si picchiettano 16 file di puntini che vengono accoppiati a due a due, ottenendo diverse combinazioni. Ogni figura ha un preciso significato, come l’acquisitio, figura positiva che indica un’entrata, un guadagno.
I Turchi, invece, sono maestri nella lettura del futuro nei fondi del caffè. La caffeomanzia è una pratica arrivata in Occidente solo nel ‘700, ma praticata ancora oggi in tanti altri Paesi, compresa l’Italia. Il caffè utilizzato è quello ottenuto da una miscela di polvere finissima e acqua messa bollire in un pentolino di metallo; una volta bevuto il caffè, si lasciano i residui solidi sul fondo della tazzina, la si capovolge sul piattino e, tenendovi sopra due dita, si pensa alla situazione per la quale si chiede una previsione. La forma assunta dai fondi da caffè, opportunamente interpretata, può dare indicazioni sul futuro del consultante: vedere un fiore, ad esempio, significa che un desiderio troverà realizzazione, mentre un’ancora indica un viaggio.
L'arte dei tarocchi, molto diffusa in Sicilia, invece è relativamente recente: le prime testimonianze risalgono alla fine del ‘700 e si effettua consultando un mazzo di carte, che possono essere tarocchi, carte francesi o carte italiane. I metodi per leggere i tarocchi sono tantissimi e l’interpretazione delle carte estratte e della loro posizione dà indicazioni sulle conseguenze delle scelte prese o sulle decisioni da prendere in futuro. Tra i tarocchi più conosciuti spiccano La Ruota della fortuna, simbolo della vanità dei beni terreni o La Giustizia, che racchiude in sé l’idea di equilibrio, ma anche di punizione.
In bocco ala lupo !!!
Roberto
14 dicembre 2010
Sazi ?? ma con la fantasia !!!
Le feste alle porte, mangiate "fuori Ordinanza" e poi il pentimento, forse un rimedio c'è !
Immaginiamo un pasto principesco, con tutto quello che amiamo di più. Strano a dirsi, ma questa abbuffata "immaginata" ha un suo effetto, tutt'altro che spiacevole: fantasticare di mangiare aiuta a renderci sazi e ci aiuta a riempire di meno il piatto quando ci si mette davvero a tavola. Nella lotta contro l'ago della bilancia, allora, possiamo concederci qualche volo pindarico, a base di panettoni e cioccolatini: contrariamente a quanto si credeva fino a questo momento, ci aiuterà a dimagrire.
Lo sostiene uno studio della Carnegie Mellon University negli Usa, pubblicato su Science, secondo il quale immaginare di mangiare un determinato alimento riduce il reale consumo di quel cibo, mettendo in discussione la convinzione, vecchia di decenni, secondo cui le fantasie alimentari accendono il desiderio e spingono a mangiare di più. Per testare gli effetti della fantasia sull'alimentazione, l'equipe ha condotto una serie di esperimenti. E' stato chiesto ai volontari di immaginare di eseguire 33 azioni ripetitive, una alla volta: un gruppo doveva semplicemente "inserire" monete in una lavatrice a gettoni, un altro doveva pensare soltanto di farlo e contemporaneamente anche di mangiare 3 M&M's, i confettini di cioccolato colorati, mentre il terzo gruppo doveva fantasticare di mettere solo 3 monete e di mandar giù 30 M&M's.
Tutti partecipanti hanno poi potuto attingere realmente a un recipiente pieno di vere caramelle colorate. I volontari del terzo gruppo, quello che aveva fantasticato una scorpacciata di caramellino, è stato quello che si è servito con minore abbondanza. I test sono stati ripetuti per valutare il peso di altre variabili, ma il risultato non è cambiato. La fantasia ha dunque un potere saziante, spiegano i ricercatori, dovuto all'adattamento e all'appagamento innescati dal solo pensare di mangiare un particolare alimento. L'effetto però si limita al consumo del solo cibo consumato nella fantasia. L'obiettivo degli scienziati è capire come utilizzare questi risultati per ridurre la dipendenza da cibo spazzatura, sigarette e droghe.
Buona Giornata
Roberto
Natale e solidarietà due
Ancora iniziative per le feste, che diventano motivo e stimolo per fare del bene a chi ha bisogno di una mano.
v bv In un periodo di crisi economica cresce il desiderio di solidarietà e di fare un dono non solo a parenti e amici, ma anche a chi ne ha davvero bisogno. E le iniziative sono numerosissime: corsi da parrucchiera per bambine dei Paesi in via di sviluppo, yak tibetani, sacchi di riso, pranzi e feste per i poveri, mercatini e suq solidali: non c'è che l'imbarazzo della scelta per gli italiani che scelgono il periodo della Feste per un gesto di sostegno.
Emergency quest'anno organizza mercatini di Natale in tante città, da Milano a Roma, da Torino a Reggio Emilia, in cui acquistare gadget dell'organizzazione umanitaria, capi di abbigliamento, curiosità. Il ricavato andrà a sostenere il Centro pediatrico di Emergency a Nyala in Sud Darfur, Sudan.
Torna anche quest'anno la "lista dei desideri" di Save The Children: spendendo da 10 a mille euro, si possono acquistare regali originali, virtuali, il cui ricavato è inviato ai bambini delle aree povere e sottosviluppate in cui opera l'organizzazione non governativa. In questo modo si offrono i servizi igienico-sanitari, la nutrizione e l'acqua potabile a 1.500 bimbi in Etiopia, o garantire antibiotici, vitamina A, vaccini zanzariere e sali per la reidratazione al Mozambico, dove ogni anno muoiono 150 mila bambini sotto i 5 anni di vita. Il regalo più originale è lo yak, il bue tibetano diventato famoso proprio grazie alla lista dei desideri di Save the Children.
Per aiutare invece bambini e adolescenti a rischio sfruttamento sessuale delle aree degradate di Cambogia e Sudafrica, ECPAT per Natale propone doni "insoliti" come un sacco di riso, una divisa per giocare a calcio e un corso per diventare sarta o parrucchiera, della durata di un anno. Un sacco di riso di 30 chilogrammi, ad esempio, garantirebbe a un bambino un pasto sicuro per due mesi; acquistarlo gli costerebbe 30 dollari, l'equivalente dello stipendio mensile di un insegnante.
La Comunita' di Sant'egidio, come sempre dal 1982, organizza il pranzo di Natale con i poveri. Nata a Roma, l'iniziativa si è poi estesa in varie città d'Italia e in tutti i paesi del mondo in cui la comunità è presente. Centomila le persone coinvolte lo scorso anno nei cinque continenti: la festa si fa nelle chiese, nelle case, negli istituti per anziani e per bambini, nelle carceri, negli ospedali e anche nelle strade. Si comincia la sera del 24 dicembre con la cena della notte di Natale e si prosegue con il pranzo del 25. A Roma sono previsti quest'anno 10 mila ospiti e il menu prevede lasagne, polpettine di carne, gateau di patate, lenticchie, dolci, frutta, spumante.
Mano sul cuore e Auguri !
Roberto
13 dicembre 2010
12 Scatti che fanno del bene.
Sarà l'aria del Natale che ci rende migliori o magari ci sensibilizza un pò verso le persone meno fortunate, e allora ecco una di quelle notizie che fanno bene e di cui vale la pena parlare.
Dodici scatti per dodici uomini siciliani. Dodici personaggi che non hanno mai dimenticato la loro terra e le loro origini isolane ma si sono impegnate con sentimento e fermezza nel loro lavoro. Questi i protagonisti del calendario 12 e Lode: siciliani conosciuti sia in Italia che all’estero, che hanno portato l’immagine della Sicilia nel mondo.
Da Giuseppe Tornatore, che con la sua Baaria ha incantato anche le platee oltreoceano, a Nicola Riolo, campione mondiale di pesca in apnea, fino Filippo La Mantia, rinomato chef che porta in giro il gusto della Sicilia.
12 e Lode non significa solo senso di italianità e di appartenenza. Il ricavato delle vendite sarà devoluto interamente in favore della Fondazione Umberto Veronesi, per la promozione e la divulgazione della ricerca scientifica contro il cancro. Il progetto, che verrà stampato in duemila copie, è un’iniziativa di Iolanda Riolo con gli scatti fotografici di Pucci Scafidi.
Un’idea in più in vista della corsa ai regali natalizi. Un piccolo gesto che porta dietro di sé un grande obiettivo: la ricerca scientifica contro il cancro.
Ecco tutti i personaggi che hanno prestato la propria immagine per Umberto Veronesi: Tutti hanno prestato la loro immagine a titolo gratuito: Giuseppe Ayala, magistrato; Nino Bevilacqua, ingegnere; Antonio Calabrò, direttore Fondazione Pirelli; Marco Glaviano, fotografo; Filippo La Mantia, cuoco; Gaetano Miccichè, direttore generale di Banca Intesa San Paolo; Agostino Randazzo, presidente della Angelo Randazzo srl; Nicola Riolo, campione mondiale di pesca in apnea; Angelo Sajeva (nella foto), presidente e amministratore delegato Mondadori Pubblicità; Alberto Tasca, amministratore delegato dell'azienda Tasca d'Almerita vini; Giuseppe Tornatore, regista e Pif, conduttore e autore televisivo.
Il calendario, che verrà stampato in 2000 copie, è in vendita a partire dalla serata di venerdì 10 dicembre dalle ore 19.30, presso Audi Zentrum Palermo, viale Regione Siciliana 1514.
Buona inizio di settimana.
Roberto
12 dicembre 2010
Natale "no stress" !!!!
Priprio vero cha Natale quando arriva, arriva, ma come cambiano le cose dopo che si scopre che, babbo Natale, non sono altro che mamma e papà che si sono devastati alla ricerca dei doni richiesti via "letterina". Da quel momento si vive il Natale da adulti.
Le festività natalizie così sono l’occasione per ritrovarsi in famiglia o con amici. Si organizzano cenoni, pranzi, rinfreschi, party… e, spesso, ci si fa prendere dalle manie di perfezionismo: tutto deve essere ideale, all’altezza delle aspettative, indimenticabile… Questo, nella nostra testa; nella realtà le cose vanno diversamente, forse per fortuna.
Come evitare quindi di complicarsi la vita, di stressarsi inutilmente e farsi venire, se basta, il mal di testa? Vediamo cosa ha da dire un esperto che risponde al nome di Martin Antony, professore presso la Ryerson University di Toronto (Canada). Il dottor Antony spiega che, innanzitutto, una festa deve essere piacevole e non impeccabile. Poi, per chi proprio non riesce a fare suo questo concetto, ha elargito 5 consigli per mettere a tacere le manie di perfezionismo che ancora vorrebbero avvelenarci la vita.
1. Impariamo a distinguere tra sani ed elevati standard e il perfezionismo: il perfezionismo si rifà a una tendenza a ricercare obiettivi troppo alti - che non possono essere umanamente soddisfati. Così ci si ritrova a fare i conti con ansia, vergogna, rabbia, malumore quando questi standard od obiettivi non sono raggiunti. Prima di superare il problema del perfezionismo, qualora sia ben radicato, è necessario rendersi conto che ci possono essere standard elevati senza che siano irrealistici e che quegl’altri, a lungo andare, possono solo creare problemi.
2. Facciamo un passo indietro - prendiamo in considerazione il pensiero perfezionista che si è affacciato nella mente e spostiamo l'attenzione verso obiettivi più realistici ed equilibrati: per esempio, se si è convinti che la casa debba essere senza macchia e perfettamente ordinata e organizzata, proviamo a domandarci: “E se alcune cose non sono al loro posto? E’ così grave?”, oppure “E’ veramente importante, tanto quanto lo ritengo io?”. Ricordiamo: solo perché si crede che tutto debba essere perfetto, non significa che lo sia davvero!
3. Mettiamoci in gioco. Diventiamo “imperfetti” per un giorno. Lasciamo gli asciugamani appesi male o serviamo la cena mezz’ora più tardi del previsto. Consentendoci una certa flessibilità nel modo di fare le cose, s’impara a essere più a nostro agio con le piccole imperfezioni e i cambiamenti inaspettati nei nostri piani.
4. Valutiamo se si può creare una profezia che si autoavvera: accettiamo la nostra incapacità di controllare i risultati, ma siamo consapevoli che è possibile controllare la nostra reazione.
5. Se venire a patti con il nostro perfezionismo è un problema, cerchiamo aiuto. Se, per esempio, la smania di essere sempre al top comporta gravi problemi di depressione, ansia, disturbi alimentari, o difficoltà nei rapporti sociali, il consiglio è di cercare aiuto da un esperto della salute mentale, come uno psicologo o psichiatra.
Buona Natale allora...Rob
Be’, senza dover per forza trasformare il desiderio di far bella figura in una tragedia o un problema da ricovero, crediamo che tutti noi si possa capire che nessuno è perfetto, così come non esiste la festa ideale. A rendere speciale la giornata siamo noi, con la sola nostra presenza. Non importa se qualcuno si sente in diritto di storcere il naso: l’importante è esserci, e non dimostrare qualcosa.
10 dicembre 2010
Ancora Classifiche
Ecco il computo di fine 2010 delle parole più cercate nel corso di questo anno che ci stiamo per "buttare" alle spalle.
Facebook, Youtube, meteo, ma anche Sarah Scazzi, iPad, la manovra finanziaria, bunga bunga e waka waka: sono questi i termini piu' cercati dagli internauti italiani nel 2010, secondo Google Zeitgeist. Tra i personaggi piu' famosi al top il Justin Bieber, vero fenomeno sul web, solo sesta Belen Rodriguez. Ma ci sono anche Sandra Mondaini e Tarricone (primo nelle ricerche sul cellulare). Tra le parole piu' cercate all'estero, Haiti, i Mondiali, la marea nera e l'immancabile iPad.
C'è ora da augurarsi che "Bunga Bunga non finisca negli aggiornamenti dei vocabolari della lingua italiana...sarebbe il punto esatto del "non Ritorno".
Buona Giornata
Roberto
09 dicembre 2010
Dubbi incertezze di coppia ?
In un'era in cui è praticamente "quasi"impossibile incontrare una metà della mela che voglia costruire qualcosa di concreto, in cui imperano i LAT (living apart together), ogniuno dorme per conto suoi ma poi vacanze, cinema, passioni, amici tutto è in comune. Ecco un'altra di quelle notizie che giustifica il "tradimento": Sembra che per alcune persone la fedeltà al proprio partner sia una missione impossibile. Alcuni di questi traditori seriali sono celebri e il loro caso finisce sulle pagine dei giornali: basti pensare alla plateale vicenda di Tiger Wood, la cui storia è finita sulla bocca di tutti, ma non si tratta di un caso isolato. Ora la scienza rivela che la colpa di questa cronica volubilità amatoria risiede in verità in un gene, collegato anche alla dipendenza dall'alcol e al gioco d'azzardo.
Almeno questo e' quanto scoperto da un gruppo di scienziati della State University di New York, come ha riferito il quotidiano britannico Daily Mail. Il gene in questione è responsabile del rilascio della dopamina, una sostanza da cui a quanto pare dipende il piacere dell'infedeltà. Spiega Justin Garcia, che ha coordinato lo studio: "Quello che abbiamo trovato è che gli individui con una certa variante del gene 'DRD4' hanno una maggiore probabilità di avere una storia di sesso non impegnato, incluse le avventure di una notte e gli atti di infedeltà". Il motivo, spiega lo studioso sembra derivare dal sistema di piacere e ricompensa, in cui entra in gioco il rilascio della dopamina.
La variante del gene DRD4 è stata già collegata all'alcolismo, al gioco d'azzardo e ad altri comportamenti a rischio. I ricercatori sono giunti a queste conclusioni dopo aver esaminato la storia sessuale di 181 giovani adulti. Quelli con la variante genetica hanno mostrato una probabilità doppia di tradire la compagna o lasciarsi andare a un'avventura di una notte. Garcia ha precisato che, in ogni caso, "lo studio non giustifica le trasgressioni. Queste relazioni sono associative, il che significa che non tutti quelli che hanno questo genotipo commettono infedeltà. Lo studio suggerisce semplicemente che una percentuale molto più elevata di quelli con questo genotipo hanno più probabilità di impegnarsi in questi comportamenti". Lo scienziato ha concluso che questi geni non possono fornire una scusa, ma aprono una finestra su come la nostra biologia forma le nostre propensioni per una vasta gamma di comportamenti.
Il gruppo di ricerca prevede di effettuare uno studio simile ma che coinvolga un campione più ampio di adulti. A quanto pare la materia prima, a quanto pare, non manca: secondo un altro studio circa un quarto delle persone con età superiore ai 50 anni si comporta in modo promiscuo e imprudente. Lo rileva una ricerca britannica condotta su 3mila persone e commissionata dalla The Co-operative Pharmacy. Ne dà notizia stavolta il quotidiano britannico "Daily Telegraph". Da questo studio emerge che un quarto degli over 50 tradisce il partner e che un sesto non usa contraccettivi quando ha un nuovo rapporto.
Quello dei 50enni è dunque il gruppo d'età meno prudente dal punto di vista delle relazioni sessuali. Una persona su tre tra i 51 e i 55 anni ha ammesso di aver "dormito fuori" e di avere avuto un rapporto di una notte senza protezione, mentre uno su quattro ha dichiarato di aver più relazioni sessuali contemporaneamente. I giovani sono invece meno promiscui di come erano alla loro età gli adulti di oggi: un quinto degli adolescenti over 16 non ha ancora avuto il primo rapporto sessuale.
Mi stavo chiedendo e se le ricerche di questi "famigerati" esperti anzichè cercare nella vita di persone che danno più importanza all'Ormone che ad un rapporto dove ci si mette in discussione con fatica imparando ad amarsi l'un l'altro difetti compresi, senza darsi giustificazioni che si vanno ad accumulare a frasi del tipo:" è solo sesso io amo solo te", si impegnassero in una bella ricerca sulla cura del cancro, della Sla...magari anche trovando una soluzione ?
Buona Giornata
Rob
08 dicembre 2010
La scienza ha stabilito che...
Altro che oroscopo il giorno in cui siamo nati conta davvero moltissimo, lo dice una ricerca pubblicata recentemente.
Uno studio americano, pubblicato su Nature Neuroscience, ha consentito di stabilire che la quantità di luce assorbita nelle prime settimane di vita – quantità che varia molto in base alla stagione - produce effetti indelebili sui neuroni dei neonati, influenzando per sempre il loro "ritmo cirdaciano", oltre che l'umore e la propensione alla depressione e alla schizofrenia.
È dunque una conferma, seppur parziale dell'attendibilità dell'oroscopo? In realtà, la ricerca in questione, condotta dalla Vanderbilt Uiversity su topolini da laboratorio, regolando la quantità di luce artificiale del loro ambiente, ha dimostrato che è la quantità di luce, non la data di nascita, ad influenzare il carattere.
Tale quantità varia in base al periodo dell'anno, ma in maniera opposta tra i due emisferi della terra: chi si trova in quello Nord, come noi, d'estate ha più luce che in inverno. Gli altri – sudamericani, australiani, sudafricani – vivono l'esperienza opposta, più luce nei mesi invernali e meno in quelli estivi.La scienza della "biologia stagionale" studia gli effetti della luce su una piccola area del cervello, ribattezzata "orologio biologico", situata proprio dietro gli occhi, che detta all'organismo i ritmi circadiani, regolando perciò sonno, veglia, appetito, pressione sanguigna, voglia di quiete, movimento e molto altro ancora.
"Lo studio – ha detto il direttore della ricerca, Doug McMahon - spiega come mai gli uomini nati in inverno siano più spesso affetti da depressione invernale". "Per chi è nato in estate – spiega Vincenzo Natale, docente di ritmi del comportamento e ciclio veglia-sonno all'Università di Bologna, citato dal quotidiano la Repubblica – "le giornate non finirebbero mai. Ecco da dove nasce la tendenza a diventare 'gufi'. In nati in inverno sono invece mattutini doc.
Io sono nato in piena primavera a voi come è andata ?
Buona Giornata
Rob
07 dicembre 2010
Aria Condizionata buona per il pianeta.
Per noi non è una cosa buona perchè ha rivoluzionato le nostre abitudini rendendoci "intolleranti" al calore delle nostre estati. ma dal Giappone arriva una buona notizia: Un climatizzatore alimentato con l'energia fornita da un pannello solare termico. La Shandong Vicot, un'azienda cinese, ha presentato ufficialmente un prototipo di questo innovativo sistema.
Si tratta di un passo in avanti nell'industria della climatizzazione, verso produzioni più verdi e un atto dimostrativo della Cina decisa a percorrere la strada delle rinnovabili. In questo caso, il progetto è condiviso tra Cina e Usa, i cui ingegneri lavorano da anni alla sua realizzazione.
E' un progetto che presenta standard altissimi sia dal punto di vista delle prestazioni ambientali, che da quello del rendimento con un'efficienza di conversione raffreddamento e riscaldamento dell'85% e una potenzialità di utilizzazione dell'energia solare 27 volte superiore rispetto alla media di un sistema per la produzione di acqua calda.
Buona Giornata
Rob
L'unità di condizionamento, tra l'altro, fornisce anche calore e acqua calda, con la possibilità di integrare il gas naturale come fonte supplementare di energia.
06 dicembre 2010
E' Una questione di "Profumo".
Una delle cose fondamentali da prendere in esame nel nostro vivere bene è assolutamente il prenderci cura di noi. Tra le tante azioni che si possono fare nel prendersi cura di noi ci sono dei piccoli gesti come l'utilizzo di un profumo. Le essenze giocano un ruolo fondamentali anche nel nostro rapportarsi con gli altri.
Un buon profumo ci rende più attraenti.
Non solo perché è piacevole avvicinare una persona che odora "di buono" e perché una gradevole fragranza è fonte di fascino e di seduzione, ma anche perché il profumo ci rende davvero più belli agli occhi del mondo. Lo ha provato uno studio scientifico realizzato dall'università di Chieti pubblicato sulla rivista "Perception", dimostrando che questo vale sia per gli uomini che per le donne.
Insomma, un buon effluvio non solo dà una mano a presentarci al mondo sotto il nostro lato migliore, ma può addirittura essere ciò che fa la differenza. Il sistema olfattivo domina infatti i segnali sensoriali che provengono da altri sistemi, compreso quello visivo, che di solito viene considerato il più importante, anche se, in realtà, spesso non lo è affatto. Questa ricerca, interamente "made in Italy", mostra che "il sistema olfattivo occupa un ruolo fondamentale e prioritario nella comunicazione sessuale", spiega Andrea Mazzatenta, docente di psicobiologia nell'ateneo teatino a capo dello studio.
La ricerca è stata condotta su 100 volontari, metà uomini e metà donne, ai quali sono state mostrate foto che ritraevano volti di sconosciuti. Si trattava di visi di giovani uomini e donne, più o meno attraenti, ma anche di volti di bambini e anziani di ambo i sessi. Le volontarie donne che partecipavano allo studio erano
tutte in fase di ovulazione "proprio perché - spiega Mazzatenta – in questa fase la donna cambia la propria percezione olfattiva e diventa più sensibile agli stimoli sessuali".
Prima di sottoporre i volti al giudizio del campione, i ricercatori hanno fatto scegliere ad altri 40 volontari alcuni profumi tra una serie di essenze in commercio. Gli uomini dovevano indicare la fragranza da donna più gradevole, le donne fare altrettanto con quella maschile. A questo punto, sotto le postazioni dei volontari chiamato a giudicare i volti attribuendo un voto da 1 a 7 in base a diversi parametri, sono stati nascosti erogatori dei profumi più gettonati. I test sono stati ripetuti in due fasi diverse. La prima volta i giudizi sui volti sono stati dati in assenza totale di profumo. A distanza di tempo, il test è stato ripetuto attivando l'erogatore di fragranza: Gli studiosi hanno così scoperto che il profumo faceva la differenza.
"Il giudizio sulla familiarità o sulla fiducia ispirata dai volti visionati - spiega il ricercatore - non variava affatto, con o senza essenza. Ma mutavano notevolmente i pareri legati all'attrattività sessuale, e ancor più quelli sulla bellezza", che in presenza di aromi gradevoli lievitavano letteralmente. E questo è stato riscontrato sia tra gli uomini che tra le donne. Spiega Mezzatesta: "Il sistema olfattivo, con la sua rete nervosa, proietta infatti direttamente al sistema limbico. Questo sistema include l'amigdala, ovvero l'area cerebrale che governa le emozioni, nonché l'ipotalamo, che controlla il sistema neuroendocrino deputato al rilascio di ormoni".
Il sistema limbico, detto anche antico perché rappresenta la parte evolutivamente più primitiva e arcaica del cervello, finisce per avvantaggiare il sistema olfattivo, facendo in modo che questo domini i segnali sensoriali che prevengono da altri sistemi, compreso quello visivo. Una constatazione che sembra spiegare perché il profumo di una persona che non c'é più spesso finisce per avere un impatto emotivo molto più forte, ad esempio, di quello di una foto che la ritrae.
03 dicembre 2010
Maschietti in cucina ?
Stò imparando dalla mia nuova relazione che ce la posso fare anche in cucina. Sono sempre stato un pò pigro, un pò viziato dalla mamma "casalinga" che:l'uomo in cucina mai !!!. Poi parte della mia vita l'ho passata con la nonna Maria, una donna emancipata per nascita e attività, una sindacalista "fuoritempo" oltre che donna convinta che i figli debbono essere indipendenti con una madre impegnata in fabbrica a fare la "vetraia", non i merletti. Mi diceva sempre che gli uomini debbono essere indipendenti per un paio di cosette, saper stirarsi una camicia e saper fare almeno una fettina in padella.
Oggi stò muovendo i miei primi passi in cucina, confesso con grande "piacere" perchè le cose mi vengono bene e perchè chi condivide la sua vita con me...un pò di fiducia me la dà. Oggi sfogliando le pagine di informazione della rete ho scoperto questo interessante articolo: Siete arrivati al settimo anno insieme, quello della crisi, quello della iella se rompi uno specchio, almeno secondo i luoghi comuni. Oltre a incrociare le dita, come si può fare a propiziarsi la buona sorte e a fargli capire che cosa ci piacerebbe fare per celebrare l'avvenimento?
Magari facendoti regalare… un invito a cena in casa tua. Ecco che per la donna che vuole trasformare il suo uomo in “fidanzato-chef per una sera” e insieme avere una cenetta di sicuro successo, basta convincere il “lui” a consultare gli esperti del Mauri Lab che, sul sito www.wellnesscucina.com, danno alcuni utili suggerimenti su come preparare una cena di atmosfera all’altezza dell’occasione.
Perché è bello mettere il fidanzato-marito-compagno ai fornelli una volta tanto? Innanzi tutto un lui che si trasforma da “uomo in cravatta” in “uomo in grembiule”, magari con qualche piccola macchiolina sulla maglia, stuzzica la fantasia e ce lo fa sentire più vicino. Per rendere ancora più intimo l’incontro, però, non lasciamogli fare tutto da solo, anzi, è bello farsi coinvolgere, pregustando la cena con tutti i sensi, dal momento il cui si varca la porta di casa, grazie ai profumi che vengono dalla cucina e al “suono di stoviglie”, dalla playlist creata ad hoc che suona mentre si traffica ai fornelli, all'aroma delle candele sparse per la cucina, tutti elementi che rendono la stanza un’alcova d’amore.
Inoltre, per la riuscita perfetta della missione, è importante esprimere le proprie preferenze, se desideriamo qualcosa in particolare. Lui poi si divertirà a "rivisitare" queste richieste, con varianti di suo gusto. Si parte già dagli stuzzichini che, attraverso una composizione, facciano riferimento a qualche cosa che “sapete solo voi”, magari utilizzando alimenti “facilmente componibili” come formaggio, miele oppure olio al peperoncino. Inoltre gli esperti del Mauri Lab suggeriscono di non esagerare con i primi piatti, per evitare la sonnolenza della digestione, aggravata dalla stanchezza della giornata di lavoro, e di accompagnare le creazioni culinarie con del buon vino che accompagni i vari momenti del pasto e stuzzichino il palato.
Se lui adora il pesce e voi odiate le spine, raccomandategli di scegliere quello diliscato, preferendo una fritturina mista di gamberi e zucchine o una semplice ma efficace fettina di merluzzo. Per il gran finale è preferibile creare un mix tra frutta e dolce: le classiche fragole e cioccolato con panna montata e cannella, o una tortina di pere con scaglie di cioccolato, zucchero a velo e granellini di noci.
Provare per credere...
Buona Giornata
Rob
02 dicembre 2010
Commuoversi davanti ad un film.
Sdoganata l'era dei "piagnoni" quelli a cui senza vergogna davanti ad un film si commuovono.
Un tempo le lacrime erano quasi un tabù, una debolezza da riservare per i momenti di solitudine o, al limite a un colloquio intimo in compagnia di una persona cara. Ora invece il pianto non è più una fragilità da donnicciole, come dimostra il fatto che sempre più spesso i personaggi dei film si concedono uno sfogo lacrimoso, dimostrando che piangere è una reazione considerata sempre più legittima.
Pellicole alla mano, le scene di pianto sono molto più numerose nei film degli anni '90 che in quelli anni '50, segno che le lacrime con il passare degli anni sono state considerate molto più accettabili anche nella vita quotidiana. A fare il confronto è una ricerca del Laboratorio di psicologia della comunicazione dell'università Cattolica di Milano.
I ricercatori milanesi hanno analizzato in particolare gli elementi di verosimiglianza e finzione nel pianto di personaggi adulti tratti dalla filmografia di 60 anni fa o dell'ultimo decennio del secolo scorso. Partendo da un campione di 40 film (20 thriller e 20 drammatici), suddivisi in base all'epoca di produzione, sono stati isolati 238 episodi di pianto. Le sequenze estratte sono state quindi sottoposte alla valutazione di 50 giudici, che si sono espressi sugli elementi di realismo-artificiosità delle lacrime versate, esprimendosi con un punteggio da 1-10. Le immagini sono state inoltre sottoposte ad analisi acustica digitalizzata, per definire le caratteristiche vocali degli attori/doppiatori "impegnati" a piangere.
Il primo dato rilevato dagli studiosi e che "risultano significativamente più numerosi i pianti negli anni '90, rivelando unambiamento culturale nell'esibizione emozionale" Secondo elemento: "Risulta essere più coinvolgente il pianto non interrotto da segmenti di parlato". Terzo: "Le emozioni più presenti nelle 'etichette emotive' attribuite al pianto appartengono all'area semantica del dolore e, in misura minore, della paura". Per quanto riguarda poi le funzioni attribuite al pianto, "prevalgono la ricerca di empatia e inibizione dell'aggressore".
L'ultima scoperta degli psicologi milanesi riguarda invece uno stereotipo duro a morire, con buona pace delle lotte per la parità fra i sessi, le lacrime continuano a essere una prerogativa femminile. Le lacrime maschili saranno anche più accettate di un tempo, ma è sempre meglio che a disperarsi sia lei.
Una scatola di Kleenex ?
Roberto
Le feste arrivano e noi ci facciamo trovare pronti.
In arrivo le feste, gli stress da regali, la spesa da fare per tempo gli inviti, i parenti e le mangiate.
Natale e Capodanno sono sinonimo di interminabili e pantagrueliche mangiate. Complice il freddo dell'inverno, le riunioni di famiglia e… la pura e semplice golosità, il periodo festivo si trasforma in un vero tour de force alimentare che spesso comincia già a metà dicembre, con aperitivi per lo scambio di auguri, serate al ristorante con i colleghi e riunioni conviviali con gli amici in partenza per le vacanze. Per evitare di veder salire l'ago della bilancia fino a numeri "da orrore" ecco i consigli degli esperti in un pratico decalogo per limitare almeno i danni dovuti alla tipica sovralimentazione di questo periodo.
La proposta arriva dagli esperti dell’Osservatorio Nutrizionale Grana Padano, che svolge un’indagine permanente sugli errori di alimentazione e gli stili di vita cui partecipano 2300 tra dietisti, medici di base, medici specialisti e pediatri.
IL DECALOGO PER UNA ALIMENTAZIONE RESPONSABILE
1. Non far mai mancare sulla tavola natalizia abbondanti caraffe di acqua, naturale o frizzante; limitare il consumo di bibite e bevande alcoliche.
2. Se si deve preparare un soffritto, anziché usare burro od olio, è consigliabile far rosolare aglio e cipolla con vino bianco, dato che l’alcool evapora con la cottura, o brodo sgrassato.
3. Preferire le cotture al vapore, alla piastra, alla griglia o al forno, evitando le fritture, consiglio valido per la preparazione di carne, pesce e verdure.
4. Condire utilizzando olio di oliva extravergine a crudo, dosandolo sempre con il cucchiaio anziché versandolo direttamente dalla bottiglia. Si può utilizzare liberamente l’aceto anche balsamico o il limone.
5. Prediligere il pesce rispetto alla carne e scegliere ricette che prevedano l’utilizzo di verdure, alimenti integrali e legumi nella loro preparazione.
6. Non eccedere con i salumi, gli antipasti elaborati e i formaggi grassi, soprattutto nella preparazione dei piatti.
7. Limitare l’uso del sale per insaporire i piatti, cercando invece di esaltare il gusto naturale degli alimenti con spezie ed erbe aromatiche.
8. Al posto del dolce, si possono proporre colorate macedonie di frutta o sorbetti alla frutta a base d’acqua (senza panna né latte).
9. Non dimenticare di fare attività fisica, soprattutto aerobica, ricordando di spostarsi il più possibile a piedi e preferendo le scale al posto dell’ascensore.
10. È normale che durante le feste si provi il desiderio di mangiare cibi “proibiti". Ecco una regola d’oro: meglio concedersi gli alimenti ipercalorici graditi solo durante la giornata di Natale e durante il pranzo o il cenone di Capodanno; durante le altre giornate del periodo delle festività, attenersi a un’alimentazione corretta, senza eccessi.
Fate i bravi mi raccomando, Buona Giornata
Roberto
01 dicembre 2010
Donne, peccati capitali e la rete !
I peccati "capitali" e la rete un bel connubio che è stata analizzato epr uno dei settimanali più letti in Italia, anzi il più letto, "donna Moderna".
Donne e peccati. Quali sono i vizi a cui la donna del Terzo millennio è più soggetta?
Tra i sette peccati capitali, infatti, trionfa il peccato di gola, con il 26% dei consensi. Pare insomma che le donne in Rete cedano spesso e volentieri alla tentazione di trovare una nuova ricetta, nuove idee per la cucina, o semplicemente di togliersi uno sfizio… gustoso.
La lussuria, un po' a sorpresa, conquista solo il 18% dei voti, piazzandosi al terzo posto, con. La seduzione online, a quanto pare, non sembra una priorità femminile. Più diffusa invece la versione contemporanea dell'accidia, ossia il pigro intrattenimento tra i giochi online e gli aggiornamenti su Facebook, peccato confessato dal 20% del campione.
Al quarto posto compare il peccato di avarizia (16%), che sul Web si configura come la ricerca "disperata" del risparmio, sia di tempo che di denaro, per le cose di tutti i giorni: lo shopping, la spesa, i viaggi.
Nonostante i tanti luoghi comuni, l'invidia risulta un peccato marginale sul Web, pari soltanto al 16%: riguarda una ristretta minoranza di donne che soddisfa sui siti e sui blog la curiosità di vedere come vivono le persone ricche e famose.
In coda alla lista dei peccati, infine, si trovano i due comportamenti più odiosi e antipatici, la superbia (5%) e l'ira (2%): come dire, il Web al femminile potrà magari essere un mondo di tentazioni, ma non di rancori.
Al questionario hanno partecipato circa mille utenti.
E voi ?
Buona Giornata
Roberto
30 novembre 2010
Tanti auguri "Blues Brothers" !!!
E' stato un film che ha segnato un'epoca, la sua colonna sonora una "leggenda". Il film The Blues Brothers compie 30 anni e per festeggiare l'uscita dell'edizione speciale in due dischi dell'indimenticabile cult diretto da John Landis e' disponibile il trailer del dvd pubblicato dalla Universal Pictures. C'e' un assaggio della memorabile colonna sonora a cui partecipano Ray Charles, Aretha Franklin e James Brown e delle esilaranti gag dei fratelli Jake ed Elwood Blues, creati da John Belushi e Dan Aykroyd nel 1978 per il Saturday Night Live e diventati due vere icone.
Buona Visione
Roberto
L'albero di Natale ? Ecologico !!
La maggior parte degli alberi di natale veri che entrano nelle nostre case allafine delle feste è "morto" un pò per la nostra incuria, un pò perchè quando sono stati recisi è stato sbagliato il metodo. Anche quest'anno nelle case degli italiani entreranno circa 8 milioni di alberi 'veri' per una spesa di 150 milioni di euro. Lo segnala la Cia-Confederazione Italiana Agricoltori sottolineando che pini e abeti veri ancora una volta supereranno abbondantemente quelli 'artificiali', poco piu' di 5 milioni. Per oltre il 60% gli alberi 'veri' sono di produzione nazionale, mentre gli altri provengono dai Paesi del Nord Europa, in particolare dalla Danimarca.
Io sono per l'albero ecosostenibile e di plastica.
Buona Giornata
Roberto
29 novembre 2010
Grammatica a Rischio ? Colpa solo dei Social Network ?
Ecco una di quelle notizie su cui ragionare, sarà poi vero che la grammatica si stà perdendo tra i ragazzi della nuova generazione per colpa dei "social Network" ? Io credo che anche la scuola sia diventata "cagionevole", senza che cominci con la frase "...quando andavo a scuola ai miei tempi...".
I giovani non fanno più distinzione tra lo stile di scrittura internettiano e il linguaggio corretto. Non sono più in grado di scrivere un testo correttamente senza correttore ortografico. A quanto parte, sempre più giovani parlano e scrivono male, nonostante vadano a scuola.
Per quale motivo? Secondo un nuovo studio la colpa sarebbe di Internet o, per meglio dire, di chatroom e social network. L’uso di questi servizi, infatti, non prevede la correzione automatica degli errori. Si scrive velocemente, si parla in gergo e non si perde tempo per inutili correzioni. Ecco così che, alla fine, per gli assidui frequentatori di social network & Co., vige la legge dell’ignoranza. Il problema, spiegano gli esperti, è che sono sempre più i giovani che utilizzano Internet e che bazzicano certi siti. Se questi baby-cybernauti quasi crescono su Internet, di certo non faranno caso al corretto modo di parlare e scrivere.
"L’uso crescente delle varianti ortografiche su Internet è stata provocato da persone che digitano a gran velocità in chat e sui siti di social networking dove l'atteggiamento generale è che non c'è nessuno bisogno... di conformarsi alle regole di ortografia", fanno notare gli autori dello studio. "Stiamo assistendo all’effetto che queste variazioni linguistiche hanno sui bambini nati nell’era del computer con l’attuale livello di accesso [a Internet] sia dentro che fuori dalla scuola», afferma su Scotsman Lucy Jones, un ex studente dell'Università di Manchester.
Secondo il sondaggio condotto durante lo studio che ha preso in esame ragazzi dai 18 ai 24 anni, la maggior parte delle persone ritiene che il modo di scrivere su Internet sia diventato la norma. Ma la cosa più preoccupante è che ben il 22% degli intervistati ha ammesso che non sarebbe in grado di scrivere una e-mail corretta senza utilizzare un correttore ortografico o un dizionario. Un terzo degli internettiani, invece, si salva dicendo che l’alternativa ortografica adottata generalmente è completamente inaccettabile. I due terzi, invece, ritengono che le varianti ortografiche dovrebbero addirittura essere citate nei dizionari.
"Da questo recente sondaggio, possiamo concludere che la portata senza precedenti e la scala di Internet ha dato origine a nuove pratiche sociali e ora è divenuto un agente di cambiamento ortografico", conclude su Scotsman Jack Bovill, presidente della Spelling Society inglese. A questo punto, arriverà il momento in cui la nuova versione grammaticale e ortografica dettata da Internet diverrà la norma. E in quel momento non saranno più i cybernauti a essere considerati analfabeti, ma tutte le persone che l’italiano lo hanno studiato veramente.
Le responsabilità non sono solo dentro ad un persona Computer...
Buona Giornata
Roberto
Rob
Agenda Speciale...
In una fase dell'anno in cui inizia la ricerca dell'agenza del nuovo anno eccone una in arrivo niente male. Uno spazio quotidiano per le annotazioni personali, tanti consigli utili per la vita di tutti I giorni, I suggerimenti legati alla saggezza popolare riferite alla vita familiare.
Tutto questo in una veste grafica molto piacevole e curata in un'agenda che rappresenta un vero libro per la famiglia, utile e ben illustrato. Si intitola " Adesso, 365 giorni da vivere con gusto" ed è ideato dal giornalista Paolo Massobrio, anche autore de il Golosario.
L'intento dell'autore, coadiuvato da altri 20 esperti di materie varie, è proporre uno strumento che aiuti a riportare il gusto dentro la famiglia italiana. Il libro segue la scansione quotidiana di un'agenda, dove ogni giorno vengono pubblicati consigli "in pillola" per stare bene nella propria casa e con I propri cari. Un vero scrigno di informazioni, curiosità e segreti che ruotano intorno alla casa, alla cucina, al vivere insieme.
Molte le novità di questa quarta edizione, corredata dai quadri della pittrice Anna L'Altrella e dalle vignette di Guido Clericetti. Nel volume, suddiviso in dodici mesi come una classica agenda, trovano spazio i suggerimenti per colorare la casa di Monica Deevasis, le “parole di gusto” e gli assaggi letterari di Paola Gula, piccole note per la salute degli animali domestici scritte da Andrea Voltolini, notizie legate a piante da interni e da esterni di Maurizio Lega con una guida mese per mese per creare un piccolo orto con tanto di fragole, pomodori, broccoli, spinaci e cicoria.
L'edizione 2011 contiene anche le "pillole" del medico dietologo Lucio Sotte che accompagna il lettore in un inconsueto percorso di dietetica cinese. La birra è protagonista dei consigli dell'homebrewer Tex, il formaggio è raccontato da Carlo Fiori e l'olio da Sarah Scaparone, mentre Fabio Molinari si occupa dei prodotti tipici d'Italia, con simpatici aneddoti sulla storia del cibo e un excursus speciale sul cioccolato e sulla storia delle straordinarie invenzioni gastronomiche dei monasteri benedettini, dallo Champagne al Grana. Andrea Nicola ed Enrico Bernero ogni mese consigliano poi come curarsi con le erbe.
Buona Lettura
Rob
26 novembre 2010
La voce....
Nella valle delle nostre incertezze e paure relazionali ecco un'altro metodo per cercare di capirci qualcosa. La voce suona con timbro grave e profondo? Rispecchia una personalità solida e affidabile. Un tono squillante e ritmico racconta invece di un "proprietario" sincero ed estroverso, mentre un tono acuto e rapide fa supporre che appartenga a una persona sensibile e un po' insicura. Insomma, il nostro modo di parlare apre una finestra sul nostro mondo interiore, o almeno influenza la percezione che gli altri hanno di noi. E' la scienza a sostenerlo, tanto che a questo tema è dedicato un workshop intitolato "La voce che sei", in programma all'università Cattolica di Milano.
L'appuntamento è promosso dal Centro studi e ricerche di psicologia della comunicazione e dal Laboratorio di psicologia dell'ateneo, che mette a confronto esperti di foniatria, ingegneria, psicologia e comunicazione. Lo studio professionale della voce ha molte applicazioni, sottolineano in una nota gli specialisti: dalla gestione della conversazione al canto, dalla comunicazione telefonica alla ricerca di empatia con lo spettatore in film e cartoon, fino agli strumenti di identificazione vocale usati nel settore della pubblica sicurezza, fino alla musicoterapia. Ma la voce è anche un importante elemento per l'affermazione della propria identità e per costruire l'immagine che ognuno vuole dare di sé a chi lo circonda. Ci qualifica come un'impronta digitale e come un biglietto da visita attraverso cui i nostri interlocutori ci attribuiscono particolari tratti caratteriali e differenti stati emotivi. E' anche un modo attraverso cui trasmettere e indurre emozioni positive e negative. Modularla, per esempio controllando il respiro o cantando, è un modo per "tarare" la propria espressività.
Possiamo dire a buon diritto che la voce è lo specchio dell'anima. Lo sa bene il cinema, dove scegliere il doppiatore giusto - nei film tradotti, come pure nei cartoni animati - può fare la differenza al botteghino.
Tra gli studi proposti durante il workshop esamina i cosiddetti "indizi vocali di comunicazione empatica". Gli studiosi hanno raccolto un corpus di 80 conversazioni telefoniche di 40 persone (20 operatori esperti di linee di ascolto, 20 inesperti), dimostrando che chi ha esperienza risulta più abile nel sintonizzarsi sulla stessa lunghezza d'onda dell'interlocutore e delle sue emozioni. Gli studi provano inoltre che empatici non si nasce, ma si può diventare.
Buona Giornata
Roberto
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