27 luglio 2012

Skype addio privacy

Skype è stato per anni uno dei pochi servizi di comunicazione in cui l'intercettazione dei dati risultava praticamente impossibile. Ma ora le cose potrebbero cambiare. La compagnia ha annunciato che renderà accessibili alla polizia tutte le conversazioni delle sue chat. A dare notizia del giro di vite è il Washington Post, secondo cui le telefonate audio e video resteranno ancora anonime. «UN PROVVEDIMENTO NECESSARIO» - Ma come fa notare sempre il quotidiano americano, presto le cose potrebbero cambiare anche per quest'ultima modalità di comunicazione, soprattutto quando le chiamate Skype diventeranno il sistema di telefonia più utilizzato nel mondo. La notizia non è stata accolta con piacere dagli attivisti di tutto il mondo. Ma per l'Fbi si tratta di un provvedimento necessario. La chat di Skype sarebbe infatti «uno degli strumenti più usati dai terroristi islamici». E, secondo le cronache, in passato Skype è stato uno dei canali più utilizzati per nascondere le proprie tracce in rete, sia dai criminali sia dai dissidenti politici nei paesi non democratici. A far discutere è però il fatto che la polizia Usa potrà accedere, oltre che ai testi delle chat, anche ai dati personali degli utenti, perfino ai numeri di carta di credito. Ma non solo. Microsoft, proprietaria di Skype, ha concesso alle agenzie di intelligence di intercettare le conversazioni e leggere la corrispondenza dei propri utenti. Così, in accordo con la politica di privacy di Skype si possono fornire informazioni personali, il contenuto delle conversazioni e la cronologia dei messaggi se richiesto dai servizi segreti o dalla magistratura.

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