31 luglio 2012

Aria di crisi sulle vacanze si riscopre la casa di famiglia.

Snobbate per anni, evitate come la peste, rinnegate con gli amici. La scusa ufficiale era il bisogno di conoscere il mondo. Il motivo reale era il terrore di condividere qualche giorno con la vecchia zia o il rischio di subire la visita a sorpresa (con licenza di restare) del fratello con i tre gemelli o della sorella con i suoi gatti e il cane. Adesso, però, le seconde case si prendono la rivincita. Da Framura ad Altipiani di Arcinazzo, mai si erano viste tante tapparelle aperte d’estate. È tutto un fare i turni in famiglia: se proprio non ci si può alternare, si sta insieme e pazienza.] Snobbate per anni, evitate come la peste, rinnegate con gli amici. La scusa ufficiale era il bisogno di conoscere il mondo. Il motivo reale era il terrore di condividere qualche giorno con la vecchia zia o il rischio di subire la visita a sorpresa (con licenza di restare) del fratello con i tre gemelli o della sorella con i suoi gatti e il cane. Adesso, però, le seconde case si prendono la rivincita. Da Framura ad Altipiani di Arcinazzo, mai si erano viste tante tapparelle aperte d’estate. È tutto un fare i turni in famiglia: se proprio non ci si può alternare, si sta insieme e pazienza. L’Osservatorio nazionale Federconsumatori ha calcolato che un italiano su tre cercherà ospitalità da amici e parenti. Soltanto 20,4 milioni (il 34%) potranno permettersi di partire per almeno una settimana. Mentre il 31 per cento dovrà rinunciare del tutto a fare le valigie. Il presidente di AstraRicerche Enrico Finzi ha stimato l’incremento di quanti, in data primo luglio, pianificavano un ritorno alle origini: +15 per cento. [Esplora il significato del termine: Un altro indicatore che non lascia dubbi sulla flessione delle vacanze è il dato di Federalberghi sulle presenze nel mese di giugno: -7,6 per cento rispetto al 2011; -7,1% di italiani e -8,2% di stranieri. Viaggiamo meno, spendiamo meno: alla spiaggia a pagamento ora preferiamo quella libera, non andiamo più a mangiare fuori ogni sera. E risparmiare sull’affitto diventa fondamentale, se si vuole lasciare la città.] Un altro indicatore che non lascia dubbi sulla flessione delle vacanze è il dato di Federalberghi sulle presenze nel mese di giugno: -7,6 per cento rispetto al 2011; -7,1% di italiani e -8,2% di stranieri. Viaggiamo meno, spendiamo meno: alla spiaggia a pagamento ora preferiamo quella libera, non andiamo più a mangiare fuori ogni sera. E risparmiare sull’affitto diventa fondamentale, se si vuole lasciare la città.

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