31 luglio 2012

82 enne ex dirigente Rinascente suicida lascia eredità ai Carabinieri.

MILANO - Vedovo da pochi mesi, anziano, ammalato da tempo, domenica ha deciso di farla finita nel modo più tragico, gettandosi dalla finestra del suo elegante appartamento del centro di Milano. L'anziano ex dirigente della Rinascente non aveva figli né parenti vicini, ma soltanto una grande ammirazione per l'Arma dei carabinieri, forse dovuta a amicizie di vecchia data, oppure a episodi ormai lontani della sua vita. E forse proprio in quei legami c'è la spiegazione del singolare testamento dell'uomo: tutto il patrimonio, 2 milioni 145 mila euro, andrà infatti all'Arma dei Carabinieri. IL SUICIDIO - Il tragico gesto è avvenuto alle 13.50 di domenica. Sergio G., 82 anni, ex-dirigente della Rinascente, si è gettato dalla finestra di casa sua, in corso Garibaldi 72. L'uomo era rimasto vedovo nel febbraio scorso. Dopo la pensione, l'ex dirigente e la moglie avevano deciso di trascorrere nove mesi all'anno in Spagna e successivamente avevano acquistato l'appartamento in corso Garibaldi, dove hanno vissuto insieme fino alla morte della moglie Franca Maria Antonella, 80 anni, di origini romane. IL TESTAMENTO - L’uomo era affetto da numerose patologie che da anni lo stavano distruggendo fisicamente e moralmente. Prima di gettarsi, ha lasciato una lettera con precise indicazioni: «In caso di mia morte improvvisa rivolgetevi all'avvocato Vito Pizzonia, esecutore testamentario...» e è proprio lui a raccontare, senza scendere nei dettagli, che il suo cliente «aveva una forte simpatia per i carabinieri». Nel testamento si chiede di destinare 2 milioni e 145mila euro al Fondo assistenza previdenza e premi per il personale dei Carabinieri. Un lascito milionario che sembra un ringraziamento.

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