16 luglio 2012

Tempi duri per i Pendolari.

Dietro un livello generale dei prezzi, un'inflazione che ormai da mesi oscilla su tassi superiori al 3% si nascondono rialzi importanti e cali generalizzati in alcuni settori. Ecco così che a giugno, guardando i singoli prodotti, si scoprono diversi movimenti di quotazioni e listini: dai taxi aumentati su base annua al 4,3% ai trasferimenti di proprietà dell'auto che registrano un'impennata del 57,8%. Ma il termometro dell'Istat rileva anche qualche ribasso, come per i computer (-7,9%) e per il gruppo merceologico che riunisce computer portatili appunto, palmari e tablet, che registra listini più bassi (-7%). Insomma dal settore dei trasporti a quello tecnologico le oscillazioni sono forti e non indifferenti per le tasche degli italiani. In particolare, il capitolo mezzi e servizi di trasporto mostra variazioni sensibili. Infatti il rallentamento della corsa dei carburanti non è l'unica novità che interessa il comparto: il trasporto passeggeri sulle auto bianche dopo avere mostrato per alcuni mesi rialzi annui intorno al 2% segna uno scatto che porta le tariffe a superare il 4%. Di certo a colpire maggiormente è il boom registrato per i trasferimenti di proprietà relativi alle automobili su cui dovrebbe pesare l'aumento dell'Ipt scattato l'autunno scorso: è da quel periodo che la voce ha fatto il balzo e continua a macinare rialzi, che raggiungono una crescita tendenziale massima proprio nell'ultimo mese. Intanto sono saliti anche i prezzi di parchimetri e pedaggi (+4,8%) e si mantengono anche alti i rincari delle assicurazioni sui mezzi di trasporto (+4,7%). Non sfugge dai rincari anche chi si sposta su mezzi pubblici: i biglietti per il trasporto extraurbano passeggeri su autobus segnano un rialzo del 6,4%. Tuttavia c'é anche qualche buona notizia per i portafogli degli italiani, con alcuni prodotti diventati a giugno più convenienti: oltre a pc e tablet registrano un calo dei prezzi anche i prodotti farmaceutici (-3,8%). Inoltre continua a scendere il costo dei cellulare, con i cosiddetti apparecchi per la telefonia mobile in diminuzione del 15,5%.

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