10 luglio 2012

Google si fà arcobaleno.

Google si fa arcobaleno. E conquista il plauso della comunità LGBT di tutto il mondo. Il gigante di Mountain View ha annunciato una campagna dal titolo Legalize Love, a favore dei diritti di lesbiche, gay, bisessuali e transgender. POI NEI PAESI ARABI- L'iniziativa debutterà in Polonia e a Singapore «e verrà portata avanti in paesi dove persevera una cultura omofobica e dove sono in vigore leggi anti-gay», fanno sapere dall'azienda. «Noi vogliamo che tutti nel mondo possano godere delle stesse libertà cui hanno diritto i nostri impiegati nei nostri uffici», ha sottolineato Mark Palmer Edgecumbe a Londra durante l'ultimo gay pride. I paesi da cui partire non sono stati scelti a caso. In Polonia il 79% dell'opinione pubblica è contraria ai matrimoni gay. Così come Singapore non è certo nota nel mondo per essere un paese gay friendly «e se vuole continuare a rimanere uno dei centri finanziari del mondo, deve cambiare le sue leggi promuovendo la parità e il rispetto di tutti gli orientamenti sessuali», spiega Edgecumbe. Poi la campagna continuerà nei paesi arabi. POLICY AZIENDALE - Google non è nuova a questo tipo di impegno e già nel 2008 aveva espresso sul suo blog disappunto per l'abolizione dei matrimoni gay in California. In pratica big G stringerà accordi con compagnie locali che perseguano policy rispettose dei diritti dei gay. Ma non solo, obiettivo di «Legalize Love» è promuovere la sicurezza degli omosessuali. Già in passato Google è stata lodata dai gruppi a favore dei diritti gay per le sue policy di selezione del personale e per l'uso di estendere i benefits aziendali ai partner dello stesso sesso. Come dire, che se la politica e le ong fanno la loro parte per promuovere i diritti dei gay, anche il mercato e le aziende devono dare il loro contributo.

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