02 luglio 2012

Il quoziente intelletivo zero di certi campioni.

ROMA - Non è un dialogo tra gentiluomini. «Sei una pippa, vattene da Roma» ha cominciato su Twitter un certo Davide, tifoso romanista di Ostia - che sul profilo mette l'immagine di Francesco Totti con la Coppa del Mondo - indirizzando il pensiero all'attaccante Mauro Zarate. E l'argentino, appena tornato alla Lazio dopo il prestito all'Inter, risponde scivolando dall'insulto calcistico a quello omofobo: «Con quella foto è normale che sei un froccio». Mettendoci due c, alla sudamericana, ma il senso è quello. Con gli animi già surriscaldati dall'anticiclone Caronte e dalle recenti polemiche sulle esternazioni di Antonio Cassano sui gay in Nazionale, tanto è bastato a scatenare le polemiche (e le contumelie) sul web, nonché l'indignazione delle associazioni omosessuali che pretendono le scuse del calciatore e un intervento della Federcalcio. C'è da dire che lo stesso Davide però, che adesso annuncia querela, inserendosi tra i tweet di Zarate e un suo ammiratore, gli ha poi scritto: «Fate una bella coppia di frocioni». Non era la prima volta che il tifoso giallorosso - si descrive simpatico, dolce, affettuoso, supertifoso della Roma, piatto preferito la carbonara - e il giocatore di Lotito, che si firma Mauz10, si insolentivano sul social network. Qualche giorno fa il supporter romanista, introducendo per primo la discriminante sessuale, lo aveva così apostrofato: «A' metrosessuale e somaro». Utilizzando il termine appena sdoganato da Alessandro Cecchi Paone (metrosexual, ovvero maschio eterosessuale che cura molto il suo aspetto). E alludendo agli autoscatti hot allo specchio che Maurito (sposato, una bimba di 6 mesi) pubblicò sul web dopo aver dichiarato alla tv argentina: «Sono metrosessuale, uso una crema, ho molti profumi e diversi tatuaggi, sto attento al cibo, mi depilo tutto il corpo e faccio anche la ceretta: le prime volte mi provocava parecchio dolore, ora va meglio». Serve anche ricordare che tra Zarate (autore anche di un improvvido saluto romano) e Totti non corre grande simpatia. «Zarate è un buon giocatore, non un fenomeno» disse il Capitano, «Totti è un giocatore finito», rispose il biancoazzurro. Perciò su Twitter è scoppiato il derby Roma-Lazio. Di qua: «Ormai fai solo ridere». «A Zarate, ma pensa a fare mezzo gol invece di insultare la gente, che non segni da 30 anni». Di là: «Leva la foto di quel coatto boro analfabeta che hai per avatar». E sono quelli riferibili. Il resto è repertorio da osteria. «L'insulto omofobo di Mauro Zarate è un fatto gravissimo che segnala ancora una volta un diffuso clima di intolleranza verso i gay in ampi settori del calcio», protesta Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. Ma Roma è Roma, perciò succede che radio e forum laziali sostengano che è tutta una trappola studiata a tavolino dai giallorossi, Marrazzo compreso.

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