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23 luglio 2012
Londra 2012 - Quando gli stewart Olimpici sono impreparati.
LONDRA – Non le sembrava vero di poter lavorare per le Olimpiadi. «Ho visto la pubblicità e ho pensato: "Mi presento subito"». Non è andata come previsto l'avventura olimpica di Claudia Blunt, 20 anni, studentessa di Cambridge nonché figlia del sottosegretario per le prigioni. Si è candidata per fare la steward per la sicurezza a Earls Court, oggi dai giornali lancia l'allarme.
VOLONTARI NON PREPARATI - Ragazzi non preparati, studenti arruolati perché possono essere pagati sei sterline l'ora, giovani che non sarebbero in grado di prestare l'assistenza medica richiesta dal manuale perché non hanno fatto il corso e che per passare la prova prevista dal regolamento hanno ottenuto domande e risposte dagli esaminatori, con tanto di raccomandazione: «Sbagliatene qualcuna, così è tutto più verosimile». «Ho deciso di raccontare tutto – ha spiegato Claudia al Mail On Sunday – perché non voglio sentirmi in colpa se succede qualcosa».
INDAGINE SUGLI APPALTI - Il comitato organizzativo Logoc ha avviato un'inchiesta sull'operato di Tungsten SIA, la società incriminata dalle rivelazioni di Blunt, precisando che l'appalto per gli steward a Earls Court era stato vinto da un altro gruppo, AP Security, che potrebbe aver delegato qualche responsabilità a un'altra società, violando così i termini del contratto. «Non sono accuse che prendiamo alla leggera, andremo a fondo e scopriremo cosa è successo», ha detto un portavoce, «la sicurezza è una priorità».
L'ADDESTRAMENTO MANCATO - Il compito degli stewart è di accompagnare la gente dentro l'arena e controllare i perimetri del campo. Stando a quanto ha raccontato Blunt la Tungesten SIA ha reclutato 240 studenti, nessuno dei quali ha ricevuto alcun tipo di addestramento o preparazione.
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